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Famiglie ricostituite e valutazione dell'adattamento nei figli: uno studio pilota
Per famiglia ricostituita si intende una coppia, con o senza figli, sposata o convivente, in cui almeno uno dei partner proviene da una precedente unione matrimoniale, che si è conclusa per separazione, divorzio o morte dell'altro partner.
La famiglia ricostituita può essere considerata una tipologia deficitaria rispetto alla famiglia nucleare classica. Manca, infatti, di confini biologici, legali, affettivi precisi e di criteri di appartenenza univoci, provocando nei membri che la compongono problemi identitari aggravati dalla mancanza di modelli di riferimento e di norme sociali stabilite.
Una questione rilevante riguarda il tipo di ruolo che deve svolgere il nuovo partner nei confronti dei figli acquisiti. Il terzo genitore può svolgere diversi ruoli: amico, confidente, genitore aggiuntivo, modello di riferimento.
Le madri sociali sembrano instaurare con i figli rapporti
più conflittuali rispetto a quelli dei padri. Lematrigne, in maggior misura rispetto ai patrigni, tendono spontaneamente a rivestire con i figliacquisiti una funzione materna molto simile a quella tradizionale.
I compagni dei genitori vengono generalmente reputati diretti rivali nella conquista dell'affetto del padre e della madre e vengono attuate diverse strategie per respingerli: spesso i figli reagiscono ignorandoli, facendoli sentire inesistenti, ospiti sul punto di andar via.
Delle relazioni soddisfacenti si creano quando il genitore sociale si inserisce gradualmente all'interno del nucleo familiare riformato, senza voler assumere un ruolo educativo a meno che non siano gli stessi figli a desiderarlo.
Nella ricostituzione del nucleo familiare spesso i nonni svolgono, nei confronti dei nipoti, una funzione di supporto.
In base alle strategie utilizzate, i figli possono essere inseriti in una di quattro categorie:
- I figli conservatori, all'interno del loro nucleo familiare,
Inseriscono solo i membri del nucleo originale- I figli alternativi sostituiscono il genitore non convivente con il genitore sociale coabitante, includendo anche i fratelli acquisiti- Gli esclusivi limitano il numero dei membri della propria famiglia ai soli genitori e fratelli di sangue conviventi, escludendo sia patrigni e matrigne, sia consanguinei residenti altrove.- Gli inclusivi considerano appartenenti alla famiglia sia i genitori biologici che quelli sociali, i fratelli naturali che quelli acquisiti, mantenendo relazioni amichevoli con tutti.
La ricerca pilota Tramite un'intervista non strutturata e la somministrazione del Disegno dello Spazio di Vita Familiare, Rolleri ha studiato il livello di adattamento conseguito da alcune coppie ricostituite, in particolare il loro grado di sintonia o disaccordo su tematiche educative nei confronti della prole.
Obiettivi e metodologia della ricerca