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TEST DI IMPAIRMENT
Recap: il punto di partenza è la BC, cioè quando c'è il cosiddetto change of control scatta l'applicazione dell'IFRS3, quando scatta questa l'IFRS3 prevede di riesprimere tutte le attività e passività della società acquisita a FV, di identificare eventuali intangibles non identificati precedentemente, e di attribuire l'eventuale valore residuo all'avviamento. Poi abbiamo visto la nuova release dell'IFRS3 nel 2009 ha richiesto alle imprese di fare "every effort" pur di separare gli intangibili dall'avviamento, anche nel caso in cui gli intangibili non fossero attendibilmente stimabili (l'importante è che il residuo che rimane a avviamento si nella misura più contenuta possibile - core goodwill). Nel fare questo processo, la cosiddetta Purchase Price Allocation, ci sono degli spazi discrezionali relativamente alla scelta se allocare o meno gli intangibili.
definita o indefinita, inclusi il goodwill, devono essere sottoposti al test di impairment. Questo test serve a verificare la sostenibilità e la recuperabilità nel tempo del valore degli intangibili, in conformità con le norme IAS/IFRS. Il goodwill, in particolare, è l'unico asset che non viene ammortizzato secondo le norme IAS/IFRS. Tuttavia, anche gli intangibili a vita utile indefinita, scelta effettuata durante l'adozione dell'IFRS3 per la PPA (Purchase Price Allocation), sono soggetti al test di impairment. L'IAS36, in vigore negli ultimi dieci anni, completa l'IFRS3 (che in passato aveva un nome diverso) e stabilisce che tutti gli intangibili a vita utile definita o indefinita devono essere sottoposti al test di impairment.indefinita e il goodwill per definizione a vita utile indefinita e non ammortizzato che emergono da una BC dopo la PPA, poiché non ammortizzati devono essere sottoposti al test di impairment, bisogna fare una verifica di tenuta del valore. Questo è il motivo per cui noi trattiamo lo IAS36, cioè la BC riconfigura molto spesso i modelli di business delle imprese da un punto di vista gestionale, l'informativa finanziaria e il mercato ne riconfigurano il sistema contabile perché si portano dentro i valori nel bilancio della consolidante tutti i valori al FV della consolidata più valori di intangibili e avviamento che emergono a seguito della PPA. Il bilancio dell'acquirente molto spesso subisce dei cambiamenti molto significativi per effetto di una BC. Questo tipo di impatto produce i suoi effetti anche negli esercizi successivi, visto che il goodwill sarà soggetto a test di impairment, e capiremo come la dimensione determinata ex ante.Diavviamento in sede di PPA si rifletta ex post sui conti economici successivi, e capiremo perché lo IAS36 abbia effetto anche su molti altri assets e liabilities che emergono per effetto della BC.
Finalità dello IAS36: definire dei criteri tecnici operativi da seguire per assicurarsi che le attività aziendali (non parla più solo del goodwill o degli intangibili, ma in generale) che non siano iscritte in bilancio a valori superiori al loro valore recuperabile. È un fondamento degli approcci di bilancio in un po' tutto il mondo, cioè essendo i bilanci strumenti di rendicontazione consuntiva, nessuna attività che sia il marchio, l'avviamento, crediti, immobili o partecipazioni, non devono essere mai iscritti a un valore superiore a quello che potrà essere recuperato da questo bene. Ogni qualvolta che il valore che si ritiene recuperabile risulti inferiore al valore contabile dell'asset, occorre rilevare una perdita di valore.
ovvero quelle attività che non sono destinate a essere convertite in denaro nel breve termine, ma che sono utilizzate nel lungo periodo per generare ricavi. Lo IAS 36, International Accounting Standard 36, è uno standard contabile internazionale che stabilisce i criteri per la valutazione e la contabilizzazione delle svalutazioni degli attivi. Questo standard si applica alle quattro macro categorie di attività menzionate in precedenza. Le svalutazioni degli attivi, o impairment loss, si verificano quando il valore di un bene supera il suo valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore di mercato del bene e il suo valore d'uso. Quando il valore recuperabile è inferiore al valore contabile dell'attivo, si registra una svalutazione. L'obiettivo dello IAS 36 è quello di garantire che gli attivi siano valutati in modo corretto e che le svalutazioni siano riconosciute tempestivamente. Questo standard è importante per fornire informazioni accurate e affidabili sulle condizioni finanziarie di un'azienda. In conclusione, lo IAS 36 si applica alle immobilizzazioni materiali, alle partecipazioni in società controllate, collegate e joint-venture, alle immobilizzazioni immateriali e all'avviamento acquisito a titolo oneroso derivante da un'aggregazione aziendale.non current assets. Questi sono tutti beni per cui lo IAS36 prevede il test di impairment: è nato per testare i beni intangibili a vita utile indefinita e il goodwill, poiché è stato implementato per i motivi e le cautele che vedremo, questo è stato esteso a tutte le immobilizzazioni viste anche se non sono a vita utile indefinita. Quindi l'IT riguarda sia i beni che non si ammortizzano ma anche beni che sono già soggetti a ammortamento (come ad esempio immobili, impianti, macchinari o marchi, licenze o brevetti - cioè beni intangibili a vita utile definita), cioè una perdita di valore sistematica che si manifesta in ogni esercizio anno dopo anno secondo un piano ben definito, che quindi saranno soggetti a una perdita ulteriore dovuta a impairment, perdita di valore non più sistematica prevista ex ante ulteriore. Ad esempio può succedere che un immobile già ammortizzato, data la perdita di valore del mercato immobiliare inUna certa area geografica, una certa recessione economica, portino ad aggiungere all'ammortamento anche una perdita di impairment. Oppure ipotizziamo una società russa che adotti i principi contabili internazionali obbligatori e che ha una controllata in Italia: questa controllata ha una partecipazione che non ha vita utile indefinita che quindi potrebbe essere teoricamente esclusa dallo IAS36, però il principio lo include e quindi va fatto il test anche su questa partecipata. La partecipata già nel suo bilancio sottopone a svalutazione e ammortamento gli immobili, impianti e macchinari che ha nel suo bilancio e ciò nonostante la società russa deve sottoporre a impairment test la partecipata. Se la partecipata è in Italia in un momento critico come questo in cui si può pensare che il valore di questa partecipazione possa ridursi, allora l'impairment test potrebbe portare a determinare un ammontare di svalutazione del valore.
dellapartecipazione iscritto nel bilancio della società controllante. Esempio di come lo IAS36 possa determinare perdite di valore non sistematiche che si aggiungono alle perdite di valore di altri beni ancorché questi non siano a vita utile definita e siano comunque soggetti a ammortamento.
Quali asset sono esclusi dallo IAS36?
Tutto l'ambito delle attività che non sono immobilizzazioni è escluso (l'attivo circolante). Ogni elemento che compone questa categoria è già disciplinato da un proprio specifico principio in tema di svalutazione. Lo IAS 36 non si applica a:
- le rimanenze di magazzino (IAS 2 - le rimanenze si iscrivono in bilancio al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore di mercato, questo criterio ha già in sé implicita la svalutazione, per cui se il valore di mercato cioè il valore recuperabile risultasse minore del costo evidentemente va iscritto al minore e non ha senso aggiungere un
impairment test su un criterio valutativo che presuppone l'immediata svalutazione);
le attività derivanti da commesse a lungo termine (IAS 11 - se io produco navi o aerei che richiedono due o tre anni di lavorazione oppure immobili, quindi ho una commessa che richiede più esercizi per essere completata, anche in questo caso se il valore di mercato recuperabile fosse inferiore va immediatamente svalutato il valore della commessa);
le attività fiscali differite (IAS 12 - se io ho dei crediti da imposte differite attive che prevedo di non poter incassare perché non produrrò risultati imponibili adeguati ad assorbire l'effetto fiscale differito, in questo caso devo immediatamente svalutare il valore dell'attività fiscale);
le attività derivanti da benefici per i dipendenti (IAS 19 - io ho dei trattamenti di fine rapporto nel passivo e per far fronte al TFR nelle passività ho fatto degli investimenti in
attività destinate a fronteggiare il TFR, quindi quando si manifestano le situazioni per liquidare il TFR ai dipendenti posso vendere le attività specifiche che ho investito in attivo che posso smobilizzare - anche in questo caso queste attività devono essere smobilizzate immediatamente a valori di mercato);
le attività finanziarie che rientrano nell'ambito dello IAS 39 (ovviamente queste non ricadono sotto la disciplina dello IAS 36 - sono tutte le partecipazioni, gli strumenti di credito e debito, derivati e titoli di stato detenuti per finalità speculative - lo IAS 39 a cui lo IAS 36 fa riferimento non c'è più, è stato sostituito l'anno scorso dall'IFRS 9. C'è quindi già l'impairment test previsto dallo specifico principio. Ad esempio, nei bilanci delle banche l'asset principale sono i crediti commerciali, quindi finanziamenti a imprese e famiglie, e questi sono sottoposti a IT - IT
diverso specifico da quello dello IAS36. Tema rilevante che le banche hanno in questi giorni è che stanno chiudendo i bilanci e le normative per decreto hanno consentito di prorogare la presentazione dei bilanci entro 180 giorni per i motivi legati all'emergenza sanitaria: le banche quindi possono portare l'approvazione a fine giugno, ma per una banca in cui l'ammontare di crediti è importante il vero problema oggi è che tipo di IT fare per i crediti commerciali, che oggi per effetto dell'emergenza sono sottoposti a uno sconvolgimento importante. Stanno cercando infatti ora di seguire le indicazioni delle autorità di vigilanza);- gli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value (IAS 40 - sono di per se attività immobilizzate che si manifestano nel caso in cui io acquisisca un immobile per finalità non industriali - ad esempio compro un immobile per concederlo in affitto. Questo immobile è un investimento durevole,
non è circolante, però lo IAS40 prevede che questi investimenti immobiliari se sono valutati a FV, questo deve essere immediatamente allineato al valore di mercato, quindi è lo stesso.