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La morte di Dio
Dio è stato ucciso dalla razionalità degli uomini ed insieme a lui sono state uccise tutte le certezze e i valori che gli esseri umani avevano sostenuto per secoli. Subentra l'ateismo, visto però come un atteggiamento superficiale perché semplicemente subentra nuovi idoli del progresso della scienza. La sua morte viene presentata come un evento ancora in corso e sebbene 'l'uomo folle' (il filosofo profeta) ne abbia preso lucidamente coscienza, l'umanità ancora no. Dio, garante dell'ordine razionale del mondo, è morto ma nessuno tra coloro che l'uomo folle incontro al mercato è stato in grado di capire ed accettare l'enormità di questo evento. Se Dio è morto, sono morti con lui tutti i punti di riferimento stabili. La resistenza ad accettare l'annuncio della morte di Dio deriva dal bisogno di non essere lasciati soli e di continuare ad avere un punto di riferimento saldo.
alla fine l'uomo folle sostiene di essere in anticipo sui tempi, come un evento che coincide con l'atto della nascita del superuomo, come un evento che coincide con il tramonto definitivo del platonismo. La morale In 'Aurora' Nietzsche presenta la fine del mondo vero in termini di autosoppressione della morale, poiché è proprio in omaggio ai valori morali e cristiani della veridicità e dell'onestà che l'uomo si sbarazza delle idee metafisiche morali della tradizione platonico-cristiana. Gli iscritti del meriggio Dalla filosofia del mattino si passa alla filosofia del mezzogiorno, considerata l'ora senza ombre, in cui comincia l'insegnamento di Zarathustra, che delinea il superuomo non solo come colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e dionisiaca dell'esistenza, di reggere la morte di Dio e la perdita delle certezze assolute, ma anche come un nuovo tipo di uomo, un oltreuomo, che al disopra dellemasse. Il superuomo è un fanciullo che nasce dopo aver abbattuto le certezze, eriesce anche a: - fa proprio la prospettiva dell'eterno ritorno ovvero la visione secondo la quale lastoria è un grande circolo in cui tutti i fatti gli avvenimenti sono destinati a ripetersieternamente. L'uomo può raggiungere la felicità soltanto se sa godere dell'esistenzanella sua pienezza e nella sua attualità. Ciò che differenzia la concezione lineare daquella ciclica e la prospettiva della felicità. - nell'aldilà ilLineare ultraterreno presente svuotato di significato. - ogniCiclica istante contiene in sé il proprio valore e deve essere vissuto almassimo --> destinato a ripetersi ad infinitum. Per rappresentare la visione ciclica il filosofo utilizza la figura dell'uroburo, ovvero ilserpente che si morde la coda. Gli scritti del tramontol'ultimo Nietzsche mostra come il superuomo siaè in grado:-di emanciparsi dalla morale del cristianesimo , per il filosofo la morale infatti è uno strumento di dominio e ,quindi , di annichilimento del forte da parte del debole .Ma se la morale :-nel mondo classico sgorgava da un sentimento di potenza che si esprimevano ivalori vitali della forza , della salute, della fierezza e della gioia . Questa morale viene cancellata dall' avvenimento della religione ebraica che al guerriero sostituisce la figura del sacerdote. Il guerriero amava le virtù del corpo , il sacerdote dello spirito ; alla morale del coraggio ed è l'orgoglio è stata sostituita quella dell’ umiltà e dell’obbedienza (Morale dei signori ).-Nel mondo giudaico cristiano sgorga da un sentimento di debolezza e di risentimento dato dall’ odio dei deboli verso i forti e risulta improntata ai valori antivitali dell'umiltà , del sacrificio di se e della pietà. Morale del risentimento
creata dagli uomini mediocri, incapaci e repressi; sopraffatti dall'invidia e che impongono i loro principi meschini come la povertà, l'obbedienza e il sacrificio della gioia di vivere (morale degli schiavi). Il cristianesimo ha dunque inibito impulsi primari dell'esistenza tramite la nozione di peccato, producendo un uomo malato e represso, pieno di sensi di colpa. → Espressione di trasvalutazione di tutti i valori che indica la volontà di andare oltre il nichilismo che si è affermato dopo la morte di Dio. Il nulla non è più fonte di perdita o di nostalgia ma rappresenta la libertà, la possibilità di autoaffermazione della vita, una diversa modalità di rapportarsi ai valori intesi come libera manifestazione dell'uomo; - di porsi come volontà di potenza: per Nietzsche la molla fondamentale della vita non sono gli impulsi autoconservativi ma la spinta all'autoaffermazione. La volontà di potenza.si identifica quindi con la vita, perché si intende l'essenza della vita come impulso crescere a voler sempre di più. Gli esseri umani non devono accontentarsi di sopravvivere ma devono tendere per natura migliorare se stessi. La volontà si identifica con l'arte e l'artista ritorna internare l'ideale di superuomo;-di procedere oltre il nichilismo, concetto che il filosofo intende: sia come volontà del nulla;