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Ibridazione degli orbitali sp3, sp2, sp del carbonio e ibridazione d2sp3 del ferro Pag. 1
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Ibridazione degli orbitali

(ridistribuzione degli elettroni)

Ci sono dei composti la cui formazione non si può spiegare tramite i legami che abbiamo precedentemente visto. Esiste un meccanismo, chiamato ibridazione degli orbitali, che spiega la formazione del legame chimico per quegli elementi che non presentano elettroni spaiati.

Esempio:

Be (Berillio)

Il Be non potrebbe formare nessun legame perché non presenta elettroni spaiati. È noto, invece, che esso forma composti come il BeCl2 (cloruro di berillio) in cui il Be mette in compartecipazione un elettrone per atomo di Cl. Il guscio più esterno ha 3 orbitali P vuoti e uno S con 2 elettroni. Considerando che l'orbitale Pz ha energia minima dell'orbitale P, Px, Py (dxf2) dunque per poter saltare dall'orbitale S al P, gli elettroni devono assorbire energia dall'esterno e passare allo stato eccitato, l'elettrone diventa isoeenergetico con gli orbitali P, e salta. Un orbitale S si fonde con un orbitale P e dà origine a due orbitali Ibridi sp3.

Orbitali ibridi sp3

Così chiamati perché sono il risultato di una fusione tra l'orbitale S e un orbitale P. Avendo così due elettroni spaiati il BeCl2 è giustificabile.

Be

Come sono disposti gli orbitali sp3?

Con una simmetria lineare sul piano formando un angolo di 180°.

[Immagine di diagrammi e disegni di orbitali con la descrizione "Orbitale s" e "Orbitale p"]

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A.A. 2014-2015
5 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laura206 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica e propedeutica biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Ruggeri Pietro.