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rima arricchita: si verifica quando un suono precede una vocale
- accentata e si ripete (es. repousse – pousse arricchita dalla “p”).
Si può inoltre parlare di disposizione delle rime; in base a questo criterio le
rime si classificano in:
rime plate – suivies: rime baciate aabb;
- rime croisées – alternées: rime alternate abab;
- rime embrassées: rime incrociate abba.
-
Verso:
Il verso viene definito come la porzione elementare metricamente regolata (dal
latino “versus” che significa “andare a capo”).
Il verso contiene sempre un numero regolare di sillabe e, proprio a seconda di
quante sono le sillabe da cui è composto si parla di:
alessandrino: verso di 12 sillabe;
- decasillabo: verso di 10 sillabe;
- ottosillabo: verso di 8 sillabe;
- settenario: verso di 7 sillabe.
-
Per contare le sillabe di un verso, il procedimento a identico all’italiano, con
però due eccezioni:
la regola della “e” muta: la “e” muta non viene mai contata come sillaba
- quando si trova alla fine del verso o quando precede una vocale; la “e”
muta viene invece contata come sillaba quando precede una consonante
o un’”h” muta;
la regola della “s”: mentre in italiano la “s” viene contata nella sillaba
- successiva, in francese viene contata all’interno della precedente.
Strofa:
La strofa viene definita come la sequenza conclusa di versi.
Il fatto che sia conclusa è data:
dal fatto che essa sia evidenziata graficamente dalla presenza di uno
- spazio bianco prima e dopo la strofa stessa;
dalla sua unità semantica, grazie al fatto di possedere un senso
- compiuto;
dalla sua unità sintattica, in quanto spesso essa si chiude con il punto
- fermo, determinando la conclusione del periodo.
A seconda del numero dei versi che una strofa contiene, esistono:
quatrain (quartina): strofa di 4 versi;
- tercet (terzina, terzetto): strofa di tre versi;
- distique (distico): strofa di due versi.
-
Forma metrica:
Per forma metrica si intende l’organizzazione del testo poetico che va oltre la
singola strofa e che coinvolge tutto il testo.
Sono esempi di forma metrica delle forme fisse, come il sonetto (sempre di
versi alessandrini e costituiti da due quartine e due terzine), oppure la
presenza di un ritornello (refrain), cioè la ripetizione di alcuni versi, oppure
ancora la presenza di un preciso schema di rime.
Vediamo quindi due esempi di testi di Baudelaire:
1) PARFUM EXOTIQUE
Questa poesia è un classico sonetto, formato da due quartine e due terzine.