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L E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
Nei pazienti affetti da il rischio di sviluppare un cancro al
morbo di Crohn
colon-retto è maggiore rispetto a quello della popolazione generale, in
particolare dopo 7-8 anni di malattia e se è colpito l’ileo (dove si riassorbono gli
acidi biliari).
Nella il rischio aumenta quando la malattia dura da più di 7
colite ulcerosa
anni e si accresce di decennio in decennio. La è la peggiore.
pancolite
L A FAMILIARITÀ
La familiarità è presente nel 15-20% dei casi.
Se un (mamma, papà, figlio o figlia) ha avuto una diagnosi
parente di I grado
di cancro al colon-retto, il rischio di sviluppare un cancro nella stessa zona
aumenta di (o addirittura di 4 se la diagnosi è stata fatta prima dei 50
2-3 volte
o se i parenti di I grado malati sono due).
Se ad essere malato è un (nonni, bisnonni, nipoti,
parente di II o III grado
bisnipoti, fratelli, sorelle, zii) il rischio aumenta di 1,5 volte (se i parenti malati
sono 2 di 2-3 volte).
Se un familiare ha avuto il cancro al colon è bene cominciare a
fare i controlli (colonscopia ogni tre anni) almeno 10 anni prima
rispetto all’età alla quale il familiare ha ricevuto la diagnosi
Fattori associati allo
sviluppo di nuovi casi
di cancro ! 7
CANCRO AL COLON
L A GENETICA
Cosa sono e Sono le forme “genetiche” ed ereditarie di cancro
FAP HNPCC?
al colon-retto! Sebbene rare esse sono state molto importanti, i meccanismi
patogenetici che le contraddistinguono sono gli stessi che operano in tutte le
altre forme di cancro al colon…
sta per Familial Adenomatous Polyposis (Poliposi Adenomatosa Familiare).
FAP
Questa patologia è caratterizzata dalla comparsa di centinaia o addirittura
migliaia di polipi nel colon e nel retto. I pazienti ereditano una in
mutazione
una delle due copie del gene oncosoppressore che codifica la proteina
quando anche il gene sano subisce una
APC. La malattia esordisce
mutazione e non riesce più a sopperire alla mancata funzionalità di quello
mutato dalla nascita. Questo generalmente accade tra i 20 e i 30 anni.
Purtroppo spesso l’unica soluzione è asportare tutto il colon (e talvolta anche il
retto)! sta per “Hereditary nonpolyposis colorectal cancer” (Cancro
HNPCC
colorettale ereditario non poliposico o “Sindrome di Lynch”). É causato dalla
mutazione eterozigote di uno dei geni che codificano per le proteine
e si manifesta quando anche la copia sana del gene
del “mismatch repair”
muta (in media attorno ai 44 anni). Se nella FAP la penetranza è completa (e
tutti i soggetti con la mutazione prima o poi si ammalano), nella HNPCC la
penetranza è incompleta: la probabilità di ammalarsi è pari a 80 su 100.
Come suggerisce il nome, nella HNPCC non compaiono polipi; la terapia
prediletta rimane comunque la chirurgia.
Patogenesi
I POLIPI
Il 95-98% dei tumori del colon-retto “nasce” da un polipo . Questo spiega:
1. Perchè quando si opera un paziente per cancro al colon, nelle zone
adiacenti si trova spesso un polipo (o più di uno);
2. Perchè l’aumento dell’incidenza dei polipi anticipa di circa una decina di
anni l’aumento dell’incidenza del cancro al colon (40 anni vs 50); ! 8
CANCRO AL COLON
3. Perchè la distribuzione geografica dei polipi (nel mondo e nel colon)
ricalca quella del cancro al colon-retto;
4. Perchè i soggetti che con polipi e quelli che si ammalano di cancro hanno
le stesse abitudini alimentari;
5. Perchè i polipi possono contenere aree cancerizzare e i carcinomi
possono contenere polipi;
6. Perchè la rimozione dei polipi (polipectomia) riduce l’incidenza e la
mortalità del cancro al colon;
7. Perchè tra i parenti di I primo grado di soggetti con i polipi c’è una
maggiore frequenza di cancro (e viceversa).
Ma…che cosa sono i polipi? E come si formano?
I polipi sono ammassi di cellule che sporgono nel lume intestinale.
Il fondo delle cripte ghiandolari è ricco di cellule staminali multipotenti; quando
queste cellule si dividono per mitosi una delle cellule figlie rimane nelle cripte
come cellula staminale, l’altra risale in superficie e si differenzia in cellula
epiteliale/cellula mucipara ecc… É così che l’epitelio intestinale si rinnova!
Ma cosa succede se proliferazione delle cellule nelle cripte diventa incontrollata?
Cosa succede se ogni giorno lì in in fondo si producono più cellule di quante ne
muoiano lì sopra?
Semplice: le nuove cellule risalgono fino all’apice delle
cripte e si accumulano, determinando iperplasia.
Si formano i polipi iperplastici.
Se esposte ad agenti cancerogeni le cellule possono diventare displastiche e
formare polipi displastici . Una cellula affetta da displasia risulta alterata
nella forma e nelle dimensioni, presenta un nucleo particolarmente
voluminoso e si divide in modo irregolare; a differenza di una cellula
neoplastica ha ancora la capacità di ritornare normale (se si rimuovono
le cause che ne hanno determinato la “conversione”). ! 9
CANCRO AL COLON
Se le cellule displastiche accumulano ulteriori mutazioni e sfuggono
completamente ed irreversibilmente a qualsiasi meccanismo di controllo, un
polipo displastico può dar vita ad una neoplasia (tumore maligno).
I sono molto frequenti, piccolini (misurano in media
N.B. polipi iperplastici
circa 5 mm) e hanno la stessa probabilità di trasformarsi in tumore maligno che
ha anche la mucosa “normale”. Altri polipi benigni sono i polipi
che si possono sviluppare nei pazienti affetti da morbo di
infiammatori, Crohn o colite ulcerosa.
⚠ ✂ I polipi a cui bisogna fare attenzione e che è sempre meglio asportare
sono i polipi displastici, tra i quali spiccano gli adenomi o “polipi
⚠ ✂
(formati cioè da tessuto ghiandolare) .
adenomatosi”
Circa il 10% degli adenomi si trasforma in tumore maligno. I più a rischio
sono quelli con diametro superiore al cm e quelli dall’aspetto villoso anziché
tubulare (perchè hanno una superficie più estesa). Inoltre, il rischio di
conversione neoplastica aumenta all’aumentare del numero dei polipi (se sono
✂ ✂ ✂
più di tre, via ). L’evoluzione adenoma-cancro richiede all’incirca
10 anni e il 25% degli over 50 ha un adenoma.
La colonscopia permette di identificare i polipi
pericolosi e di asportarli mediante scarica elettrica
⚡ . ! 10
CANCRO AL COLON
I APC
L GENE
Nella stragrande maggioranza dei casi la formazione dei polipi adenomatosi è
causata da una mutazione omozigote del gene che codifica la proteina APC.
Se nella (poliposi adenomatosa familiare) il soggetto già nasceva con una
FAP
copia del gene mutata, in questo caso alla nascita è tutto nella norma. Entrambe
le copie del gene muteranno nel corso della vita e, dato che ognuna ci metterà
all’incirca 20-25 anni, attorno ai 50-60 il paziente si ritroverà con il cancro.
Ma che cos’è il gene APC?
Il (Adenomatous Polyposis Coli) è un gene che
gene APC oncosoppressore
codifica per una proteina il cui ruolo principale è quello di tenere sotto controllo
i livelli di beta-catenina nel citoplasma. In particolare, la proteina APC può
unirsi alla CKI (caseina chinasi 1) e alla GSK3 (glicogeno sintasi chinasi 3) e
formare un complesso enzimatico capace di fosforilare la beta-catenina e
indirizzarla verso la degradazione.
Quando la concentrazione di nel citoplasma aumenta
N.B. beta-catenina
oltre un certo livello, questa può “migrare”nel nucleo ed attivare proto-
che promuovo la proliferazione cellulare!
oncogeni
Il gene APC possiede un “punto debole”, la Una
mutation cluster region.
mutazione a questo livello può far sì che la proteina perda la capacità di
fosforilare la beta-catenina, determinando una iper-proliferazione!
Inoltre, la proteina APC interagisce con il citoscheletro: la sua mutazione può
far perdere forma e polarità alla cellula ( ).
displasia!
⚠
Se il polipo adenomatoso non viene asportato per tempo, le
cellule sviluppano altre mutazioni genetiche e diventano neoplastiche.
Lo step fondamentale in questo senso è l’inattivazione del gene
capace di tenere sotto
oncosoppressore che codifica per la proteina P53,
controllo la divisione cellulare e promuovere l’apoptosi nelle cellule mutate. ! 11
CANCRO AL COLON
Q “ ’ ”..
UANDO IL POLIPO NON C È
In circa il 15% dei casi la mutazione originaria non coinvolge il gene APC ma
uno dei geni che codificano per le proteine coinvolte nei meccanismi di
“mismatch repair”. Anche in questo caso la “pietra di paragone” è una malattia
genetica (il cancro colorettale ereditario non poliposico o e il soggetto
HNPCC)
deve sviluppare 2 mutazioni prima che - attorno ai 50 anni - il cancro si
manifesti.
L’andamento della malattia è diverso rispetto a quello “classico”, perchè il
paziente viene operato e il cancro asportato, ma dopo tre anni un nuovo
controllo rivela che è comparso un altro cancro un po’ più in là
Probabilmente un polipo adenomatoso neo-formato si è trasformato in
cancro talmente rapidamente che il medico non ha nemmeno fatto in tempo ad
accorgersi della sua presenza (la conversione può avvenire in meno di un anno!).
Ma cosa fanno le proteine del “mismatch repair”?
Semplicemente riparano il DNA. In particolare proteggono e mantengono
stabili i microsatelliti, sequenze ripetute di DNA non codificante
particolarmente sensibili agli agenti cancerogeni… ! 12
CANCRO AL COLON
La diagnosi, prevenzione e trattamento
Q - ?
UALI SONO I SINTOMI DEL CANCRO AL COLON RETTO
I sono generalmente asintomatici. Il si manifesta
polipi intestinali cancro
con sintomi quali diarrea e/o stitichezza, gonfiore e/o dolore
addominale, perdita di peso e stanchezza cronica.
In che sede si sviluppa
il tumore?
Come si vede, circa il 60% dei tumori “colpisce" il colon sinistro.
In questa situazione, quando le feci arrivano nella zona dove c’è il cancro
potrebbero non passare perchè troppo dure. Così, rimangono bloccate lì e
ristagnano per 4-5 giorni, durante i quali la flora microbica ha modo di