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Unità di Competenza Apprendimento (UCA)

Ciascuna unità di competenza (UCA) nasce dal concetto di unità didattica e ha le seguenti caratteristiche:

  • Corrisponde a un bisogno linguistico e lo soddisfa introducendo le funzioni comunicative più utili per soddisfare tale bisogno
  • È collegata alla precedente e alla successiva

Il completamento di ogni unità di competenza è collegato all'attribuzione di crediti. Questo sistema ha portato storicamente al framework europeo per valutare le lingue in contesti diversi secondo criteri comparabili validi ovunque.

Learning Scenario (LS)

Iter per la definizione del Learning Scenario:

  1. Definizione del profilo (es., studente, lavoratore, uomo d'affari)
  2. Identificazione delle situazioni comunicative (es., seguire una lezione in L2)
  3. Identificazione delle attività comunicative (es., prendere appunti)
  4. Analisi delle attività in base a:
    • Funzioni: scopi da raggiungere tramite l'uso linguistico (es., fare una domanda)
    • Nozioni: concetti a cui l'atto comunicativo si riferisce (es., la durata dell'esame)
    • Forme linguistiche (lessico, grammatica, ecc.)

(morfosintassi)24- Livello di abilità (espressi in termini di efficacia: chiarezza, precisione ecc.)

Le abilità linguistiche sono gli obiettivi dell’apprendimento, ciò che lo studente sa fare con la lingua, comprendere e produrre, oralmente e per iscritto, non si misura l’apprendimento sulla base delle quindistrutture, su quanto correttamente le sa e le sa usare, ma sulla base delle 4 abilità primarie, ascoltare, parlare, leggere e scrivere, due sono orali, due scritte, due recettive, due produttive.

Quando si organizza un corso di lingua, si dà priorità alle abilità di ricezione (comprendere i testi orali, tra cui la lezione stessa), perché ci possono essere fattori emotivi che limitano la produzione (e.g. fase del silenzio). Si dà priorità anche alle attività orali, perché la lingua scritta deriva da quella orale e anche per motivi di imitazione e acquisizione del linguaggio.

Ovviamente si tratta di

Casi generali, ma ci sono delle eccezioni, non tutti i contesti glottodidattici sono uguali e.g. English for academic purposes. Combina più abilità orali primarie, è la regina delle abilità, perché è nell'esperienza di Il dialogare tutti a dispetto delle particolarità. Significa anche gestire regole interazionali (e.g. lo scambio dei turni, come ci si inserisce in una conversazione, come si cambia argomento ecc.), non è soltanto produrre e comprendere messaggi orali.

Altre abilità integrate di importanza inferiore, ma comunque importanti: tradurre, parafrasare, prendere appunti, riassumere ecc. Ancora, abilità che combinano abilità primarie, alcune sono intralinguistiche e.g. riassumere, altre interlinguistiche e.g. tradurre. Come obiettivi glottodidattici, dipende molto dal contesto. Interessanti attività didattiche da proporre in classe agli studenti, infatti e.g. sottotitolare brevi clip.

Metodi

Umanistico-affettivi negli anni '60 e '70, dagli approcci umanistico-affettivi nascono, a cavallo tra gli anni '60 e '70, metodiche che, seppure diversi tra loro, condividono un'attenzione particolare per l'apprendente e per le sue caratteristiche emotive oltre che esperienziali. Questi metodi pongono particolare attenzione all'aspetto psicologico dell'apprendimento, all'ambiente rilassante, alla motivazione e al coinvolgimento dell'apprendente. Se l'apprendente ha un'idea negativa di se stesso non apprende, e in più si blocca se il compito che gli viene assegnato è secondo lui oltre le sue possibilità (cfr. Krashen).

Si contrappongono in modo particolare all'approccio audio-linguale, che era l'approccio dominante dal secondo dopoguerra in poi. C'è una forte base linguistica, la lingua è concepita acriticamente per influenza di altri.

approcci.In nessuno di questi metodi c'è una riflessione su cosa sia la lingua. 25 Le teorie alla base della glottodidattica umanistica sono Ie stesse dell'approccio comunicativo (cheattinge da questi metodi) con una maggiore focalizzazione, però, sulle dimensioni psicologica,neurolinguistica e affettiva. Poca attenzione agli aspetti cognitivi ed enfatizzazione delle caratteristiche individuali degli apprendenti (interlingua- teoria cognitiva vs. teorie interazioniste). I 5 metodi che vedremo derivano prevalentemente dagli USA e hanno preso meno piede in Europa. Per i metodi umanistico-affettivi il concetto di sillabo appare poco pertinente.

Silent Way Anni '70. Deriva dall'idea di Alla base c'è la apprendimento di tipo esperienziale. scoperta dello studente attraverso il fare cose che lo coinvolgano come individuo a tutto tondo, non soltanto dal punto di vista cognitivo ma a livello fisico e esperienziale. La lingua si impara facendo cose

che vengono affrontate durante le lezioni. Ad esempio, possono essere utilizzati per rappresentare concetti come il confronto tra oggetti di diverse dimensioni o per descrivere azioni e posizioni nello spazio. Durante le lezioni, l'insegnante si comporta come un facilitatore, permettendo agli studenti di essere i protagonisti del processo di apprendimento. Non corregge immediatamente gli errori, ma dà tempo agli studenti di produrre e si mostra comprensivo. Inoltre, l'insegnante rimane in silenzio per la maggior parte del tempo, seguendo così l'approccio del "silent way". In sintesi, l'apprendimento si basa sull'utilizzo di materiali concreti presenti in classe, come i regoli di colore e dimensione diversi. Questi regoli vengono utilizzati in modo creativo per coprire le diverse funzioni e nozioni linguistiche che vengono affrontate durante le lezioni.

da veicolare in L2, quindi anche la posizione che occupano nello spazio (il regolo giallo è tra il regolo verde e il regolo rosso).di parole di 'lusso' (piene). I cartelloni riportano trascrizioni di suoni, morfemi, immagini bacchetta: viene usata dall'insegnante per attirare l'attenzione sulle forme. L'insegnante sembra scostante Critiche: (non parla quasi mai e quindi lo sentiamo lontano, distratto, freddo. L'input manipolato dell'insegnante così come il feedback sono fondamentali per lo sviluppo linguistico dell'apprendente) e poi non c'è comunicazione autentica. Gli adulti non hanno molto interesse nel vedersi insegnata la lingua attraverso i regoli. Il sillabo impiegato è strutturale: insegnamento della lingua come codice linguistico, quindi per livelli (fonologia, morfologia, lessico, sintassi ecc.), dal più semplice al più difficile. Total Physical Response Fine anni '60 inizio '70,

L'origine è di stampo psicologico e l'idea di base è che si impari meglio una lingua quando troviamo un'associazione tra forme, parole e movimento fisico. Si insegna facendo.

Da un punto di vista di cos'è la lingua non c'è teoria esplicita sull'abbinamento frase-movimento di riferimento: la priorità assoluta è data alle abilità orali, in particolare la comprensione orale.

Innanzitutto i bambini devono imparare a comprendere i messaggi che mandiamo oralmente. La struttura verbale all'imperativo è l'unità di base (ruota intorno al verbo con l'imperativo e il lessico concreto). L'insegnante prima di tutto dà degli ordini di azioni che gli apprendenti devono compiere. "Apri la porta", "Prendi la penna rossa", "Aprite la cartella" etc. con una ripetizione del lessico per farlo riconoscere agli apprendenti.

Riflessione esplicita sulla lingua, non la L2 è concettualizzata in macro-strutture (chunks). L'apprendimento è del tutto e tende ad assomigliare all'acquisizione implicita della lingua prima, ha tantissime forme all'imperativo. Un altro principio che sta alla base del concetto anche la baby-talk di apprendimento è la specializzazione dei due emisferi cerebrali: il sinistro assolve compiti più strettamente linguistici, quello destro ha una funzione di natura prevalentemente semantica e collega gli usi linguistici al contesto d'uso e alla situazione. Questo approccio ha l'ambizione di stimolare l'interazione tra i due emisferi.

Procedure:

  • Ripasso dei comandi che gli apprendenti hanno appreso la volta precedente > richiamo alla memoria, collettivamente e individualmente per riscaldare gli apprendenti per la nuova lezione.
  • Nuovi comandi
  • Riformulazione con variazione sui comandi oggetto della lezione, si fanno cambi a livello lessicale,

A livello di persone (soggetti e oggetti) e si aggiungono sintagmi- Ripasso- Lettura e scrittura dei comandi gestiti

Non c'è una reale conversazione perché la lezione si articola attorno al comando. Perciò diventa poco motivante dopo un po' di tempo. Anche questo metodo rischia quindi di non raggiungere gli obiettivi affettivi. Mancanza di sillabo e obiettivi glottodidattici definiti sul lungo periodo. Si fa fatica ad applicarlo ad apprendenti di livello avanzato. È applicabile a livelli A1 e A2, ma non molto oltre.

Natural Approach

Basato sui principi acquisizionali della teoria del monitor. Primaria importanza alla dimensione affettiva con clima sereno in classe (rapporto collaborativo tra gli studenti, nessun timore dell'insegnante) (abbassamento filtro affettivo- ipotesi del filtro affettivo).

Rispetto del silent period, stadio leggermente più complesso, rispetto del tempo di riflessione sulle risposte, lo studente può non rispondere

se non se la sente, perché l'acquisizione avviene solo se spontanea. Non vengono corretti, a meno che essa non ostacoli la ricezione del messaggio linguistico. In classe si fa uso esclusivo della L2 per rendere l'acquisizione spontanea (diversa dall'apprendimento), ricreare l'input spontaneo rintracciabile nella vita di tutti i giorni (la teoria del monitor è una teoria di linguistica acquisizionale> acquisizione spontanea). Immersione ma con dell'input, cioè eloquio rallentato, l'input offerto agli apprendenti deve essere il più possibile coerente e rispettoso al loro livello di acquisizione (ipotesi Attività didattiche: - Centrate sui contenuti - Umanistico-affettive - Ludiche (ma sempre di stampo comunicativo, ad esempio attaccarsi vicendevolmente in fronte il nome di un personaggio sulla fronte e indovinare chi è, tutto in L2) - Basate sul principio di probabilità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
71 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giorgia.4114 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottodidattica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Borghetti Claudia.