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SECONDO CAPITOLO: La famiglia decide di trasferirsi nella villa di Donna fugata. Qui vi è la famiglia Sedara composta da Don Calogero e Angelica.

ARRIVO DI ANGELICA NELLA SALA DA PRANZO: Gli ospiti rimangono ammaliati dalla bellezza di Angelica, ma non sembra così pura. Gli uomini erano incapaci di notare i molti difetti di questa bellezza. Durante la cena, Tancredi fa una battuta volgare, che fa ridere in modo poco aggraziato Angelica. Concetta e il principe rimangono impassibili. Questo dimostra che Tancredi non è all'altezza del ruolo che ricopre. Sembra che tra Tancredi e Angelica scoppi l'amore, ma in realtà questa relazione ha dei retroscena.

Don Fabrizio e le stelle: Il principe si dedica agli studi astronomici. Orlando allievo di Tomasi, fa una considerazione tra Tancredi e Don Fabrizio, poiché Tancredi rappresenta l'alter-ego di Don Fabrizio, dimostra di essere colui che è sempre adeguato ai tempi al contrario di Don Fabrizio che...

Il testo fornito è il seguente:

si sente fuoriluogo. Non troviamo mai un contrasto chiaro tra i due.La giornata non si era svolta nel modo giusto, glielo dicevano anche le stelle, e ogni volta che innalzava lo sguardo vedeva un diagramma, che raffiguravano un viso umano e secondo Orlando il volto proiettato nelle stelle è quello di Tancredi, ed è lui che fa degenerare il tempo della storia.

TERZO CAPITOLO:

si divide in 2 parti:

  1. Don Fabrizio a caccia
  2. Episodio politico del plebiscito: si vota per l'Unità d'Italia. La maggioranza è favorevole, compreso il paese di Don Fabrizio

FASTIDI DI DON FABRIZIO:

riceve una lettera dal nipote Tancredi, dove scrive di voler sposare Angelica, in modo tale da unire le due famiglie, Falconieri e Sedara ma Don Fabrizio sa già che sarà un matrimonio infelice.

Don Fabrizio comunica le intenzioni di Tancredi alla moglie Maria Stella, che piange, poiché il matrimonio giusto era quello di Tancredi e Concetta.

LA CACCIA:

Don Fabrizio va a

caccia con Don Ciccio Tumeo, che riesce a dire al principe ciò che pensa senza scrupoli. Don Ciccio svela uno dei segreti riguardati la moglie di Don Calogero. La signora Sedara è una donna bellissima, che porta il peso della sua famiglia.

Il matrimonio di Tancredi sarà qualcosa che sconvolgerà il piano prestabilito delle cose. Ma sarà Don Fabrizio a raggiungere questa consapevolezza.

QUARTO CAPITOLO: GLI AMORI DI TANCREDI ED ANGELICA

Avvengono dentro la villa di Donnafugata dove Tancredi, che era stato via, ritorna con la divisa dei Savoia, poiché non è più un garibaldino. Tancredi voleva che Angelica conoscesse tutto il palazzo, ma non si rendeva conto che trascinava la ragazza verso il centro nascosto del ciclone sensuale. Angelica voleva ciò che Tancredi aveva già deciso.

I due arrivano in una parte chiusa della villa ed entrano in una stanza in cui un tempo si eseguivano pratiche erotiche. Un armadio che contiene oggetti

strani, tra cui fruste macchiate di sangue.

CONSIDERAZIONI DI ORLANDO: per Don Fabrizio il castello di Donna fugata è il simbolo della decadenza. Tomasi voleva che Tancredi facesse conoscere ad Angelica tutto il castello, tramite un labirinto per mettere in difficoltà gli uomini. Inoltre, questo cammino verso gli appartamenti abbandonanti, è una discesa verso gli inferi. Tancredi insieme ad Angelica vuole trovare il mondo finito.

Il secondo motivo è quello erotico, ovvero Tancredi voleva far vedere ad Angelica la grandezza della classe nobiliare, e lui vuole sottolineare il fatto che lui sia un aristocratico e lei una popolana. Tancredi vuole trascinarla nel vortice amoroso. Tomasi ha investito molto su questa scena, e secondo Orlando l'avrebbe fatto poiché si anticipa che quelli saranno i giorni migliori di Tancredi e quindi si preannuncia il dolore che avverrà in seguito. Infatti il matrimonio sarà infelice e mai riuscito.

SESTO

CAPITOLO: Novembre 1862, due anni dalle grandi imprese garibaldine

IL BALLO:

Garibaldi era stato ferito in Aspromonte, la nobiltà palermitana si sentiva più tranquilla e per questo fece tanti balli, non sapendo in realtà che questi balli sarebbero stati gli ultimi.

Il ballo è la festa più importante per i Salina e vi sarà la presentazione di Angelica alla società.

Qui incontriamo il malcontento di Don Fabrizio, poiché una volta ufficializzato, non si può più tornare indietro.

Tutti conoscono la realtà di Tancredi, ovvero che è bellissimo ma senza denaro.

Alla festa sono presenti anche le due figlie di Don Fabrizio, Concetta e Caterina.

Don Fabrizio è a disagio, poiché al ballo tutte le ragazze non gli piacevano, a causa dell'età, e rivedendole gli vengono in mente le sue amanti invecchiate.

Ma anche le donne giovani non erano belle, l'unica era Angelica. Sembra che Don Fabrizio

voglia corteggiarla nonostante l'età. Ed il principe è nauseato. Poiché col tempo i saloni delle feste si erano riempiti di ragazze basse, olivastre, che passavano il tempo a coagularsi tra loro, lanciando solo richiami ai giovani impauriti che facevano da sfondo alle uniche 3 ragazze belle. Il principe comincia a vedere la realtà e come stava cambiando. La scena del ballo è la scena della presa d'atto del principe dell'impossibilità di fare qualcosa, della sua impotenza, e soprattutto si rende conto che la morte è vicina. Nella mente si insediano due pensieri: 1. che non è in un luogo reale 2. la sensazione di disgusto che si trasforma in umore nero e malinconia, visto che non riconosce più il mondo. Il principe rappresenta la punta dell'iceberg dell'aristocrazia che collassa, ormai nella società ci sono i nuovi arrivi, coloro che dal principe vengono chiamati sciacalletti o iene. Visconti decide di

terminare questa scena del film con una visione apocalittica:

“In questo clima festoso, il principe rimane in disparte, come se facesse parte di un altro mondo. Nel frattempo, Angelica e Tancredi attirano l’attenzione di tutti. Il principe comincia a star male, fino a quel momento l’irritazione accumulata gli aveva dato molta energia, ma poi sopravvenne la stanchezza così cerca un posto dove stare tranquillo e va nella biblioteca e guardava un quadro che gli stava di fronte.

Nel quadro:

  • il vegliardo stava spirando(soffiando) nel suo letto, frase buffi di biancheria pulitissima
  • circondato da nipoti afflitti e da nipotini che elevavano le braccia verso il soffitto.
  • le ragazze erano carine, il disordine delle loro vesti suggeriva più il libertinaggio che il dolore.

Si capiva subito che erano loro il vero soggetto del quadro. La morte del giusto di Cruz (il quadro che sto coglione, il principe, sta guardando nella biblioteca) rappresenta una scena patetica,

ovvero un uomo anziano sulletto di morte circondato dai suoi familiari, è chiaro che il principe stia pensando alla sua morte. La porta della biblioteca si aprirà e Tancredi utilizza una parola riferita alla sfera amorosa per sottolineare il carattere di don Giovanni del principe. Tancredi e Angelica erano ancora sotto l'influsso sensuale del ballo. I due giovani guardano il quadro con noncuranza assoluta, per entrambi la conoscenza della morte era solamente intellettuale. Don Fabrizio pensava che è per l'ignoranza intima di questa suprema consolazione che i giovani sentono i dolori più acerbamente dei vecchi. Angelica chiese al principe di ballare con lui, ed egli fu contentissimo. Tomasi gioca a su questa scena alterando da una parte gli impulsi erotici di Tancredi e Angelica, dall'altra parte il senso di morte fisica del principe. SCENA DEL BALLO DI DON FABRIZIO ED ANGELA NEL FILM: Il regista gioca sulla rivalità tra Tancredi e Don Fabrizio,

Inserendo scambi di sguardi. Angelica e Don Fabrizio fecero una bella figura, il principe si muoveva con delicatezza e aveva una fermezza nello stringere Angelica. Il ballo di Don Fabrizio con Angelica ha due elementi: in riferimento alla morte: in realtà il ballo di Don Fabrizio con Angelica è un ballo con la morte. Concetta: il principe è consapevole che lei è la sconfitta di famiglia e che Tancredi ed Angelica corrispondono alla sua infelicità. Nell'ultima parte del capitolo: Tomasi inserisce una serie di immagini che rimandano al disfacimento di tutto quanto. Alla fine della festa don Fabrizio vede degli oggetti disgustosi: vasi da notte pieni di urina, la salsa con il cibo avanzato ecc... Quando la famiglia salì in carrozza, Don Fabrizio disse che sarebbe tornato a piedi. La verità è che voleva un po' di conforto guardando le stelle. Erano lontane, onnipotenti, ma allo stesso tempo docili al contrario degli uomini. Nelle

strade vi era già movimento. Da una viuzza si intravedeva la parte orientale del cielo sopra del mare, Venere era lì. Seguiva Don Fabrizio ovunque. (Questa scena termina il film) SETTIMO CAPITOLO: Morte di Don Fabrizio siamo nel 1883 non sappiamo cosa sia successo nel frattempo, poiché vi è un salto temporale di 21 anni. Siamo in una stanza dove c'è un uomo ormai vecchio. (Tomasi usa una serie di metafore che devono rendere le sensazioni provate da Don Fabrizio) Don Fabrizio muore in una stanza d'albergo a Napoli dalla figlia Concetta 40enne, dopo un lungo viaggio per consultare un medico importante. Oltre alla lunga scena della morte del principe, viene descritto tutto ciò che gli passa per la mente, in un discorso indiretto. Il capitolo termina con un'immagine ambigua che tutta la critica condanna: "Il principe sul letto di morte, accerchiato dai suoi effetti ed all'improvviso entra in una stanza una donna irreale e bellissima.ovvero la morte, la scena è pervasa discene erotiche". Fra il gruppo si fece largo una giovane signora, magra con un vestito marrone daviaggio, con un cappellino di paglia ornato da un velo a pallottoline che nonriusciva a nascondere la maliziosa avvenenza del volto. Era lei la creatura bramata da sempre che veniva a prenderlo: strano che cosìgiovane com'era si fosse arresa, giunta al faccia a faccia con lui sollevò il velo ecosì, pudica ma pronta ad essere posseduta, gli apparve bella come mail'avesse intravista negli spazi stellari. La critica lo assalì dicendo di aver banalizzato la fine di Don Fabrizio.

OTTAVO CAPITOLO:1910

Dopo la morte di Don Fabrizio, la villa era diventata proprietà delle tre sorelle. Le donne ricevono la visita del Monsignore Vicario per ispezi
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher brown_crewn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof La rosa Giorgio.