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USA
L'«arma petrolifera» dei
Paesi Arabi
Nel corso degli anni '70, l'arma del petrolio acquisì un
• peso sempre più rilevante che culminò come arma di
ricatto nella guerra del Kippur del 1973
Due Paesi in particolare accrebbero notevolmente il
• loro peso politico grazie al petrolio: Iran e Arabia
Saudita
L'Iran poté aumentare così le proprie spese militari
• L'Arabia avviò una dispendiosa politica di sviluppo
• infrastrutturale e industriale
L'Iraq di Saddam Hussein
Vi fu anche un terzo Paese: l'Iraq
• Nel 1972, Saddam Hussein decise la
• nazionalizzazione del petrolio
La svolta determinò un rapido sviluppo del Paese
• anche grazie alla quadruplicazione dei prezzi
petroliferi del 1973
Saddam nel 1979 divenne presidente della
• Repubblica e diventò uno dei protagonisti della vita
politica dell'area
La guerra del Kippur e la pace
separata dell'Egitto con Israele
Le difficoltà dell'Egitto di
Sadat
L'Egitto di Sadat era particolarmente in difficoltà dopo il
• 1967
Aveva perduto il Sinai e la striscia di Gaza, il canale di
• Suez bloccato e una forte crescita del dissenso popolare
interno
Stava perdendo l'appoggio sovietico mentre ancora non
• era riuscito a garantirsi l'aiuto militare americano
Così Sadat pensò di intraprendere una nuova guerra
• contro Israele, stringendo un'alleanza con la Siria di
Assad
La guerra del Kippur
Il 6 ottobre 1973, Egitto e Siria sferrarono un
• attacco simultaneo a Israele durante la festa
ebraica dello Yom Kippur
Inizialmente le sorti della guerra volsero a favore
• degli Arabi e ciò sancì l'ulteriore intervento di
Giordania e Iraq a sostegno del fronte arabo
Intanto gli Stati arabi produttori di petrolio
• proclamavano il taglio della produzione di petrolio
ai Paesi occidentali sostenitori di Israele
Israele, con l'appoggio americano, condusse una
• controffensiva
Intanto anche l'URSS interveniva a sostegno
• dell'Egitto
La controffensiva israeliana portò quasi alla
• conquista di Il Cairo e Damasco
Nei giorni successivi, su iniziativa americana e
• sovietica, le Nazioni Unite votarono una risoluzione
che invitava le parti al cessate il fuoco e l'avvio di
negoziati di pace
L'avvicinamento di Sadat agli
USA
Sadat era convinto che fosse necessario riprendere il
• dialogo con gli USA
Credeva che fossero gli unici capaci di risolvere la
• questione mediorientale
Dopo la guerra del Kippur, Sadat riaprì i contatti con gli
• USA, che cercavano di emarginare l'URSS in Medio
Oriente
La mediazione americana aveva permesso la riapertura
• del canale di Suez e lavori di ricostruzione
Sadat ruppe con l'URSS e si riconciliò anche con Israele
•
La pace tra Egitto e Israele
La firma degli accordi di pace avvenne a Camp David,
• negli USA, nel settembre 1978
Furono firmati due accordi distinti
• Il primo prevedeva la realizzazione di un progetto di pace
• in Medio Oriente
Il secondo, la pace tra Egitto e Israele con la restituzione
• del Sinai
Il primo accordo non diede risultati reali visto che le
• popolazioni arabe non ottennero piena autonomia
Sadat divenne un traditore per il mondo arabo
• Il «fronte della fermezza»
arabo contro l'Egitto
L'Egitto venne isolato dagli altri Paesi arabi, con
• gravi conseguenze economiche per l'economia
egiziana
Tuttavia, divennero sempre crescenti gli aiuti
• americani
L'economia egiziana divenne dipendente da
• Washington
La guerra civile libanese
L'espulsione dell'OLP dalla
Giordania
All'origine della guerra civile libanese (1975-1990) vi fu
• l'espulsione della Giordania dall'OLP
L'OLP, dopo la sconfitta del 1967, aveva trovato rifugio in
• Giordania
Ma si trattava di una convivenza sempre più difficile
• La popolazione giordana fedele al re Hussein vedeva con
• ostilità l'autonomismo palestinese (una specie di Stato
nello Stato)
I settori più radicali dell'OLP, invece, miravano in sostanza
• a esautorare completamente il re
Il «settembre nero»
Nel settembre 1970 scoppiarono i combattimenti tra
• l'esercito lealista beduino e le forze di guerriglia
L'esercito giordano riuscì a prevalere e il movimento
• palestinese fu costretto a trovare rifugio in Libano
L'entrata dei palestinesi in Libano portò squilibri etnici,
• religiosi e politici
I cristiani maroniti presenti in Libano assunsero un
• atteggiamento ostile alla presenza sul proprio territorio di
musulmani palestinesi
Nell'arco di pochi anni scoppiò la guerra civile
• La guerra civile
La guerra esplose nel 1975
• Vedeva contrapposti due schieramenti politici: la destra
• cristiano maronita e la sinistra musulmana e socialista
Successivamente fu coinvolta anche l'OLP, che era
• presente sul territorio, a fianco della sinistra libanese
Intervenne la Siria, grande «protettore» del Libano, che
• temeva un'uscita del Libano dal suo controllo
L'intervento siriano portò a una ritirata palestinese e
• libanese di sinistra
La spartizione «eterodiretta»
del Libano
Successivamente intervenne anche Israele a
• sostegno dei cristiani maroniti
Nel marzo 1978 il governo di Tel Aviv decise di
• occupare il Libano meridionale allo scopo di
distruggere le basi militari palestinesi
L'ONU inviò un contingente di caschi blu e ottenne
• una tregua, ma il protettorato israeliano sul sud del
Libano era destinato a rimanere determinante
La rivoluzione iraniana:
l'integralismo islamico al potere
Il regime dello scià
Nei primi anni '70, il Iran, il regime dello scià Reza
• Pahlavi con i profitti del greggio diede vita a politica di
modernizzazione e rafforzamento militare
Lo scià aspirava a fare del proprio Paese la principale
• potenza dell'area e una potenza industriale mondiale
Questi obiettivi andavano perseguiti attraverso
• l'occidentalizzazione e la modernizzazione «dall'alto»
Tuttavia, il regime imperiale aveva di fronte a sé due
• tipi di opposizione: quella religiosa del clero sciita e
l'opposizione politica dell'estrema sinistra marxista
La rivoluzione khomeinista
Era comunque l'opposizione rappresentata
• dall'integralismo sciita, guidata da Khomeini, ad
avere maggiori consensi popolari
Fu proprio essa a determinare il crollo della
• monarchia iraniana
Nel 1979, Reza Pahlavi fu costretto all'esilio e
• Khomeini proclamò la nascita della Repubblica
Islamica ispirata al diritto coranico
Il «terzo modello»
Nè l'Occidente nè il mondo comunista avevano in
• realtà compreso le novità del movimento
khomeinista
Era una rivoluzione che respingeva sia il modello
• capitalistico occidentale sia il modello comunista
Per la prima volta un Paese del Terzo mondo
• proponeva un «terzo modello», sottratto alle
ideologie dei due blocchi
Gli anni Ottanta: si aggravano i
conflitti nell'area mediorientale
Le cause dell'aggravamento
delle tensioni
Molti fattori contribuirono negli anni '80
• all'estensione dei conflitti in Medio Oriente
La guerra tra Iran e Iraq nel 1980
• L'invasione israeliana del Libano nel 1982
• L'inizio dell'Intifada , «rivolta delle pietre» nel 1987
• L'intervento sovietico in Afghanistan
• Altri fattori
Sul piano locale, dopo la rivoluzione khomeinista,
• agiva fortemente il «fattore islamico»
Esso era percepito da altri Stati arabi (Iraq e stati
• petroliferi del golfo Persico) come un pericolo per la
stabilità dell'area
Inoltre, le ragioni dell'intervento sovietico in
• Afghanistan erano suscitate dal timore che il fattore
islamico, innescato da Khomeini, investisse
pericolosamente le vicine repubbliche islamiche
dell'URSS
La guerra fra Iraq e Iran
Il nemico principale
Dopo il 1979, l'Iran khomeinista si era proposto in
• misura crescente come un modello agli altri Paesi
islamici del Medio Oriente
L'inquietudine era cresciuta sia negli altri Stati
• dell'area sia nell'Occidente e sia nel blocco
sovietico
L'Iran integralista era divenuto il nemico principale
• di cui diffidare e temere
Le rivendicazioni sullo Shatt
al-'Arab
L'Iraq era il regime più diffidente e ispirato a
• un'ideologia laica, contava circa metà popolazione
sciita e proprio l'Iran era sciita
In Iran si invocava il rovesciamento del regime di
• Saddam Hussein
Entrambi i Paesi miravano a un ruolo di «guardiano del
• golfo Persico»
L'Iraq inoltre rivendicava i territori strategici di confine
• di Shatt al-'Arab in mano iraniana
L'attacco dell'Iraq all'Iran
Nel settembre 1980, l'Iraq attaccò l'Iran
• Gli Stati arabi del golfo e anche Giordania e Egitto,
• appoggiavano l'Iraq in funzione antiraniana
Per contro la Siria di Assad, l'OLP, la Libia e
• l'Algeria dichiaravano il loro sostegno all'Iran
Sul piano internazionale, gli USA appoggiavano il
• regime iracheno, mentre l'URSS appoggiava l'Iran
Il doppio gioco delle grandi
potenze
Tuttavia, USA e Israele fornivano segretamente
• armi al governo iraniano
Facevano un doppio gioco in una guerra nella
• quale era auspicabile che alla fine entrambe le
parti risultassero perdenti
La guerra durò fino al 1988, in una condizione di
• massacrante stallo con migliaia di morti ed enormi
danni materiali
La tregua del 1988
Il 20 luglio 1988, Khomeini accettò a malincuore la
• risoluzione del consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite
Essa sanciva l'immediata cessazione delle ostilità
• Iniziò una fase di tregua accompagnata da
• trattative di pace
Una guerra senza vincitori
Nessuna delle due parti aveva vinto la guerra
• Anzi, entrambe, per gli enormi danni umani e
• materiali, l'avevano persa
Nel 1989 mo