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LE TRAGICOMMEDIE DI ALEXANDER HARDY

Troupe Valleran Le Conte → cercò di imporre al pubblico un repertorio più serio, che non fosse

basato semplicemente su farse comiche e volgari→cercò di imporre al pubblico la tragedia, un

genere ancora poco definito tanto che sarebbe più appropriato parlare di tragicommedia.

Tragicommedie →trama complessa, dilatata nel tempo e nello spazio, rifletteva un certo gusto

romanzesco . basate su peripezie, intrighi e colpi di scena e richiedevano molti luoghi d’ azione.

LA FARSA E GLI ATTORI

XVI secolo →cominciarono a emergere in tutto il paese le compagnie di attori professionisti

→farceurs e i comici dell’ arte italiana.

Farsa→genere popolare in Francia fin dal ‘500 e la sua fortuna continuò nei secoli successivi fino

alla tardiva affermazione della commedia. Incentrare su pochi personaggi fortemente tipizzati ,

spesso appartenenti a una determinata categoria professionale →ricorrente satira dei mestieri e

delle donne →personaggi femminili erano recitati da uomini →connotazione grottesca degli

atteggiamenti.

Azione → rapida e intreccio elementare, prevalenza per gli effetti comici più immediati. Corpo e i

suoi appetiti dominati e davano luogo a situazioni particolarmente volgari, con un linguaggio ricco

di doppi sensi osceni.

LA DRAMMATURGIA NEOCLASSICA

Corso del secolo ideali neoclassicisti finirono per trionfare sull’ eredità della tradizione medievale

→sia per la messa in scena

→sia nella drammaturgia

Notevole impulso→influenza italiana sulla società e sulla politica francese →cardinale Richelieu

→dopo le guerre civili riuscì a limitare il potere della nobiltà e dei protestanti a vantaggio dell’

autorità monarca.

LE OPERE PIERRE CORNEILLE

→eroi di Corneille spesso divisi fra l’ amore e l’ onore, lottano per affermare la propria volontà e

sono contemporaneamente innocenti e colpevoli→ predilige personaggi tratti dall’ antichità

romana→propone un modello di virtù virile, fondato sulla magnanimità e il coraggio.

Tragedie→intrecci complessi, investono sulla politica.

Si misurò anche con le pieces a machines →fondate su una spettacolarità resa possibile grazie

all’ uso di complessi macchinari scenici.

Fu fra i primi drammaturghi francesi a promuovere il genere della commedia →non si era ancora

affermato →incentrate sulla contrapposizione fra i sessi.

JEAN RACINE E IL TRIONFO DEGLI IDEALI NEOCLASSICI

Modello neoclassico stabilito dagli eruditi del Rinascimento italiano si affermò nella drammaturgia

francese.

Nelle sue tragedie Racine dimostra di saper creare una tensione drammatica mediante la

concentrazione dell’ intreccio e la caratterizzazione psicologica→accresce le tensioni . insiste nei

personaggi principali→cerca di conciliare le loro passioni con il dovere. Tensione aumenta

rapidamente , temperatura sale e i personaggi si tormentano dilaniati dalle passioni.

Tragedia →inizia nel momento di crisi in cui gli eventi precipitano rapidamente verso la

fine→situazione perciò spiegata mediante un antefatto.

LE TRAGEDIE DI RACINE

Estremamente povere di azioni esteriori e totalmente incentrate sul linguaggio attraverso cui si

esprime il tormento dei personaggi. Non presentano una grande ricchezza lessicale →concetti

ruotano sempre attorno agli stessi termini e metafore.

Dottrina giansenista→influenzò in modo determinante la concezione del mondo di Racine. Volontà

umana non può soccombere tragicamente, trascinata dalle passioni e dal desiderio →personaggi

delle sue opere sono travolti dai loro stessi sentimenti e il contrasto tragico è del tutto

interiorizzato.

Si afferma la tragedia sentimentale →politica svolge un ruolo marginale→personaggi sono travolti

e indotti all’ azione da sentimenti che non riescono a padroneggiare. Insistenza sull0 interiorità e

sulla passione amorosa rendeva le sue tragedie adatte ai mutati gusti del pubblico aristocratico

che si era allontanato dalle questioni pubbliche per concentrarsi sulla sfera privata e sul gioco

raffinato dei sentimenti.

MOLIERE E LA COMMEDIA

Drammaturgo che ha maggiormente influenzato il teatro moderno. Metteva in ridicolo le manie e i

vizi della società→ottenne un enorme successo di pubblico, fu il favore dell’ aristocrazia e della

corte. Rispetta le regole neoclassiche→dialoghi sono in versi a rima baciata. Combina un

umorismo farsesco con la predilezione per i dialoghi arguti ,osservando con ironia le umane

debolezze.

Struttura drammatica utilizzata rispetta i principi neoclassici e ripropone alcuni espedienti tipici del

teatro antico→risoluzione del conflitto mediante un espediente esteriore.

Era un uomo di teatro completo →dirigeva la messa in scena delle sue commedie e vi recitava,

oltre a scrivere un terzo delle piece rappresentate dalla sua troupe. Lavori ebbero un enorme

successo.

LE COMMEDIE DI MOLIERE

Grande invenzione →caratteri in cui prevale un tratto dominante della personalità →maniaco viene

sempre sconfitto e condannato al ridicolo. Non diventa mai caricaturale ma resta impostata su toni

medi.

Da giovane aveva frequentato i comici dell’ arte, imparando molto dalla loro vitalità e inventiva.

Attinse i suoi soggetti dalla tradizione delle farse, rielaborando alcuni tipi, schemi e motivi di questo

genere popolare e fondendoli con i nuovi valori veicolati dalla commedia.

Intento principale delle commedie →satira dei vizi del proprio tempo.

LA MESSA IN SCENA

ARCHITETTURA E SCENOGRAFIA

Francesi →primi a costruire un teatro permanente dopo gli antichi romani→ Hotel de Bourgogne,

completato dalla confraternita della passione nel 1548→ rimase per quasi un secolo l’ unico teatro

di Parigi. Non era un teatro all’ italiana, ma un edificio stretto e lungo con un palcoscenico su uno

dei lati. Di fronte c’ era il parterre dove gli spettatori stavano in piedi e tutt’ intorno c’ erano le

gallerie e i palchi. Terzo ordine di gallerie noto come paradis.

XVII secolo →messa in scena si rifaceva alla pratica medievale→successivamente l’ influenza

scenografica rinascimentale italiana cominciò a farsi sentire.

Dettagli
A.A. 2016-2017
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anselmialessia96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del teatro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Pietrini Sandra.