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PASSIVITÀ FINANZIARIE - FINANCIAL LIABILITIES
La classificazione delle passività è più semplice in quanto sono iscritte e misurate al costo ammortizzato salvo eccezioni. Le eccezioni sono date dal fatto che queste possono essere detenute per fini di trading, cioè compravendita a breve termine, o sono derivati su cui si vuole speculare e quindi oggetto di negoziazione a breve termine. Anche per le passività si può esercitare all'inizio del rapporto in fase di prima iscrizione una FV option irrevocabile per gestirle on FV basis. Poi ci sono altre categorie residuali come garanzie e impegni che hanno diverse metodologie valutative ma comunque riconducibili al FV: se si stima che la garanzia si realizzerà presto e comporta conseguenze negative per la banca che deve far fronte alla garanzia che ha prestato, subito deve trovare ai fini della trasparenza del lettore del bilancio una rappresentazione a FVTPL. Da ricordare che qualora si
adotti la FV option, ci sono variazioni di FV attribuibili al proprio rischio di credito dell'emittente della passività (il rischio può migliorare o peggiorare quindi il FV della passività di chi l'ha emesso sale o scende - "own credit risk" nella definizione dell'IFRS9), queste possono essere recepite in contropartita a riserva di PN non transitando da CE, non sono dunque recycling (li restano sempre). Tutte le altre variazioni di FV, non quindi connesse al rischio di credito dell'emittente, vanno a CE (sempre per FV option). Quando invece sono detenute per la negoziazione, tutto transita direttamente da CE per esprimerne l'estrema volatilità. Esempio 8 - per riflettere su come può essere un modello di business: Sono tutte riflessioni che una banca fa una volta per tutte. Tutti gli strumenti finanziari sono stati ricondotti a un dato modello di business, si è verificato che una dataattività/passività finanziarie superasse l' SPPI test e quindi si è cercato di automatizzare tutti i processi relativi a questi due aspetti, quindi così a ciascuna scadenza successiva rilevante tutto poteva essere efficientemente riperformato. Il primo esempio è molto diffuso: si erogano finanziamenti ai clienti per poi rivenderli successivamente a un veicolo di cartolarizzazione. La cartolarizzazione nel modo bancario è trasversale: si cartolarizzano mutui, prestiti personali, cessioni del quinto, finanziamenti credito al consumo etc. Quindi succede che chi ha erogato i finanziamenti li vende alla società veicolo e glieli paga con i proventi dell' emissione di strumenti destinati agli investitori (impacchetta questi crediti e li fa diventare ABS, li colloca sul mercato e ottiene la provvista per pagare la banca erogatrice originaria dei finanziamenti). Normalmente la banca controlla il veicolo che ha creato la cartolarizzazione equindi la include nel proprio bilancio consolidato. La società veicolo per le cartolarizzazioni raccoglie i flussi finanziari contrattuali derivanti dai finanziamenti e il rimborso del capitale a scadenza e li trasferisce ai propri investitori (paga a sua volta cedole e capitale a scadenza delle ABS). Si presume ai fini del presente esempio che i finanziamenti continuino a essere rilevati nel prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, dato che non sono eliminati contabilmente dalla società veicolo per le cartolarizzazioni. Visto che a livello del veicolo si continuano a raccogliere i flussi finanziari, a livello di bilancio consolidato queste attività finanziarie potranno essere considerate come HTC perché di fatto, benché passate ad un'entità controllata, continuano a essere collocate in un modello di business finalizzato alla raccolta dei flussi fino a scadenza. Considerando quindi il gruppo come entità economica unitaria.esso si può dire che applichi ancora unitariamente un modello di business HTC: non così nel bilancio separato della banca che ha erogato in origine i finanziamenti, perché li ha venduti al veicolo, quindi nel bilancio separato questi finanziamenti destinati alla cartolarizzazione si collocano in un modello di business HTCS. La riflessione è strategica della banca: nei piani triennali o quinquennali delle banche questo indirizzo e strategie è sempre esplicitata - quindi fin dalla erogazione si sa se questi crediti saranno HTC o HTCS nel separato della banca erogante. Esempio 9: È la liquidità detenuta da una banca per far fronte a scenari di stress: scegli di investire in attività prontamente liquidabili perché se il mercato presenta una situazione di carenza di liquidità, queste vengono realizzate proprio in funzione alle loro caratteristiche di facile liquidabilità e si fa fronte allo scenario di stress. Quindi nonsi prevede di venderle a priori, a meno che non si manifesti unoscenario negativo: si continua a monitorare la qualità creditizia del prenditore, si valuta il merito del credito e se questo soggetto che ha preso la liquidità sarà in grado di restituirla e nel frattempo si raccolgono i flussi finanziari. L'entità valuta il rendimento delle attività sulla base degli interessi percepiti e delle perdite su crediti sostenute. Tuttavia, essa controlla anche il fair value (variare del valore nel breve termine) delle attività finanziarie dal punto di vista della liquidità, per garantire che l'importo in denaro realizzato se l'entità necessitasse di vendere le attività in uno scenario "stress case" sarebbe sufficiente a soddisfare il suo fabbisogno di liquidità (scopo originario). Monitorare il FV è importante. Il fatto che la politica di investimento in questi strumenti di liquidità sia alungo termine, e che la banca prenditrice di questi strumenti miri a raccoglierne i flussi finanziari e a non venderli, salvo un caso di estremo stress, fa sì che questi strumenti possano essere classificati negli HTC.
Se poi si fa qualche piccola vendita ogni tanto per sondarne il FV, questa non conduce a perderne la categorizzazione di HTC; se invece si vendono importi più rilevanti con ripetute occasioni è possibile la sua perdita.
Il fatto che la vendita delle attività finanziarie sia imposta da un terzo o sia a discrezione dell'entità non è pertinente ai fini dell'analisi. Quindi se io le vendo, sebbene sia ad esempio BI che mi dice di vendere perché ho bisogno di più liquidità non c'entra, perché conta il fatto che io le sto vendendo per importi e frequenze rilevanti (quindi HTCS).
Esempio 10:
Un istituto finanziario possiede attività finanziarie al fine di soddisfare il proprio fabbisogno
diliquidità corrente. L'entità tenta di ridurre al minimo i costi di gestione di tale fabbisogno e pertanto gestisce attivamente il rendimento del portafoglio (se escono emissioni nuove e ha un rendimento più interessante, vende quelle vecchie e reinveste la sua liquidità corrente in emissioni più convenienti- non è trading perché l'orizzonte temporale è più lungo ma c'è una vendita e un reinvestimento, e quindi si è chiaramente nel modello HTCS). La strategia non consente di valutarlo come HTC. Classificazione di riassunto delle passività finanziarie: La colonna a sinistra è piuttosto un'eccezione. Segue sintesi relativa sia agli strumenti di debito/credito, di equity e derivati nelle diverse categorie (FVOCI duplicato perché hanno caratteristiche diverse: 72Da tenere conto che anche uno strumento valutato al FVOCI può avere riflessi sul CE di unabancapoiché le variazioni sono conseguenza di un impairment e cioè del deteriorarsi del rischio di credito connesso a questo credito transitano sempre da CE quindi TPL. Non è vero quindi che non ha impatti su CE.Definizione di derivato: Strumento il cui valore dipende dal valore di un sottostante, che può richiedere anche un investimento iniziale piccolo o nullo e poi comportare variazioni di FV notevoli anche allo scoperto, nel senso che si può perdere più di ciò che si è investito con le vendite allo scoperto. Ci sono quindi tutta una serie di riflessioni sugli impatti finanziari possibili derivanti dalla detenzione di uno strumento derivato.
Esempi di strumenti derivati: Quando si trova uno strumento derivato sia all'attivo che al passivo del bilancio di una banca si valuta al FVTPL, a meno che non rientri in una strategia di copertura e quindi venga contabilizzato sulla base delle regole dell'hedge accounting e quindi
le sue variazioni possono essere compensate con quelle dello strumento coperto.
Derivato incorporato: è un utile esempio perché spesso un'attività e ancor più una passività può contenere un derivato incorporato. Esempio: fondo di venture capital che concedono prestiti subordinati ad alto rischio (sia perché il prenditore ha un merito creditizio limitato sia perché il prestito è subordinato quindi viene rimborsato dopo tutti gli altri creditori) si accordano che se e quando il mutuatario, il prenditore, anche con i soldi presi a prestito realizza un progetto e lista le sue azioni su una borsa valori, l'entità di venture capital che lo ha finanziato ha diritto a ricevere azioni dell'ente mutuatario a titolo gratuito o ad un prezzo molto basso (un "equity kicker") in aggiunta ai pagamenti contrattuali previsti nel frattempo, come interessi o anticipi sul capitale erogato.
Qua c'è
un’opzione call implicita: quando io sto erogando il prestito, grazie alle caratteristiche del contratto di prestito, posso comprare azioni a un prezzo nullo o molto limitato e quindi ho una call implicita. Non faccio altro che scorporarla dallo strumento e valutarla al FV; in prossimità della quotazione la valutazione dell’opzione sarà molto facile, invece in fase di start up sarà difficile.
Una volta depurata dalla componente derivativa, l’attività finanziaria potrebbe essere un semplice prestito con pagamento degli interessi a scadenza, alle scadenze previste e quindi potrebbe essere valutato anche al costo ammortizzato.
Questa valutazione dell’opzione al FV fa ricordare, cosa molto importante, che il principio IFRS9 per gli strumenti di capitale difficili da valutare perchè non si riesce a recuperare le informazioni necessarie a determinare il FV, per questi strumenti è consentito di continuare a utilizzare il criterio del costo.
nt test ai sensi dell'IFRS9 è un processo che le aziende devono seguire per valutare se un'attività finanziaria è deteriorata e se è necessario registrare una perdita per deterioramento. Durante questo test, le aziende devono considerare diverse informazioni, come ad esempio il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi dall'attività finanziaria, il tasso di sconto appropriato da utilizzare per calcolare il valore attuale netto e le informazioni sulle perdite storiche. Tuttavia, è importante notare che il test di deterioramento può essere eseguito solo se l'attività finanziaria non è quotata in un mercato attivo e se non sono disponibili altre informazioni affidabili per calcolare il valore attuale netto. In caso contrario, le aziende devono utilizzare altre metodologie per valutare il deterioramento dell'attività finanziaria. In conclusione, il test di deterioramento ai sensi dell'IFRS9 è un processo fondamentale per le aziende per valutare se è necessario registrare una perdita per deterioramento di un'attività finanziaria.