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GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

La gestione della produzione fa riferimento al processo di pianificazione e regolamentazione di tutte le attività svolte dalla funzione produzione che è responsabile dell’effettiva trasformazione dei materiali in prodotti finiti.

L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI

Nel 1700 c’è stata un evoluzione del contesto sociale, della tecnologia e delle variabili competitive delle aziende

Nel 1784 son nati i primi telai meccanici. Parallelamente anche il modello industriale si è evoluto di conseguenza

Con la rivoluzione industriale si passa dal lavoro manuale a collettivo e con l’introduzione della macchina a vapore inizia la meccanizzazione del lavoro

L’elettricità dà avvio alla seconda rivoluzione industriale a partire dal 1870 con l’avvento del motore a scoppio (aumento e utilizzo del petrolio come fonte di energia)

In questo periodo si instaura legame tra scienza, tecnologia e industria

Si ha inoltre un cambiamento sociale perché con l’elettricità arriva la luce che illumina fabbriche e prolungo le ore di lavoro poiché si può lavorare anche di notte

C’è inoltre una rivoluzione anche dei trasporti delle comunicazioni ecc

La terza rivoluzione industriale nel 1970 con la nascita dell’informatica che consente di introdurre l’automazione delle fabbriche

Quindi prima riv: macchina a vapore

seconda riv: elettricità

terza riv : automazione

Fino ad arrivare al 2010 con la quarta rivoluzione industriale dove si ha la digitalizzazione

A livello produttivo significa che i dispositivi-uomo-sistema sono interconnessi

Quindi il valore che ricaviamo è la disponibilità di dati informazioni disponibili tempo reale

in modo tale da ottimizzare la produzione, i rapporti con altre aziende e capire ipotetici problemi delle macchine. Il mondo inizia quindi ad esser interconnesso

Tutto si ricollega all’OTTIMIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

Fattori competitivi

Dal punto di vista delle variabili competitive

Agli inizi del 1900 abbiamo una forte focalizzazione sul costo e vengono introdotte le prime catene di montaggio con l’obiettivo di ridurre i costi

Si parla quindi di produzione di massa dove si ha l’ingresso sul mercato di una grande quantità di beni ad un basso costo

Quindi le persone grazie a ciò possono permettersi di acquistare non solo beni primari ma anche durevoli (automobili,biciclette, elettrodomestici)

Ciò va in parallelo con lo sviluppo del ceto medio, l’urbanizzazione e l’aumento degli stipendi

Gli anni intorno al 1990/1995, sono gli anni in cui si sviluppa la filosofia della “lean manufacturing” provenienti dal Giappone

L’obiettivo è incentrato sulla qualità infatti ci si inizia a focalizzare sull’eliminazione degli sprechi all’interno dell’azienda per concentrarsi sulla qualità

Negli anni 2000 ci si sposta verso la personalizzazione (customization) e l’obiettivo è soddisfare i bisogni del cliente che vuole un determinato prodotto

LA PRODUZIONE DI MASSA DEL ‘900 Data fondamentale è il 1915 dove Henry Ford introduce nello stabilimento della Ford la prima catena di montaggio delle macchine Si basa sui principi di Tylor il quale sosteneva che il metodo migliore più economico ed efficiente è quello di dividere le fasi produttive in tante operazioni elementari -> catena di montaggio Il tempo per produrre una macchina è arrivato a 93 minuti e tra 1915 e 1920 la metà delle macchine erano Ford. Uno dei meriti di Ford è stato la riduzione dei tempi e del costo Nel 1915 una macchina costava 850 dollari contro i concorrenti di 2000 dollari Ma oltre ad aver ridotto i costi, ha aumentato anche il salario dei dipendenti (5 dollari/gg) e ciò ha reso possibile l’acquisto delle auto Verso fine anni 60 iniziano problemi per aziende: c’era una maggior competizione, (anni di piombo) aumento del costo delle materie prime e le aziende si trovano costrette a minimizzare i costi e a differenziarsi Negli anni 80 (1970 terza riv con automattizzazione) arriva l’ICT quindi iniziano a fare investimento in automazioni Inizia quindi a diventare importante la qualità e la flessibilità (= capacità di reagire a cambiamenti in modo veloce e con bassa costi). Negli anni 90 il cliente è più esigente, il mercato globale e la velocità è la caratteristica fondamentale Fino al 2000: produrre a bassi costi, alta qualità, soddisfare cliente

INDUSTRIA 4.0 È la capacità di integrare in modo armonico nuove tecnologie digitali e nuovi approcci manageriali con le tecnologie digitali e i metodi tradizionali di fare impresa, al fine di perseguire i livelli di produttività e flessibilità richiesti dal mercato

Tecnologie dell’industria 4.0:

  • Integrazione orizzontale: azienda è connessa con fornitori e clienti
  • Veicoli autonomi: ottimizzazione dei flussi, maggiore sicurezza e riduzione dei costi
  • Internet of things : tutti i sensori che raccolgono dati da prodotti, sistemi produttivi e li mettono a disposizione ad un data center (cloud). Quindi possono monitorare macchine in tempo reale, tracciare prodotti, fare previsioni sulle macchine
  • Cloud
  • Robot collaborativi
  • Cyber physical production system
  • Additive manufacturing

Ma non si tratta solo di tecnologie ma comprende anche nuove competenze (per scegliere, implementare e gestire tecnologie) e organizzazione, orientamento al cliente e propensione al rischio e nuovi modelli di business Benefici

  • Flessibilità
  • Velocità
  • Produttività
  • Qualità
  • Competitività prodotto

I flussi produttivi

  • LINEARE
  • CONVERGENTE
  • CONVERGENTE & DIVERGENTE

Modalità procedurale

Mette in evidenza gli aspetti operativi del processo produttivo, descrivendo tutte le varie funzioni che costituiscono la procedura operativa di gestione della produzione.

Comprende le fasi di:

  • Programmazione aggregata
  • Programmazione dei fabbisogni (quali materiali servono per realizzare il prodotto)
  • Schedulazione delle operazioni di produzione
  • Controllo della produzione

Lo strumento tipico il flow-chart dove metto in sequenza tutte le attività che vengono fatte per prendere decisioni come la pianificazione della produzione

Modalità strutturale

Descrive il processo dal punto di vista statico; si descrive cioè l’insieme fisico delle unità che compongono il sistema produttivo

Lo strumento descrittivo è il lay-out: esso rappresenta in pianta l’allocazione di tutte le risorse tecnologiche facente parti del processo produttivo in modo da avere come vengono disposte le risorse

  • Componentistica
  • Tessile-abbigliamento

La produzione su commesso ripetitiva

E' questo il caso in cui il Lead Time di produzione è inferiore al tempo di risposta consentito dal mercato. Quindi il cliente emette l'ordine, definisce le specifiche e può aspettare per il tempo necessario per la produzione che segue un catalogo.

Caratteristiche:

  • La gamma è ampia e il prodotto fortemente differenziato
  • Il consumo del prodotto è ripetitivo e pertanto le sue caratteristiche tecniche sono note a priori (produzione a catalogo)
  • Dopo l'ordine del cliente possono iniziare subito le operazioni produttive
  • Attività: analisi esigenze del mercato, individuazione delle caratteristiche e delle funzionalità del prodotto coerenti con il target di mercato, formulazione delle specifiche da inserire nella scheda prodotto

Esempi:

  • Macchine utensili, locomotori, centrali telefoniche, grandi elaboratori
  • Abbigliamento, calzaturiero: campionario con i campioni di ogni prodotto da proporre

La produzione su commessa singola

E' questo il caso in cui il Lead Time di produzione è inferiore al tempo di risposta consentito dal mercato. In questo caso non disponiamo di un catalogo ma c'è una fase di progettazione insieme al cliente

Caratteristiche:

  • La gamma di prodotti realizzabili è virtualmente infinita e comunque non è definita a priori (no catalogo)
  • Non è ravvisabile nessuna ripetitività nel consumo dei prodotti
  • Il prodotto è definito completamente solo all'atto dell'emissione dell'ordine cliente (produzione su specifica)
  • Dopo l'emissione di un ordine cliente hanno luogo non solo le attività produttive ma anche quelle tecniche di progettazione ed ingegnerizzazione di prodotto-processo

Esempi:

  • Navi, abiti su misura, edifici, impianti industriali

ASSE GESTIONALE

Definisce la modalità secondo cui viene realizzato l'output, in dipendenza dalle caratteristiche tecniche dell'impianto, dalla ripetitività del consumo dei beni prodotti e da considerazioni di carattere tecnico-economico

Si distinguono le seguenti modalità:

  1. Produzione unitaria: esattamente la quantità richiesta dal cliente
  2. Produzione intermittente (lottizzata): la dimensione del lotto di produzione non dipende dal quantitativo richiesto dal cliente, ma viene determinata sulla base delle caratteristiche del sistema produttivo/logistico
  3. Produzione continua
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
43 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dan.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione della produzione industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pirola Fabiana.