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GIOVAN BATTISTA PIAZZETTA

“Alla ricerca del lume solivo”

Maestro di Tiepolo, concretizza la sua arte in un graduale passaggio dal “tenebrismo” caravaggesco

a un “chiarismo” tipico del suo allievo Tiepolo

GIOVAN BATTISTA TIEPOLO

“Il colore e la fantasia dal Veneto alla Residenza di Wurzburg”

Discepolo del Piazzetta, esalta il timbro dei colori fino alle estreme conseguenze, esportando l’arte

veneta grazie al suo cosmopolitismo e esaspera il cromatismo appreso da Paolo Veronese (basato su

una distinzione dei colori usati)

Come Brunelleschi, era coadiuvato da un collega quadraturista (scenografo e prospettico) …

Gerolamo Mengozzi Colonna, che gli creava le prospettive e le quinte sceniche per le sue pitture

LA PITTURA DI GENERE

Indaga tre aspetti della vita:

1) aspetto sociologico (costume) .. Giandomenico Tiepolo, figlio di Giovan Battista,

coadiuvava il padre con il fratello Lorenzo … la figura del “cicisbeo”, Pietro Longhi, detto

“il maestro degli interni veneziani”,amico intimo di Carlo Goldoni, da cui filtrerà le

caratteristiche della cultura veneziana)

2) aspetto psicologico (ritratto) .. Alessandro Longhi, figlio di Pietro e va citata anche Rosalba

Carriera (userà la tecnica del pastello … sfumato, simbolo dell’interiorità)

3) aspetto ambientale (si concretizzerà nel fenomeno del “vedutismo”)

“L’occhio e la lente”

Il Vedutismo si evolve dalla tecnica del quadraturismo (che curava la scenografia), nato grazie al

“Grand-tour” che la nobiltà d’oltralpe effettuava in Italia … essa voleva un ricordo dei luoghi visti,

non essendoci le foto, commissionava ai “vedutisti” immagini realistiche dei luoghi

Il vedutismo si biforca in due tendenze:

1) di capriccio : immagini fantasiose e arbitrarie

2) realistico : immagini scientificamente esatte, basate sull’uso della camera oscura o “ottica”

(diverrà la moderna macchina fotografica)

CANALETTO

“Venezia attraverso l’occhio della lente”

Fu vedutista sia a Roma che a Venezia

BERNARDO BELLOTTO

Nipote di Canaletto, figlio di una sua sorella, era più scientifico dello zio

FRANCESCO GUARDI

“Venezia attraverso l’occhio del cuore”

Era il cognato di Giovan Battista Tiepolo e offre una pittura meno scientifica e più emotiva,

un’alternativa a quella di Cataletto e Bellotto

UNO SGUARDO ALLA PITTURA AL DI LA DELLE ALPI

Francia … CHARDIN … aderenza alla realtà e alla natura, alla vita della gente comune, alla vita di

quella nuova classe borghese che, gradualmente, sta prendendo il sopravvento sulla società

aristocratica francese. Pittore delle intimità domestiche e della natura morta, in ciò si riallaccia alla

pittura fiamminga, specie a quella di Vermeer

Inghilterra …HOGARTH … satira impietosa e pungente della società contemporanea

ITINERARIO NELLA STORIA

IL NEOCLASSICISMO

(1750- primi decenni del 1800)

Illuminismo e spiegazione dell’etimologia della parola … il “lume rischiarante la mente offuscata”

La ragione, rischiarata dal “lume” assume un duplice valore:

1) CRITICO …..“L’Illuminismo è la fuoriuscita dell’uomo da quello stato di minorità che

l’uomo deve imputare a se stesso” (parole di Kant nella definizione di questo nuovo

periodo)

2) NORMATIVO … dal momento che la ragione è lo strumento che si usa per stabilire ciò che

è giusto da ciò che è sbagliato, essa diventa la sola norma alla quale ogni uomo deve

adattarsi

Il progresso… secondo la linea ottimistica di Condorcet, quella di Leibniz, criticata dal “Candido”

di Voltaire (“che cos’è questo ottimismo?? E’ l’errore di pensare che tutto va bene quando tutto va

male”)

Il sapere … secondo la sua finalità ultima e cioè il benessere dello stato …. “L’Encyclopedie

ragionata delle arti e dei mestieri” di Diderot e d’Alembert

La religione è il Deismo, esiste Dio, ma non quello delle religioni positive, è un Dio che aiuta

l’uomo nelle situazioni difficili

Il Neoclassicismo è una corrente artistica “astorica”, conseguenza del fatto che vuole essere una

scienza esatta e la scienza e per sua natura astorica. Il Neoclassicismo vuole farsi portavoce di più

committenze: la Rivoluzione Francese, Napoleone e poi la Restaurazione (1815)

Il Neoclassicismo trova giustificazione storica nel razionalismo illuminista, che, nell’opposizione

agli eccessi, alle stravaganze, alle complicazione prospettiche del Barocco, cerca quella chiarezza,

quella oggettività che sembra di poter riconoscere solo nella cultura classica. Naturalmente non si

tratterà di una imitazione fredda e pedestre, ma vivida e conscia della lontananza storica tra l’arta

greco-romana e la società contemporanea …. (Francesco Milizia criticherà il barocco e la sua

licenza derivata dal Manierismo)

Il teorizzatore del Neoclassicismo è Padre Carlo Lodoli, Veneziano. Esso precede il funzionalismo

contemporaneo e afferma che la “venustas” di un’edificio sta nella “rappresentazione della

funzione” dell’edificio stesso. “Le gondole veneziane sono belle in quanto riescono a fluire

liberamente tra i canali della laguna” …. La “venustas” si risolve nella “utilitas”

Altro teorizzatore del Neoclassicismo è Winckelmann, chiamato a Roma dal cardinale Alessandro

Albani per sistematizzare la sua gliptoteca (raccolta di statue nel palazzo Albani) …. Fu lui a

dividere l’arte classica nei suoi macroperiodi arcaico, classico e ellenistico …. Famosa la sua

definizione di Neoclassico con “nobile semplicità e quieta grandezza”

IL NEOCLASSICISMO SI DIVERSIFICA IN DUE TENDENZE:

1) ESTETICA … Canova

2) ETICA …. David

La somma delle due da la “perfezione” neoclassica … utilitas più venustas

CANOVA

“La bellezza ideale”

Naturalismo schietto e astrattismo di perfezione, queste sono le due perle della sua poetica artistica

Il tema della morte affrontato nel “Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria”, in quello a

Vittorio Alfieri e a Clemente XIV

La “Paolina Borghese” e la differenza tra l”Amore e Psiche” (gruppo aperto) e le “tre Grazie”

(gruppo chiuso) DAVID

“La pittura epico-celebrativa”

“Il giuramento degli Orazi”, la “Morte di Marat” (ucciso dalla Corday .. girondina) e

“l’incoronazione di Giuseppina” INGRES

“La perfezione della pittura tra stile neoclassico e toni romantici”

Pur se allievo di David, si rifà all’estetismo canoviano

David = forma e contenuto corrono all’unisono e per questo il significante è fuso al significato

Ingres = contenuto puramente gratuito e tendente alla forma ( per questo considerato preromantico e

presimbolista)

“La grande Odalisca” … rifacimenti a Giorgione e a Tiziano

L’ARCHITETTURA NEOCLASSICA

Verso l’inizio del XVIII secolo si iniziarono a mettere in dubbio i canoni della triade vitruviana.

Anticipatore di questa tendenza fu CORDEMOY, che nel suo “Nuovo trattato su tutta

l’Architettura” del 1706 sostituì gli attributi vitruviani della utilitas, firmitas e venustas con quelli

della ordonnance, distribution e bienseance. Mentre i primi due termini delle sue categorie

riguardavano il corretto proporzionamento degli ordini classici e la loro disposizione appropriata, il

terzo introduceva la nozione di “convenienza”, con la quale Cordemoy metteva in guardia contro

l’applicazione inappropriata di elementi classici o esornativi a strutture utilitarie o commerciali.

Il trattato di Cordemoy, dunque, non solo si esprimeva criticamente nei confronti del barocco, ma

anticipava la preoccupazione di BLONDEL per un’espressione formale appropriata ed una

fisionomia differenziata da accordarsi con i differenti “caratteri” sociali dei diversi “tipi” edilizi:

quell’epoca doveva già affrontare l’articolazione di una società molto più complessa.

LAUGIER, nel suo “trattato sull’architettura”, reinterpretò Cordemoy per postulare un’universale

architettura “naturale”, dove la “capanna primitiva” dei primordi consisteva in quattro tronchi

d’albero che sorreggevano un rustico tetto a falde.

Una struttura “traslucida” fu realizzata da SOUFFLOT nella chiesa di Ste Geneviève a Parigi,

iniziata nel 1775. Soufflot, che nel 1750 era stato uno dei primi architetti a visitare i primi templi

dorici di Paestum, si era proposto di ricreare la luminosità, il senso dello spazio e le proporzioni

dell’architettura gotica in termini classici, anche se non proprio “romani”. A questo fine egli adottò

una pianta a croce greca, in cui le navate erano formate da un sistema di cupole ribassate e di archi a

tutto sesto, sorretti all’interno da un peristilio continuo.

Il compito di integrare le teorie di Cordemoy e la grande opera di Soufflot nella tradizione

accademica francese toccò a BLONDEL che divenne il maestro di quella generazione di architetti

così detti “ VISIONARI o UTOPISTI”, che comprendeva Boulle e Ledoux, insieme a molti altri.

Dopo 15 anni di disordine millenario, l’era napoleonica richiedeva strutture utili di grandiosità e

autorità appropriate, purchè fossero realizzate col minor costo possibile. DURAND, il primo

insegnante di architettura dell’ Ecole Polytechnique, cercò di fondare una metodologia costruttiva

universale, un complemento architettonico al codice Napoleonico, grazie al quale si potessero

costruire strutture economiche e appropriate mediante la permutazione modulare di piante- tipo

predeterminate e la variazione degli alzati.

L’ARCHITETTURA NEOCLASSICA INIZIA A DIRAMARSI SECONDO DUE CORRENTI:

1) STORICISTICA (mira alla storia) secondo l’indirizzo FORMALE e FUNZIONALE (in

Italia ci sarà Piermarini)

2) VISIONARIA O UTOPISTICA (vuole creare qualcosa di ideale) secondo l’indirizzo

FORMALE “ANICONICA” (Boulle e Ledoux con “L’ARCHITETTURA PARLANTE”,

basata sulla creazione di forme geometriche pure) e FUNZIONALE (Owen e Fourier con il

concetto di “falansterio”, che anticiparono le Corbusier)

BOULLE progettò il “Cenotafio di Newton”

« Nel progetto di un cenotafio per Newton, centrato su un enorme sfera circondata da tre file di cipress

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A.A. 2015-2016
18 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabriele.marella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marchegiani Cristiano.