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Il Bilancio

Partecipando alla società con una somma, impegnandosi a sottoscrivere un tot di azioni comprandole con tot soldi; il legislatore richiede che il versamento sia obbligatorio solo per il 25%, o la società chiede tutto, o la società chiede al socio di versare il 25% della somma indicata per un tot di azioni. (se io voglio comprare 100 euro di azioni devo dare solo 25€. Esporremo un bilancio un credito verso socio ancora dovuto per 75€). In bilancio si espone come "attivo" il 75% rimasto. Si richiede al socio che ogni anno versi un 25%, se si ha un richiamo. Essere iscritti nelle immobilizzazioni gli elementi patrimoniali B. Art. 2424 bis, I comma: "devono destinati ad essere usati durevolmente". Concentriamoci sulla parola "destinati": quando noi andiamo decidere quale posizione deve assumere un elemento patrimoniale, non dobbiamo guardare la natura tecnica del bene ma la destinazione che quel bene avrà in azienda.

Bisogna guardare che funzione assumono effettivamente quei beni in relazione ai processi produttivi. Se gli amministratori non vogliono assegnarli un'utilità durevole, il macchinario andrà iscritto nell'attivo circolante.

Cosa si intende per durevole o non? Un bene ha utilità durevole quando la sua utilità va oltre l'esercizio successivo a quello di riferimento. (se oggi compro un macchinario è considerato durevole se intendo utilizzarlo oltre il 2021). Se, invece, un macchinario fornisce utilità entro l'esercizio di riferimento, la sua attitudine non è durevole, nonostante la sua natura resti quella di un fattore produttivo pluriennale. Se programmo un bene ad uso durevole, quando arriverà a venderlo si trasforma in attivo circolante.

ECCEZIONI: crediti verso clienti, natura,

In realtà, per i si utilizza il criterio di nessuna norma ci impedisce di pretendere il credito oltre l'esercizio

di riferimento. Il legislatura dice che aprescindere dalla scadenza del credito, devo comunque metterlo in attivo circolante. Simmetricicrediti di finanziamento,sono i nessuno vieta all'azienda di concedere finanziamenti, in questocaso, non c'è come elemento sottostante lo scambio di beni/prodotti, perchè si transita denaro. Illegislatore fa prevalere anche in questo caso la natura di credito a prescindere dalla scadenza. LaSe io concedo una dilazioneposizione del credito viene esposta tra la immobilizzazioni finanziarie.di pagamento ad un cliente molto lunga, il valore di quel credito viene indicato in attivo circolantema indico quanto è la parte che scade nell'esercizio corrente. In maniera simmetrica nelleimmobilizzazioni finanziarie.PASSIVOAbbiamo un articolazione per natura. Art 2424, comma II, qualora 01:00:00Regole di redazione: si possono riunire alcune voci, solo quando queste siano rappresentate dalettere minuscole, oppure quando fosse

È necessario introdurre ulteriori voci (voci residuali). L'ultimo elemento è quello relativo al divieto di compensazione, ciascuna voce deve essere analizzata in base alla funzione che svolge, se io ho un credito verso qualcuno, il mio credito è il debito di qualcun altro, si può però compensare. (se il farioli fa le finestre a un tatuatore e lui mi fa 2 tatuaggi sono apposto).

Il conto economico: non abbiamo definizioni di ciò che è il conto economico. Non ci sono definizioni di costi/ricavi. Secondo la dottrina economico-aziendale i ricavi sono manifestazioni economiche esplicative di una determinata manifestazione finanziaria; i ricavi di esercizio e i costi di esercizio rappresentano variazioni economiche positive/negative, determinano dalla loro contrapposizione il reddito di esercizio. Secondo i principi internazionali i costi sono un incremento di passività, sono decrementi dei benefici economici sotto forma di deflusso o svalutazione di attività.

I ricavi, invece, sono benefici economici sotto forma di afflusso, rivalutazione di attività o decremento di passività. Lo schema del conto economico è uno schema scalare. La struttura non presenta un prospetto a sezioni contrapposte, a differenza dello stato patrimoniale.

Il vantaggio della struttura scalare è quello che ci fa evidenziare dei risultati parziali, intermedi. Il costo delle produzione valore della primo aggregato è quello che si attiene detraendo i (B) dal risultato produzione (A), la dottrina economico-aziendale assegna a questo un termine: operativo. Quando parliamo di risultato operativo si fa riferimento alla differenza tra valore della produzione e relativi costi. La configurazione contrappone il valore della produzione ai costi di essa. proventi e gli oneri finanziari

Poi andiamo a vedere i (C), si deve precisare che mentre la dottrina è concorde nell'individuare che questi dovrebbero riguardare esclusivamente tutti i

proventi e oneri finanziari. I proventi finanziari derivano dalla gestione dei debiti, dei conti correnti, dei mutui, eccetera. Gli oneri finanziari, invece, rappresentano i costi associati a tali operazioni. Il legislatore adotta un'interpretazione ampia di queste voci, includendo non solo i proventi e gli oneri derivanti dalla struttura finanziaria dell'azienda, ma anche i proventi derivanti dalla gestione degli investimenti finanziari dell'azienda, come i dividendi delle partecipazioni, gli interessi, le cedole, eccetera. Da questi proventi e oneri finanziari si determina un risultato finanziario, che riflette le posizioni positive o negative di reddito dell'azienda. Inoltre, abbiamo la voce degli investimenti in valutazione (D), che riguarda la rivalutazione e/o svalutazione degli investimenti. Tutto l'attività valutativa richiede, alla fine dell'anno, un'attività di valutazione che viene opportunamente collocata nella voce D.il valore dell'attività finanziaria. Anche qui si sviluppa un saldo, le voci C) e D) vanno a determinare il risultato ante-imposte, che determina l'utile/perdita post-imposte. Tutte le componenti straordinarie sono state tolte (minusvalenze o plusvalenze), oggi le.Mettiamo tra proventi vari.
  1. Valore della produzione: ricavi derivanti dalla vendita è costituito dai di beni e/o servizi. Il ricavo d'esercizio diventa di competenza quando il bene è stato venduto, la consegna e il pagamento sono stati completati. È composta anche da ciò che il mercato ci riconosce del lavoro/prodotto/servizio che abbiamo posto in essere, dal momento che viene riconosciuto si rimanenze; giunge al fatto che il consumatore ne abbia riconosciuto l'utilità. Inoltre, ci sono le il legislatore ha stabilito che non bisogna più rappresentare le rimanenze nel passivo dello stato patrimoniale, per poi riaprire il conto mettendole nell'attivo; ma
Bisogna mettere solo i prodotti in corso di variazione, nonostante il meccanismo logico sia il solito. Vediamo anche idi lavorazione, prodotti che stanno a cavallo di più esercizi, la produzione in questione si trova a cavallo di due esercizi (se inizio a dicembre e finisco a marzo sono interessati due esercizi). IL BILANCIO anche se il lavoro dura meno di un anno. È il valore di ciò che stiamo realizzando, il valore di costruzioni in economia questa produzione viene evidenziato! Infine, abbiamo le (capitalizzazioni), alcune aziende decidono di costruire in proprio alcuni beni (edifici, attrezzature, ecc...). L'azienda userà dei fattori produttivi, se non lo evidenziassero, questi fattori produttivi andrebbero a gravare sui costi, invece sono utilizzati per qualcosa che di valore ed utilità all'azienda stessa, creando un beneficio economico misurabile. Scriviamo anche il valore di ciò che abbiamo prodotto, anche se non è.destinato alla vendita ma al ricavi”, benessere dell’azienda. In più abbiamo gli “altri tutte le variazioni di reddito positive che non sono incluse nelle categorie precedenti. B. Costi della produzione: raccolgono tutto il valore connesso alle risorse destinate alla produzione; vengono ricondotte anche tutti i materiali strumentali ai processi; il costo del personale; tutti i costi della fruizione di servizi e anche qui, in maniera simmetrica, abbiamo la variazione delle rimanenze di materie prime e di merci, le rimanenze delle merci e di materie prime vanno nei costi (nei valori di produzione rientrano solo le rimanenze di prodotti finiti); gli ammortamenti; le svalutazioni; altro. N.B: A-B=risultato operativo C) e D): riguardano l’ambito finanziario già detto. La gestione straordinaria: “una componente positiva/negativa di reddito è straordinaria quando è estranea all’attività ordinaria” di fronte a questa definizione.concepita in termini negativi, abbiamo imparato ad interpretarla meglio. Per parlare di elementi straordinari, questi devono presentarsi in maniera accidentale e che sia al di fuori della volontà dell'azienda, devono essere infrequenti. (es. Situazioni che riguardano la vendita di un ramo dell'azienda; ho ottenuto un elemento positivo dalla fusione della mia azienda con un'altra; multe o ammende; ecc...) Nota integrativa: Spiega i criteri di valutazione adottati, art. 2427. assolve alla funzione essenziale spiegadi spiegazione e dimostrazione dei criteri adottati, con dimostrazione delle cifre riportare; l'adozione di determinati comportamenti contabili, il perché di diverse fatture, liquidazioni. Spiega delle passi che vengono attuate così da renderle pubbliche, il lettore del bilancio deve essere in grado di comprendere le conseguenze dell'adozioni di un certo comportamento contabile; dettaglio delle voci, spiegare le variazioni.indica solo la variazione netta del flusso di cassa tra un esercizio e l'altro. Il rendiconto finanziario fornisce una visione più completa della situazione finanziaria dell'azienda, evidenziando i flussi di cassa generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento. Inoltre, può mettere in luce eventuali componenti straordinarie, come finanziamenti da parte dei soci o altre operazioni non ricorrenti. È importante sottolineare che il rendiconto finanziario è diventato obbligatorio nel bilancio aziendale, in quanto permette di comprendere meglio la dinamica degli avvenimenti aziendali e di valutare i contributi che hanno influenzato i flussi di cassa. Per preparare il rendiconto finanziario, esistono due metodi principali: 1. Metodo diretto: tiene conto di tutti gli elementi che hanno causato una variazione nel flusso di cassa, confrontando un esercizio con un altro. Questo metodo fornisce una visione dettagliata dei flussi di cassa generati dalle diverse attività dell'azienda. 2. Metodo indiretto: invece di analizzare singolarmente gli elementi e le loro variazioni, questo metodo indica solo la variazione netta del flusso di cassa tra un esercizio e l'altro. Questo approccio sintetizza le informazioni, fornendo una visione più sintetica dei contributi che hanno influenzato i flussi di cassa. In conclusione, il rendiconto finanziario è uno strumento fondamentale per comprendere la situazione finanziaria di un'azienda, evidenziando i flussi di cassa e fornendo informazioni dettagliate sulle variazioni nel corso del tempo.si parte dall'utile (è u
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luna.f di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Lazzini Simone.