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Ionio) e Brindisi (che prese circondari da Bari, come Fasano, e da
Puglie Lecce, nel
1927).
Originariamente vi era solo Potenza, dalla quale nel 1927 vennero
staccati il
circondario di Matera, e parte di quelli di Lagonegro, Melfi e Potenza
Basilicata per
dare vita alla nuova provincia di Matera.
E’ stata lungamente costituita da tre province senza alcuna variazione:
Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Oggi si sono aggiunte Crotone
Calabria e Vibo
Valentia.
Nel 1927 vennero costituite le province di Enna e Ragusa. Con Enna,
Caltanissetta cambiò configurazione territoriale: due ampie zone
(ex
circondario del capoluogo e Gela) unite fra loro soltanto per alcuni
Sicilia chilometri
lungo il Fiume Salso.
Ragusa invece si appropria di Modica e si stacca da Siracusa.
Fino al 1927, vi erano due province: Cagliari a sud e Sassari a nord.
Poi Nuoro si formò togliendo Lanusei e Oristano a Cagliari.
Nel 1974 venne creata Oristano separando 71 comuni della bassa valle
del
Sardegna Tirso a Cagliari.
Recentemente sono state costituite Carbonia‐Iglesias, Medio
Campidano,
Ogliastra e Olbia‐Tempio.
Variazioni provinciali: Asti ha subito variazioni importanti: nel 1876 fu esteso con Quarto
Astese,
nel 1929 con Castiglione d’Asti, S. Marzanotto e Serravalle d’Asti, tutti
piccoli
Piemonte e Valle d’Aosta centri rurali. Per Torino si ha la sola annessione di Cavoretto, a nord di
Moncalieri (1889).
Milano ottenne nel 1873 il comune dei “Corpi Santi”, cioè la zona
urbana
formatasi oltre i bastioni, e venne ampliato a più riprese fra 1904 e 1924
(Lambrate, Niguarda, Baggio).
A Bergamo vennero uniti nel 1927 4 comuni periferici: Valtesse, redona,
Grumello e Colognola. Brescia invece aveva ottenuto l’annessione di
piccoli
comuni rurali limitrofi già nel 1862.
Como si ingrandì a partire dal 1884 con l’annessione di Camerlata e
Monte
Olimpino; poi nel 1934 toccò a Rebbio e nel 1943 ad Albate, Breccia e
Lombardia Civiglio.
A Cremona venne annesso nel 1871 il comune dei “Corpi Santi” e nel
1920
Duemiglia, che circondava il centro abitato e guisa di semicerchio.
Mantova, originariamente entro le mura, si allargò progressivamente:
nel
1906 inglobò Curtatone e Virgilio, nel 1925 Porto Mantovano e S.
Giorgio;
infine nel 1942 la città acquistò altri 4240 sempre dai confinanti.
Pavia, a parte i Corpi Santi nel 1883, inglobò Certosa e Mirabello.
Varese vide uniti nel 1927 nove comuni, fra cui il grande centro
industriale di
Induno Olona, poi autonomo nel 1950.
Genova, costretta fino al 1873 entro le Mura Nuove, triplicò la sua area
con i
comuni suburbani orientali della valle del Bisagno. Poi nel 1926 il boom:
vi
furono compresi 19 comuni, sia dell’entroterra sia costieri, che
portarono i
Liguria confini della nuova città fino a Nervi ad est e fino a Voltri ad ovest (25
km di
costa). Importanti i centri urbani e industriali: Bolzaneto,
Cornigliano,
Sampierdarena e Sestri Ponente.
A Trento sono stati uniti 11 comuni nel 1926 e due nel 1968. Fra i più
Trentino – Alto Adige importanti Mattarello, Romagnano, Sopramonte e Villazzano.
Venezia fu progressivamente allargata con Malamocco (1883), la lunga
isola
su cui si è sviluppato il Lido, poi con Marghera (1917) staccata da
Mestre. Nel
1923 vennero annessi a Venezia i comuni di Pellestrina, Burano e
Murano,
tutte le isole della Laguna e nel 1926 fu decretato l’inglobamento di
Mestre e
Veneto Favaro Veneto.
Anche Verona si espanse molto (11 comuni fra 1927 e 1933: S.
Giovanni
Lupatoto, Ca’ di David, Parona, Quinzano, Montorio), ottenendo una
cintura
suburbana in parte pianeggiante, a sud, in parte collinosa a nord.
Rovigo ebbe quintuplicato il proprio territorio con l’incorporazione di 6
comuni nel 1927 (Concadirame, Boara Polesine e Grignano Polesine).
L’unica modifica apportata al comune di Trieste è dovuta alla
delimitazione
del nuovo confine con la Jugoslavia, alla quale sono state attribuite
alcune
Friuli – Venezia Giulia zone periferiche. Stessa sorte per Gorizia, che ha ceduto le frazioni di
Moncorona e Boccavizza oltre alla parte orientale della città.
Bologna ottenne Borgo Panigale nel 1937, grosso comune oltre il Reno.
Piacenza, nel 1923, ebbe annessi invece S. Antonio Trebbia, S.
Lazzaro
Alberoni e Mortizza.
Emilia Romagna Al 1943 risale invece la grande espansione di Parma: S. Lazzaro, S.
Pancrazio,
Vigatto, Golese, Cortile S. Martino. Ventuplicata l’area e aumentati del
40%
gli abitanti.
Firenze ha avuto tre successive fasi di sviluppo: 1865 (Legnaia,
Toscana Pellegrino da