IL PIEDE
Il piede è il sistema principale di propulsione della deambulazione.
- Retropiede: astragalo (si articola con faccia posteriore dello scafoide) e calcagno (si articola con
faccia anteriore del cuboide)
Articolazione o interlinea di Chopart, comprende: faccia anteriore di astragalo e calcagno;
o faccia posteriore di Scafoide e cuboide
- Mediopiede: navicolare e cuboide. Anteriormente allo scafoide troveremo i tre cuneiformi (1-2-3
partendo dalla parte interna)
Linea di Lisfranc: avanti vedrà la faccia posteriore delle basi del 1-2-3-4-5 metatarso, dietro
o vedrà le facce anteriori dei tre cuneiformi e del cuboide
- Avampiede: 5 metatarsali e falangi (2 nell’alluce, 3 nel 2-3-4-5 dito)
L’arco interno del piede è più elevato rispetto l’arco esterno e sarà costituito da strutture scheletriche,
legamentose, muscolari che manterranno l’arco interno del piede in modo più elastico. Sappiamo che le
componenti del piede devono mantenere una certa elasticità e reattività, mantenuta tramite gli archi
trasversali e longitudinali.
Le ossa che costituiscono l’arco interno sono: la testa del 1 metatarso, faccia interna 1 cuneiforme,
scafoide, astragalo calcagno.
L’arco esterno è più basso, costituito dal: calcagno, cuboide, 5 metatarso
Gli assi dei movimenti del piede:
- BIMALLEOLARE: asse obliquo basso dietro fuori (tra i due malleoli)
Movimenti: estensione (o flessione plantare) 40°
o Flessione (o flessione dorsale) 20°
Articolazione coinvolta: tibiotarsica
o
- VERTICALE O CRURALE: piano perpendicolare all’asse tibiale
Movimenti: adduzione – abduzione 5-10°
o Articolazione coinvolta: quando la tibia tarsica è bloccata, interlinea di Chopart e la sotto-
o astragalica
- SAGITTALE: passa dal 2 dito -2/3 metatarso- cuboide-scafoide-bordo esterno astragalo-spazio
intermalleolare
Movimenti: rotazione interna o supinazione: 50°
o rotazione esterna o pronazione: 20°
Articolazione coinvolta: interlinea di Chopart e Lisfranc
o
Visti i movimenti semplici, se combinati tra di loro formano i movimenti associati del piede:
- INVERSIONE: estensione, adduzione, rotazione interna
- EVERSIONE: flessione dorsale, abduzione, rotazione esterna A
Ripartizione del peso del corpo (triangolo appoggio del piede)
a. TESTA I METATARSO: 30% B
b. PARTE INFERIORE DELLA TESTA DEL 5 METATARSO: 20%
c. PARTE POSTERIORE DEL CALCAGNO: 50%
a-c: arco interno C
b-c: arco esterno
a-b: arco anteriore (trasverso)
In base a questo possiamo classificare vari tipi di soggetti:
- Normotipi
- Anteriori: più appoggio sui metatarsi
- Posteriori: più appoggio sul calcagno
- Misti: parte inferiore del corpo posteriore – parte superiore del corpo anteriore
parte inferiore del corpo anteriore – parte superiore del corpo posteriore
Questa distinzione è importante per capire come sta funzionando biomeccanicamente il soggetto. Se il
soggetto è sbilanciato, consuma più energia e non si possono rispettare i 3 principi della vita: non dolore,
comfort e appunto economia.
Subito dopo aggiungere: Dispensa generalità piede (che abbiamo già stampato)
Muscoli del piede
Gruppo anteriore: flessori dorsali
1. TIBIALE ANTERIORE: muscolo della regione anteriore della gamba, prismatico, triangolare
Inserzioni
- O. dalla faccia laterale della tibia, dalla membrana interossea e dalla fascia crurale e si dirige in
basso
- In corrispondenza della parte inferiore della gamba continua con un robusto tendine
- Passando profondamente ai retinacoli superiore e inferiore dei muscoli estensori, si inserisce alla
superficie mediale dell’osso cuneiforme mediale e della base del primo osso metatarsale
- (la borsa del tibiale anteriore favorisce lo scorrimento di questo tendine)
Azione
- Prendendo il suo punto fisso sulla tibia, agisce sul piede al quale imprime 3 ordini di movimento: lo
flette dorsalmente, lo avvicina alla linea mediana e gli fa eseguire un movimento di rotazione
mediale, quindi il muscolo è flessore, adduttore e rotatore mediale
Innervazione
- È innervato dal nervo peroneo profondo o tibiale anteriore, ramo mediale di biforcazione
dell’ischiatico popliteo esterno
Irrorazione
- Riceve rami dall’arteria tibiale anteriore
2. ESTENSORE BREVE DELLE DITA (O PEDIDIO): posto nella regione dorsale del piede
Inserzioni
- O. dalla faccia superiore del calcagno, davanti al seno del tarso
- Il suo ventre si dirige in avanti e medialmente per dividersi in tre capi che terminano con tendini che
si uniscono alla superficie laterale dei tendini del muscolo estensore lungo delle dita e raggiungono
così il 2-3-4 dito
Azione
- Estende il 2-3-4 dito sul metatarso; inoltre per la sua obliquità, corregge l’obliquità in senso inverso
dell’estensore lungo e fa si che l’estensione delle dita si effettui direttamente sul piano
anteroposteriore
Innervazione
- È innervato dal peroniero profondo
Irrorazione
- Riceve rami dall’arteria dorsale del piede
3. ESTENSORE BREVE DELL’ALLUCE: descritto da alcuni autori insieme all’estensore breve delle dita
Inserzioni
- Origina dalla faccia superiore del calcagno insieme all’estensore breve delle dita
- Si dirige in avanti e medialmente e si inserisce sulla superficie dorsale della falange prossimale
dell’alluce
Azione
- Estende e adduce l’alluce
Innervazione e irrorazione
- C me l’estensore breve delle dita
Gruppo posteriore: flessori plantari e inversione
1. TRICIPITE: voluminosa massa muscolare costituita da tre capi (2 superficiali: capo mediale e laterale,
formando il muscolo gastrocnemio; 1 profondo: muscolo soleo; entrambi i muscoli si uniscono al tendine
calcaneale di Achille che si inserisce al calcagno)
Inserzioni
- Il condilo mediale origina dell’epicondilo e superficie posteriore del condilo mediale del femore
- Il condilo laterale origina dalla superficie posteriore del condilo laterale del femore
I due capi si dirigono in basso delimitando la fossa poplitea e a livello del terzo medio della
o gamba si riuniscono per costituire un’ampia aponeurosi che continua nel tendine di Achille
- Il muscolo soleo origina dalla testa e dalla faccia posteriore della fibula, dalla tibia e da un’arcata
fibrosa che unisce le due ossa fra di loro.
Si forma un ventre appiattito che continua in una larga aponeurosi che discende e a livello
o del terzo inferiore della gamba si unisce alla faccia profonda dell’aponeurosi del muscolo
gastrocnemio costituendo il tendine calcaneale
Il tendine raggiunge il piede e si inserisce alla tuberosità del calcagno
o
Azione
- Determina la flessione plantare del piede e la sua supinazione.
- A piede fisso al suolo, estende la gamba sul piede e interviene nel mantenimento della postura,
nella deambulazione, nella corsa e nel salto.
- (inoltre mediante i capi del gastrocnemio flette la gamba sulla coscia)
Innervazione
- Il tricipite è innervato dal tibiale posteriore (branca dello sciatico popliteo mediale), uno dei rami di
biforcazione del grande ischiatico
Irrorazione
- Il gastrocnemio riceve il sangue dalle arterie gemellari, rami della poplitea
- Il sole oltre che dall’arterie gemellari riceve il sangue anche dalla tibiale posteriore
2. TIBIALE POSTERIORE: il più profondo dei muscoli posteriori della gamba
Inserzioni
- Origina dalla faccia posteriore della tibia, sotto all’origine del soleo, dalla membrana interossea e
dalla faccia mediale della fibula
- I fasci muscolari si dirigono in basso e continuano in un tendine che decorre dietro al malleolo
mediale
- Il tendine si dirige sulla faccia mediale del talo per raggiungere la pianta del piede e inserirsi alla
tuberosità del navicolare e alla superficie plantare dei tre cuneiformi
Azione
- Flette plantarmente il piede e lo supina
- Con il piede fisso al suolo, partecipa al mantenimento della stazione eretta e alla deambulazione
avvicinando la gamba al calcagno
Innervazione
- È innervato dal nervo tibiale
Irrorazione
- Riceve rami del tronco tibioperoneo, dalla tibiale posteriore e dalla peronea
3. FLESSORE LUNGO COMUNE DELLE DITA: è il più mediale dello strato profondo dei muscoli posteriori
della gamba
Inserzioni
- O. dalla faccia posteriore delle dita, inferiormente all’origine del soleo
- I fasci muscolari si dirigono in basso e a livello del terzo inferiore della gamba, continuano in un
tendine che passa dietro il malleolo mediale
- Il tendine, giunto nella superficie plantare del piede, si divide in 4 tendini che si inseriscono alla
superficie plantare della base della falange distale delle ultime 4 dita, dopo aver superato un
occhiello formato dai corrispondenti tendini del muscolo flessore breve delle dita
Azione
- Flette le ultime 4 dita
- Flette plantarmente il piede e lo supina
- Insieme al tibiale posteriore sostiene la volta plantare
Innervazione
- È innervato dai rami del tibiale
Irrorazione
- Riceve rami dalle arterie tibiale posteriore e peronea
4.FLESSORE LUNGO PROPRIO DELL’ALLUCE: è posto profondamente nella superficie posteriore della
gamba, lateralmente agli altri muscoli profondi
Inserzione
- O. dai due terzi inferiori della faccia posteriore della fibula, dalla membrana interossea e dal setto
intermuscolare posteriore
- I fasci muscolari si dirigono in basso e continuano in un tendine che decorre in un solco sulla faccia
mediale del talo e poi del calcagno, all’interno di una guaina sinoviale
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