B
L L
1 2
i
I i
+ A
E R
Fenomeno dell’induzione elettromagnetica
Fig. 9.34: di Faraday tra due bobine L e L avvolte sullo stesso
1 2
c’è una variazione di corrente è dovuta all’apertura o chiusura
nucleo ferromagnetico. Se in L
1
dell’interruttore I o a variazione della resistenza R tramite il cursore di un reostato, nel circuito
secondario (bobina L ) si genera una corrente indotta, misurata dal galvanometro collegato alla
2 E/R,
bobina L . Se nel circuito primario circola una corrente costante i = non si osserva nel
2
secondario (L ) alcuna corrente indotta.
2
Applicazioni:
a) Forno ad induzione e.m.
b) Trasformatore elettrico
c) Microfono Schema di un microfono a induzione
2) CORRENTE INDOTTA DA VARIAZ. DI
z
N S
θ
i
u B
n u x
i i
R
Fig. 9.35: Schema di principio di un alternatore: una spira di superficie S ruota con velocità angolare
ω intorno all’asse B
costante z ed è posta in un campo magnetico uniforme diretto
u
orizzontalmente nella direzione del versore . La rotazione induce nella spira una f.e.m.
x
E alternata che fa circolare una corrente anch’essa alternata
indotta i, la quale attraverso
i in cui c’è una
dei contatti striscianti (chiamati spazzole) su anelli scorre in un circuito
che rappresenta l’utilizzatore esterno (es. lampadina, frigorifero, etc.).
resistenza R T
BS
R i(t) E
BS i
B
BS S 5 T
t = 4
T 2
t = T 3
t =
T 3 T
t =
t = T
t = 2
4 4
BS
BS
BS
R
Fig. 9.36: Andamento della f.e.m. indotta e della corrente indotta, sinusoidali, prodotte da una
ω,
B
spira che ruota in un campo uniforme con velocità angolare costante nel
dispositivo di fig. 9.35. È riportato anche l’andamento del flusso magnetico attraverso
la spira di fig. 9.35, il quale risulta sfasato di π/2 in anticipo rispetto alla corrente
indotta.
BSsen ( t )
P i [ BSsen ( t )]
i R
2 2 2 2
B S
2 2
sen ( t ) sen ( t )
max
R R
APPLICAZIONI
Dinamo (generatore di corrente continua)
Alternatore (generatore di corrente alternata)
3) f.e.m. indotta in un conduttore in moto in un
B
campo uniforme (pag.478)
Zona di campo Zona di campo
B B
uniforme uniforme
A u
B y
F
F e v B
L L
B l
E v
v
F eE
e
u y + + + + + +
+ + + + + +
C u
u x
x u
v
Fig. 9.37: Una barretta conduttrice di lunghezza l si muove con velocità costante nella direzione ed
x
v
B
è immersa in un campo magnetico uniforme uscente dal foglio e perpendicolare a . La forza
F u
di Lorentz ( ) agisce sugli elettroni liberi della barretta nella direzione del versore e li
y
L
sposta verso l’estremità A, lasciando nell’estremità C un eccesso di carica positiva. Questa
separazione di cariche elettriche genera all’interno della barretta un campo elettrico E e quindi
F F
F
F
una forza di Coulomb che si oppone alla forza . Quando la separazione di
e
e L
L
E
cariche elettriche cessa ed il campo non aumenta ulteriormente, ma resta costante finché la
velocità della barretta non varia. F
F
Quando la è uguale ed opposta alla cessa la
L
e
separazione di cariche all’interno del conduttore.
Quindi, all’equilibrio tra F
F e agenti su ciascun
L
e
elettrone:
F F 0 q v B qE 0 v B E 0
L e
Scrivendo :
v v u ; B Bu ; E Eu
x z y
v u Bu + Eu 0 si ricordi che u u u
x z y x z y
v
Bu + Eu 0 E v
B u 0
y y y
in modulo
: E v
B
Quindi, il moto del conduttore a genera un
B E
e dunque una d.d.p. tra A e C. v
Questa d.d.p. è proporzionale a .
F
v 0
0 F
Se , anche riporta le
L e
cariche elettriche in equilibrio, per cui diventa
E
uguale a zero.
Φ B
Quindi, un variabile nel tempo, genera un
( )
S
campo elettrico E = vB.
Questo è un risultato generale che vale non solo nei
circuiti conduttori, ma in ogni regione dello spazio
in cui esiste un campo B variabile!
3) Variazione della superficie S attraversata da un
B
Campo uniforme.
(Appl. la Legge di Lenz per determ. il verso di i)
Zona di campo
a) b)
B
uniforme
A
B
A
i i
E
l R i
G +
v v
E
i i
+ + C
C dx x
0 x x + dx
Una barretta conduttrice di lunghezza l scorre nella direzione
a)
Fig. 9.38: dell’asse x con velocità costante su di un conduttore a forma di
v
U, in presenza di un campo magnetico uniforme uscente dal
B E
foglio e perpendicolare a . La f.e.m. indotta fa circolare nella
v i
spira rettangolare una corrente indotta i (misurata dal
galvanometro G) che circola in senso orario se la barretta scorre
verso destra ed in senso antiorario se essa scorre verso sinistra, cioè
verso l’origine dell’asse x, in accordo con la legge di Lenz. E
b) Circuito elettrico equivalente della figura a), in cui la f.e.m. è
i
proprio la differenza di potenziale fra gli estremi A e C della
barretta, mentre R è la resistenza elettrica del conduttore a forma
di U.
Un conduttore ha forma di U, su cui scorre una
barretta metallica, ha una resistenza R.
E
Si calcoli la f.e.m. indotta e la corrente
E/R.
indotta i =
Gli elettroni che sono in A possono muoversi lungo
il conduttore e rientrare nell’estremità C della
barretta. l’equilibrio dentro
Questo flusso di elettroni rompe
la barretta e la spinge altri elettroni verso A
F L
come si ha in una pila o generatore di f.e.m.
E,
a) Per calcolare si determini il lavoro W per
spostare una carica q da CA contro il campo E
all’interno della barretta
F
Questo W è fatto dalla che è una forza costante e
L
parallela a l
W F l q
v
B l cos0 q
v
Bl
L
E
Si ricordi che è il lavoro fatto per spostare da un
polo all’altro del generatore l’unità di carica
elettrica q vBl
W
E vBl
i q q
E v B
è proporzionale sia a che a .
i
La corrente i che circola nella spira è:
E v
Bl
i
i R R E
b) Possiamo determinare la f.e.m. indotta anche
i
–
con la legge di Faraday Neumann.
Si fissi un asse x di riferimento come in figura,
parallelo a .
v
La spira rettangolare ha una S che aumenta nel
tempo ed è immersa in un uniforme.
B
B
Quindi, attraverso la S si ha un flusso S
concatenato con la spira che varia (aumenta) nel
tempo E
–
per la legge di Faraday Neumann si ha un i
indotta.
Ad un certo istante t, la posizione della barretta
e l’area della spira è
avrà ascissa x = vt S = lx = lvt
All’istante B
t il attraverso S è:
S
B B u BS cos BS cos0 Bl
v
t
S
B
dove = 0 poiché alla superficie S della spira
B u n –
Per la legge di Faraday Neumann:
d B d
E S ( Bl
v
t ) Bl
v
i dt dt
Questa espressione a parte il segno () è la stessa
F
ottenuta in a) con il W della forza .
L
Il segno ( ) è relativo alla legge di Lenz e determina
il verso reale di scorrimento della i.
Infatti, durante il moto della barretta il B
S
concatenato con la spira aumenta con S e quindi la
i deve circolare in modo da generare un B indotto,
B
il cui flusso deve opporsi al crescere di .
S
Quindi, la i indotta deve circolare in senso orario
come in figura e vale: E B
v
l
i
i R R
Questa è la i misurata dal galvanometro. –
Se la barretta si muove in direzione opposta (verso
E
x), le polarità di si invertono e la corrente i
i
indotta circola in senso opposto (antiorario).
Misuratore e.m. della velocità del sangue
(pag. 498) D C
1 B
N S V
E F L
C v
2
Misuratore elettromagnetico di flusso per
Fig. E.7.1:
misurare la portata di un liquido contenente ioni
che scorre in un tubo isolante di diametro D con
velocità . C e C sono due elettrodi tra cui si
v 1 2 ΔV
misura una differenza di potenziale
proporzionale alla velocità e quindi alla portata Q
(flusso del liquido).
Questo flussimetro è utile per misurare la v del sangue
in pazienti durante operazioni al cuore o ad arterie.
Funzionano anche in regime turbolento.
INDUTTANZA o COEFFICIENTE di
AUTOINDUZIONE
In una spira percorsa da corrente B I
quindi un flusso di attraverso la sup. S della
B
spira o di un circuito ( ) I:
B
S
B
( ) = LI (flusso auto-concatenato)
S o “coefficiente
L: induttanza di auto-induzione”
(dipende dalla forma della spira o del circuito)
UNITA’ DI MISURA
B
[L] = [( )]/[I] = Wb/A H (Henry)
Simbolo dell’induttanza
FENOMENO DELL’ AUTO-INDUZIONE
B
Se la i che circola in una spira non è cost ( )
S
auto-concatenato è variabile nella spira
d B d di
S
E Li L
L dt dt dt
E = f.e.m. autoindotta: (AUTOINDUZIONE)
L
Es. di f.e.m. autoindotta in un
solenoide: B
R L
i E
L
E i
+
Circuito elettrico in cui è inserito un reostato R che
Fig. 9.41: E.
permette di variare la corrente i fornita dalla f.e.m.
Variando la corrente i, varia anche il campo magnetico B
ed il flusso autoconcatenato att