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POESIA:

Questa campagna contro la fantasia, si tradusse ben presto da un lato, nel rifiuto

dell'ispirazione e dell'originalità poetica e dall'altro, nel trionfo del senso comune e

dell'usuale. Poiché nessuno sembrava essersi espresso meglio dei classici, al letterato

non restava che affidarsi al loro esempio, facendosi interprete, piuttosto che creatore,

della realtà. Il poeta settecentesco teme l'oscuro e si affida ai lumi della ragione, per

esprimere le proprie razionali opinioni in versi e, per comporre descrizioni

paesaggistiche, usa un linguaggio diverso da quello quotidiano. Si manifesta così una

forma artistica che, per raggiungere chiarezza e semplicità adotta un codice altamente

sofisticato e quindi rimane un genere fortemente aristocratico. Alexander Pope (1688-

1744) privilegiò i generi della poesia satirica e didattica e fu il primo poeta

professionista, che riuscì a vivere della propria penna, sublimando nella satira le

proprie frustrazioni. Egli pur guardando con ottimismo all'umanità, detestava gli

individui presi singolarmente (Swift invece pensa il contrario). La sua poesia rifletteva

le convinzioni dell'epoca sia nel tono, sia nei temi, sia nella tecnica: didascalica,

elegante, chiara. In "The Rape of the Lock" vengono riprodotte in forma eroicomica le

futili schermaglie del mondo galante settecentesco, le sciocchezze che accendono

l'universo dei salotti trasformando un incidente di nessun conto in una sorta di epica

Iliade

burlesca: è il trionfo della leggerezza e del capriccio. Con la traduzione dell' in

Odissea,

distici eroici, Pope raggiunse l'indipendenza economica; tradusse anche l'

occupandosi però solo della sua revisione, dove mitigò il primitivismo selvaggio di

Omero colorandolo con metafore eleganti conformate ai canoni estetici dell'epoca.

"Dunciad" è invece una satira corrosiva in cui Pope manifesta tutta la sua amarezza

nei confronti del mondo delle lettere a lui contemporaneo. La sua produzione matura

sarà costituita da lavori di stampo didascalico (epistole, saggi in versi, componimenti

razionali).

Con l'età preromantica( 1740-1785) si cerca di creare una poesia che commuova, che

trascini che mobiliti l'immaginazione. La cultura del sentimento, l'amore del gotico e

la ricerca del sublime spingono i poeti ad avventurarsi nell'interiorità con la

mediazione della natura. Questo si può notare in scritti come quelli di James Thomson,

The Seasons

che in presenta l'oggetto dei suoi versi, ovvero il mutamento delle

stagioni e la natura, tema che provoca entusiasmo nel lettore. Negli anni '40 quella

sublime:

che si fa strada è l'idea del la poesia non deve dilettare o istruire, ma

suscitare sgomento, entusiasmo e stupore. Altra figura importante a tal proposito è

The Complaint: or, Night thoughts of Life, Death & Immortality

Edward Young che in fa

una meditazione sulla morte, usando il simbolo della notte intesa come morte ma

anche come lutto del poeta. Edward Young si contrappone a Pope e usa, anche nella

blank verse

struttura, tecniche opposte come il (verso eroico). Young è ossessionato

dalla ''psicologia dell'infinito'', infatti la sua poesia suscita stupore grazie all'infinitezza.

Ama la vertigine, lo slancio, il travalica mento (completamente lontani da Pope).

Invece del sensibile, Young sceglie l'intangibile e invece del limitato, sceglie l’infinito.

In questa fase della poesia cambia anche l'espressione linguistica che diventa enfatica

e declamatoria, sotto la spinta di emozioni che sopraffanno il dominio della razionalità.

Night Thoughts di Young presenta i temi più caratteristici del periodo:

man apart;

La solitudine del poeta che si dipinge

 la coltivazione di stati d'animo mesti o dolorosi;

Al contrario di Young, Joseph Warton pone l'immaginazione, facoltà produttrice di

immagini, in primo piano. Con questa immaginazione il poeta assume i tratti del

visionario, come gli antichi vati, ma lasciando trapelare insicurezza e fragilità. In questi

decenni c'è una riscoperta del Medioevo e si trae ispirazione da antiche opere e

ballate medioevali per creare dei 'falsi', soprattutto negli anni '60. Si crea un ibrido tra

riscoperta e innovazione. Torna così l'esigenza di accostare la poesia non tanto all'arte

ma alla natura. E su questa scia, Macpherson, si cala nei panni di Ossian e si serve di

immagini tratte da una natura selvaggia, senza fare uso del verso ma parlando di

guerre tribali, amori e morti con rude semplicità. Si cerca dunque di guardare all'età

augustea ma discostarsene per giungere al 'nuovo'. E proprio su questa semplicità si

basano le opere degli anni '70 del secolo, in cui i toni alti e solenni diventano umili e

familiari. Si torna a parlare della società contemporanea e gli effetti negativi

dell'urbanizzazione e lo spopolamento delle terre a causa delle mutazioni economiche

in Inghilterra.

TEATRO: exemplum

Con il teatro del 700 si parla principalmente di morale, privilegiando la

benevolenza umana alla frivolezza mondana. Vi è un rifiuto dei valori aristocratici che

avevano caratterizzato il secolo precedente e viene premiata l’intraprendenza

Licensing Act

mercantile del singolo. La produzione teatrale è stata influenzata dal da

parte del primo ministro Walpole. Questo lo promulgò nel 1737 e aveva due

motivazioni: la prima era il pregiudizio antiteatrale dei puritani dello scorso secolo,

poiché le rappresentazioni erano sedi di ostentazione pura e di imitazione della realtà;

la seconda invece vedeva lo sfavore istituzionale e ideologico di politici dell'epoca

act

quale Robert Walpole. Questo tentava di regolare e censurare le critiche alla

famiglia reale e alla politica. L'autorizzazione per andare in scena doveva essere data

dal Lord Ciambellano. Questo causò la chiusura di molte strutture ma l'ampliamento

dei teatri riconosciuti. Vennero eliminati personaggi e temi sediziosi, o influenti e temi

volgare dalle opere teatrali.

Questa censura fu il motivo per cui nasce un nuovo tipo di commedia in cui la virtù

viene premiata e il vizio viene punito. I personaggi dai costumi disinibiti e che non

hanno una buona moralità vengono subito giudicati dal pubblico settecentesco. La

trama è caratterizzata da un intreccio in cui il protagonista deve vincere una serie di

peripezie per ritornare alla pace. Avidità e ipocrisia vengono punite per far trionfare il

bene. I giovani innamorati riescono a sposarsi per libera scelta d’amore e non per

obbligo. Attraverso la domesticizzazione del dramma, nasce la tragedia borghese in

cui i personaggi medi, capaci di far avere pietà nel pubblico, anticipano l’affermazione

del romanzo. Il valore interiore del personaggio umile viene messo in primo piano

dandogli la possibilità di compiere quelle azioni che fino ad ora erano state attribuite

solo a personaggi aristocratici o eroi. A livello stilistico la nuova poetica abbandona il

metro poetico per dedicarsi alla prosa. Al prezzo di un unico biglietto, il pubblico aveva

un vero e proprio “pacchetto” tra serio e comico formando il “whole show”

caratterizzato da un forte ibridismo e commissioni di genere intervallati e separati da

sipari musicali (come un palinsesto televisivo ai giorni nostri). Il teatro del 700 è

caratterizzato da intrattenimento popolare e di strada, allontanandosi da quella

produzione teatrale di gesta leggendarie. Si passa perciò alle trame fantastiche spesso

messe in scena sui palchi mobili (booths) in occasioni di feste cittadine. Alla fine del

secolo questi spettacoli vennero messi in scena nei teatri alla fine di opere più serie.

Ma il settecento fu il secolo dell'innovazione dei teatri, che furono ampliati per

accogliere maggiore pubblico e si diede maggiore spazio all'aspetto visivo e uditivo,

vero

ampliando le scenografie grazie anche alle nuove tecnologie. Si diede maggior

somiglianza alla scena non più prospettica, ma che ricreava un ambiente ben definito.

Queste commistioni tra teatro alto e scenografia avanzata diedero vita a spettacoli

gotici negli ultimi anni del secolo.

ROMANTICISMO:

Non esisteva ancora un manifesto esplicito riguardo al Romanticismo, ma Lord Byron,

di ritorno da un viaggio in Italia dichiarò che mentre in Europa si suddivideva il sistema

letterario in due parti nette, in Gran Bretagna il romanticismo era una commistione tra

stili nuovi ed elementi ancora vitali del passato. È un secolo di forti rivoluzioni, a

partire da quella Industriale che diventa sempre più evidente a causa delle numerose

scoperte scientifiche, fino alla Rivoluzione Francese, che sin dal suo inizio nel 1789

ebbe vasto eco in Gran Bretagna, lo stesso della guerra civile Inglese. Inoltre fra gli

eventi troviamo la guerra con La Francia,scoppiata nel 1793 e che culminerà nel 1815

con la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Questa vittoria inaugurerà l'ottocento come

l'epoca del predominio inglese, creatosi anche grazie al rafforzamento delle colonie in

India e Canada e l'esplorazione e conquista dell'Australia. A livello letterario, in questa

metà del secolo, ebbero importanza Richardson o Samuel Johnson,oppure la Austen o

Charlotte Smith. E’ il secolo della netta divisione tra sfera maschile e femminile, ma

anche il secolo del proto-femminismo, l'abolizione della schiavitù (1833) e

l'emancipazione dei cattolici (1829). Il mercato dei libri viene ampliato, così come il

pubblico. Il secolo sarà caratterizzato anche dallo sperimentalismo, con l'introduzione

della ballata letteraria di William Wordsworth, o l'ottava rima Byroniana. I temi sono:

l'analisi dei sentimenti, gli impulsi più profondi dell'uomo, l'idea della natura e del

cosmo come organismi viventi e le pulsioni inconfessabili dell'uomo.

POESIA ROMANTICA:

“preface” delle Lyrical Ballads

La di Wordswoorth è da sempre considerata il manifesto

dell’intero movimento romantico inglese. Nonostante questo molti critici ritengono che

lo si possa collocare tra gli anni della Rivoluzione americana e gli anni ’30 del 1800. In

effetti fu la rivoluzione americana a dare vita e alimentare il movimento abolizionista

con figure di rilievo come Wilbeforce e Clarkson, che si batterono per l'abolizione della

schiavitù e il commercio di esseri umani. Anche le poetesse si schierarono contro la

schiavitù poiché si sentivano, anche loro, senza diritti economici e civili, come Mary

the rights of woman.

Wollstonecraft con Il commercio degli schiavi fornì anche il

Dettagli
A.A. 2017-2018
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandra_-095 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Tempestoso Carla.