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Le differenze tra aste verticali e orizzontali e dall'asse obliquo di alcune lettere

Ipoca differenza fra aste verticali e orizzontali e dall'asse obliquo di alcune lettere (quali ad esempio: "o" e "c"), nonché dalla forma concava della grazia. (1495). Possiedono sia differenze marcate tra le I Romani Antichi o Old style aste (orizzontali e verticali), che la presenza di grazie piatte con terminazioni arrotondate. Tra i caratteri più famosi di questa categoria, sicuramente il Garamond.

Transizionali. Gruppo di caratteri (tra cui il Baskerville) dall'asse verticale perpendicolare al rigo e con le differenze tra le aste ancora più marcate rispetto ai Romani Antichi (o Romani Moderni). Gruppo che prende il nome da Giambattista Bodoni e dal suo omonimo carattere, diventato in pochissimo tempo di riferimento per le maggiori tipografie europee. Caratterizzato da grazie molto sottili e da una differenza marcatissima tra le aste verticali e orizzontali.

Egiziani. Apparsi in Inghilterra si distinguono dagli altri caratteri.

a causa del Glimaggiore spessore di aste e grazie.
Manuali. Gruppo quest'ultimo che per stile si I Lineari, i Lapidari, le Scritture, i Medioevali ispira alla scrittura pre caratteri mobili e pre Gutenberg.
Ancora con le loro varianti. Caratteri adottati ufficialmente in Germania, ma originari della Francia.
Infine gli Stranieri. Categoria all'interno della quale confluiscono tutte le scritture non latine o di origine diversa da quella romana (come ad esempio quella cuneiforme, cinese, l'arabo, cirillico, ecc.).
A questi 11 gruppi organizzati secondo criteri storici e formali, si accosta generalmente un'altra classificazione più semplice che fa riferimento ai soli aspetti formali del carattere. In questa nuova ottica quindi i caratteri si distinguono in cinque macro classi principali: (o graziati), (o bastoni), (o calligrafici), Serif, Sans-Serif, Script e monospaced. Categoria quest'ultima a cui appartengono i caratteri aventi Fantasia tutte le lettere della

medesima larghezza a prescindere dalla forma della lettera stessa. Lezione 3 del 25 marzo 2021

Classificazione dei caratteri

Aldo Novarese è stato un disegnatore italiano di caratteri tipografici. Artista a tutto tondo, il suo interesse si manifestò soprattutto nella realizzazione di questi.

Da giovane ha potuto avere una formazione di tipo professionale più che accademica, sempre improntata sull'ambito tipografico: ha potuto approcciarsi alle basi della scrittura, dei caratteri, il tutto condito da un'attenzione all'estetica, alla tecnica e alla vendibilità dei suoi progetti. Guidato da un sistema piuttosto rigido, quello industriale, ha conosciuto prestissimo il carattere tipografico in piombo, il quale non permette ripensamenti e molteplici tentativi, ma una conoscenza ampissima sia di strumenti che materiali con cui s'approcciava.

Nel 1957 Aldo Novarese si dedicò ad una sua classificazione dei caratteri tipografici basata sugli stili,

ispirata a quella di Maximilien Vox del 1955. Attraverso questa classificazione, è possibile riconoscere i caratteri suddividendoli in diverse famiglie, secondo la caratterizzazione storica, estetica e stilistica. Tutte le lettere hanno punti e segni comuni per il loro riconoscimento, e vengono distinti per: altezza/larghezza, chiaro/scuro, e così via. Secondo Novarese, i caratteri possono essere riconosciuti dalla terminazione della grazia in questa maniera: Due sono i caratteri di Novarese di grande successo: lo e l'. Stop Eurostile Lapidari Hanno grazie triangolari che formano un angolo acuto con la linea di base. Tali grazie erano "causate" da un colpo di scalpello, poiché gli scalpellini romani avevano necessità di creare lettere con terminazione ad angolo retto. Esempi: Trajan, Augustea, Nova-Augustea. Medievali Chiamati anche "Gotici", derivano dalle scritture del Medioevo, e di conseguenza, molto diffusi in quel periodo. Inoltrefurono i caratteri tipici del periodo di Gutenberg. Si riconoscono per la particolare forma contrastata e aguzza, che imita la scrittura con la penna d'oca. A causa della loro forma, la lettura risulta alquanto difficile. Esempi: Textura, Schwabacher, Rotunda, Fraktur. Veneziani Rinascimentali/romanistici di derivazione romana, si differenziano per l'estremità arrotondata delle grazie e le linee più contrastate. Si diffusero intorno alla seconda metà del '400 a Venezia, patria dei primi stampatori italiani. Esempi: Garamond, Jenson, Garaldus, Minion. Transizionali Anche Barocchi, indicano la transizione tra il Romano Antico e il Romano Moderno, e nascono intorno al '700. Le aste non hanno quasi mai inclinazione, e siccome la stampa si faceva più precisa, il contrasto tra le aste è molto netto. Esempi: Baskerville, Times, Magister. Bodoniani Sono caratteri con grazie ad angolo retto, che hanno le aste estremamente contrastate. Esempi: Bodoni.Didot, Fenice. Egiziani sono riconoscibili per le grazie ad angolo retto. Esempi: Rockwell, Egizio, Landi Echo. Lineari o bastoni sono i caratteri più moderni, privi di grazie e presentano aste uniformi, (oggi li chiamiamo "sans serif"). Esempi: Helvetica, Arial, Recta, Microgramma. Forma. Scritti sono detti anche calligrafici, poiché imitano la scrittura a mano. Si suddividono in calligrafici legati o non legati. Di questa categoria fanno parte caratteri di diverse epoche. Esempi: Inglese, Juliet, Slogan. Ornati o amanuensi presentano decorazioni molto evidenti, e per questo generalmente vengono usati come capilettera. Esempi: Romantiques, Carrick. Fantasia comprendente caratteri con caratteristiche non classificabili nelle precedenti categorie. Esempio: Ritmo, Estro, Stop. Lezione 4 del 01 aprile 2021 Le gabbie: posizione degli elementi, progettazione. La gabbia, in sostanza, rappresenta lo strumento che ci permette di organizzare nello spazio gli elementi checostituiscono il nostro progetto grafico; può essere simmetrica o asimmetrica. La prima è la più utilizzata, soprattutto per l'impaginazione di libri e riviste. Ogni contenuto esige la sua gabbia, ottimizza i tempi di produzione, è costante e gestisce l'attenzione del lettore. All'interno delle gabbie si identificano due elementi:
  • Colonne: area in cui si inserisce il testo o le immagini;
  • Intercolonne: spazio che lasciamo tra le colonne, utile a dare respiro alla grafica finale (spazio bianco);
L'utilizzo sapiente di colonne e intercolonne permette di generare grafiche leggibili e ordinate. Qualsiasi formato si può suddividere in: cucitura, testa, taglio esterno e piede. Durante la progettazione di un nuovo layout bisogna prestare attenzione a:
  1. Ingombro orizzontale del font;
  2. Non utilizzare font diversi (non è detto che occupino lo stesso spazio nella colonna assegnata);
  3. Corpo del carattere;
  4. Modificare la dimensione del corpo potrebbe

Compromettere la leggibilità del documento;

Proporzione tra colonna e pagina;

Mantenere la giusta proporzione tra colonna di testo e spazi bianchi. Gli spazi vuoti facilitano la lettura e stancano meno la vista del lettore.

La forma più antica è quadrata, mentre il primo libro stampato (la bibbia di Gutenberg) è il primo a due colonne per pagina. Albe Steiner, designer italiano, progettò la prima gabbia a struttura modulare nel 1945, utilizzata per il primo numero del Politecnico. Massimo Vignelli, nel '71, utilizzò una da 102 moduli rettangolari. Josef Müller-Brockmann, designer svizzero, vide semplicità e chiarezza come i due migliori valori per queste strutture.

Lezione 5 del 08 aprile 2021

Elementi di grafica editoriale: teoria dell'impaginazione.

Impaginare significa posizionare in modo armonico gli elementi di un progetto. L'obiettivo è donare al lettore informazioni ed emozioni attraverso ciascun

elementografico. Per quanto riguarda un giornale/manifesto, l'approccio è: chiarezza, sintesi, ordine e gradevolezza, donati da: percezione, espressione, pulizia grafica ed armonia.

Per quanto riguarda una pubblicità, l'approccio è: impatto visivo, immediatezza della comprensione, coinvolgimento, e segnali di stile, donati da: sorpresa, semiologia, conoscenza del target/trend e seduzione.

Gli elementi fondamentali sono: visual e testi, che danno contenuti ed emozioni, e proporzioni e tensioni dinamiche, che donano un ritmo armonico, il tono dell'elaborato, e influenzano lo stato d'animo.

Gli elementi accessori sono: filetti ed altri segni grafici, per dare ritmo e gerarchia nel minimo indispensabile, e gli sfondi, pieni/vuoti e basati su interlinee e spaziature, chiarendo cosa ha bisogno di priorità.

Il vuoto non è spoglio, ma dà leggerezza; la qualità dell'elaborato è data dallo sfruttamento creativo delle

regole d'impaginazione, non solo l'utilizzo di esse o viceversa solo lo stampo creativo. L'editoria ha regole molto precise, va studiata e progettata: per motivi tecnici, estetici ed economici, vari elementi creano equilibrio (bilanciamento degli spazi vuoti con i pieni, una gabbia, la gerarchia dei testi ed i segni grafici). La lettura avviene come in uno scanner: se il focus non è evidente, parte dal centro esegue in senso orario dall'alto verso il basso.

Tutto il progetto si basa sulla fisiologia della bellezza e della comunicazione: una volta chiarite le esigenze di un progetto, è necessario assegnare una gabbia (o griglia tipografica) per controllare ed organizzare il contenuto, consentendo al lettore d'intuire immediatamente dove trovare le informazioni a lui necessarie. Inoltre, è necessario ricercare delle immagini di qualità sia per pixel che per espressione. I colori da utilizzare devono essere armonici: è preferibile una

stessa saturazione, contrastitra lo stesso colore ed una quantità limitata. Infine, l’elemento chiave è la leggerezza:l’utilizzo di fregi e spazi bianchi, come sfondi e filetti, possono valorizzare al massimotutti i contenuti quali immagini e testo, in proporzioni e dinamismo corretti.Il creep è un tipo di operazione legata al metodo di legatura scelto per un progetto: èlo spazio da lasciare libero per permettere un’impaginazione pulita e non accavallataal margine.

Testo: vedova ed orfana.In una casella di testo, la vedova è una stringa di testo incompleta alla fine di unparagrafo, mentre l’orfana è la medesima cosa, ma posizionata alla fine di unapagina. Per ovviare a questo difetto estetico occorre agire sulla crenatura di alcunestringhe di testo di una casella, così

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
21 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Asayuna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Grafica editoriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Napoli - Accademianapoli o del prof D'Aguanno Enrica.