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Sullivan come ponte tra l'approccio psicodinamico individuale e la terapia familiare
Sullivan potrebbe essere visto come un ponte di collegamento tra il modello terapeutico di approccio psicodinamico individuale e la terapia familiare. L'obiettivo principale del terapeuta familiare psicodinamico è di aiutare i membri della famiglia a sviluppare una piena conoscenza di sé e del modo in cui essi interagiscono tra loro.
Teoria dei sistemi familiari
La teoria sistemica prende il via da studiosi come Ackerman, Minuchin e Bower che dannola cornice teorica più importante per lo studio e la ricerca sulla famiglia. La famiglia rappresenta un sistema, cioè un insieme organico costituito da parti in interazione. La teoria sistemica si basa sui seguenti assunti:
- Un sistema può essere compreso solo a partire dalla sua totalità
- Tutte le parti del sistema sono interconnesse
- Esiste una relazione reciproca tra il sistema e l'ambiente esterno
La teoria dei sistemi familiari si focalizza sia sul comportamento della famiglia, sia su...
Quellodel soggetto, analizzando i modelli di comunicazione e di interazione, i processi di differenziazione e di identificazione…
Concetti chiave sono:
- Confine: demarcazione tra ciò che si trova dentro e ciò che è esterno alla famiglia. I sistemi familiari i cui confini sono permeabili al passaggio di informazioni sono definiti aperti; i membri tendono ad essere indipendenti e capaci di prendere decisioni in maniera autonoma. Nelle famiglie i cui confini sono chiusi e restrittivi, i legami di appartenenza sono molto più forti, vige un notevole conformismo e vi è un elevato controllo delle attività.
- Ruoli: oltre a quelli di base (padre, madre…), i teorici sistemici identificano quelli di “mediatore”, “supporto”, “clown”, “vittima”.
- Regole: insiemi di norme che stabiliscono come ogni membro della famiglia debba comportarsi in relazione a ciascun altro e come debba funzionare il sistema famiglia.
La comunicazione tra i componenti della famiglia rappresenta un'importante caratteristica del sistema. Lo scopo della terapia è anche quello di migliorare le modalità comunicative dei partner dell'interazione. Il terapeuta aiuta inoltre il soggetto a riconoscere e comprendere le proprie emozioni, gli insegna ad automonitorarle, ad individuare i pensieri che alimentano sentimenti negativi e ad attuare una ristrutturazione cognitiva.
4. Approccio strutturale
La famiglia è descritta come una "struttura" che si fonda su accordi che governano le transazioni tra i vari membri. Ulteriori elementi importanti sono: la "risonanza" della famiglia, cioè quanto i limiti di ciascuno sono vincolati da quelli degli altri; le "fasi evolutive" che essa attraversa; il modo in cui i "sintomi" (segnali manifesti) vengono utilizzati e adattati; il "contesto di vita" della famiglia, cioè il sovrasistema, le
- Fonti di stress e di supporto presenti nell'ambiente.
- La struttura cambia in funzione della situazione. Le famiglie disfunzionali sono caratterizzate da maggiore rigidità.
- I principali aspetti di interesse del funzionamento familiare sono: i limiti, ovvero la definizione dei sottosistemi della famiglia e dei confini tra loro; il potere; i vincoli, quando il comportamento di uno ha un immediato effetto su quello dell'altro; e tra i vincoli gli allineamenti, che includono coalizioni (due o più membri si coalizzano contro un altro membro) ed alleanze (vincolo particolare che si stabilisce tra due o più membri indipendentemente da altri).
- Il terapeuta di approccio strutturale si propone di venire a conoscenza della struttura della famiglia e di comprendere quanto il problema che l'ha indotta a rivolgersi a lui sia collegato alle sue modalità di funzionamento, cioè alle sue caratteristiche strutturali.
- Approccio strategico: pone l'attenzione
Rivelano inefficaci e sono particolarmente utili per casi in cui si riscontrino grandi difficoltà ad esprimere e risolvere direttamente il problema.
6. Approccio comportamentale
Oggetto di studio devono essere gli atti comportamentali osservabili e suscettibili di essere descritti e quantificati. Nelle terapie di coppia, il terapeuta comportamentale focalizza l'attenzione sugli scambi interazionali tra i partner e considera la relazione di coppia come un processo di sequenze circolari. Secondo tale modello, le difficoltà coniugali rappresentano una funzione del grado di rinforzi e/o punizioni messi in atto da un partner nei confronti delle azioni dell'altro. Alla coppia si insegna, dunque, ad usare rinforzi positivi piuttosto che ricorrere a metodi negativi o aggressivi. Il terapeuta presta attenzione alle contingenze che sembrano controllare i problemi comportamentali e in particolare al processo che si instaura tra antecedenti, comportamenti e conseguenze (analisi comportamentale).
Tali programmi anche quando sono progettati per risolvere problemi specifici, in realtà puntano sulla prevenzione: vengono insegnate ai componenti familiari strategie comportamentali che li metteranno in grado di affrontare eventuali problemi. 7. Terapia relazionale emotiva (RET) La teoria clinica della RET sostiene che gli esseri umani tendono a pensare in maniera irrazionale, ad usare male i principi della logica e del ragionamento, a formarsi una visione del mondo poco realistica. Questi pensieri non farebbero altro che distorcere la visione della realtà e influenzare le emozioni degli individui. Il modello RET è stato definito anche A (evento attivante) B (believes) C (conseguenze). La RET si propone di analizzare i pensieri negativi operando un processo di razionalizzazione e modificare le emozioni che ne derivano al fine di restituire alla realtà una dimensione più oggettiva. Il terapeuta guida i componenti verso la comprensione delle cause dei loro stati.d'attribuire un'etichetta specifica a un approccio terapeutico, ma piuttosto di adottare un approccio integrato che combini diversi modelli e tecniche terapeutiche. Questo approccio tiene conto delle specifiche esigenze e caratteristiche dei singoli individui e delle loro famiglie, adattando il trattamento di conseguenza. L'obiettivo principale è quello di fornire un supporto completo e personalizzato, che tenga conto sia degli aspetti cognitivi che comportamentali, al fine di promuovere il benessere e il cambiamento positivo.irrigidirsientro un unico quadro teorico. Nichols propone un approccio integrato: sostiene checiascun approccio possa offrire un contributo significativo allo studio e al trattamentopsicoterapeutico degli esseri umani, ma che i singoli contributi vadano integrati affinché sicrei una comprensione esaustiva delle dinamiche che si istaurano tra gli individui.
L’intervento avviene attraverso formati terapeutici di coppia e familiari tagliati su misura inbase alle diverse caratteristiche dei sistemi. Il terapeuta ha il ruolo di facilitatore, di crearecioè le condizioni affinché i clienti affrontino le loro difficoltà facendo ricorso alle proprierisorse.
La terapia integrata non si serve di una diagnosi, che si limita alla classificazionedegli individui all’interno di categorie nosologiche, bensì della valutazione dell’interosistema familiare e dei suoi sottosistemi, dei processi che si instaurano al suo interno, deiproblemi che ostacolano
Il suo funzionamento. Il merito dell'approccio integrato è, da unaparte di studiare la famiglia e la sua complessità, dall'altra la flessibilità e l'apertura aicontributi che i vari modelli teorici possono fornire allo studio del comportamento umano.
L'intervento sulla coppia - Capitolo 2Dicks con il suo volume "Marital Tensions" è riuscito a mettere in discussione la prospettivapsicodinamica, per molto tempo prevalente, che considerava i problemi coniugali unaconseguenza delle difficoltà intrapsichiche dei partner e privilegiava, pertanto, interventiindividualizzati. Dicks propose invece il trattamento congiunto, in quanto il focus dell'analisi èrappresentato prevalentemente dal rapporto e quindi dal funzionamento del sistema coniugale. Ilmodello che più degli altri si caratterizza per la sua focalizzazione sulle relazioni diadiche quellocomportamentale. Anche nelle modalità di conduzione
dell'intervento clinico comportamentale con le coppie c'è stata una crescente evidenza dell'efficacia di questa forma di terapia nel migliorare la comunicazione e la relazione tra i partner. Gli obiettivi principali di questo tipo di intervento sono di aiutare le coppie a sviluppare abilità di comunicazione più efficaci, a gestire conflitti in modo costruttivo e a migliorare la connessione emotiva tra di loro. Durante le sessioni di terapia, i terapeuti utilizzano una varietà di tecniche e strategie per aiutare le coppie a raggiungere i loro obiettivi. Questo può includere l'insegnamento di abilità di comunicazione assertiva, l'aiuto nella risoluzione dei conflitti e l'esplorazione delle dinamiche relazionali. L'intervento clinico comportamentale con le coppie può essere utile per affrontare una serie di problemi relazionali, tra cui la mancanza di comunicazione, la gelosia, la mancanza di intimità e la gestione dello stress. Questo tipo di terapia può essere svolto sia in sessioni individuali che di coppia, a seconda delle esigenze dei clienti. In conclusione, l'intervento clinico comportamentale con le coppie è un approccio efficace per migliorare la comunicazione e la relazione tra i partner. Utilizzando una varietà di tecniche e strategie, i terapeuti aiutano le coppie a sviluppare abilità di comunicazione più efficaci e a gestire i conflitti in modo costruttivo. Questo tipo di terapia può essere utile per affrontare una serie di problemi relazionali e può essere adattato alle esigenze specifiche di ogni coppia.