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Il dolore e la sua gestione
Acuto Nocicettivo Superficiale Cronico Neuropatico Profondo Episodico o brekthrough pain Idiopatico Viscerale
Il dolore è indicatore della qualità dell'assistenza - un'adeguata gestione può prevenire:
- infezione della ferita chirurgica
- complicanze respiratorie e cardiovascolari
- delirium
- PONV (post-operative nausea and vomiting)
- percezione esperienza operatoria
Cosa determina il dolore: l'intervento, la persona, l'ambiente
Interventi:
- FANS - riduzione infiammazione tissutale (agiscono sulla trasduzione)
- Anestesia loco-regionale - inibizione segnali che arrivano al SNC (sulla trasmissione)
- Oppioidi - aumento degli impulsi inibitori midollari (sulla modulazione)
- Educazione pre-postoperatoria - prevenzione e gestione ansia (sulla percezione)
Timing del ciclo di valutazione/Trattamento/rivalutazione:
- Inizialmente ogni 15 minuti
- Ogni 1-2 ore quando l'intensità del dolore decresce
- Ogni 4-8 ore quando il dolore
- Obiettivi della terapia idrica nel periop:
- Ripristinare le perdite ematiche
- Compensare il deficit di volume di liquidi
- Mantenere l'equilibrio idroelettrolitico
- Interventi di gestione:
- Riduzione della quantità di liquidi perioperatori somministrati
- Scelta di miscele di cristalloidi e colloidi in boli per ridurre l'edema anche viscerale
- Outcome sono influenzati dalla scelta dei liquidi che sono infusi
- Troppo pochi liquidi: calo pressione = vasocostrizione periferica per garantire la perfusione degli organi nobili = ridotta perfusione di altri organi e del sito chirurgico (es. colon) = guarigione imperfetta = ↑ rischio deiscenza
- Troppi liquidi: non per fondono bene le cellule per l'edema = bassa ossigenazione = guarigione imperfetta = ↑ rischio deiscenza
- Interventi assistenziali:
- Controllo della velocità di infusione
- Controllo del peso
Controllo del bilancio in intervento dichirurgia maggiore, lunga durata, pz cardiopatico o altre comorbidità, altri indicatori di eccesso di volume di liquidi
Parametri standard del bilancio idrico/24h
Entrate | Uscite |
---|---|
Liquidi (per os, SNG, e/v) | Urine |
Cibo | Feci |
Cute | Perspiratio sensibilis ed insensibilis |
Acqua metabolica (o di ox) | Respiro |
Liquidi organici | |
Vomito, drenaggi... |
Se febbre: perdita aggiuntiva di 250 mL/24 h oppure 10 mL/h per ogni °C > ai 37°C
Risoluzione dell'ileus postoperatorio
Ileo fisiologico: cessazione della naturale azione propulsiva del tratto GI senza blocco meccanico → è normale sedura fino a 72 h. È causato da:
- Risposta neurogenica all'incisione cutanea ed alla manipolazione della anse intestinali
- Stato infiammatorio
- (citochine ed altri mediatori dell'infiammazione che dà la peristalsi)
- Risposta ormonale ed alterazioni dell'equilibrio idroelettrolitico5
- Somministrazione prolungata di oppioidi a scopo antalgico (> 2 h)
Risoluzione spontanea:
- Tra 12-24 h intestino tenue
- 24-48 h stomaco
- Tra la III-V gg postop colon
Se dura più di 72 h → ileo paralitico: patologia
Ileo fisiologico (<72 h) Ileo paralitico (>72 h)
- Non nausea e vomito Nausea e spesso vomito
- Gas = alvo aperto Non rumori addominali
- Non dolore Dolore
- Buona tolleranza a cibi e liquidi Inappetenza
- Addome gonfio e pieno di liquidi all'auscultazione
Pz a rischio:
- Con trauma addominale o chirurgia colo rettale con manipolazione diretta delle anse
- Con chirurgia ortopedica da protesi d'anca o ginocchio, ginecologica, spinale, genito-urinaria
- Terapia antalgica con oppioidi > 2 h
- Anziani con comorbidità (ed i farmaci legati)
- Con alterazioni dell'equilibrio
idroelettrolitico
Stipsi cronica
Uso SNG
Digiuno preoperatorio
Strategie per favorire la ripresa della peristalsi:
- Approccio Fast Track o ERAS
- ↓ uso morfina, meglio ↑ FANS
- Uso di catetere peridurale per somministrazione analgesici non oppioidi
Interventi:
- Limitazione SNG (solo in pz con nausea e vomito o distensione addominale)
- Alimentazione precoce
- Idratazione intraop controllata
- Uso di chewing-gum per 5-30 min per 3-4 volte/die
Il paziente sottoposto ad intervento intestinale
Colon = essiccatore di feci → assorbe elettroliti disciolti nell’acqua.
Le operazioni del colon non sono solo tumorali ma per es.anche da diverticoli → approccio infermieristico è uguale, cambia il follow up.
Sono più comuni i tumori sx (alla fine del colon) perché più esposta a processi irritativi (scorie maggiori, meno liquide), anche se i tumori della dx (all’inizio del colon) sono più pericolosi perché per sentire
Gli effetti della stenosi devono essere grandi per accorgersene, visto che le feci sono liquide e passano fino all'ultimo. Se invece arrivano fino in fondo, sono già formate e si sente la stenosi anche se è più piccola, perché fanno fatica a passare.
Resezioni addominoperineali:
- Secondo Miles: resezione del retto se tumore basso oltre i 2 cm dallo sfintere e con sfintere rotto (chiusura delle chiappe) → colon-stomia
- RAB (resezione del retto bassa): non chiusura del retto per tumore più alto e defecazione naturale
Stomia:
Apertura artificiale dell'intestino o delle vie urinarie creata artificialmente per deviare il flusso delle feci e/o delle urine
- Temporanee: post patologie tumorali o patologie infiammatorie (perforazioni non chiudibili con suturazione, rischio di deiscenza troppo alto → protezione di un'anastomosi a valle della stomia)
- Definitive: derivazione definitiva all'esterno delle feci dopo asportazione dei...
Segmenti distali del colon-retto
Caso Gianni: colonstomia da resezione da Miles, in I gg
Ha dolore, stomia non feci ma sangue con stoma gonfio e rosso scuso, addome dolente alla palpazione
sptt in sede di ferita e zona perisistomale con dolore NRS 6.
Selg x dolore da ripresa feci ed alto rischio deiscenza anastomosi da dilatazione retto in previsione di arrivo feci →
in questo caso avendo fatto un Miles non c’è anastomosi quindi non ha fatto una preparazione.
Mi aspetto che la sacca sia così? Ni:o Peristalsi non ancora ripresa totalmente: anestesia generale (Curaro è un mioparalizzante, permette l’annullamento dell’attività muscolare e quindi serve la ventilazione meccanica)
Dipende dalle abitudini evacuative
Lo stoma rosso scuro potrebbe essere ematoma, ischemia (ristagno sangue non ossigenato). Nei primi giorni ci sta che siano un po’ più scure per via dell’edema che riduce l’afflusso arterioso →
vigilanza spessoed avvisare se rosso scuro diventa troppo scuro o vira verso il blu/nero.
Addome: teso e globoso ci può stare per la mancata ripresa della peristalsi
Caso Vittorio: ileostomia a doppia canna di protezione (con baguette → taglio longitudinale non trasversale etenuto di fuori da un bastoncino) da resezione colon ascendente e trasverso. In I gg
La sacca ha 200 mL di materiale liquido bruno con tracce ematiche in sede di stomia. Lo stoma è rossovivo, edematoso traslucido
Mi aspetto che la sacca sia così? Si, perché la prima parte di intestino che si riattiva dopo l’anestesia èstomaco, intestino tenue poi colon (in genere è facile che tornino dalla sala già con del materiale).
Lo stoma rosso vivo è segno di buona circolazione.
L’addome non è teso perché la ripresa della peristalsi è già iniziata
Tipi di stomie: Sede Caratteristiche
Nelle prime 24 h può perdere
fino a 2 L di sostanza liquida, una volta stabile (qualche gg) vengono eliminati Ileostomia parete addominale (quadrante addominale inferiore dx) Spesso a protezione di anastomosi. Feci formate (± a seconda che sia in cima o in fondo al colon), 1/2 scariche die Sigmoidostomia Link tra sigma e parete addominale (quadrante inferiore dx) Frequenza 1/2 volte gg e le feci sono quasi formate, perdite elettrolitiche minime Non è una stomia evacuativa, serve per alimentare il pz bypassando la parte alta dell'intestino Digiunostomia e proteggere le anastomosi alte (si mantengono vivi i villi intestinali) Complesso stomale: Zona mucosa (vero e proprio intestino): è facile che ci siano sanguinamenti, avvisare il pz che guarisce da sé Zona muco cutanea Zona cutanea peristomale Gestione dell'immediato post-op 1. Medicazione ferita chirurgica (a meno che nonsia in Miles non è troppo complicato). Prime 48 h copertura con cerotto, poi anche doccia e cambio cerotto2. Apparecchiatura. La prima (oblò), confezionata in sala, si mantiene per 48 h e poi si cambia3. Igieneo Osservare il complesso stomale, è normale (dopo i primi gg di gonfiore da manipolazione) se: - Roseo o rosso vivo - Umido (se patine = ischemia) - Una volta che l'edema si riduce la stomia prima si sgonfia e diventa più piccola ma bisogna che ci sia una protrusione dal piano cutaneo (non troppo a filo), altrimenti il sacchetto non si riempie e la cute peristomale si infetta - Giunzione muco-cutanea integra - Cute peristomale rosea ed integra o Acqua tiepida (37°C) o Saponi delicati a pH isocutaneo (5-6) o Un panno morbido, dischi di cotone, garze o carta igienica sempre tamponando e non trascinando per non irritare la mucosa o Non usare oli, creme, sostanze irritanti per evitare che la placca non attacchi4. Prevenzione - individuazione- Trattamento complicanze (dolore, gonfiore, stipsi)
- Educazione dell'assistito alla gestione della stomia. Nei primi giorni la sacca è meglio tenerla anche in doccia, poi medicare (una volta stabile si può svuotare la sacca e farsi la doccia lavando lì la stomia direttamente)
- Il percorso riabilitativo inizia nel preoperatorio (condividere ed individuare con il paziente la sede di confezionamento, cambiamenti fisici, sessuali, psicologici) - far esplicitare ansie e preoccupazioni anche per individuare la strategia più adatta per il paziente
- Disturbo dell'immagine corporea: stato nel quale la persona è o rischia di essere soggetta ad un'alterazione