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Siano A = (aij)
B = (bij) ∈ Mm,n(IR)
A = B ↔ aij = bij
∀i = 1,2,...
∀j = 1,2,..., m
MATRICI UGUALI
0m,n ∈ Mm,n(IR)
MATRICE NULLA
ha solo elementi uguali a 0
In (IR)
MATRICE IDENTICA
matrice quadrata di ordine n che ha elementi uguali a 1 nella diagonale principale e il resto sono 0
1{0, se i ≠ j
dij = {1, se i = j
DELTA O SIMBOLO DI KRONECKER
generico elemento di posto i,j nella matrice identica
AT
MATRICE TRASPOSTA DI UNA MATRICE
si ottiene scambiando le righe con le colonne
SOMMA TRA MATRICI
si può calcolare solo se le due matrici sono dello stesso ordine
PROPRIETÀ
∀ A B ∈ Mm,n (IR)
COMMUTATIVA
A + B = B + A
ASSOCIATIVA
(A + B) + C = A + (B + C)
ELEMENTO NEUTRO DELLA SOMMA
0m,n
MATRICE OPPOSTA
∀ A ∈ Mm,n (IR) ∃ B ∈ Mm,n (IR) t.c. A + B = Om,n
B = -A
A = (aij)
B = (-aij)
MOLTIPLICAZIONE TRA UN NUMERO REALE E UNA MATRICE
Si moltiplica ogni singolo elemento della matrice per un numero reale cost, da ottenere la MATRICE PRODOTTO
PRODOTTO TRA MATRICI RICHE PER COLONNE
Le matrici devono avere dimensioni gli indici in questo modo affinché si possa calcolare:
1A. Si moltiplica la prima riga per la prima colonna dell'altra matrice e si ottiene il primo elemento della prima riga
2A. Si moltiplica la prima riga per la seconda colonna dell'altra matrice e si ottiene il secondo elemento della prima riga
1B. Si moltiplica la seconda riga per la prima colonna dell'altra matrice e si ottiene il primo elemento della seconda riga
2B. Si moltiplica la seconda riga per la seconda colonna dell'altra matrice e si ottiene il secondo elemento della seconda riga
...
N.B. Tale prodotto non gode della proprietà commutativa (in generale)
- Le due matrici sono PERMUTABILI se AB = BA
- Per le matrici non esiste un elemento che annulli il prodotto per questo può essere annullato anche da matrici non nulle
- Il prodotto tra matrici non vodo la legge annullamento del prodotto
- Vale la proprietà ASSOCIATIVA e quella DISTRIBUTIVA
Proprietà del determinante
- |A| = |AT|
- Im = 1
- r1r2c·rirm= cr1r2rirm
- r1 r1r2 r2ri rirm rm= r1 r1r2 r2ri rirm rm
- ri r1ri r2ri rirm rm=r1 rir2 r2rm rm+r1 r1r2 riri rm
- 2 righe uguali : |A| = 0
- 1 riga con soli 0 : |A| = 0
- se ad una riga qualsiasi si aggiunge un'altra riga moltiplicata per un numero reale, il determinante non cambiari r1ri + c rj r2ri rirn rn=ri r1ri r2ri rirn rn
- se una riga è C. L. delle rimanenti, allora |A| = 0 → vale anche il contrario: se |A| = 0 allora almeno una riga o una colonna è C. L. delle restantir1r2....rn-1C1r1 + C2r2 + ... + Cnrn-1= 0
Una matrice A ∈ Mm,n (ℝ) si dice matrice a scala se è la sua matrice nulla e della forma seguente:
aij = Pj ≠ 0
Pivot o elemento conduttore
- primo elemento ≠ 0 dalla prima riga
- P2 si trova più a destra di P1 e così via
Il rango di queste matrici è pari al numero di Pivot
- Le righe nulle sono tutte alla fine (se ci sono)
- Tutti gli elementi sotto ai pivots sono 0
Operazioni elementari e trasformazioni elementari sulle righe di A
- ri → rj, i ≠ j scambio tra righe
- ri → k ri, k ∈ ℝ \ {0} moltiplico per un numero reale una riga
- ri → ri + k rj, i ≠ j, k ∈ ℝ \ {0}
Teorema di Gauss
Ogni matrice A può essere ridotta a scala (se già non lo è) mediante un numero finito di operazioni elementari sulle righe
Vedi sul quaderno l'esempio di riduzione a scala di una matrice qualsiasi
Relazioni e strutture algebriche
Sia X ≠ ø un insieme qualunque, si dice relazione su X un sottoinsieme R di X x X (R ⊆ X x X).
∀a, b ∈ X, a R b ⟺ (a, b) ∈ R: "a è in relazione R con b"
Relazione di equivalenza
Relazione R su X in cui valgono le seguenti 3 proprietà:
- ∀a ∈ X, a R a Proprietà riflessiva
- ∀a, b ∈ X, a R b ⟺ b R a Proprietà simmetrica
- ∀a, b, c ∈ X, a R b ∧ b R c ⟹ a R c Proprietà transitiva
- parallellismo tra rette
- Relazione di congruenza modulo n
- equivalenza tra S.O.
Evisti 2 punti A e B si dice segmento orientato (S.O.) di 1o estremo A e 2o estremo B il segmento AB in cui è fissato un verso secondo cui A precede B, sarà indicato con (A, B).
AB = lunghezza di AC
Σs = insieme di tutti i S.O. di S
2 S.O. non ridotti a un punto si dicono equipollenti se hanno la stessa direzione, lo stesso verso e la stessa lunghezza.
(A, B) ∼ (C, D) = "(A, B) è equipollente a (C, D)"
Se (V,1, ...), (K*, ·), (M, (K), +) , V = F(A,K) := {f : A → K | f numerica}
Sia (V uno spazio vettoriale su K e H ⊆ V H ≠ ∅, si dice che H è un sottospazio vettoriale di V, e si indica con H ≤ V, se H rispetto alle restrizioni AH delle operazioni
definite su H è esso stesso uno s.v. su K
Teorema di caratterizzazione dei sottospazi vettoriali
Siano v.s.v. su K H ≠ ∅, allora H ≤ V ⟺
- ∀ x̅1, x̅2 ∈ H ⇒ x̅1 + x̅2 ∈ H (H è chiuso rispetto a +)
- ∀ x̅ ∈ K ∀ λ ∈ H ⇒ λ x̅ ∈ H (H è chiuso rispetto a ·)
Sia A ∈ M(ℝ) Tr(A) = a11 + a22 + a33 + ... = ann
Traccia di A
L'insieme delle soluzioni di un sistema lineare omogeneo Σ di m equazioni in n incognite è un sottospazio vettoriale di ℝn ⊆ ℝn
L'insieme L {v̅1, v̅2, ..., v̅m} dei vettori c.l. di v̅1, v̅2, ..., v̅m è un sottospazio vettoriale di V
Sia V uno s.v. su K, si dice finitamente generato (f.g.) ⇔ ∃ v̅1, v̅2, v̅n ∈ V (n ≥ 1) t.c. V = L (v̅1, v̅2, ..., v̅n)
Siano V uno s.v. su K, e v̅1, v̅2, ..., v̅n ∈ V (n ≥ 1)
v̅1, v̅2, v̅n si dicono linearmente dipendenti (l.d.) se esistono n scalari λ1, λ2, ..., λn ∈ K non tutti nulli t.c. λ1v̅1 + λ2v̅2 + ... + λnv̅n = o̅
In caso contrario si dicono linearmente indipendenti (l.i.) cioè
v̅1, v̅2, v̅n sono l.i. ⇔ ∀(λ1, λ2, ..., λn) ∈ Kn
λ1v̅1 + λ2v̅2 + ... + λnv̅n = o̅ ⇒ λ1 = λ2 = ... = λn = 0