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Gli istituti no profit

Le aziende non profit sono aziende non orientate a fare profitto, ma che si occupano di assistenza sociale. Hanno finalità sociali, morali e culturali. Anche qui la remunerazione per i prestatori di lavoro è immediata. I soggetti di istituto sono prevalentemente associati e lavoratori.

Le aziende, spesso dette Organizzazioni Non Profit (ONP) o del "Terzo Settore", pur producendo beni e servizi di rilevanza pubblica, non appartengono alla pubblica amministrazione. Sono unità economiche private che beneficiano del volontariato, di apporti gratuiti dei fattori della produzione oppure dell'esistenza di un patrimonio gratuitamente conferito; non cedono la produzione (beni, servizi, liberalità) a condizioni di mercato, proprio in quanto la loro azione è fondata sull'altruismo, sulla solidarietà, sulla produzione di socialità.

L'economia aziendale studia le aziende di pertinenza dei diversi istituti, nei profili riguardanti gli aspetti istituzionali.

organizzativi, economico-finanziari, competitivi

COMBINAZIONI PRODUTTIVE sono le attività e processi strumentali alla produzione economica

RISULTATI sociali, organizzativi, economico-finanziari, competitivi

Quando in economia aziendale facciamo riferimento alla STRUTTURA la nostra testa va all'assetto istituzionale, ovvero alle regole di appartenenza di quella determinata azienda, le regole che disciplinano i rapporti dei soggetti che costituiscono l'istituto.

Possiamo dunque definire la struttura come "insieme di variabili" che definiscono l'assetto istituzionale, organizzativo e patrimoniale dell'impresa.

ASSETTO ISTITUZIONALE

L'assetto istituzionale fa riferimento ai rapporti che definiscono le relazioni tra i soggetti, persone fisiche, che costituiscono l'impresa. Questa relazione tra le persone è orientata in funzione dei fini che si è data l'impresa, delle prerogative di governo (potere) che vengono attribuite alle

persone che compongono l'organizzazione, delle modalità di esercizio di tali prerogative, imposti in unitari indirizzi di governo economico.

ASSETTO ORGANIZZATIVO

L'assetto organizzativo è la combinazione di struttura organizzativa, meccanismi operativi e potere. Sono gli organi di governance decisionali, che definiranno compiti e responsabilità dei vari soggetti operativi. Essi definiranno le modalità di specializzazione e di divisione del lavoro dell'impresa assicurandosi di attivare meccanismi di funzionamento e di fornire una chiara definizione del potere interno all'organizzazione. Di quante persone abbiamo bisogno per quella determinata attività? Quali sono i rapporti gerarchici? Quali obiettivi dobbiamo raggiungere?

ASSETTO PATRIMONIALE

L'assetto patrimoniale fa riferimento all'insieme delle risorse (insieme delle condizioni di produzione e di consumo) a disposizione dell'azienda in un determinato momento (di pertinenza).

dell'azienda ma non di proprietà). La natura di queste risorse può essere dunque: - materiale (cassa e risorse materiali come gli impianti macchinari) - immateriali, intangibili (competenze, attività, abilità, brevetti, licenze, reputazione). Più risorse materiali si hanno più si può essere produttivi. Non fanno parte del patrimonio le condizioni di lavoro personali, ovvero il lavoro. Le qualità personali dei lavoratori sono a disposizione dell'azienda, ma non sono di sua proprietà. UN MODELLINO FACILE PER ANALIZZARE IL SISTEMA D'IMPRESA È R-A-R. Risorse (K capitale, L lavoro), Attività (Organizzazione, gestione, rilevazione), Risultati (economico-finanziari, competitivi, sociali) L'azienda è un sistema che utilizza delle risorse, con queste organizza attività (organizza gli input) ed attua combinazioni produttive per ottenere risultati economico-finanziari, sociali.cui opera, influisce sulla struttura stessa, determinando eventuali modifiche o adattamenti necessari per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azienda. La relazione tra struttura, attività e risultati è quindi fondamentale per il successo dell'azienda. Una struttura ben organizzata e adeguata alle esigenze dell'attività permette di ottenere risultati positivi, mentre una struttura inadeguata può limitare il raggiungimento degli obiettivi. La logica della Resource Based View sottolinea l'importanza delle risorse interne dell'azienda, tra cui la struttura, per ottenere un vantaggio competitivo. Le risorse interne, infatti, possono essere fonte di vantaggio competitivo se sono rare, difficili da imitare, non sostituibili e se l'azienda è in grado di sfruttarle in modo efficace. In conclusione, la relazione tra struttura, attività e risultati è cruciale per il successo dell'azienda. Una struttura adeguata e ben organizzata, insieme all'utilizzo efficace delle risorse interne, può contribuire a ottenere un vantaggio competitivo e a raggiungere gli obiettivi prefissati.cui si svolge, costituisce il terreno da cui muove la riflessione strategica (6) ed entro cui si svolgono essenziali processi incrementali di apprendimento organizzativo.(7) I risultati, in via diretta, scaturiscono dalla gestione operativa e (8) si riflettono sulla stessa grazie meccanismi di controllo operativo nonché (9) sulla direzione strategica, grazie meccanismi di controllo strategico.(10) I risultati contribuiscono all'accrescimento (o alla distruzione) di risorse critiche per l'impresa. ATTIVITÀ Le (COMBINAZIONI PRODUTTIVE) possono essere riepilogate in 3 momenti: 1) organizzazione 2) gestione 3) rilevazione L'attività di Rilevazione è un momento fondamentale: ci permette di capire se l'azione (sia a livello strategico, sia livello operativo) produce i risultati sperati e se sta andando nella direzione che l'Istituto si è dato. Traduce gli effetti delle operazioni aziendali (organizzazione e gestione) sullesintesi rappresentative della ricchezza dell'azienda: CAPITALE e REDDITO, FLUSSI DI CASSA (obiettivo conoscitivo). Adotteremo un determinato modello di rilevazione in base a quali aspetti vogliamo privilegiare (latempestività, l'affidabilità, la complessità) e a seconda delle qualità, delle caratteristiche, della stabilità dell'obiettivo conoscitivo. LE AZIENDE POSSONO OPTARE PER UNA: - DIREZIONE STRATEGICA, che pianifica e programma prendendo decisioni di medio o lungo periodo e definisce l'impostazione imprenditoriale nei suoi contenuti gestionali e organizzativi. - DIREZIONE OPERATIVA che prende decisioni di breve periodo o attua processi continuativi ed è preposta allo svolgimento di attività operative. Possiamo valutare la QUALITÀ DELLA DIREZIONE attraverso 2 categorie concettuali: EFFICACIA, ovvero la performance esterna all'azienda che quantifica il grado di raggiungimento degli obiettivi che erano stati fissati EFFICIENZA.ovvero la performance interna all'azienda che fa riferimento alla capacità di ottenere il massimo risultato con il minimo spreco di risorse. RISULTATI Quando parliamo di economico-finanziari facciamo riferimento al profitto creato ma anche alle modificazioni qualitative del patrimonio generati dall'attività di impresa. Esistono diverse categorie di risultati e possono avere relazioni sinergiche e relazioni conflittuali proprie del sistema di impresa, che possono variare in base all'ottica temporale di osservazione (breve o medio-lungo periodo). 3 dimensioni del sistema d'impresa: - Dimensione economica: riguarda i risultati legati all'efficienza e all'efficacia dell'azienda nel raggiungimento degli obiettivi economici. - Dimensione finanziaria: riguarda i risultati legati alla gestione delle risorse finanziarie dell'azienda, come la liquidità e la solidità patrimoniale. - Dimensione ambientale: riguarda i risultati legati all'impatto ambientale dell'azienda, come la sostenibilità e la responsabilità sociale. Queste categorie di risultati possono essere racchiuse nella dimensione economico-finanziaria. La dimensione economico-finanziaria racchiude i risultati indicatori di economicità, di liquidità, di solidità patrimoniale, da interpretare nel contesto ambiente-impresa dinamico, mutevole, non statico. Per massimizzare la dimensione economico-finanziaria dell'azienda.bisogna tener conto della strategia ma anche delle variabili sociali. DIMENSIONE COMPETITIVA

La dimensione competitiva racchiude i risultati competitivi in cui vengono analizzati gli aspetti competitivi/strategici e l'affermazione dell'impresa sui competitor "nell'arena" in cui la stessa è impegnata (settori, mercati, nicchie di mercato).

DIMENSIONE SOCIALE

La dimensione sociale racchiude il livello di risultati, di soddisfazione, di coesione ottenuti. Riconosce la capacità o incapacità di bilanciare il rapporto con gli interlocutori sociali (*stakeholders), dei cui contributi/consensi l'impresa ha bisogno. L'azienda non deve tendere a produrre solo profitto, bensì deve tener conto dei valori sociali poiché sono funzionali allo sviluppo della società, delle persone e del sistema nel suo complesso.

Queste tre dimensioni devono tendere allo SVILUPPO, alla crescita.

*STAKEHOLDER

Qualsiasi soggetto (o un gruppo)

produzione, che permette di acquistare macchinari, attrezzature e materiali necessari per la produzione dei beni o dei servizi. Il lavoro, invece, rappresenta l'insieme delle competenze e delle capacità umane impiegate nell'attività produttiva. Comprende sia il lavoro manuale che quello intellettuale, e può essere svolto sia dai dipendenti dell'azienda che dai collaboratori esterni. Altri fattori produttivi importanti sono la terra e le risorse naturali. Questi possono includere terreni agricoli, risorse minerarie, fonti di energia e così via. La disponibilità e la qualità di queste risorse possono influenzare la produzione e la competitività di un'azienda. Infine, la tecnologia rappresenta un fattore produttivo sempre più rilevante. L'innovazione tecnologica può migliorare l'efficienza e la qualità dei processi produttivi, consentendo alle aziende di essere più competitive sul mercato. In conclusione, i fattori produttivi sono elementi fondamentali per l'attività di un'azienda. La combinazione e l'utilizzo efficace di questi fattori determinano il successo e la competitività dell'azienda stessa.

produzione generico

In altre parole si può affermare che il fattore produttivo costituisce un investimento e che esso viene investito per l'acquisto di beni economici, sia materiali che immateriali.

Negli attuali contesti competitivi, un'azienda deve il proprio successo anche a condizioni quali la conoscenza e l'esperienza del personale, l'immagine aziendale, la capacità organizzativa che non possono essere acquisiti con scambi di mercato (risorse immateriali o invisibili).

Per quanto riguarda il fattore lavoro, ci si riferisce all'impiego delle forze del corpo (lavoro manuale) o delle facoltà della mente (lavoro intellettuale) in un'attività produttiva. Il lavoro è un particolare fattore della produzione in quanto inseparabile dalla persona del lavoratore. Al fattore lavoro corrisponde la figura economica del lavoratore, il cui compenso viene definito salario per il lavoro manuale e stipendio per il lavoro intellettuale.

LA FUNZIONE

PRODUTTIVA PREVEDE TRE MOMENTI TIPICI: 1) L'acquisizione dei materiali necessari per la produzione; 2) Il processo di produzione vero e proprio; 3) La distribuzione dei prodotti finiti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
7 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fioreflores di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Panno Alessandro.