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Estratto del documento

L’imitazione dell’antichità:questo principio si fonda sul disprezzo dei

2) soggetti quotidiani e l’esaltazione dei grandi eventi che mettono in

scena la natura umana con le sue passioni ed i suoi istinti con l’obiettivo

di “purificare” il pubblico attraverso il procedimento aristotelico della

catarsi.

La ragione:E’ quella che si oppone all’immaginazione e rappresenta il

3) buon senso ed il giudizio,la facoltà che deve regnare su tutte le altre,la

sola “luce” che dichiara l’opera d’arte.

L’arte ed il genio:Il genio,vale a dire l’immaginazione,l’ispirazione,è

4) necessaria ma è nulla senza l’arte,una dottrina solida e ferma,fondata

da regole precise che danno la nascita all’opera;il drammaturgo è

innanzitutto un buon tecnico che lavora sulla base delle sue

conoscenze. Le regole:

La vraisemblance:l’azione deve essere razionale e l’intrigo deve avere

una coerenza generale con l’obiettivo di mostrare agli spetttori degli

eventi credibili.

La bienséance:indica ciò che è permesso di mostrare sulla scena senza

scioccare il pubblico;non si mostra violenza,la morte sanguinante ed il

contatto fisico.

La regola delle tre unità:per assicurare la verosimiglianza dell’opera,i

drammaturghi applicano sia alle tragedie che alle commedie le tre unità

aristoteliche:azione(unica azione),tempo(massimo 24 ore) e

luogo(l’azione è rappresentata in un unico luogo).Tutto ciò serve a

rendere l’opera più credibile e coinvolgere maggiormente lo spettatore.

I generi:

La tragedia,genere prediletto del teatro classico,mette in scena dei

soggetti tratti spesso dalla storia o dalla mitologia greca e latina.L’eroe

tragico ha tutte le qualità che sono nobili(coraggio,generosità) ma è

vittima delle forze che procurano la sua caduta.La tragedia deve

realizzare la catarsi.La tragedia racconta la trasformazione dalla felicità

in sfortuna.La morte dell’eroe costituisce l’epilogo tipico di una

tragedia.Corneille si evolve nella sua carriera dal punto di vista

teatrale(dal barocco al classicismo) ed infatti è Racine il vero

protagonista delle tragedie classiche poiché presenta sulla scena degli

eroi condannati dal fato,imprigionati in un destino che rivela l’assurdità

della loro esistenza.

La commedia invece mette in scena un’azione bassa e dunque dei

personaggi di basso rango sociale(borghesi ma anche

artigiani).Normalmente si criticano i difetti comuni

dell’uomo:avarizia,ipocrisia,ambizione smisurata,infedeltà).Racconta la

trasformazione dalla sfortuna alla felicità,dunque l’epilogo finale è

solitamente il matrimonio.Il personaggio cardine di questo genere è

senza alcun dubbio Molière.I suoi effetti comici,ereditati dalla farsa e

della “commedia dell’arte” si mescolano in una ricerca di equilibrio e di

gusto classico.

Pierre Corneille:

E’ considerato come il fondatore del teatro classico francese:le sue

opere dallo stile limpido presentano dei personaggi eroici

eccezionali,che messi alla prova dinanzi a delle situazioni altrettanto

eccezionali,non soccombono alla passione ma si lasciano guidare dalla

ragione e ne escono triofanti.Nasce a Rouen nel 1606;figlio di un

avvocato,studia presso i gesuiti.Nel 1624,diventa avvocato al

parlamento di Rouen ma preferisce orientarsi verso una carriera poetica

e drammatica.Richelieu l’accoglie tra i cinque autori che lavorano sotto

la sua protezione e gli attribuisce una pensione.E’ incaricato di redigere

delle tragedie e delle commedie.Grazie ai contatti con la famiglia

Chalon,d’origine spagnola,Corneille s’interessa ai testi spagnoli e nota

una opera di Guillen de Castro,Les mocedades del Cid,che va ad

ispirare il Cid appunto.Presentata nel 1636,il Cid,la celebre

tragicommedia conosce un grande trionfo,aspre critiche e passerà alla

storia sotto il nome di “querelle du Cid”.Nel 1641,sposa Marie

Lampérière ed ha sei figli.Eletto all’accademia francese,nel 1647,perde

la carica d’avvocato.A partire dal 1650 Corneille scrive sempre

meno,poiché Jean Racine diventa l’autore più in auge del teatro

francese.Nel 1658,Fouquet gli incarica di scrivere delle opere e Luigi

XIV le finanzia.Scrive nuove opere e tragedie.ma nel 1670,è la

“Bérénice” di Racine che è scelta a corte e non “Tite e Bérénice” di

Corneille che muore,malato e dimenticato dal pubblico,nel 1684.

Le opere:

L’opera di Corneille,vasta e variegata,presenta,una versificazione

densa e moderna,degli eroi dalla grandezza rara,confrontati a delle

situazioni che comportano obbligatoriamente delle scelte

difficili:l’onore,il dovere,l’elevazione del pensiero costituiscono il codice

morale e politico che li guida in un percorso dialettico,dove trovano

posto anche i sentimenti e l’ironia.Il suo teatro presenta l’eroismo ed un

mondo pieno di conflitti e di problemi.E’ il teatro dei drammi umani e

mette in risalto il coraggio.Il coraggio è l’anima dell’eroismo ed è la più

alta virtù:significa mettere a repentaglio la propria vita per difendere

qualcosa o qualcuno e giustifica tutto.Altrà virtù è l’onore che

ovviamente comporta dei doveri.Il teatro di Corneille presente un altro

aspetto fondamentale ed è quello del libero arbitrio(l’uomo è libero

dinanzi al peccato).La volontà è uno strumento a disposizione della

ragione.Il difetto più grande nel suo teatro è il debole o il pigro.Il cattivo

ha una sua volontà,una sua forza mentre il pigro rappresenta il

personaggio peggiore.Corneille rappresenta la ragione,il discorso

cartesiano,la logica,la misura e la forza.Egli parte sempre da un

personaggio in evoluzione:l’uomo ha delle passioni ma vive in una

società e le passioni confluiscono nel “giro del mondo”.A causa della

società,tali passioni mutano e si evolvono ed il personaggio cambia.Vi

sono 2 tipologie di personaggi:quelli che vivono una vita avventurosa e

poi diventano persone più pacate,mentre l’altra tipologia è l’esatto

opposto.Con Corneille c’è la nascita e la scoperta di un eroe.Il senso di

tutto è la scoperta della libertà(mentre per Racine è il senso di

colpa).L’eroe corneliano si rinnova con la scoperta della sua presenza

in un contesto definito e attraverso la sottomissione ad un re.Il re

appare come un intermediario,un uomo al di sopra di ogni cosa,che

possa realizzare un accordo conveniente a tutti.Nelle sue opere si

evince un passaggio da una appartenenza ad una casta ad una

appartenenza ad uno Stato(Corneille esalta il potere legittimo).La forma

del dramma corneliano:in principio vi è la verità,la verosimiglianza con

la vita,l’accettazione delle regole(codificazione teatrale/Anche se

Corneille applica tali regole ma non le accetta nella loro totalità;le regole

evitano la dispersione e rendono l’azione più credibile).L’intrigo o azione

dell’opera,sono complesse,cariche di situazioni curiose con peripezie

sorprendenti ma non cadono mai nel melodramma.L’azione principale

innesca degli intrecci secondari.Corneille si accosta al problema

psicologico del personaggio che si oppone all’azione.Vi è un

personaggio agitato,costretto a pensare e scegliere(e deve reagire a tali

situazioni).L’azione cambia il personaggio ma allo stesso tempo è il

personaggio che cambia l’azione;a Corneille interessa scoprire come

pensa il personaggio,come sceglie in un determinato momento o

contesto.Egli ricerca anche una morale etica e politica.Nelle sue opere

compare anche un altro aspetto:il sublime.L’eroe corneliano è

generoso,volontario e riflessivo(3 tipi:generosi=anime illuminate dalla

ragione e volta verso il bene;i grandi criminali=anime accecate dal

male;i mediocri=anime tra vizi e virtù).L’energia è la qualità propria delle

grandi anime.Una grande anima si riconosce dal grado di energia che

emana e comunica.Senza energia non c’è grande anima.Non siamo

tutti uguali sul piano dell’essere e della personalità.E’ corneliano chi

agisce,chi vive,chi fornisce la materia della vita,dunque le persone che

fanno molto e vivono all’estremo.Altro aspetto fondamentale è la

condizione delle grandi cose:le grandi cose nascono da una grande

energia.Dunque possiamo dire che il teatro di Corneille ha un valore

prettamente morale.Il linguaggio serve ad esprimere la volontà:è una

lingua dura,vibrante,pratica,energica,ed oratoria.

Le Cid:

E’ un’opera teatrale di Corneille,pubblicata nel 1637.Cid che significa

signore degli arabi,è il nome che fu dato al personaggio storico

spagnolo Rodrigo Diaz de Vivar dagli arabi,suoi nemici ma spesso suoi

alleati e grandi ammiratori.Le sue vittorie salvarono la Spagna

dall’invasione degli arabi.

La trama:Il giovane Rodrigo e la bella Chimena si amano ma i loro padri

sono in contrasto:come precettore di suo figlio,il re ha preferito il padre

di Rodrigo,Don Diego,a quello di Chimena.Durante la disputa il padre di

Chimena dà uno schiaffo a Don Diego.Egli non può vendicarsi per la

sua vecchiaia e dunque chiede al figlio di farlo per lui.Rodrigo si trova di

fronte ad un forte e straziante dilemma:se egli non vendica l’onore del

padre,perderà l’amore di Chimena perché non c’è amore senza

stima;se vendica il suo onore e uccide il padre della sua

fidanzata,Chimena non sposerà mai l’assassino di suo padre.Rodrigo

sceglie di battersi ed è vincitore.Chimena,a sua volta,si trova nello

stesso dilemma:per salvare il suo onore,non potendo farlo lei di

persona in quanto donna,chiede al re la morte di Rodrigo(Lei non ha

scelta:se non lo farà,Rodrigo non la sposerà mai).I Mori,intanto,arrivano

alle porte della città:Rodrigo riporta una grande vittoria su di loro,è

riconosciuto come Cid,signore degli arabi sconfitti e salva così la patria

dall’invasione.Il re,al quale si è rivolta Chimena,si trova in grande

imbarazzo:non potendo rischiare di perdere il suo salvatore,egli ricorre

ad uno stratagemma:il duello fra Rodrigo e Don Sancio,l’eroe incaricato

di combattere per Chimena,si farà ma egli si fa promettere dalla

giovane donna che sposerà il vincitore.Don Sancio è sconfitto,ma al

contrario,viene annunciato a Chimena la morte di

Rodrigo.Chimena,sulla scena,dichiara tutto il suo amore per

Rodrigo.L’opera fin

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Publisher
A.A. 2016-2017
28 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher darkside1012 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Patierno Alvio.