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Tertulliano: apologia del cristianesimo- la carne di cristo- l'apologetico190
Si tratta di un autore in lingua latina del II-III secolo, considerato il primo grande scrittore cristiano in latino, alcuni lo ritengono l'inventore della lingua cristiana in latino ossia il primo ad utilizzare il latino come lingua che sappia esporre la verità sul cristianesimo.
Tertulliano si rivolge ai magistrati romani che amministrano la giustizia nel capitolium di Cartagine in pubblico, ritorna come nel "a Diogneto" il concetto di cristiani peregrini del mondo: "la verità [...] sa di vivere da straniera sulla terra, di trovare facilmente nemici fra gli estranei, ma sa anche di avere nei cieli la propria famiglia..."
La verità cristiana è straniera in terra, così come lo sono i cristiani. Ritorna l'atteggiamento già risalente ai primi tempi di diffusione del cristianesimo dell'odio contro Erma per consegnargli i precetti.
Il nomenstesso dei cristiani (vedi Giustino) "La verità desidera: di non venir condannata senza essere riconosciuta". "Questa è dunque la prima accusa che noi formuliamo contro di voi: l'iniquità dell'odio vostro per il solo nome di Cristiano". La differenza tra veri malfattori e cristiani accusati: iniquità delle condanne ai cristiani. I malfattori cercano di nascondere, negano se accusati e se condannati descrivono gli assolti di uno spirito malvagio contro di loro. "Un cristiano non ha vergogna di nessuno, di nulla si pente, se è accusato non si difende; interrogato spontaneamente confessa, condannato ringrazia, perché la condanna a morte lo conduce alla vita eterna". Il lealismo cristiano "Noi per la salvezza degli imperatori invochiamo il dio eterno" = Tertulliano si pone nella stessa linea degli apologeti greci, gli imperatori sono secondi a dio, ma primi dopo di un perché sono sopra.
Tutti gli uomini. L'imperatore è inferiore al cielo perché appartiene a dio, non può governare il cielo, lui riflette fin dove arriva la sua forza e il suo potere, così facendo scopre dio. Con ciò Tertulliano, nel rispondere all'accusa di essere distaccati dalla realtà romana, dimostra che essi sono invece fedeli invocando "vita lunga agli imperatori, un regno tranquillo, una casa sicura, un esercito forte" "tutto ciò che un uomo e un cesare possano desiderare" "voi che ritenete a noi nulla importi della salvezza dei cesari, esaminate le nostre scritture, che noi non nascondiamo".
In tutte le lettere degli apostoli, sono frequenti gli inviti ai cristiani delle comunità primitive a rispettare l'autorità civile, ribellione e anarchia furono limitate solo ad alcune comunità isolate, così Tertulliano cita I epistola, 2,1-2 "pregate per i re, principi e le autorità".
affinché tutto sia in pace per voi" e continua affermando che "quando l'impero è attaccato, sono attaccati anche i suoi membri, e così anche noi"
Geni= demoni il cui diminutivo è demònii
Tertulliano fa esplicito riferimento ai demònii, in latino erano identificati con i geni, tertulliano fa notare il diminutivo e i geni dei cesari non sono dunque altro che demònii cui i cristiani sono soliti a scongiurarli, che se ne vadano dai corpi degli uomini e che non giurano in loro nome, conferendo loro un amore che è proprio delle divinità.
Il titolo di imperatore deriva da dio
L'imperatore non può essere chiamato dio tertulliano= egli è sottomesso a dio ma lo può chiamare "imperatore" perché è un nome grande in quanto derivato da dio.
Descrizione dei costumi delle comunità cristiane
Paragone con l'esercito: "noi ci riuniamo in assemblea e in congregazione"
Per assediare dio con le preghiere”, la fine del ondoè sentita vicina: “preghiamo per l’aggiornamento della fine del mondo”, dunque riunioni per commentare le sacrescritture.
Le adunanze sono presiedute dagli anziani, in greco i presbiteri erano gli anziani.
Esistenza di una cassa comune, era caratteristica delle prime comunità cristiane a scopo di opere di beneficienza.
Accusa di incesto
Tertulliano ribatte alle accuse rigettandole invece contro i pagani: “quanto poi al fatto che siamo chiamati fratelli, ritengoche ciò che si fa stagionare è perchè presso di loro ogni titolo di parentela è sintomo di affetto non sentito. Noi siamo infatti anchevostri fratelli, anche e voi siete poco umani, essendo dei cattivi fratelli”.
Il confronto con la filosofia pagana
Tertulliano cita ironicamente la repubblica di platone e Catone l’uticense, per quanto riguardava le pratiche commesse dai pagani in difesa delle
Pratiche cristiane come la messa in comune dei beni, la quale si rompe nel caso delle mogli le quali non vanno prestate ad altri come fanno i pagani. "Gli abitanti di mègara mangiano come dovessero morir domani, costruiscono come se non dovessero mai morire". Quest'ultima parte è il motto riferito agli agrigentini da Empedocle e da Platone, Tertulliano dimostra di essere ben colto e di conoscere la letteratura pagana.
Critica dell'Agape verso i cristiani: la cena cristiana Agape in greco significa "amore", per Tertulliano significa in particolar modo amore cristiano oppure anche cena cristiana cioè un banchetto che aveva luogo alla sera. Tertulliano qui difende le cene cristiane dalle critiche, rivoltandosi contro i pagani le loro tipiche cene: apaturie festa ateniese che si teneva dopo che i figli dei cittadini venivano iscritti nelle fratrie, dopo ciò si teneva il banchetto. Dionisio, culti civici, le cene di Serapide dette cene ricche.
i pagani secondo tertulliano preferiscono criticare lecene cristiane che sono "modeste" all'insegna della "pudicizia". Il sangue è come "seme" per i cristiani. I pagani criticherebbero i cristiani dicendo: "perché vi lamentate, se vi perseguitiamo, dato che desiderate la sofferenza?", tertulliano risponde alla critica con un'analogia riguardo alla guerra che nessuno sopporta volentieri, tuttavia una volta raggiunta la vittoria se ne gode, così il "combattimento" per i cristiani è l'essere tratti davanti ai tribunali dove combattono per il trionfo della verità, ottenere la verità è piacere a dio e il bottino è la vita eterna. I pagani dichiarano i cristiani disperati e pazzi, critica che prontamente si rivolge contro i pagani stessi la cui disperazione e pazzi sarebbe sinonimo di gloria, fama e coraggio. Tertulliano a sostegno di questa tesi elenca una serie diesempi presso la cultura pagana di questo tipo come ad esempio Empedocle un filosofo che si sarebbe gettato nelle fiamme dell'Etna per far credere alla gente che egli era scomparso come un dio, oppure, per toccare al cuore ai cartaginesi, ricorda al loro la fondatrice della città, Didone che si sarebbe uccisa al rogo per evitare un secondo matrimonio. Poi prosegue nella critica affermando come soltanto per la patria, per l'impero, per l'amicizia sia consentito soffrire per i pagani, mentre i cristiani che soffrono per dio sarebbero insensati. Le donne cristiane sono condannate al lenone (il magnaccio) piuttosto che al leone (gioco di parole), la perdita della pudicizia è considerata la pena atroce più di qualsiasi altra condanna. Tertulliano finisce poi con una sorta di "minaccia" affermando: "noi diventiamo più numerosi tutte le volte che siamo falciati da voi: il sangue è semente di cristiani". Cenni e opere diTertulliano (155 c.a - 230 c.a) nasce da genitori pagani a Cartagine. Visse durante l'impero di Settimo Severio e Caracalla. Verso il 195 si converte al cristianesimo e diventa l'inventore del latino cristiano. Il suo linguaggio tecnico, preso dal gergo avvocatizio (essendo stato avvocato in Africa e a Roma prima della conversione), rende la sua lingua "scientifica".
Tertulliano è anche un maestro di retorica. Una delle sue opere più importanti è l'Apologetico, una impetuosa difesa in nome della libertà di coscienza, sia contro i delitti manifesti imputati ai cristiani, sia contro i cosiddetti crimina occulta, come incesti, infanticidi e altre depravazioni morali pagane. Ha scritto 30 opere teologiche e polemiche contro i pagani, avversari religiosi e alcuni cristiani che non condividevano le sue tesi.
Nel 213 aderisce alla setta religiosa dei montanisti, nata per la sua intransigenza e il suo fanatismo.
Che si riconduce al prete montano, per questa ragione lui insieme a Origene Adamantio non ottiene il titolo di padre della chiesa.
La sua vita si divide nel:
- Periodo cristiano (197-206)
- Periodo influenzato dal montanismo (207-220)
Alcune opere di questi periodi:
- Apologeticum (197)
- Ad nationes (197): in difesa del cristianesimo contro i pagani
- Adversus iudaeos (prima del 207): opera polemica dottrinale contro gli ebrei
- De spectaculis: opera in cui vengono considerati immorali gli spettacoli teatrali
- De praescriptione haereticorum: contro i cristiani che contaminano la fede con filosofie pagane e interpretazioni troppo libere da quelle della bibbia, è un atto giudiziario messo per iscritto, solo i cattolici interpretano correttamente le scritture.
- Adversus Marcionem: polemica contro Marcione il quale si rifaceva della setta di deista la quale era dualista, per cui riconosceva un dio buono del nuovo testamento e uno cattivo nell'antico
testamento.
- Carne christi: opera contro i marcionisti
- De anima (212): origine dell'anima, in quest'opera vengono rielaborate anche fonti pagane.
- De cultu feminarum: invito alle donne a non seguire le mode pagane per gli abiti
- Ad uxorem: invito alle donne se vedove di rimanere tali, oppure di sposare un cristiano
Periodo montanista Vs. Periodo cristiano Vs. Periodo influenzato
- De monogamia (periodo montanista): divieto di risposarsi dopo la morte del marito
- De penitentia (periodo cristiano): penitenza da compiere per la remissione dei peccati
- De pudicitia (periodo montanista): alcuni peccati non possono essere rimessi : opera contro i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio
- De idolatria (influenzato): contro le attività economiche legate al paganesimo
- De corona(influenzato): contro il servizio militare che non poteva essere compatibile con chi si professava cristiano. Tertulliano presenta un soldato cristiano che