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RIMOZIONE DEGLI IMMUNOCOMPLESSI

Molti piccoli antigeni solubili formano con gli anticorpi i cosiddetti immunocomplessi, che contengono troppo poche molecole di IgG per poter essere legate dai recettori Fcγ. Questi antigeni includono tossine legate da anticorpi neutralizzanti e detriti di microrganismi morti.

Gli immunocomplessi solubili inducono la propria rimozione attivando il complemento, ancora attraverso il legame di C1q, che porta al legame covalente di componenti attivate come C4b e C3b al complesso. Il recettore CR1 sulla superficie eritrocitaria lega C4b e C3b e trasporta gli immunocomplessi e il complemento nel fegato e nella milza.

ATTIVAZIONE DEL COMPLEMENTO E RIMOZIONE DEGLI IMMUNOCOMPLESSI

I macrofagi di questi organi rimuovono i complessi dalla superficie dei globuli rossi senza distruggere le cellule e poi li degradano. I macrofagi legano sia Fc delle Ig sia mediante l'FcR che i fattori del complemento mediante CR1. Anche aggregati più grandi di antigeni particolati e...

anticorpi possono essere resi solubili attraverso l'attivazione della via classica del complemento e venire rimossi attraverso il legame con i recettori del complemento. ATTIVAZIONE DEL COMPLEMENTO E RIMOZIONE DEGLI IMMUNOCOMPLESSI Gli immunocomplessi che non sono rimossi tendono a depositarsi nelle membrane basali dei piccoli vasi sanguigni, in particolare in quelli dei glomeruli renali. Gli immunocomplessi che passano la membrana basale del glomerulo legano il recettore del complemento CR1 sui podociti renali, che giacciono sotto la membrana basale. Possono svolgere un ruolo in alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico. Eccessivi livelli di immunocomplessi circolanti causano un enorme deposito di antigeni, anticorpi e complemento sui podociti -> danno glomerulare. Pazienti con deficienze nei componenti del complemento non riescono a rimuovere gli immunocomplessi -> danni tessutali, specialmente renali. DISTRUZIONE DEI PATOGENI La capacità degli anticorpi ad alta affinità di legarsi ai patogeni e di attivare il complemento può portare alla distruzione dei patogeni stessi.

Neutralizzare tossine, virus e batteri non può da sola anche rimuovere i microrganismi oi loro prodotti dall'organismo. Inoltre, molti microrganismi non vengono neutralizzati dagli anti-corpi e quindi devono venire distrutti da altri meccanismi.

Un importante meccanismo di difesa è rappresentato dall'attivazione di cellule accessorie effettrici che espongono il recettore per l'Fc, specifico per la porzione Fc degli anticorpi di un determinato isotipo. Questo meccanismo rende massima l'efficacia di tutti gli anticorpi senza riguardo al loro legame con l'antigene.

DISTRUZIONE DEI PATOGENI

Le cellule accessorie effettrici sono:

  • fagociti professionali (macrofagi e neutrofili)
  • cellule NK
  • eosinofili
  • cellule granulose basofile (stimolate a secernere mediatori preformati)

Tutte queste cellule accessorie sono attivate quando i recettori Fc sono aggregati dal legame con la porzione Fc della molecola anticorpale legata.

all'antigene. Possono essere anche attivate da mediatori solubili che comprendono prodotti della cascata del complemento, che può essere attivato dagli anticorpi.

RECETTORI Fc

Ciascun membro della famiglia dei recettori Fc riconosce le Ig di un isotipo o di pochi ristretti isotipi attraverso l'interazione di α un dominio della catena del recettore.

I recettori Fc sono membri della superfamiglia delle immunoglobuline.

Le diverse cellule accessorie espongono recettori Fc per gli anticorpi dei diversi isotipi -> l'isotipo determinerà quale cellule accessoria sarà attivata in una determinata risposta immunitaria.

RECETTORI Fc

I recettori Fc, come i recettori delle cellule T, sono proteine composte α da molte subunità, di cui solo la catena è necessaria per il riconoscimento specifico.

Le altre catene sono necessarie per il trasporto alla superficie della cellula e per la trasmissione del segnale. γ La >> parte dei segnali

trasmessi sono mediati da una catena cheζè strutturalmente simile alla catena del recettore della cellula T.FcγRII-B1 e FcγRII-B2 sono recettori a singola catena ma chefunzionano da recettori inibitori dal momento che contengono unasequenza ITIM che innesca una fosfatasi SHIP.

RECETTORI Fc

La funzione più importante dei recettori Fc è l’attivazione dellecellule accessorie contro i microrganismi.

Altre funzioni:

  • il recettore FcγRII-B regola negativamente le cellule granulosebasofile, macrofagi e neutrofili modulando la soglia alla quale gliimmunocomplessi possono attivare queste cellule
  • i recettori Fc espressi dalle cellule dendritiche le rendono capacidi fagocitare il complesso antigene-anticorpo e presentare i peptidiantigenici alle cellule T

RECETTORI Fc E FAGOCITOSI

I fagociti sono attivati soprattutto da anticorpi IgG, specialmente leIgG1 e le IgG3.

I fagociti vengono attivati non da anticorpi liberi ma da quelli chehanno

interagito con l'antigene. Questa attivazione è dovuta all'aggregazione o multimerizzazione degli anticorpi quando questi ultimi legano antigeni multimerici o particelle multivalenti, quali virus o batteri. I recettori Fc legano anticorpi singoli con bassa affinità, mentre legano con alta avidità i complessi antigene-anticorpo. RECETTORI Fc E FAGOCITOSI Molti batteri sono riconosciuti direttamente, ingeriti e distrutti dai fagociti professionali. I batteri con polisaccaridi capsulati in genere sono resistenti alla fagocitosi diretta. Questi batteri diventano suscettibili solo quando sono rivestiti dagli anticorpi e dal complemento che legano Fcγ o Fcα e CR1, rispettivamente. Il legame stimola sia l'internalizzazione che la distruzione del microrganismo. RECETTORI Fc E FAGOCITOSI La fagocitosi mediata dal legame ai recettori del complemento è molto importante nella risposta immune iniziale, prima che sia avvenuta la differenziazione isotipica.

polisaccaridi capsulari appartengono alla classe TI-2 e possonostimolare la produzione di IgM.

Le IgM sono molto utili nell'attivare il sistema del complemento.

Le IgM legano i batteri con capsula stimolando velocemente la loroingestione e distruzione da parte dei fagociti che hanno recettori per ilcomplemento.

Poiché sono stati dimostrati recentemente recettori Fc per le IgM, èprobabile che le IgM abbiano una funzione opsonizzante in vivo.

RECETTORI Fc E FAGOCITOSI

I recettori Fc ed i recettori del complemento sinergizzano nell'indurrela fagocitosi.

Il legame dei recettori Fc e del complemento segnala ai fagociti diincrementare il grado di fagocitosi, di fondere i fagosomi con ilisosomi, ed incrementare l'attività battericida.

RECETTORI Fc ED ESOCITOSI

I microrganismi troppo grandi per essere fagocitati, come ad esempioi vermi parassiti, sono distrutti mediante un altro meccanismo.

In questi casi il fagocita si attacca alla superficie del parassita

tramite i recettori Fcγ, Fcα o Fcε e i lisosomi si fondono con la membrana cellulare -> il contenuto dei lisosomi viene riversato all'esterno sulla superficie del parassita provocandone la morte: esocitosi

Le cellule accessorie più importanti per la distruzione dei batteri sono i macrofagi e i neutrofili, mentre i grandi parassiti sono solitamente attaccati dagli eosinofili.

RECETTORI Fc ED CELLULE NK

Le cellule infettate sono normalmente distrutte da cellule T attivate da peptidi estranei legati a molecole MHC. Comunque, nelle infezioni virali, anche anticorpi che legano proteine virali hanno un ruolo.

Le cellule ricoperte dagli anticorpi possono essere uccise da cellule NK. La distruzione della cellula bersaglio ricoperta da anticorpi da parte delle cellule NK è denominata citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente (ADCC) ed è attivata quando l'anticorpo legato alla cellula bersaglio interagisce con i recettori Fc della NK.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
33 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.