Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Glosse di San Millan - contesto storico e analisi linguistica Pag. 1
1 su 2
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LE GLOSSE DI SAN MILLÁN

(inizio del sec. X)

I primi documenti di spagnolo volgare vengono dai monasteri. Due dei monasteri che hanno

goduto di maggiore prestigio nel corso del X secolo sono quello di San Millan, situato nella piccola

regione odierna de La Rioja e quello di Silos in Castiglia.

I documenti di latini di San Millan sono più antichi: la scrittura visigotica in cui sono tramandati li fa

risalire agli inizi del X secolo. Si tratta di testi religiosi, nel codice ci sono tra gli altri dei Sermoni di

Sant’Agostino.

Si tratta di un codice alto medievale nel quale ci sono dei testi latini di carattere religioso, come

esempi di vita ascetica, litanie, il racconto del martirio dei santi Cosma e Damiano, vari altri testi

religiosi; e infine i sermoni attribuiti a sant’Agostino. In questi ultimi, che erano testi di impegno

maggiore, si concentra il maggior numero di glosse, ossia di note esplicative.

Questo manoscritto di San Millán è stato compilato a cavallo fra la fine del secolo IX e l’inizio del X.

Le note, invece, sono della prima metà del secolo X.

Quello che noi leggeremo è una glossa che si trova nell’invocazione di chiusura di un sermone di

sant’Agostino (abbiamo detto che i sermoni di sant’Agostino sono quelli che raccolgono il maggior

numero di glosse).

Testo latino:

(…) adjubante domino nostro Jhesu Christo cui est honor et imperium cum patre et Spiritu Sancto

in secula seculorum.

Glossa:

(…) cono ajutorio de nuestro dueno, dueno Christo, dueno Salbatore, qual dueno get ena

honore, e qual duenno tienet ela mandatione cono Patre, cono Spiritu Sancto, enos

sieculos delos sieculos.

Facanos Deus omnipotens tal serbitio fere ke denante ela sua face gaudioso segamus.

Con l’aiuto di nostro Signore, Signore Cristo, Signore Salvatore, che è signore nei cieli (lett. “in

onore”)

ed è il Signore che ha il potere con il Padre e con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Ci faccia

Dio

Onnipotente tale servizio che noi possiamo sedere dinanzi alla sua presenza gaudiosa.

Cono: preposizione

Nuestro: dittonga da nuestro

Dueno:si pensa che anche senza tilde fosse già pronunciata gn

Salbatore: la B indica una pronuncia labiale-spirante, simile alla V.

get: va pronunciato /iet/ e sarebbe est, prima persona singolare del verbo essere latino, che nella

grafia di questo manoscritto è realizzato get, dove il suono J è reso in una maniera impropria con

la G.

Sappiamo che get vale per est perché nello stesso testo troviamo l’espressione suave est che

viene glossata

con dulse get.

ena: en la, preposizione articolata, con la femminile perché honor, termine neutro, come spesso

avviene nelle lingue romanze ai termini neutri (es. onore, amore, dolore, che in spagnolo sono tutti

femminili), viene assimilato al genere femminile.

Fere:faire

face:presenza (faccia) < facies (accusativo faciem), non faciam

Si noti come la glossa di una riga e mezzo di testo latino richieda tre righe. Ciò è una prima

indicazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
2 pagine
11 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sensep di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Marinetti Sabina.