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DIRITTI DEGLI ANIMALI
48fi fi fi fi fifi fi fifi fi fi fi fi1961 Prima volta che sono stati de niti dei diritti per gli animali. Chiaramente prima non era unapriorità e l'animale veniva inteso come una proprietà dell'uomo e come un'entità senza propri diritti,in e etti, prima veniva sanzionato il dolore sull'animale. Non è ancor oggi un concetto evoluto dibenessere animale in quanto l'animale non è ancora interpretato come un essere seziente che hauna sua sensibilità, ma con questo ci si arriva qualche anno più tardi con la de nizione di quelle chesono 'le 5libertàdell'animale' (1965) e si trovanonel 'Brambell report''
◼ Libertà da fame, sete,malnutrizione, tramite facileaccesso all’acqua fresca e aduna dieta in grado di favorire lostato di salute ed il vigore sico.
LEGGE N.189 20 luglio 2004 ->Introduce ed inasprisce lesanzioni per
Chi compie degli atti lesivi del benessere animale. In Italia si occupa trasversalmente del benessere animale e si applica a tutti gli animali. Tutti questi articoli fanno parte del codice penale e le violazioni possono comportare sanzioni di tipo amministrativo ma anche all'attribuzione di un reato vero e proprio.
LE 5 LIBERTÀ
Gli animali devono avere la possibilità di mangiare, di bere e deve essere commisurata rispetto all'animale che si alleva. Ad esempio, una vacca da latte frisona che produce mediamente 40L di latte al giorno, significa che la vacca produce 1 kg di lattosio, 1 kg e mezzo di grassi e proteine e questo vuol dire che il detentore deve essere in grado di ricostituire almeno questa quantità di macronutrienti attraverso la dieta. E per ricostituire con dei vegetali questa entità di macronutrienti sono necessari dei volumi di foraggio altissimi -> quindi l'alimentazione deve essere commisurata a quelle che sono le necessità effettive dell'animale.
Bisogna sempre aver presente che gli animali allevati in zootecnica sono animali selezionati per fare un tipo di lavoro e quindi sono animali le cui caratteristiche fisiche e biologiche sono state esasperate per quel tipo di produzione, rispettarne il benessere diventa una cosa estremamente complessa e quindi non bisogna pensare a quell'animale in natura, ma bisogna pensare esattamente a quali sono i fabbisogni specifici di quell'animale; altrimenti, se si volesse ricostruire una realtà uguale a quella presente in natura, si rischierebbe di mettere l'animale in condizione di stress.
Libertà di disporre di un ambiente sicuro adeguato, comprendente ricoveri ed una zona di riposo confortevole.
Libertà da malattie, ferite, traumi, attraverso la prevenzione o la rapida diagnosi e la pronta terapia. Qualora l'animale non fosse curabile o fosse anti-economico curarli, l'allevatore ha la responsabilità di sopprimere l'animale.
attraverso eutanasia-Libertà dalla paura e dallo stress assicurando condizioni che evitino sofferenza mentale.-Libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-speci che, fornendo spazio sufficiente, locali appropriati e la compagnia di altri soggetti della stessa specie. es. suino che si alleva, sostanzialmente non esiste in natura es, large white -> dal punto di vista genetico deriva dal cinghiale che grufola il terreno e questo è il motivo per cui c'è bisogno che il large white possa replicare questo comportamento per star bene. Necessità nell'allevamento suino -> si dà del materiale manipolabile, cioè, dei 'giochi' (corde, pezzi di gomma, ecc.) che si danno a disposizione all'animale per far sì che esso simuli quel comportamento. L'assenza di questo comportamento, nel suino, comporta dei comportamenti aberranti che possono esserees.cannibalismo verso se stessi overso gli altri.Numerose normative stabiliscono i criteri di protezione degli animali durante le diverse fasidella vita produttiva
- Protezione degli animali in allevamento
- Norme per la protezione animale durante il trasporto
- Norme per la protezione animale durante la macellazione
Il consumatore è sempre più attento al benessere dell'animale.
BENESSERE ANIMALE IN ALLEVAMENTO
Le norme per il si applicano a tutti gli animali in produzione zootecnica. Ci sono anche norme che riguardano animali molto più esotici.
- libertà degli animali dalle malattie -> gli animali allevati non devono essere lasciati a se stessi e cidevono essere sempre degli addetti che ogni tot. vadano a veri care le condizioni dell'animale perché se gli animali hanno dei problemi di salute deve essere possibile intervenire tempestivamente per curarli ( terapia o eutanasia nei casi più gravi)
Lo sviluppo degli allevamenti intensivi
ha portato ad una situazione in cui il numero degli addetti e il numero degli animali da controllare è sempre più a favore degli animali da controllare quindi si hanno sempre meno persone a disposizione e questo giustifica tanta parte di ricerca scientifica che sta sviluppando dei sistemi per monitorare le condizioni di salute dell'animale in modalità informatizzata. Le strutture di stabulazione non devono creare danno all'animale e devono permettere all'animale di rispettare quelle che sono le sue libertà, essenzialmente la libertà di avere uno spazio adeguato, uno di riposo ed uno spazio dove l'animale si possa muovere. Gli animali non possono essere lasciati alle intemperie e quindi bisogna fornire dei fabbricati al di fuori adeguati. Gli attrezzi per la somministrazione di acqua ed alimenti devono essere adeguati per quelle che sono le esigenze dell'animale. UNA norma specifica (relativa soprattutto ai suini) è quellarelativa alle mutilazioni degli animali -> già dal 2004 sono vietati alcuni tipi di pratiche come castrazione, taglio dei denti, taglio della coda (che prima si faceva soprattutto perché appena il suino sta male tende a sviluppare la caudofagia, quindi diventa cannibale verso se stesso e verso gli altri mangiandosi o mangiando la coda) Tutte queste pratiche sono vietate a con delle deroghe che sono, appunto quelle delle produzioni tipiche, es. nel prosciutto di PARMA la castrazione dei suini può essere ancora fatta. Si stanno sviluppando dei sistemi di tipo farmacologico/ chimico/ immunologico (castrazione chimica) che fanno in modo di evitare l'intervento chirurgico sull'animale per sostituirlo con un trattamento farmacologico meno invasivo. Tutte le mutilazione sono vietate dal 2004 in poi, a meno che non sia strettamente necessario effettuarle. Nel 2015/2016 la UE si è accorta che il taglio della coda dei suini veniva ancora fatto di routine e quindil'FUO (identità comunitaria che verifica il rispetto delle norme nei singoli stati) ha riconosciuto questa cosa e quindi sono state messe in atto alcune azioni contrastanti questo fenomeno, quindi oggi tutti gli allevatori di suini devono fare un questionario dimostrando di fare tutto il possibile per non ricorrere al taglio della coda e che se lo fanno ci sono solo comprovate esigenze. Ancora l'80% circa dei produttori dei suini in Italia taglia la coda, anche se si inizia a vedere una percentuale più alta di allevatori che non la tagliano e questo perché c'è anche una motivazione di tipo commerciale, infatti le catene della grande distribuzione hanno cominciato a richiedere dei capitolati specifici per quanto riguarda il benessere degli animali in EU il più famoso è quello inglese TESCO che fa degli audit su coloro che forniscono la carne per vedere se vengono rispettate tutte le norme del benessere animale. VITELLO Per tutte leSpecie di allevamento zootecnico esistono delle super ci minime che l'animale deve avere a disposizione (non solo per i vitelli) e questo in tutta EU. Le strutture devono essere adatte e in generale, i pavimenti non devono essere sdrucciolevoli però non devono nemmeno permettere che rimangano le deiezioni degli animali, questo si fa con alcuni tipi di pavimenti, oppure, mettendo la paglia sul pavimento stesso e questo determina un cambio della paglia molto frequente. Il pavimento grigliato è il migliore dal punto di vista igienico però spesso diventa sdrucciolevole e può essere lesivo per gli animali.
Per i suini ci sono delle fasi fondamentali:
PERIODO SOTTO SCROFA: pericolo principale schiacciamento degli animali e per prevenire questo è stato sempre fatto il con namento della scrofa in uno spazio ristretto e quindi si hanno delle esigenze contrastanti: si tutela la scrofa o i suinetti?
Sia per i vitelli che per i suini è prevista
un'età minima di svezzamento e lo scopo dell'allevatore è quello di svezzarli il prima possibile, perché prima si toglie il cucciolo dalla madre e prima la stessa torna in calore e prima diventa produttiva. es. suino minimo 4 settimane.
VITELLO
Per tutte le specie di allevamento zootecnico esistono delle super ci minime che l'animale deve avere a disposizione (non solo per i vitelli) e questo in tutta EU.
Le strutture devono essere adatte e in generale, i pavimenti non devono essere sdrucciolevoli però non devono nemmeno permettere che rimangano le deiezioni degli animali, questo si fa con alcuni tipi di pavimenti, oppure, mettendo la paglia sul pavimento stesso e questo determina un cambio della paglia molto frequente. Il pavimento grigliato è il migliore dal punto di vista igienico però spesso diventa sdrucciolevole e può essere lesivo in confronto agli animali.
BENESSERE ANIMALE NEL TRASPORTO
È una fase estremamente critica,
Il suino o il bovino ecc. passano tutta la loro vita in un allevamento e al massimo fanno 1 o 2 spostamenti lungo tutto l'arco della loro vita e quindi questa fase di trasporto rappresenta, chiaramente, un enorme stress per l'animale che viene a contatto con persone, animali ed ambienti diversi a cui si deve adattare. L'adattamento determina stress.
Il benessere animale è stato il primo motivo per cui sono state emanate leggi sui trasporti degli animali, ma c'è anche un altro motivo: è la fase più visibile dell'allevamento degli animali. La norma che si applica è una norma comunitaria -> REG. 1 del 2005. Bisogna comunque ricordare la legge Italiane del 20 luglio 2004 -> n.189 in materia di benessere animale.
Norme per la protezione dell'animale durante il trasporto:
- I mezzi di trasporto devono essere di facile pulitura, costruiti in modo da evitare qualsiasi lesione agli animali ed attrezzati in modo da garantire la sicurezza
degli stessi durante