Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 78
il cinema e le arti Pag. 1 il cinema e le arti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il cinema e le arti Pag. 41
1 su 78
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Aeroplano è strumento per vedere.

Marinetti elabora una concezione della guerra necessità storica ed

evoluzionista concepita come lotta per la vita, come una cesura è un punto

→ →

di non ritorno.

Guerra: rigenerazione, prelude ad una rinascita idea di una cesura per

miglioramento. Per quanto dolorosa è necessario.

Guerra vissuta anche come spettacolo valore estetico profondo.

Cruciale simbiosi fra arte e vita.

Vita va estetizzata completamente

Arte deve stare nella vita.

Nella guerra confluiscono i topoi del futurismo macchina, celebrazione di essa.

Mitragliatrici paragonate a donne bellissime (durante la guerra sul fronte libico

nel 1912).

Guerra spettacolo del vitalismo festa delle macchine e delle folle.

→ →

Cinema celebra perfettamente la guerra.

1° G.M prima guerra coperta dal cinema cineoperatori coprono questa

→ →

guerra. Cinema che mostra in maniera ossessiva le guerre aeree.

Cinema ossessionato dalle guerre belliche.

Celebra la festa.

Marinetti nella prima G.M è un soldato e un cronista scrive diari molto ricchi,

ritorna l’ossessione per le macchine da guerra. 13

Ritorna la guerra/festa + modo cinematografico di narrare istantanee continue

che si susseguono, montaggio sincopato.

Sguardo aereo, rivolto verso l’alto.

Paroliberismo cinetico rivoluzione nell’avanguardia letteraria.

“Zang Tumb Tumb” ritiene che la grammatica, la punteggiatura siano inadeguate

a cogliere quello che lui voleva esprimere.

Parole devono evocare delle immagini devono mimare azioni, creare paesaggi.

Componente fortemente acustica onomatopee

Spazio della pagina rivoluzionato come se rompessero una cornice.

Ossessione lirica della materia permea la letteratura di Marinetti. Vitalismo

della materia.

In Zang Tumb Tumb no riferimenti esplicitati al cinema, ma anche il racconto

ha un taglio cinematografico. tutte le cose sono raccontate come se

aspettassero una ripresa.

Anche nei racconti di guerra ritorna il sogno.

Il cinema permette di rendere molto bene il sogno con i flash, proprio come

avviene nei taccuini di Marinetti flashback + flashforward si immagina una

→ →

vita futura.

Marinetti dice che l’analogia modalità naturale con cui lo sguardo mobile e

moderno coglie la realtà.

Taccuini di Marinetti parole intervallate da schizzi. immagini e parole

→ →

integrano la cronaca onomatopee creano il paesaggio, mappe di parole.

Sguardo aereo permea i taccuini. Connubio forte fra guerra, macchina, aerei.

Spesso osserva anche da un punto di vista privilegiato altura, collina.

Fine anni ’30 superamento della macchina.

In volo lui dice che ci sono prospettive circolari, angoli inediti.

Per Marinetti il cinema eredita tutti i difetti del teatro di prosa

→ →

melodrammatico.

Lui immagina invece un cinema narrativo, giocoso, sperimentale, che velocizzi

l’immaginazione 14

Problema definire se il cinema sia un’arte a sè.

Cinema manifesto contraddittorio.

Cinema lavoro sull’immagine in movimento svincolato dalla necessità di

→ →

raccontare.

Drammi di oggetti proposti nel manifesto.

Ossessione per oggetti già nel teatro di Marinetti.

Esperienze dei pittori in relazione al

cinema: astrazione ed animazione

-> movimento

-> variazione di forma, luce e colore

-> idea di rappresentare il movimento più puro possibile

-> ricerca rivolta ai possibili schemi di formazione dell’immagine in rapporto alle

possibilità cinetiche di formazione dell’immagine

-> attenzione per il montaggio, inteso come collegamento ragionato di una serie

di immagini statiche il cui movimento viene indicato dalla loro unione

-> animazione: tecnica dello scatto singolo (fotogramma isolato)

-> alla base c’è l’idea di una rappresentazione cinetica di una forma

astratta assoluta

-> anni ’20: fermento di idee, proposte, sperimentazioni

-> momento di passaggio da esperienza pittorica a cinema astratto

-> pittura -> suggerisce schemi linguistici e soluzioni espressive

-> pittori che hanno affrontato queste esperienze con grande coinvolgimento

- Viking Eggeling (svedese) 1880-1925

- Hans Richter (tedesco) 1888-1976

Viking Eggeling e Hans Richter

-> legati al movimento Dada di Zurigo, amici e compagni di lavoro nel periodo

1918-1921, entrambi interessati al problema della forma

-> due anime del dadaismo cinematografico che andava nella direzione di opera

d’arte totale che rompesse gli schemi distinti; d’altro lato un lavoro che pur nelle

strategie di controllo e costruzione era caratterizzato anche da una componente

di casualità 15

-> due anime molto diverse

Eggeling

-> molto rigoroso, ascetico nella ricerca di purezza espressiva che potesse essere

corrispondenza di una visione molto matematica della realtà (formazione in

ambito musicale)

Richter

-> sperimentatore più libero, ingegnoso, meno ancorato a strutture rigide,

attento sperimentatore dei ritmi, affascinato dalla dinamica della forma più a

livello emozionale

-> entrambi giunsero a sperimentare la pellicola come prosecuzione della loro

ricerca pittorica

-> rotoli: strisce di carta in cui il segno pittorico si sviluppava

-> come se fossero degli spartiti pittorici che erano costruiti secondo le

regole della composizione musicale applicate allo sviluppo di linee e forme

-> punto di incontro concettuale tra pittura e cinema di animazione

-> esperienza musicale non tanto dei suoni (no corrispondenza con colori ed

emozioni alla Kandinskij)

-> musica intesa in quanto ritmo -> base del movimento

-> Hans Arp su Eggeling: figure dinamiche nel loro sviluppo, suggerimento di

piccole narrazioni

-> sviluppo dei rotoli -> prende corpo sullo schermo cinematografico -> non

consentiva riletture o ripensamenti, quindi studi attenti e precisi degli sviluppi

tematici -> rischio di visioni superficiali

-> Richter a fine anni ’40

-> passo logico verso lo spazio limitato

-> fuori dalla pittura da cavalletto

-> spazio continuo

-> necessaria liberazione di energia accumulata in movimento

-> che implica il cinema 16

-> il linguaggio che Eggeling e Richter andavano a sviluppare partiva dalla

pittura, ma proseguì come esperienza autonoma

-> sperimentazione -> comprensione -> teoria

-> anni di riflessione su orchestrazione della linea -> ispirazione musicale

Richter -> interessato all’armonia delle superfici

Eggeling -> più legato alla dinamica della linea

-> il cinema di animazione aveva permesso di determinare il ritmo di sviluppo

dinamico a partire da un’immagine statica

-> forma, segno, ritmo

-> studio del fotogramma e del fotogramma all’interno di una logica di

trasformazione nel tempo

-> in modi diversi e direzioni non identiche entrambi avevano affrontato

una sperimentazione che riguardava l’inquadratura come allestimento del

fotogramma in relazione al montaggio

1921 -> prime sperimentazioni

- Hans Richter: Rhythm 21

- Viking Eggeling: Horizontal - Vertical Orchestra (perduto)

Visione:

Richter, Rhythm 21, 1921

https://www.youtube.com/watch?v=FjQ-lpu8kjk

-> relazioni di superfici secondo il ritmo stabilito e basato sulla successione di

tempi lunghi e tempi brevi

-> disegno competitivi più largo, più complesso

-> rapporto forma/schermo

-> moltiplicazione dell’immagine

-> tempo ben controllato

-> “Mi sembrava che la nostra idea di linguaggio universale meritasse un

sacrificio”

-> altri cortometraggi della serie Rhythm approfondiscono la sperimentazione ed

introducono la linea

-> 1925 -> dimensione cromatica

-> campo di relazione tra pittura e cinema

-> affrontare un discorso sul movimento attraverso la visualità cinematografica 17

-> passaggio da cinema di animazione a cinema dal vero -> rappresentazione più

realistica

-> nuove componenti del visivo

Visione:

Richter, Filmstudie, 1925-26

https://www.youtube.com/watch?v=ZXrjrr6ifME

-> estetica dadaista, astrazione

-> ispirato da un sogno

-> commistione di immagini di natura diversa -> nessuno dei temi viene

sviluppato in modo costante

Visione:

Eggeling, Diagonal Symphony, 1925

https://www.youtube.com/watch?v=KpCI67GMe7o

-> ricerca di Eggeling agli inizi, chiusa prematuramente

-> luce ed immagine in movimento

-> originariamente muto

-> più impegnativo nella realizzazione: 7356 fotogrammi -> lavoro artigianale

-> rigore, purezza, scientificità dello sviluppo di segni elementari

-> conseguenza più controllata del superamento della pittura da cavalletto

-> segni disposti su assi diagonali

-> forme a pettine angolari e curve partecipano a una sorta di danza meccanica

-> analogie ed opposizioni

-> movimento regolato da tempo definito, controllato

-> guida ritmica

-> chiarezza e precisione sono più evidenti

-> fruizione diversa del film al di fuori del cinema commerciale e di consumo

-> nuova visualità legata all’immagine cinematografica portatrice di contenuti

diversi

-> Richter aveva proposto (forse inconsapevolmente) immagini con potenziale

drammatico

-> incontro e scontro tra superfici

-> sensazione di dramma

-> corrispondenza vitale, tensione

-> Eggeling -> preoccupazione più matematica della linea 18

-> minore insistenza ritmica

-> modificazione più lenta, più lieve

-> ritmo non sincopato e accentuato, ma più discreto (melodico)

-> in entrambe le esperienze passaggio dall’immagine isolata all’idea di

immagine continua

-> il cinema entra nel campo delle ricerche estetiche e delle sperimentazioni

tecnico-artistiche che avranno seguito

Walther Ruttmann

-> pittore tedesco

-> formazione nell’ambito dell’architettura e della grafica

-> partecipa alla prima guerra mondiale e nel 1917 viene congedato

Kunst und Kino,

-> scrive pubblicato postumo

-> primi nodi del rapporto tra cinema e arte

1919-1920 -> cinema definito come arte concepita per l’occhio; si differenzia

dalla pittura perché si evolve nel tempo e perché il fondamento dell’artisticità non

s

Dettagli
A.A. 2018-2019
78 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna.bonini97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Il cinema e le arti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Marcheschi Elena.