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LA RUSSIA E GLI STATI UNITI

L'illusione europea di essere ancora centro nevralgico fu alimentata dal conflitto tra le due

grandi potenze URSS e STATI UNITI per la presa del primato. I primi verranno isolati dagli

altri stati mentre i secondi decisero di isolarsi. Dal punto di vista economico, gli Stati Uniti

costituivano il paese più forte. Con la fine del conflitto Wilson trovò un paese profondamente

diverso, impaurito dallo sviluppo del comunismo in Russia e timoroso che questo potesse

trovare radici anche negli USA. Wilson propose di creare un'organizzazione sovranazionale a

salvaguardia della pace mondiale, la società delle nazioni e il trattato di Versailles, battaglie che

non furono approvate dai repubblicani al Senato. Difatti, le elezioni del 1920 portarono la

vittoria al repubblicano Harding che adottò una politica di isolamento per cui gli Stati Uniti

compresero di essere una potenza forte e di dover isolarsi con l'estero pur continuando a

garantire mercati e capitali. Il paese avviò una politica di chiusura al movimento operaio,

convinti che dovessero prendere le distanze dal nazionalismo egoistico europeo, essi non

condividevano politicamente con gli altri stati europei ed esigevano dagli ex alleati la

restituzione dei crediti concessi durante la Grande guerra. Il repubblicano Harding e le

successive presidenze di Coolidge e Hoover, portarono avanti la politica di chiusura che si

muoveva dal presupposto che l'America pura, non doveva essere corrotta dagli europei.

Atlantico e Pacifico rappresentarono le barriere insuperabili americane. Anche i democratici

concordarono, convinti però che i valori americani essendo superiori, dovevano essere esportati

nel mondo in quanto gli USA costituivano la nazione più forte.

Fu quindi una cultura miope che pretese di mantenere il proprio isolamento e avere rapporti

attraverso le banche e le industrie, con la politica estera.

Per quanto riguarda la Russia, essa fu messa ai margini delle relazioni internazionali dagli altri

paesi, per paura di un'espansione bolscevica. I paesi esteri finanziarono quindi i generali zaristi

che furono però sconfitti. L'isolamento della Russia non funzionò a causa del Trattato di

Rapallo del 1922 in cui Russia e Germania si riconoscevano dal punto di vista diplomatico,

rinunciando alle riparazioni di guerra e avviando rapporti commerciali. Nel 1926 ci sarà un

altro trattato di non aggressione tra URSS e Germania.

I TRATTATI DI PACE E LA SPARTIZIONE DEI TERRITORI

La Prima guerra mondiale aveva distrutto 4 grandi imperi: ottomano, austro-ungarico, tedesco e

russo. La conferenza di Versailles del 28 giugno 1919, produsse una serie di trattati di pace e

riorganizzazione del sistema geopolitico:

 Trattato di Versailles con la Germania

 Trattato di St. Germain con l'Austria -> Trieste e Istria all'Italia

 Trattato di Neully con la Bulgaria

 Trattato di Trianon con l'Ungheria

 Trattato di Sèvres con la Turchia (1920) -> la Turchia fu espulsa dall'Europa salvo

Costantinopoli e gli Stretti (area balcanica) e i suoi possedimenti divisi tra Italia, Grecia e

Francia. Nacque di conseguenza il movimento nazionalista capeggiato da Mustafà

Kemal. Con il Trattato di Losanna (1923), la Turchia riacquistò i territori europei pre

bellici e la sovranità degli Stretti.

 Pace di Brest Litovsk: indipendenza Lettonia, Estonia, Lituania e Finlandia dalla Russia

 Nascita del Regno di Jugoslavia: nei Balcani con l'inserimento della Serbia e di ex

province asburgiche (croati e sloveni)

 Cecoslovacchia -> unione tra Boemia e Slovacchia

 Austria e Ungheria divengono due stati autonomi con il vincolo di non riunirsi con la

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Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valedicap1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della società contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Manica Giustina.