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Colica biliare e indicazioni per la colecistectomia

Quando il paziente registra una colica biliare abbiamo un'indicazione assoluta ad un intervento di colecistectomia, in quanto c'è il rischio che i calcoli si spostino creando una pancreatite acuta. La colica biliare ha un dolore ad intensità crescente superiore ai 15 minuti ma inferiore alle 5 ore e può essere accompagnato da vomito. Il dolore compare spesso di notte o nelle prime ore del mattino e quando si sospetta una calcolosi delle vie biliari si effettuano ecografia, TAC, RMN o CPRE (per l'eventuale rimozione dei calcoli). La terapia farmacologica è efficace solo per i calcoli inferiori ad 1 cm, nei restanti casi si effettua la terapia chirurgica che si effettua in caso di colecisti aporcellana (piena di calcoli) o in caso di polipi della colecisti.

4.5 - DOLORE ADDOMINALE

È un sintomo riferito dal paziente. Il paziente con dolore addominale si presenta in PS e bisogna indirizzarlo da una parte o dall'altra a seconda di quello.

che è il sospetto. Gli organi contenuti a livello addominale sono tanti e perciò si possono avere vari sospetti: dall'appendicite alla calcolosi renale all'aneurisma addominale alla perforazione intestinale alla gravidanza extrauterina, ecc. Il dolore addominale è il sintomo più frequentemente riscontrato nella pratica clinica gastroenterologica e possiamo dividere l'addome in 4 quadranti e 9 regioni. Se prendiamo due linee perpendicolari che passano per l'ombelico abbiamo il quadrante superiore destro, il quadrante superiore sinistro, il quadrante inferiore destro e il quadrante inferiore sinistro. Se invece prolunghiamo verso il basso le linee emiclaveari destra e sinistra e facciamo due linee ad esse perpendicolari (linea sottocostale e linea bis-iliaca) avremo 9 regioni: ipocondrio destro epigastrio, ipocondrio sinistro, fianco destro, mesogastrio, fianco sinistro, fossa iliaca destra, ipogastrio e fossa iliaca sinistra. Il dolore addominalepuò manifestare quando il dolore proveniente da un organo interno viene percepito in una zona diversa del corpo. Ad esempio, il dolore derivante da un'infiammazione dell'appendice può essere avvertito nella parte inferiore destra dell'addome. Dolore irradiato: si verifica quando il dolore si propaga lungo i nervi e può essere percepito in aree distanti dal sito di origine. Ad esempio, il dolore derivante da un'ulcera allo stomaco può essere avvertito nella parte superiore dell'addome o nel petto. Dolore acuto: è di breve durata e di solito è causato da una lesione o da un'infiammazione. Può essere intenso e improvviso. Dolore cronico: è di lunga durata e persiste per un periodo prolungato. Può essere causato da condizioni come l'artrite o la fibromialgia. È importante consultare un medico se si avvertono sintomi di dolore addominale, in quanto potrebbe essere necessaria una valutazione e un trattamento adeguati.

avverte in una regione lontana dall'organo• malato, ad esempio un paziente che ha un problema a livello dellacolecisti ha anche un dolore alla spalla destra.

Un dolore addominale acuto è di recente insorgenza, presente cioè da meno di 24 ore.

L'addome acuto invece è un insieme di segni e sintomi caratterizzati da dolore, da segni di irritazione peritoneale, febbre alta, nausea, vomito, addome abarca, ecc.

Le cause più frequenti di addome acuto sono la flogosi di organi a livello addominale, perforazioni dei visceri o cause ginecologiche (gravidanze extrauterine).

5 - MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI

Sono delle condizioni morbose caratterizzate da un processo infiammatorio cronico a carico del colon.

Si riconoscono la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn.

Si tratta di malattie su genesi autoimmune che possono essere definite rare in quanto sono presenti con una prevalenza che varia dai 6 o 8 casi ogni 100.000 in caso di rettocolite.

e dai 3 o 4 casi ogni 100.000 in caso di morbo di Crohn.

Hanno un decorso cronico recidivante e ci possono essere complicanze importanti che possono portare il paziente a sottoporsi nell'arco della sua vita a numerosi interventi chirurgici.

Una predisposizione genetica, la dieta, il fumo, le infezioni, l'appendicectomia e l'uso di estroprogestinici favoriscono l'insorgenza.

L'eziologia di tale condizioni non è conosciuta e in questi soggetti, quando si ha un'infiammazione, il danno non si autolimita come avviene normalmente in soggetti non predisposti.

Rettocolite e morbo di Crohn seppur simili hanno delle differenze a livello clinico, endoscopico, radiologico e istologico.

Anche se in un piccolo numero di pazienti si può parlare di colite indifferenziata perché le caratteristiche della patologia fanno pensare alla presenza contemporanea di rettocolite e morbo contemporaneamente.

Anche l'aspetto macroscopico è differente: nella

rettocolite la caratteristica è rappresentata dalle ulcere che si registrano a livello della mucosa, mentre nel morbo di Crohn abbiamo un aspetto acciottolato, indice di flogosi.
5.1 - RETTOCOLITE ULCEROSA

Può coinvolgere l'intestino crasso, dalla valvola ileo-cecale fino all'ano, infatti le lesioni infiammatorie partono sempre a livello del retto per poi risalire fino all'intero colon.

I segni e i sintomi sono: sanguinamento rettale (rettorragia), diarrea, astenia, febbricola, calo ponderale, anemia, manifestazioni extraintestinali.

Con la rettosigmoidecolonscopia individuiamo l'estensione della malattia, se abbiamo una patologia localizzata solo a livello rettale si chiama proctite, se è interessato anche il sigma si chiama proctosigmoidite, se invece è interessato il tratto fino alla fissura splenica si chiama colite sinistra, infine se è interessato tutto il colon fino alla valvola ileo-cecale si chiama pancolite.

Per quanto

grave. La scala di Witts va da 0 a 3, dove 0 indica una malattia lieve e 3 indica una malattia grave. Per quanto riguarda il trattamento, si utilizzano farmaci anti-infiammatori, corticosteroidi, immunosoppressori e antibiotici. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere alla chirurgia per rimuovere parti del colon danneggiate. È importante seguire una dieta equilibrata e evitare cibi che possono scatenare o peggiorare i sintomi, come latticini, cibi piccanti, alcol e caffè. La rettocolite ulcerosa è una malattia cronica che richiede un monitoraggio costante e una gestione adeguata per controllare i sintomi e prevenire le complicanze. È fondamentale seguire le indicazioni del medico e sottoporsi regolarmente a controlli e esami di follow-up.

La rettocolite ulcerosa presenta un decorso intermittente di fasi di attività che si alternano a fasi di inattività. Se ci troviamo di fronte ad una patologia limitata al retto si usano delle terapie topiche (clisteri di 5 ASA), se la malattia è più importante si ricorre a steroidi e immunosoppressori, ma se la terapia è inefficace si ricorre ai farmaci biologici che sono immunodepressivi importanti che congelano l'intestino ed evitano che la causa autoimmune continui ad essere presente.

Ci sono infine dei casi in cui bisogna ricorrere all'intervento chirurgico, come ad esempio in caso di megacolon tossico (le pareti intestinali si sfiancano), emorragie massive, ulcere o in caso di mancata risposta alle terapie farmacologiche.

Il rischio di sviluppare tumore del colon in presenza di rettocolite è 20 volte maggiore.

La rettocolite presenta delle manifestazioni extradigestive che possono essere epatiche, oculari o cutanee.

5.2 - MORBO

DI CROHN

Può colpire qualsiasi tratto intestinale, dalla bocca all'ano, con lesioni segmentate. Colpisce nella maggior parte dei casi l'ultima ansa del colon, ma si possono anche avere lesioni diffuse.

Il morbo di Crohn ha delle varianti a seconda dell'andamento dello stato infiammatorio: possono esserci delle lesioni fibrostenosanti quindi il danno determina la deposizione di fibrosi e quindi la cicatrizzazione del lume, oppure possono esserci delle fistolizzazioni, oppure ancora delle infiammazioni croniche caratterizzate dall'aspetto tipico che è quello acciottolato.

I sintomi sono caratteristici ma non specifici: diarrea, calo ponderale, febbricola, dolore addominale il fossa iliaca destra, presenza di masse addominale per la presenza di linfonodi infiammati, manifestazioni extraintestinali, ecc.

La malattia che ha una localizzazione perianale è caratterizzata da lesioni anali e perianali che determinano la formazione di ragadi, ascessi e fistole.

Che sono particolarmente invalidanti. Il decorso è di tipo cronico ricorrente, infatti in caso di resezione chirurgica si ha sempre una recidiva. Le complicanze sono: fistole, occlusioni, perforazioni, emorragie, ascessi e tumori.

Per quanto riguarda la valutazione ematochimica si ha anemia sideropenica, aumento della VES, alterazioni idroelettriche, ecc. È necessario effettuare una valutazione endoscopica attraverso la rettosigmoidecolonscopia per avere un quadro chiaro della malattia.

Per la terapia si usano steroidi, immunosoppressori e farmaci biologici, ma è molto importante anche effettuare una terapia parenterale, per evitare che il cibo ingerito amplifichi l'infiammazione.

Le indicazioni alla resezione sono: fallimento della terapia farmacologica, stenosi intestinali, perforazione, peritonite, ascessi, fistole, ecc.

5.3 - DIVERTICOLI

La diverticolosi è una condizione frequente nei soggetti stitici e anziani e viene definita come una protrusione.

Il colon è un'ansa sacciforme della parete del colon che può avere dimensioni variabili. Quando c'è un'infiammazione di questa protrusione si parla di diverticoli. Questi sacchetti si formano nei punti di minore resistenza del tubo intestinale, in seguito all'aumento endoaddominale si hanno delle forze che dall'interno spingono la parete verso l'esterno determinando la genesi dei diverticoli. I fattori predisponenti sono l'età, il sesso, i fattori sociali e la presenza di stipsi. I diverticoli tendono a formarsi per lo più nel colon di sinistra, quindi nella parte del sigma, del retto, del colon ascendente e poi in percentuale variabile nelle altre regioni del colon. Le complicanze sono emorragie, ascessi, stenosi cicatriziali, fistole, perforazioni e peritonite. Si invita il paziente a fare uso di probiotici, a bere e muoversi di più.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
22 pagine
SSD Scienze mediche MED/12 Gastroenterologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gastroenterologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Luzza Francesco.