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Esercizio
Sia T: R3 → R2 con T
B =
Calcolo
MB',B(T):
Il vettore delle coordinate rispetto alle due basi scelte, T agisce per moltiplicazione per MB',B(T):
Osservazioni
- Se cambio le basi, la matrice, in generale, cambia.
- Se T è l'applicazione nulla, allora MB',B(T) = O
- Se T = Id e B = B', MB',B(T) = I
Nucleo
Sia T:V→V' un'applicazione lineare, dim V=u. Il nucleo di T è
Ker T = {v ∈ V: T(v) = 0}
Proprietà
Ker T è un sottospazio vettoriale di V e dim Ker T = u - rg A, dove A è la matrice associata rispetto a qualsiasi scelta delle basi.
Dimostrazione
Ker T ≠ 0 : 0 ∈ Ker T perché T(0) = 0
- Chiuso rispetto alla somma: se v₁, v₂ ∈ Ker T, allora
T(v₁ + v₂) = T(v₁) + T(v₂) = 0 + 0 = 0
quindi v₁ + v₂ ∈ Ker T
- Chiuso rispetto al prodotto: se v ∈ Ker T, allora
T(cv) = cT(v) = c0 = 0
quindi cv ∈ Ker T.
Teorema (della dimensione o Nullità + Rango)
dim Ker T + dim Im T = dim V
Dimostrazione
- dim Ker T = dim V - rg A
- dim Im T = rg A
Se T è un isomorfismo, ovvero iniettiva e suriettiva (Im T = V'), abbiamo
0 + dim V' = dim V
Esercizio
Sia T: V -> V' un'applicazione lineare, dim V = n e dim V' = m. Dimostrare che:
- se n < m, T non è iniettiva
- se n > m, T non è suriettiva
Aiuto: Usare Th. Nullità + Rango
Esercizio
Data un'applicazione lineare
T: ℝ3 → ℝ3
(x1 x2 x3) ↦ (-x1 + 2x2 + x3)(5x1 + 8x2 - 6x3)(-3x1 + 5x2 + 4x3)
è un isomorfismo e, nel caso lo sia, trovarne l'inversa.
ME, E(T) = |-1 2 1||5 -8 -6| = A|-3 5 4|
det A ≠ 0 ⇒ isomorfismo
Calcoliamo A-1:
A-1 = |2 3 4||2 4 1||-1 1 2|
T-1: ℝ3 → ℝ3
(x1 x2 x3) ↦ (2x1 + 3x2 + 4x3)(2x1 + x2 + 4x3)(-x1 + x2 + 2x3)
Definizione
Una matrice A ∈ Mn(ℝ) è DIAGONALIZZABILE se è simile ad una matrice diagonale.
Un endomorfismo è DIAGONALIZZABILE se la matrice associata a rispetto a qualsiasi base è diagonalizzabile, ovvero se esiste una base B per cui MB,B(T) è diagonale.
Domande
- Come si fa a
- vedere se una matrice (o un endomorfismo) è diagonalizzabile?
- trovare la base che la diagonalizza?
- trovare la forma diagonale di una matrice (o un endomorfismo) diagonalizzabile?
Autovettori e Autovalori
- Sia T: V → V un endomorfismo. Un vettore ν ∈ V, ν ≠ 0ν si dice AUTOVETTORE di T se la sua immagine è proporzionale a ν, ovvero T(ν) = λν per un certo λ ∈ ℝ.
- Sia A ∈ Mn(ℝ). Un vettore ν ∈ ℝn, ν ≠ 0ν si dice AUTOVETTORE di A se è un autovettore di L : ℝn → ℝ, ovvero se Aν = λν per un certo λ ∈ ℝ.
In entrambi i casi, λ si dice AUTOVALORE e è autovalore di autovettore ν.