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TCR E MOLECOLE ACCESSORIE

Secondo gruppo di molecole che interagiscono con antigene, recettori su linfociti T. Da un punto di vista qualitativo il discorso è molto simile a quello precedente anche se cambiano le molecole coinvolte. Nel caso del T sono stati studiati in modo più ampio, questo perché:

  • Fin dall'inizio è stato chiaro che la funzione dei linfociti T, la loro modalità di azione, è preponderante su quella dei B. Potremmo vivere senza linfociti B, ci sono patologie immunodeficienze in cui non funzionano, facciamo molta difficoltà a sopravvivere senza T. Le immunopatologie dovute a carenza numerica e/o funzionale dei linfociti T sono nettamente più gravi rispetto ai linfociti B.
  • L'altra ragione per la quale sono stati studiati maggiormente i linfociti T, il sistema immunitario è stato studiato maggiormente quando si è cercato di capire come poter effettuare in maniera efficiente un trapianto di

organo.Linfociti T responsabili della reazione di rigetto del trapianto.Quali sono le molecole che servono a linfocita T per rispondere ad antigene:- Molecola che serve al riconoscimento, per B era Ig, per T è una struttura definita TCR, impropriamente, quando si è capito che anche i linfociti T avevano un recettore non si pensava ad un complesso articolato è stato definito come TCR solo la porzione in grado di interagire con l'antigene, addirittura TCR che ha una struttura molto simile a Ig, definito come anticorpo sessile, dove sessile intendiamo ancorato alla superficie.Questi TCR NON sono anticorpi anche se ci somigliano, prova ne è che non troviamo MAI TCR solubili, sono sempre ancorati a linfociti T. Ig possono essere su B ma molte delle loro funzioni vengono fatte in soluzione.- TCR coda intracitoplasmatica molto corta riconosce antigene ma non trasduce il segnale, ha bisogno di una serie di molecole per attivare: molecole accessorie, corecettori CR2

per B e 2 tipi CD4 o CD8 nei T. di nuovo abbiamo bisogno dimolecole costimolatorie. L'unica struttura che interagisce con antigene è TCRche strutturalmente che ricorda Ig, non trasduce segnale per coda troppopiccola, sfrutta molecola accessorie di cui CD3, esattamente come per B servecorecettore, in T sono due CD4 o CD8. Esattamente come in B servono molecoleco-stimolatorie come CD28.

STRUTTURA PORZIONE CHE LEGA ANTIGENERegioni variabili di catene leggere e variabili segnano sito di legame. Recettore TCRricorda frammento Fab, per questo erano stati chiamati anticorpi sessili. In realtà si èvisto che anche in questo caso abbiamo una catena pesante beta e leggera alfa,anche in questo caso abbiamo una regione variabile e una costante in ogni catena, maviene a mancare intanto la Fc (frammento cristallizzabile), manca regione cerniera,che possiamo avere tra fab e fc in Ig, e la possibilità di avere struttura in soluzione.Strutturalmente siamo molto vicini

ad Ig, abbiamo domini immunoglobulinici 150 aachiusi da ponte disolfuro, uno per ogni regione variabile e costante. Questa struttura è ancorata alla membrana e presenta dominio intracitoplasmatico piccolo e incapace di trasdurre il segnale.

Tasca regione variabile di catena beta + alfa sito di interazione con antigene. Abbiamo due tipi di TCR:

  • Catena beta e catena alfa, quello descritto più frequentemente
  • Possiamo trovare anche recettori TCR da due catene diverse, i gamma delta, dove delta catena pesante e gamma leggera. Questi linfociti gamma delta che hanno come TCR non quello formato da alfa + beta, ma gamma + delta, sono linfociti che nell'uomo sono prevalentemente presenti a livello delle mucose, nella maggior parte dei casi i linfociti nei linfonodi sono alfa + beta, mucosale sono prevalentemente gamma + delta. Questo, possedere l'uno o l'altro tipo di recettore va a modulare la funzione di questi linfociti.

L'antigene lega il TCR propriamente detto.

attraverso la tasca di legame in regione variabile alfa e beta o gamma e delta a seconda del recettore e questo TCR assolve così la propria funzione, non ha funzioni effettrici, a differenza di Ig che possono neutralizzare e opsonizzare l'antigene. TCR lega l'antigene e con questo inizia attivazione del linfocita, quindi portarlo a proliferare e quindi ad avere espansione clonale. Come si fa ad arrivare ad attivazione? TCR come tale, lega solo l'antigene attraverso le regioni variabili, però con questo assolve il proprio compito; per procedere, come i linfociti B, dobbiamo avere coinvolgimento di altre molecole accessorie: CD3. Il complesso recettoriale dei linfociti T è formato da TCR, molecole del complesso CD3 e dalle proteine Z. quindi complesso CD3 dimero, formato da proteine diverse proteina epsilon sempre presente, la costante è che tutte le proteine che formano CD3 possiedono dominio ITAM. Mentre le proteine Z ne possiedono tre ciascuna di.

ITAM. Sono gli effetti responsabili di attivazione del segnale quando TCR ha riconosciuto antigene per cui è specifico. Quindi molecole accessorie necessarie a trasduzione del segnale TCR per interazione con antigene.

Cosa succede quando ITAM fosforilate? Si attiva cascata di segnalazione, lo scopo di questa segnalazione dipendente da interazione con antigene, è di nuovo come per B, quello di portare al nucleo una informazione che permetta l'attivazione della proliferazione di linfocita T per avere espansione clonale e ottenere cellule che differenziano in cellule effettrici e memoria. Per poter arrivare a proliferazione effettiva abbiamo bisogno anche di conferma da molecole costimolatorie. Ma le effettrici sono diverse, in B sono solo plasmacellule il cui scopo è fabbrica e rilasciare Ig in circolo, per T è diverso, capacità di legare antigene diverso tra B e T, T ha legame indiretto con l'antigene (serve APC), mentre B ha legame diretto.

linfocita T per poter riconoscere l'antigene deve contare sulle cellule che glielo presentano, APC, cellule presentanti l'antigene; che posizionano, per così dire, l'antigene in modo corretto, in modo che questo possa essere opportunamente valutato dal TCR e in caso di specificità, ci possa essere interazione. Perché questo contatto tra T e APC si sia sufficientemente stabile, le cellule sono continuamente in movimento, e quindi perché ci possa essere una verifica tra il TCR e antigene presentato per valutare compatibilità, le due cellule devono stare a contatto per un tempo relativamente prolungato. Ma perché si possa avere questo contatto prolungato c'è bisogno di qualcosa che mantenga linfocita T e APC nella posizione giusta per il tempo corretto, altrimenti le cellule arriverebbero vicine senza il tempo di verificare. Hanno bisogno di avvicinarsi a sufficienza, qualcosa che permetta di bloccare. Allora questa funzionerisposta a questa domanda è legata alla specializzazione dei linfociti T. I linfociti T CD4 sono specializzati nel riconoscimento degli antigeni presentati tramite MHCII, che sono principalmente espressi dalle cellule presentanti l'antigene (APC) come i macrofagi, le cellule dendritiche e i linfociti B. Questi linfociti T CD4 sono responsabili della risposta immunitaria umorale e della regolazione dell'immunità. D'altra parte, i linfociti T CD8 sono specializzati nel riconoscimento degli antigeni presentati tramite MHCI, che sono espressi da quasi tutte le cellule del corpo. Questi linfociti T CD8 sono responsabili della risposta immunitaria mediata dalle cellule, come la distruzione delle cellule infettate da virus o delle cellule tumorali. Quindi, la presenza di due co-recettori diversi, CD4 e CD8, consente ai linfociti T di specializzarsi e di riconoscere gli antigeni presentati tramite MHCII o MHCI, a seconda delle loro funzioni specifiche. Questa specializzazione permette una risposta immunitaria più efficace e mirata alle diverse minacce che possono essere presenti nell'organismo.risposta è no. Questa univocità dipende dal fatto che il tipo di corecettore è veroche mi serve per permettere ancoraggio del linfocita alla cellula presentate antigeneAPC, permettendo valutazione compatibilità tra TCR e antigene, ma mi definisce anche funzioni effettrici di linfocita T. le due sottopopolazioni di linfocita T, Helper e citotossici. I primi esprimono CD4 i secondi esprimono CD8. La funzione effettrice quindi è molto diversa. Citotossici agiscono inducendo la morte di cellula bersaglio, helper hanno funzione di produrre e rilasciare citochine che vanno a regolare la risposta immunitaria nella sua totalità, sia adattativa che naturale. Quindi definendo anche la funzione del linfocita, averli entrambi sulla stessa cellula non è strategicamente utile. A seconda delle regioni variabili del TCR potremmo avere TCR potenzialmente autoreattivi, e altri che non lo sono e sulla base di questa potenziale autoreattività operanomeccanismi di induzione di tolleranza. A parte la regione del complesso recettoriale che interagisce con antigene, niente altro contatta antigene, sono ininfluenti dal punto di vista della risposta autoimmunitaria. Quando parlo di linfociti T CD4+ sono gli Helper, + sta per linfocita che esprime CD4. CD8 uguale. Questi corecettori partecipano alla trasduzione del segnale trasmesso attraverso il complesso recettoriale, esattamente come CR2 in B. fosforilazione sequenze ITAM che dipende da una modificazione strutturale a carico del corecettore, cioè in prossimità della regione intracitoplasmatica dei corecettori CD4 e CD8 c'è una chinasi che in relazione alla modificazione strutturale di corecettore con riconoscimento, va a fosforilare sequenze ITAM. CD4 e CD8 prendono contatto solo con APC. La struttura TCR propriamente detta lega antigene e molecola di istocompatibilità, corecettore interagisce con APC, MHC II CD4 e CD8 MHC I. Rigida restrizione tra corecettori e

molecole di istocompatibilità. CD4 interazione solo con MHC II, CD8 interazione solo con antigene che vengono presentati da molecole di istocompatibilità di classe 1. Quando tutto questo succede cinasi si attiva fosforilatirosine di ITAM di CD3 di proteine Z, questo fa arrivare al nucleo il primo segnale. Ma esattamente come con i B abbiamo bisogno di molecole costimolatorie.

CD4: T helper linfocita, poi abbiamo complesso recettoriale formato da struttura che lega antigene, proteine CD3 e proteine Z. APC presenta antigene insieme a MHC II. CD4 presenta sito di legame per molecola di MHC II, tiene le due cellule vicine per un tempo sufficiente per permettere al TCR di capire se il peptide presentato sia compatibile con la regione variabile di TCR. Il TCR non prende solo contatto con antigene ma anche con molecola di istocompatibilità. Quando tutti ciò capita, CD4 con MHC II, verifica complementarità, se c’è legame rafforzato, modifica

conformazionaledi CD4 cinasi associata a CD4 si attiva, fosforila C
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Publisher
A.A. 2020-2021
114 pagine
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SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alicelarentis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Costelli Paola.