Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 239
Informativa finanziaria Pag. 1 Informativa finanziaria Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 239.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Informativa finanziaria Pag. 41
1 su 239
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Valutazione delle opzioni di fair value

NO→ → →FV OPTION SI variazioni di FV attribuibili al rischio di credito OCI non recycling→ →SI altre variazioni di FV CE↓NO↓ → → →Valutazione derivato implicito SI scorporo del derivato passività al costo ammortizzato e derivato al FVTPL↓NO↓Costo ammortizzatoSe una passività è detenuta per la negoziazione, ossia se nel portafoglio di passività si prevede di far entrare ed uscire continuamente strumenti finanziari traendo vantaggi dalle variazioni di prezzi, allora si torna all’held for trading (HFT) e ad una valutazione al FVTPL.Se, invece, una passività finanziaria non è detenuta per la negoziazione, ma è detenuta in un’ottica di medio-lungo termine, su cui si pagheranno i previsti interessi e ci si comporterà secondo il contratto per quanto riguarda il valore di emissione e di rimborso, allora si può comunque adottare la solita fair value option.se lapassività valutata ha impliciti in sé dei tratti di rischiosità per cui una corretta rappresentazione contabile nonpuò che essere al FVTPL. La fair value option era già prevista dallo IAS 39 e, come abbiamo visto per le attività finanziarie, deve essere adottata fin da subito ed è irrevocabile, però le variazioni di fair value di questa passività avranno diversa destinazione, o OCI o CE, a seconda della loro natura, cioè a seconda da cosa derivano. Abbiamo visto prima le variazioni di fair value connesse all’impairment test sono trattate in maniera diversa rispetto a tutte le altre variazioni di fair value. Parimenti, se si adotta la fair value option per una passività finanziaria ci sono due fattispecie di variazioni di fair value:
  • le variazioni di fair value attribuibili al rischio di credito, che vanno recepite nella riserva di PN, quindi sono cosiddette variazioni OCI non recycling. Queste

Variazioni di fair value vanno ad impattare sulla riserva di PN e là rimangono; 101Ø altre variazioni di fair value (dovute, ad esempio, ai mercati, ai tassi, alle valute, alla congiuntura), che vanno recepite direttamente a CE. Quindi, è come se si volesse dare espressione ad un minor contributo alla volatilità dello strumento data dal rischio di credito rispetto a tutti gli altri rischi, perché le variazioni di fair value dovute al rischio di credito non impattano sul CE, ma impattano in maniera stabile (non recycling) su una riserva di PN, mentre invece tutte le altre variazioni di fair value, ad indicare tutti gli altri rischi a cui lo strumento è esposto, impattano sul risultato dell'esercizio, cioè sul CE. Se per una passività finanziaria non si adotta la fair value option, è necessario fare una valutazione dei derivati impliciti nella passività, perché ci sono passività che, per esempio, sono

strumenti ibridi di capitalizzazione,strumenti di remunerazione differita, quindi la presenza di un derivato implicito va valutata sia perché si applica l'IFRS 2 sia perché, pur rimanendo nell'IFRS 9, si deve da quel momento in poi applicare unabiforcazione di valutazione: il derivato si scorpora e segue la sua strada, che è sempre quella del FVTPL, e la passività potrebbe essere valutata al costo ammortizzato.

Per cui, se c'è un derivato implicito, e quindi bisogna effettuare la valutazione del derivato implicito, allora si deve scorporare il derivato. Nel caso in cui si scorpora il derivato, si avrà la passività al costo ammortizzato e il derivato al FVTPL, così come era per le passività detenute per la negoziazione.

Se non c'è un derivato implicito, e quindi non bisogna effettuare la valutazione del derivato implicito, allora si ha la classificazione base al costo ammortizzato, che è

quella della maggioranza delle passività finanziarie. In sintesi, posto che la base di iscrizione e misurazione delle passività finanziarie è il costo ammortizzato, in alternativa bisogna chiedersi se la passività è detenuta per la negoziazione, perché in questo caso va valutata al FVTPL, oppure se sia il caso di applicare per questa passività, pur non detenuta ai fini di trading, una FVoption che porta con sé due implicazioni valutative, per cui le variazioni del FV vanno di volta in volta attribuite all'OCI o al CE. Per classificare le passività finanziarie, a differenza che per la classificazione delle attività finanziarie, non c'è più un modello di business, l'SPPI test, la differenza tra strumenti di credito, strumenti di capitale, ma bisogna solo distinguere tra passività finanziarie (debiti) e strumenti derivati, ma gli strumenti derivati vanno sempre classificati al FVTPL. Quindi,per gli strumenti di debito, posto che l'’hel for trading e la fair value option sono delle opzioni poco praticate, il costo ammortizzato risulta dominante. Anche nelle attività finanziarie il costo ammortizzato risulta dominante perché la banca tradizionale eroga generalmente prestiti, i quali, per semplicità di rappresentazione alle scadenze predefinite, sono tutte rappresentate al costo ammortizzato. Classificazione delle passività finanziarie (schema riassuntivo) Per le passività vi è questa biforcazione di classificazione: 1. gli held for trading e i derivati vanno classificati al FVTPL, così come per quelle passività finanziarie per cui si decide volontariamente di adottare la FV option; 2. tutte le altre passività finanziarie vanno classificate al costo ammortizzato. Esempio 8: modello di business (possedere attività al fine di raccogliere cash flow contrattuali) (Step 2) L'entità ha un modello diIl testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:

business avente l'obiettivo di erogare finanziamenti ai clienti e di venderli successivamente ad una società veicolo per le cartolarizzazioni.

La società veicolo per le cartolarizzazioni emette strumenti destinati agli investitori.

La società veicolo con i soldi ricavati sul mercato dalla vendita di questi titoli cosiddetti asset back securities, perché sono connessi ai mutui erogati dall'entità cedente, il veicolo paga in anticipo l'entità cedente che aveva erogato questi prestiti.

L'entità che ha erogato i finanziamenti controlla la società veicolo per la cartolarizzazione e la include nel consolidamento.

La società veicolo per le cartolarizzazioni raccoglie i flussi finanziari contrattuali derivanti dai finanziamenti e li trasferisce ai propri investitori, perché deve essere in grado di pagare le cedole per quei titoli che ha collocato sul mercato per ripagare l'entità erogante e poi

pagare la stessa entità erogante. Si presume ai fini del presente esempio che i finanziamenti continuino a essere rilevati nel prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, dato che non sono eliminati contabilmente dalla società veicolo per le cartolarizzazioni. Quindi, l'entità erogante non può deconsolidare i finanziamenti ceduti, perché di fatto continua a sostenerne in proprio tutti i rischi e i benefici, cioè in ultima istanza i flussi risalgono a lei e se il cliente non paga è lei a sopportare la perdita, perché controlla il veicolo di cartolarizzazione che di per sé ha una patrimonializzazione molto bassa, non può sopportare quei rischi, che infatti sono ancora in capo all'entità originaria. Per questo motivo il bilancio consolidato di gruppo recepirà al suo interno questi finanziamenti ceduti all'hold to collect, perché valutato nell'economia del gruppo.

che si continuino ad incassare gli interessi alle scadenze previste e capitale alla scadenza.Tuttavia, nel bilancio separato dell'entità erogante si tratta di finanziamenti , perché una volta raggiunta una massa critica di erogazioni l'entità non ha fatto altro che cederli al veicolo di cartolarizzazione. Quindi nell'ambito della medesima istituzione finanziaria si hanno due diverse rappresentazioni delle attività finanziarie a seconda se ci si trovi nel bilancio consolidato o nel bilancio separato. Esempio 9: il modello di business di un'entità (obiettivo potrebbe essere possedere attività per raccogliere cash flow contrattuali) (Step 2) Un istituto finanziario possiede attività finanziarie per soddisfare il fabbisogno di liquidità in uno scenario "stress case" (per esempio, in caso di corsa agli sportelli per il prelievo dei depositi). L'entità non

Lo stress e che periodicamente ne accerti laliquidabilità e il fair value, non colloca queste attività finanziare in un modello di business hold to collect and sell, perché l’intenzione dell’entità è quella di tenerle fino all’episodio estremo. Pertanto, queste attività finanziarie vanno classificate come hold to collect.

Esempio 10: il modello di business di un’entità (sia raccogliere cash flow contrattuali sia vendere attività)(Step 2)

Un istituto finanziario possiede attività finanziarie al fine di soddisfare il proprio fabbisogno di liquidità corrente, cioè al fine di poterle dismettere se un giorno dovesse trovarsi corto di liquidità. (Si tratta di liquidità corrente, quindi i giorni in cui le banche chiudono con poca liquidità, bisogna comprarla al tasso over night per poi ricominciare il giorno dopo questa lotta per non cadere.

portafoglio di attività finanziarie.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
239 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AG_unicatt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di informativa finanziaria e principi contabili internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lionzo Andrea.