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I tre elementi essenziali dello Stato moderno: guerra, burocrazia, diplomazia Pag. 1
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BUROCRAZIA

Rappresenta un tramite tra i sudditi e il sovrano, utile a colmare il vuoto che si crea tra chi governa e chi viene governato. E' un elemento essenziale dello Stato Moderno, insieme alla diplomazia e all'arte della guerra.

Per quanto riguarda lo Stato Moderno, Burckardt rifacendosi alla storia degli Stati Italiani, racconta lo Stato Moderno come un'opera d'arte, ossia una creazione da parte del principe che cerca di trovare le soluzioni istituzionali e giuridiche per governare i nuovi Stati che si stanno organizzando intorno al suo potere sovrano.

Il principe spesso è spregiudicato e deciso a sottomettere l'ambiente circostante alla sua autorità con azioni violente.

La nascita di questo nuovo ente statuale è fondamentale, perché lo Stato Moderno è una comunità di persone in cui l'apparato amministrativo rivendica il monopolio dell'uso della legittima forza all'interno di un determinato territorio.

burocrazia è l'evoluzione di apparati già esistenti, in precedenza limitata ai territori feudali. Rispetto all'epoca precedente, la burocrazia dello Stato Moderno è specializzata con esperti nelle discipline finanziare, degli amministratori pubblici e giuristi che, stabilmente, si occupano di aiutare il sovrano nell'espletamento delle funzioni di governo. Questa nuova burocrazia si sostituisce a quella precedente, legata a chi governava un territorio da un vincolo di fedeltà personale. Esiste una gerarchia all'interno della burocrazia e coloro che svolgono compiti burocratici devono essere qualificati, sono professionisti. Il modello di Stato è quello di una organizzazione sociale al cui centro sta il principe come unica espressione del potere pubblico, come fonte primaria del diritto, affiancato dalla burocrazia che svolge le sue funzioni di governo e amministrative attraverso funzionari burocratici. La burocrazia è il frutto del

consolidamento dell'amministrazione e degli uffici e la novità consiste nel fatto che il potere del sovrano e la gerarchia degli ufficiali servono per mantenere lo Stato Moderno.

GUERRA.

Lo Stato Moderno per controllare il territorio deve difenderlo. L'esercito è necessario al mantenimento dello Stato affinché il principe possa espletare nel territorio tutte le funzioni burocratiche e amministrative. Deve lottare per affermare la propria giurisdizione contro le forme di potere locale, ossia i vecchi particolarismi medievali (i feudatari, le città, chiese, corporazioni, dunque tutti i corpi intermedi che non vogliono cedere al sovrano parte del loro potere).

La potenza del re è garantita dagli eserciti permanenti che sono talianche quando regna la pace all'interno delle monarchie. Come sono organizzati? Sotto forma di guarnigioni che controllano castelli, passi di frontiera, truppe mobili pronte a spostarsi in qualsiasi momento dove ci fosse.

necessità. Le fanterie mercenarie, invece, difendono il re e il tesoro, garantendogli di potersi svincolare dai poteri feudali che in precedenza avevano seguito il sovrano nelle questioni più rilevanti di difesa del territorio. Come funzionavano? Si impongono a partire dalla fine del 1400, attraverso delle nuove armi, le armi da fuoco e attraverso il potenziamento delle fortificazioni, in particolar modo la fortificazione bastionata, dunque, si affina l'arte della difesa. La fanteria urbana diventa una fanteria addestrata per controllare il territorio, ma anche uno strumento politico per aggregare milizie reclutate su base territoriale. Gli eserciti permanenti si formano sulla base di diversi tipi di abilità e di armamento, esistono le forze di mestiere (volontari e mercenari), una parte dell'esercito è formata da forze impiegate a tempo parziale, utilizzate soprattutto in Spagna. Altro elemento fondamentale è la cartografia, importante per conoscere.territori dove si può annientare il nemico, per favorire assedi, attacchi... l'avversario deve essere battuto anche attraverso la tecnologia. Il soldato è il simbolo della nuova guerra che si combatte, diventa razionale, un professionista che conosce come si gestisce la guerra secondo i progressi tecnici e scientifici. Il rapporto tra il principe e lo Stato è quello di qualcuno che tenta di disciplinare i poteri locali, da qui nascono quindi queste nuove forme di sperimentazione istituzionale. Da questo tipo di presupposto il potere pubblico deve rafforzarsi per inglobare quei residui di giurisdizione e potere sparsi all'interno del territorio. Nel XVI secolo il potere pubblico è ancora legato alla figura del re e alle sue caratteristiche personali, se il re è forte lo Stato è forte, se il re è debole lo Stato è debole. Per comprendere ciò è necessario citare il principe spregiudicato di Machiavelli, ma fa

Riferimento solo alle questioni italiane. Lo Stato è, secondo lui, autorità, titolarità del governo e dell'imperio. "I discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" parla della vera e moderna teoria politica, basata sugli insegnamenti della storia della Roma antica, con una prospettiva più ampia, più ragionata e meno condizionata dalle questioni prettamente italiane.

La prospettiva di questa opera è fondamentale perché va al di là delle questioni particolari e si rivolge ad uno Stato che deve possedere e garantire stabilità agli organi di governo. Al princeps publica, spregiudicato si contrappone la che doveva essere caratterizzata da una Costituzione mista, ossia un bilanciamento tra potere aristocratico e potere democratico, fondamento legislativo di questa nuova moderna organizzazione statale.

Si tratta di una via di mezzo tra il signore feudale che cerca di mettere in atto il depotenziamento dei poteri.

Locali che creano problemi all'adirezione unitaria dello Stato Moderno, ma soprattutto, spezzano i legami tra questi signori e il territorio perché questo sottraeva parte dellasovranità al principe.

In Francia si delinea nuova scienza politica, un nuovo studio delle istituzioni derivante da Bodin.

Bodin ritiene che la figura del re per essere legittimata si deve liberare dal giogo feudale, ossia dal potere dei signori perché il potere deve avere unica direzione, deve derivare solo dal monarca.

L'equivalente di Stato per Bodin è la Repubblica (non si deve confondere Stato con Stati, perché se si parla di Stati si parla di assemblee rappresentative, gli Stati non hanno la sovranità).

Prerogativa del sovrano è la funzione legislativa, cioè la capacità di fare la legge e farla applicare, è legislatore e esecutore.

Non si può parlare di suddivisione dei poteri, anche se di fatto questo esercizio non è esercitato.

solo alla Chiesa il compito di governare. Con la nascita dello Stato moderno, il potere politico diventa indipendente da quello religioso e si basa sulla sovranità del sovrano. Questo significa che il sovrano ha il potere assoluto e tutti i cittadini devono sottomettersi alle sue leggi. I Stati Generali, le Corti e i Parlamenti non sottraggono la sovranità al sovrano, ma contrattano con lui su alcune questioni, in particolare su questioni fiscali. Il sovrano ha molte prerogative: può dichiarare la pace o la guerra, ha il monopolio del prelievo fiscale dopo averlo discusso con i Parlamenti, emette moneta, è il comandante delle forze armate, nomina magistrati e presiede i Tribunali Supremi. Detiene quindi un potere enorme e si occupa di mantenere l'ordine istituzionale che lui stesso ha contribuito a creare. Tutti devono attenersi alle sue leggi, perché il principio giuridico su cui si basa lo Stato moderno è il principio di soggezione alla legge. Solo coloro che si sottomettono alla sovranità del sovrano possono essere cittadini dello Stato e al suo interno trovano la libertà necessaria per svolgere una vita pacifica. In questo periodo avviene la secolarizzazione della politica, mentre nell'epoca medievale spettava solo alla Chiesa il compito di governare.

alla Chiesa spiegare l'ordine del mondo, ora è lo Stato Moderno che si appropria di questa funzione e i rapporti sociali, i confini tra ciò che è lecito/illecito, ciò che è giusto/ingiusto, si vanno definendo dal punto di vista politico, non è più una questione morale.

Il governo, dunque, è costruito razionalmente e disciplina ogni ambito della società, ne ordina tutte le gerarchie dal punto di vista sociale ed economico e tenta di inglobare tutte le giurisdizioni particolari, per fare ciò si serve di mezzi necessari, ossia le strutture amministrative, burocratiche. Queste strutture consentono anche di assicurarsi il denaro necessario per l'ordine, perciò i nuovi prelievi fiscali sono indirizzati al mantenimento di una burocrazia e un esercito permanente.

Altra caratteristica fondamentale è la DIPLOMAZIA. Nel Medioevo le relazioni diplomatiche venivano affidate ad una figura di grande importanza, il Legato.

che godeva di immunità speciali, veniva incaricato di muoversi verso un determinato territorio per ottenere delle informazioni. Nell'età Moderna, invece, non esistono più governo e papato che governano sopra gli Stati, gli Stati Moderni non conoscono superiori. Attraverso quali strumenti si rapportano tra loro gli Stati? All'interno si mantengono attraverso la burocrazia, mentre per quanto riguarda l'esterno nascono presso le corti straniere delle rappresentanze, un rappresentante permanente che deve garantire un continuo flusso di.
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Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiaredda93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle Istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Nieddu Annamaria.