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ANALISI TECNICA

COSA È L'ANALISI TECNICA?

Intende e cerca di fare delle previsioni sui prezzi futuri in base allo studio dei prezzi passati e altre statistiche disponibili sul mercato, in particolare l'altro elemento che a volte viene utilizzato sono i volumi negoziati. L'idea è (92) guardo i prezzi passati perché utilizzo questo input informativo ai fini previsionali, per prevedere i prezzi futuri, in modo che metto in atto una strategia di investimento.

L'analisi tecnica se vogliamo è anche precedente all'analisi fondamentale di cui abbiamo parlato fino ad ora, perché troviamo le prime regole di analisi tecnica, già dalla fine dell'800 Charles Dow (da cui l'indice Dow Jones) è stato uno dei primi sviluppatori di regole di analisi tecnica. Quindi è stata utilizzata l'analisi tecnica per tanti anni, negli ultimi 60-70 anni è stata utilizzata in maniera molto

intensa.L'analisi tecnica (slide 4) è oggetto di grandi critiche da parte dell'accademia e non solo, soprattutto quando la decliniamo in termini di regole di analisi tecnica, e questa quotation di Malkiel, è molto dura, scrive: ho una distorsione verso i chartist (sono gli utilizzatori dell'analisi tecnica in termini di regole). Questa non è una mia personale predizione ma è fondata su ragionamenti professionali, perché dice l'analisi tecnica è un anatema per il mondo dell'accademia, è facile prendersela con l'analisi tecnica, questo perché il metodo è falso e poi è semplice mostrare quanto il metodo sia falso. Ho un input che sono i prezzi passati e li uso per fare i prezzi futuri, siamo nella forma di efficienza debole, ma quando l'efficienza è in forma debole, come vado a descrivere l'andamento dei prezzi? Random walk il prezzo al tempo t è uguale al

prezzo al tempo t-1 e il termine di errore. P(t)=P(t-1) +e. Se sono in un contesto di random walk con drift avrò anche un intercetta alfa che in qualche modo mi sintetizza le caratteristiche in termini di rischio essenzialmente del titolo di cui mi sto occupando. Quindi questo è il tipo di movimento che mi aspetto nei prezzi se assumo di essere in un mercato efficiente in forma debole. Se il mercato è efficiente in forma debole e quindi i prezzi seguono questo movimento, c'è spazio per l'impiego dell'analisi tecnica? NO, se ha un movimento casuale, l'analisi tecnica sarebbe una perdita di tempo perché tutto ruota intorno al termine di errore. In termini economici, l'espressione è P(t)=P(t-1) +e, questo termine di errore cosa rappresenta? Uno shock, è informazione inattesa, sono le nuove notizie (bad o good news). Proprietà del termine di errore: - Valore atteso del termine di errore è zero. E (e)=0.

Covarianza di due termini di errori consecutivi nel tempo uguali a zero. COV (et|es) = 0.

Significato di queste due proprietà:

La prima vuol dire che è in media è imprevedibile perché alcune volte ho che il prezzo di oggi rispetto al termine di ieri è imprevedibile perché ho questo termine di errore che a volte può essere una buona notizia a volte può essere una cattiva notizia, mediamente è zero. Questo è il significato del valore medio, alterno notizie inattese positive a notizie inattese negative.

La seconda proprietà, cov in termini di errore nulla, in termini economici mi sta dicendo che se oggi ho una notizia positiva domani potrebbe essere negativa, cioè le notizie, le informazioni inattese nuove nel tempo non sono correlate l'una all'altra.

In particolare, la prima proprietà è da sottolineare, porta con sé un'implicazione sul rendimento, perché il rendimento

al tempo t, lo troviamo Prezzo t – prezzo t-1 / prezzo t-1. Ma se scomponiamo tutto questo introducendo la random walk, cioè scriviamo che e et\P(t) = P(t) +e(t) – P(t-1) + (t-1) / Pt-et = …et Se poi E(et)=o, valore attesi di è uguale a zero, il rendimento è uguale a zero. Questo è il problema, il fatto che sono in un contesto di random walk (slide 6 con drift), tutto questo porta con se una conseguenza importante sui rendimenti perché mi porta a dire che se i prezzi seguono una random walk ho il problema che il valore del termine di errore mi esprime il rendimento e quindi il valore atteso di questo termine di errore è zero il rendimento è zero. Cioè la conseguenza di un meato efficiente in forma debole è che il rendimento atteso è nullo. E torniamo a Malkel. Più volte abbiamo detto il corollario della postulazione dell’efficienza di mercato è che i rendimenti anomali sono nulla, qui

addirittura nella forma debole i rendimenti attesi sono nulli. Quindi se i mercati sono efficienti e quindi il prezzo seguono random walk ci sarebbe poco spazio per una strategia. Cerchiamo di capire se c'è spazio o meno per provare qualcosa anche utilizzando l'analisi tecnica, dobbiamo capire se questa ipotesi di efficienza in forma debole trovi o meno conferma in evidenza empirica. Se trovasse piena conferma non ci sarebbe bisogno di proseguire nella parte dedicata all'analisi tecnica.

Slide 9

Asse ascisse rendimento al tempo t, ordinate rendimenti +1 (rendimenti consecutivi nel tempo). Ogni grafico riferito a un indice: Ftse 100, Nikkei, Dax, S&P. indichiamo la relazione dei rendimenti in settimane consecutive.

Guardando questi grafici, i prezzi si muovono con una random walk quindi efficienza in forma debole oppure no? I puntini non seguono una regolarità, è una distribuzione casuale. La random walk mi fa dire che la distribuzione nei rendimenti nel tempo, la

nulla. Quindi se ci fermiamo a questi indicidiciamo che i mercati sono efficienti in forma debole.Se ci fermassimo qui non ci sarebbe spazio per l'analisi tecnica.
Slide 12 facciamo un'altra analisi, lavoro di Lo and MacKInlay, studio delle auto correlazioni,et esabbiamo detto che la covarianza e è uguale a zero. Cioè abbiamo detto che la cov in terminidi errore è nulla. Quindi l'autocorrelazione dei rendimenti è nulla.Vediamo se questa autocorrelazione dei rendimenti è nulla oppure no.Andiamo a vedere i risultati di questo lavoro dove vengono stimate le auto correlazione deirendimenti su quattro diverse possibili configurazioni, indici value-weighted le small cap entranocome small cap e le large cap entrano come large cap, in questo indice il peso è sul valore quindialla fine peserà di più le large cap.Poi abbiamo equal weighted, indice costruito sullo stesso basket di azioni, ma pesando in

manierauguale large e small cap, quindi pesato di più le small cap. Poi abbiamo l'indice delle sole small cap e l'indice delle sole large cap. Per ciascun indice andiamo a stimare l'autocorrelazione nei rendimenti giornalieri, nei rendimenti settimanali e nei rendimenti mensili. Tutti i valori che vediamo nelle celle sono i valori di autocorrelazione nei rendimenti. Se Fama avesse ragione e i mercati fossero efficienti in forma debole in tutte queste celle avremmo dovuto trovare zero, ma noi troviamo tutti valori diversi da zero. Sono tutte autocorrelazioni positive, quindi nel breve termine le auto su indici sono positive, se ho un aumento nel prezzo da oggi rispetto a ieri, il prezzo di domani rispetto a quello di oggi va nella stessa direzione. Per alcuni indici l'autocorrelazione è significativamente significativa, vediamo valori alti per le small cap e anche per l'indice equal, perché le small cap presentano un'autocorrelazione.

positivapiù marcata rispetto alla large cap. Quando aumenta autocorrelazione? Su orizzonti più brevi,perché auto giornalista è più alta di quella mensile.Questa tavola ci da delle info rilevanti.

- Autocorrelazioni positive nei rendimenti, quindi qualche dubbio sull’efficienza in forma debole me lo insinua

- Autocorrelazione è molto marcata per le small cap, la spiegazione potrebbe essere che un trading non sincronico, cioè la bassa liquidità di questi titoli mi spiega perché l’autocorrelazione è più forte

- Quanto più breve è l’orizzonte di riferimento tanto maggiore e la correlazione. Tutto questo apre apre l’utilizzo dell’analisi tecnica, in particolare andiamo a vedere meglio la questione, quelli che abbiamo visto sono orizzonti brevi, sul breve termine l’autocorrelazione dei rendimenti degli indici è positiva, ma ci ricorderemo che sul breve termine

l’autocorrelazione dei rendimenti dei singoli titoli è invece negativa (i modelli di asset pricing ci dicono che per il bid ask è negativa). Noi ci occupiamo di gestione di portafoglio quindi di un insieme di titoli quindi a noi interessa la proprietà di insiemi di titoli espressi in un indice, e quello che vediamo nel mercato è che l’autocorrelazione dei rendimenti di indici nel breve termine è positiva, ma noi ci ricordiamo dalle teorie di asset pricing che se parlo di singoli titoli ho un’autocorrelazione negativa. Ma non posso sviluppare solo strategie che investono da qui al prossimo mese, quindi in termini generali come si comporta l’autocorrelazione? L’autocorrelazione dei rendimenti di portafoglio (indici) nel lungo periodo è invece negativa. Quindi nel breve è positiva, nel lungo è negativa. Grazie allo studio di De Bondt and Thaler entro nella prima delle strategie basate sull’analisi tecnica, in.

Termini di analisi tecnica forza relativa. (distinzione da un lato le famiglie basate su analisi tecnica forza relativa dell'altro l'analisi tecnica regole).

La prima delle strategie di analisi tecnica forza relativa è quella di De Bondt and Thaler.

Questa è una strategia interessante perché ha vinto un premio Nobel e poi perché è una strategia molto semplice ma molto efficace perché ha individuato un comportamento molto diffuso.

È una strategia con cui Thaler avvia la finanza comportamentale.

Identifica il comportamento della over reaction, quello che studia è che gli investitori soprattutto non esperti tende a sovra reagire alle notizie inattese e drammatiche, se la notizia è cattiva l'investitore tende a vendere più di quanto il fondamentale della notizia indicherebbe di fare.

Crisi pandemia, discesa prezzi mercato, reazione investitore poco esperto: vende.

In finanza comportamentale li chiamiamo bias.

egia di investimento basata su di esso.
Dettagli
A.A. 2020-2021
55 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia.varilotta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione del portafoglio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Beccalli Elena.