Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Gestione Bancaria Pag. 1 Gestione Bancaria Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione Bancaria Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione Bancaria Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione Bancaria Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione Bancaria Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione Bancaria Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL PROCESSO DI AFFIDAMENTO E L'ISTRUTTORIA DI FIDO

La segmentazione della clientela in ottica commerciale prevede la suddivisione dei clienti in: a) Retail: persone fisiche, le cui necessità sono rivolte ad agevolare il consumo, alla gestione della liquidità, all'acquisto o alla ristrutturazione di immobili per abitazione. b) Small business: piccole attività economiche, caratterizzate dall'utilizzo di schemi contabili semplificati. c) Corporate: altre società di persone o di capitale di ridotta dimensione. Dispongono di contabilità ordinaria, redigono il bilancio e presentano limiti alla confusione del patrimonio della società con quello dei soci. d) Large corporate: altre società di capitale (nazionali, estere, gruppi industriali), che possono essere dotate di rating di agenzie specializzate ed avere titoli quotati nei mercati regolamentati. I rapporti di credito sono gestiti dalle filiali o direttamente dalla direzione.nella valutazione del merito creditizio i fattori qualitativi sono importanti. Nella segmentazione commerciale la classificazione è essenzialmente sul profilo dei bisogni finanziari. Sotto il profilo gestionale e ai fini dell'applicazione del prezzo, il processo di segmentazione è differente da quello tradizionale. Infatti, la segmentazione finalizzata al pricing è focalizzata sul merito di credito (rischio) perché le modalità di manifestazione dell'insolvenza sono differenti tra segmenti di clienti ed il set di informazioni è diverso. Inoltre, la scala di segmentazione può essere in questo caso più o meno raffinata (discreta ma non puntuale) ed ha come obiettivo la formulazione di rating interni. Tale processo ha come prodotto finale la definizione di un prezzo medio del rischio riferito alla classe di rischio (segmento). La banca si muove in un contesto di informazione incompleta, a causa della presenza di asimmetrie informative.lequali possono portare a fenomeni di selezione avversa e di azzardo morale. In tale contesto la leva di prezzo tende a discriminare i clienti appartenenti alla stessa classe di rischio ma più o meno capaci a generare informazioni utili, e da ciò si verifica un fenomeno di razionamento del credito per evitare di assumere rischi non misurabili. La sequenza operativa del processo di valutazione prevede tre fasi principali: 1. Il processo preliminare di valutazione, nel quale si determina il profilo del fabbisogno e si valutano la capacità di rimborso e di merito del credito. Quindi si apprezza la capacità di rimborso dei soggetti richiedenti credito (rischio di credito) e si verificano le compatibilità tra la singola richiesta e le scelte di volume e composizione del portafoglio (rischio di portafoglio). 2. La scelta dei contratti di finanziamento, decidendo importi, forme tecniche di utilizzo, tassi, prezzi e garanzie. Si raccolgono informazioni di diverso tipo per valutare la sostenibilità del finanziamento e il rischio associato. 3. La gestione del credito, che comprende il monitoraggio costante della situazione finanziaria del cliente, l'aggiornamento delle informazioni e la valutazione periodica del rischio di credito. Queste fasi sono fondamentali per garantire una corretta valutazione del rischio e una gestione efficace del credito.tipo per descrivere e valutare il progetto di investimento; tuttavia, il contesto resta di informazione incompleta (l'asimmetria si può solo ridurre) e l'informazione fornita va valutata sotto il profilo della veridicità e della completezza. Inoltre, esiste un trade off tra costo marginale dell'informazione e utilità marginale della stessa. Infine, si verificano le garanzie, il cui ruolo è anche segnalare la qualità delle informazioni fornite e del progetto imprenditoriale proposto. 3. Il monitoraggio del debitore, che prevede il controllo degli utilizzi del credito e la verifica della capacità di rimborso. La banca verifica costantemente la rischiosità della posizione finanziata attraverso: servizio del debito; affidabilità del debitore con utilizzo di informazioni rilasciate da credit information systems (centrali rischi); controllo dello stato di attuazione dei programmi di impresa; controllo del profilo dei flussi.di incassi e pagamenti (attraverso il rapporto di c/c). Riassumendo, l'affidamento è un processo differenziato per ciascun segmento inquadrato all'interno delle linee guida di politica creditizia e prevede quattro fasi principali (si aggiunge un'ulteriore fase dopo il monitoraggio): 1. Valutazione del merito di credito (rating): è il processo guida relativo alla valutazione del profilo di rischio; può prevedere differenziazioni per segmenti di clientela diversi. 2. Delibera: si definisce il livello di rischio tollerabile e le eventuali mitigazioni richieste. Può riguardare sia una nuova erogazione che il rinnovo. 3. Monitoraggio: consiste nel monitoraggio periodico delle posizioni in essere ed è finalizzato a prevenire situazioni di deterioramento o a prevedere revisioni della struttura tecnica. La periodicità di monitoring è differente a seconda del profilo di rischio e degli utilizzi. 4. Recupero: si definiscono le azioni di recupero per le posizioni in sofferenza, al fine di minimizzare le perdite. In conclusione, l'affidamento è un processo complesso che richiede una valutazione accurata del merito di credito, una delibera basata sul livello di rischio tollerabile, un monitoraggio costante delle posizioni e, se necessario, azioni di recupero per le posizioni in sofferenza.recupero di posizioni deteriorate o possibili soluzioni alternative. Questa fase richiede il coinvolgimento di aree e di responsabilità diverse della struttura dell'azienda. Le procedure di affidamento comportano un meccanismo di valutazione (istruttoria di fido) volto a determinare le dimensioni del fabbisogno, le modalità di copertura e la capacità di rimborso dell'affidato (sostenibilità del debito). L'istruttoria di fido è scomponibile in fasi: - Analisi delle qualità personali (profilo) del richiedente, tramite la raccolta e produzione delle informazioni al necessarie per la misurazione del rischio di credito e della qualità creditizia. In questa fase si procede non solo a reperire le informazioni, ma anche a verificarne la correttezza e la completezza (verifica degli aspetti formali della documentazione). - Analisi di tipo qualitativo, che consiste nella valutazione delle politiche aziendali e delle strategie.nel posizionamento di mercato dell'azienda e nella valutazione dei prodotti. L'analisi qualitativa si propone di determinare un quadro di riferimento in cui contestualizzare le analisi economico-finanziarie e l'evoluzione del fabbisogno finanziario. - Analisi di tipo quantitativo, che prevede analisi di bilancio e finanziarie, la valutazione dei budget e dei bilanci previsionali e l'utilizzo di modelli previsionali (modelli di rating, sistemi di scoring o di previsione delle insolvenze). Questa fase è rilevante per la misurazione della rischiosità del richiedente e dell'operazione. - Analisi previsionali, che costituiscono una modalità di valutazione dell'evoluzione della gestione aziendale e dei suoi effetti sull'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. I principali obiettivi sono di analizzare e verificare i risultati reddituali e finanziari, determinare il fabbisogno finanziario, valutare la sostenibilità della gestione.verificando se l'ammontare e la durata del fabbisogno finanziario sono in linea con la capacità di finanziamento dell'impresa. Si effettuano valutazioni di sintesi e si monitora la posizione, analizzando i risultati delle fasi precedenti e elaborando una relazione di fido che riassume le valutazioni effettuate. Le procedure di affidamento prevedono: a) Politiche del credito formalizzate: presidio a livello di gruppo, linee guida coerenti con strategie di portafoglio, definizione esplicita di livelli di tolleranza al rischio. b) Omogeneizzazione delle procedure (attività e strumentazione). c) Autonomia e livelli decisionali in base al rischio (rating). d) Specializzazione per segmenti su: sistemi e processi, modelli di erogazione e di monitoraggio. Le politiche creditizie analizzano il profilo di rischio oggettivo della controparte e il valore commerciale della relazione. In particolare, si valuta la coerenza tra politiche commerciali e di rischio.vincoli di importo e dicomposizione dell'affidamento, la costituzione o richiesta di garanzie e le possibili azioni di recupero. 3.4. LA SCELTA DELLE FORME TECNICHE La scelta della forma tecnica si riferisce principalmente alle modalità di utilizzo e di rimborso del prestito, alle garanzie che possono essere fornite ed alla quantificazione del pricing. Essa riguarda: - La finalizzazione della richiesta, ovvero la formulazione della proposta di prestito, anche in seguito ad approfondimenti tra gestore e cliente. - La valutazione della coerenza tra tipologia di fabbisogno e richiesta, ma anche tra proposta e richiesta. - La valutazione di coerenza tra la richiesta e le politiche del credito aziendali. Innanzitutto, la scelta delle forme tecniche dipende dalla relazione tra impieghi di capitale e fonti di finanziamento; in altre parole, le passività a breve andranno a finanziare i prestiti a breve, mentre quelle a medio-lungo termine copriranno i prestiti a lungo. Tra leforme tecniche utilizzate è possibile distinguere in: - Prestiti in bianco (scoperti di conto): sono prestiti privi di garanzia e ad utilizzo flessibile. - Prestiti a base controllata (anticipo di effetti o riba): l'erogazione di tali prestiti è subordinata alla presentazione di crediti non ancora scaduti. Questa forma tecnica rappresenta un primo argine di controllo del rischio, in quanto è richiesta la presentazione dei crediti. - Prestiti a base garantita (mutui): sono coperti da una garanzia e sono perlopiù ad utilizzo integrale. Questa tipologia di prestiti richiede l'attivazione del secondo argine di controllo del rischio. Inoltre, possono essere previsti dei limiti di fido interni, la cui finalità è prevalentemente quella di controllarne gli utilizzi ed il rischio. In assenza di limiti interni il fido si definisce promiscuo. Per quanto riguarda il pricing di un finanziamento, occorre considerare tutte le componenti di costo ed ilmargine di profitto obiettivo che la banca si propone di realizzare attraverso il prestito. In generale, le componenti del prezzo di un finanziamento sono: il costo del funding, i costi operativi, il costo della perdita attesa, il costo del patrimonio assorbito ed il rendimento obiettivo. 3.5. LE INFORMAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO DI CREDITO Le informazioni fornite dal cliente sono, dal lato dell'impresa, i bilanci, i prospetti di flussi di cassa e budget e le informazioni sul settore di appartenenza/area geografica e sui mercati di riferimento. Per i privati, invece, sono richiesti la certificazione del reddito percepito, l'indicazione delle spese ricorrenti ed i comportamenti finanziari. Per quanto riguarda la valutazione del rischio, l'acquisizione delle informazioni è funzionale a comprendere i bisogni dei clienti ed individuare i prodotti più adatti (prospettiva commerciale), ma anche ad ottenere una misura del rischio di ogni prestito.dell'intero portafoglio (prospettiva gestionale o di rischio). Per fare ciò si utilizzano normalmente fonti informative esterne (bilanci), interne (andamentali interne) e di sistema o andamentali di sistema (centrale rischi) ed
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
29 pagine
9 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MF0909 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Patarnello Arturo.