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perché si possono modificare delle ipotesi che vanno ad incidere sul debito che ha l’assicurazione a

fine anno, come: la frequenza dei sinistri, costi medi, periodo di tempo necessario per completare il

procedimento di liquidazione dei sinistri (ramo resp.civile), frequenza mortalità degli assicurati,

atteggiamento degli assicurati, rendimento finanziario degli investimenti e gli oneri distributivi e

gestionali della compagnia. A seconda della fase del processo produttivo e del ramo al quale si

riferiscono le riserve rappresentano valori relativi a: 1) premi incassati per rischi in corso a fine

esercizio 2) premi incassati in anticipo in misura maggiore di quella tecnicamente dovuta 3) danni

denunciati ma non ancora liquidati a fine esercizio 4) danni liquidati ma non ancora pagati a fine

esercizio (perché non si è concluso l’iter amministrativo per il trasferimento dei fondi);

All’interno di questi valori si può effettuare una distinzione tra le riserve che costituiscono vere e

proprie rimanenze passive (Riserva premi e Riserva matematica la cui costituzione deriva dalla

necessità da parte dell’assicurazione di accantonare parte dei premi relativi a contratti in corso, che

nonostante siano stati già riscossi sono destinati a far fronte ad impegni futuri) e riserve che

rappresentano debiti (Riserva da sinistri e Riserva per somme da pagare rappresentano delle

posizioni debitorie per la compagnia in quanto l’evento assicurato si è già verificato).

Nel ramo danni le riserve che assumo rilevanza sono: la riserva sinistri e la riserva premi, mentre

nel ramo vita abbiamo le riserve matematiche che rappresentano circa il 90% delle passività.

Riserve tecniche rami danni

La loro formazione è riconducibile a 2 fenomeni: in primis al fatto che la durata del contratto anche

se annuale non coincide con l’anno del bilancio e in secondo luogo l’impegno dell’assicuratore non

si esaurisce allo scadere dell’anno di copertura del contratto. Dal punto di vista normativo il

regolamento IVASS n16 del 2008 prevede che l’impresa che esercita i rami danni ha l’obbligo di

costituire per i contratti del portafoglio italiano, riserve tecniche che siano sempre sufficienti a far

fronte, per quanto ragionevolmente prevedibile agli impegni derivanti dai contratti di assicurazione.

Le riserve sono costituite al lordo delle cessioni in riassicurazioni (cioè anche se una parte dei debiti

che la società vanta nei confronti degli assicurati viene ceduta ad una società di riassicurazione, la

compagnia sarà obbligata a scrivere in bilancio l’ammontare originario delle passività e nel lato

dell’attivo emergeranno i crediti che vanta nei confronti della società riassicurativa), nel rispetto

delle disposizioni e dei metodi di valutazione stabiliti con regolamento dall’IVASS. L’impresa che

esercita i rami danni alla fine di ogni esercizio costituisce: la riserva premi, la riserva sinistri, la

riserva per sinistri avvenuti ma non ancora denunciati alla chiusura dell’esercizio (INBR), la riserva

di perequazione (per i rischi catastrofali), di senescenza (malattia) e per la partecipazione agli utili e

ai ristorni.

Riserve matematiche

Capitale differito: nel caso di premio unico al momento della stipulazione del contratto

l’ammontare della riserva matematica è 0, perché al momento della stipula il contraente paga 429

euro e l’impegno dell’assicurazione è di corrispondere un capitale in vita fra n anni se il contraente

è ancora in vita, noi sappiamo che l’impegno dell’assicurazione alla scadenza del periodo di

differimento è di 1000 euro, ma in T=0 se noi lo attuarializziamo il suo valore sarà pari a 429 euro

che corrisponde esattamente al premio pagato dall’assicurato. Dopo la stipula del contratto e più

precisamente in un T qualunque compreso tra 0 < T < n, il debito dell’assicurazione cresce fino a

quando alla scadenza è pari a mille infatti ad esempio in T=10 sarà pari ai 1000 euro attuarializzati

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher calosh22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle aziende di assicurazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Pilcher Flavio.