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Trattato e Regolamenti dell'UE

 Costituzione e leggi costituzionali

 Leggi ordinarie dello Stato

 Leggi regionali

 Regolamenti

 Usi

1. Le leggi costituzionali sono emanate in materia per le quali la Costituzione formula una riserva di legge costituzionale, ossia dispone che solo con una legge costituzionale si possano regolare determinate materie. Una norma in contrasto con la Costituzione (costituzionalmente illegittima) cessa di avere efficacia. A giudicarla costituzionalmente illegittima è la Corte costituzionale.

2. Le leggi ordinarie sono state formate durante la dittatura fascista e quindi non sono formate secondo modi di produzione legislativi odierni. Sono equiparati ad esse i decreti-legge (emanati dal Governo solo in casi straordinari di necessità e urgenza, perdono efficacia dopo 60 giorni se il Parlamento non li converte in legge). I decreti legislativi sono emanati dal Governo per delega del Parlamento (legge delega).

3. Le leggi regionali sono emanate

dalle Regioni che hanno una propria autonomia. La loro autonomia comporta una limitazione interna della sovranità dello Stato, ma le Regioni non possono toccare l'ordinamento civile e penale.

4. I regolamenti NON possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge. Essi vengono emanati da Governo, province, Regioni, comuni, enti territoriali, commissione Nazionale.

  • Regolamenti governativi: regolano materie già regolate dalla legge.
  • Regolamenti governativi indipendenti: regolano materie non regolate dalla legge.

5. Usi e consuetudini: sono fonti non scritte. Sono pratiche uniformi e costanti di comportamenti con la convinzione che essi siano giuridicamente obbligatori.

La storia del codice civile

Il codice civile è stato redatto nel 1942, prima di esso era stato compilato un altro codice del 1865 (post unità di Italia, avvenuta nel 61). C'era bisogno di regole scritte, soluzioni uniformi.

Dopo l'unità d'Italia occorreva

Un' unificazione dal punto di vista giuridico. Il codice del 65 era composto da tre libri: il primo riguardava le persone e le famiglie, il secondo la proprietà e il terzo i modi di acquisto delle proprietà. Il codice del 1942 consta (formato) da 6 libri, accanto a quello del 1865, nel 1882 è stato redatto il codice del commercio (2 codici perché disciplinavano delle situazioni diverse, quello del 65 era rivolto alla borghesia fondiaria, poneva al vertice la proprietà terriera, non regolava i rapporti di scambio (contratti). Il nord d'Italia presentava un contesto sociale differente rispetto a quello del centro e sud Italia, al nord c'era l'industrializzazione, avevano bisogno di regolare la circolazione dei beni mobili. Il centro e il sud regolavano solo beni immobili (case) e fondi. Questi due codici (1865 e 1882) sono stati fusi nel 1942 nell'attuale codice, quando il contesto politico era cambiato, si volevano evitare le distinzioni.

In classi sociali (come invece i due precedenti codici sottolineavano) con l'avvento del potere fascista, si volevano abrogare queste distinzioni. Il codice civile attuale consta di sei libri che sono:

  • Il primo è dedicato alle persone e famiglia (come quello del 65)
  • Successioni (disciplina al suo interno anche la donazione)
  • Disciplina la proprietà e i diritti reali minori (riprende quello del 65)
  • Disciplina le obbligazioni e i contratti (riprende il codice del 1882)
  • Disciplina l'impresa (frutto del codice del commercio)
  • La tutela dei diritti

Questi codici (del 65 e del 42) hanno impostazioni diverse, risentivano di ideologie politiche, economiche e sociali diverse. Quello del 65 era fortemente ispirato ad una logica individualista, chi possedeva, poteva esercitare determinati diritti, era un codice basato sulla categoria dell'avere (liberismo economico). Il codice del 1842 rispecchia un'altra ideologia, di tipo sempre ispirata

All'aspetto patrimoniale qui però in funzione della Nazione e dello Stato (solidarismo economico). Il benessere della nazione portava ad un benessere sociale. Art. 838 obbligo di coltivazione del proprio fondo (obbligo dei singoli proprietari terrieri di coltivare il fondo, in caso di mancato adempimento può anche accedere che ci sia l'espropriazione). Dopo sei anni entra in vigore la carta costituzionale, muta ancora il contesto sociale, non prevale più la proprietà privata bensì la persona, dei diritti inviolabili della persona. La categoria che predomina è quella dell'essere. I diritti inviolabili dell'uomo sono regolati all'art. 2 della Carta costituzionale (principio di solidarietà sociale). Viene tutelato l'uomo in quanto tale e non come proprietario. Le situazioni patrimoniali vengono tutelate, però in un'ottica diversa, cioè la situazione patrimoniale tutelata in un'ottica superiore.

nellamisura in cui realizza l'interesse superiore, quello della situazione sostanziale. La proprietà privata era tutelata, ma doveva essere diretta a realizzare una funzione sociale. La funzione sociale perché deve consentire al singolo individuo di realizzare la propria personalità. L'iniziativa economica privata (art.41 della Costituzione) è libera - siamo liberi di intraprendere un'attività imprenditoriale, però con dei limiti, pur che non vada contro la libertà, dignità e la sicurezza umana. Art. 35 la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, ma nell'art. 36 il lavoratore ha diritto ad una retribuzione in proporzione alla quantità e qualità di lavoro prestato, ma comunque deve essere retribuito in modo tale da vivere una vita libera e dignitosa (tutelata prima la dignità dell'uomo poi l'elemento patrimonialistico). Si diceva che il ccè natovecchio perché dopo sei anni c’è stata la Costituzione che ha introdotto questa nuova logica, si poneva al centro la figura umana, vista come valore. Dopo l’entrata in vigore del codice ci sono state, per rispondere a nuovi valori posti al centro della tutela, diverse leggi sociali, per rispondere alle esigenze della persona come individuo da tutelare. Lo statuto dei lavoratori, la legge sulla riforma agraria del 64, legge del divorzio del 70. Una parte della dottrina ha parlato di decodificazione, come a dire che il cc ha perso la sua importanza (perdita della centralità del codice), tutto avviene tramite leggi speciali. Altri affermano che nonostante le leggi speciali, il cc rimane sempre un punto di riferimento importante per interpretare i vari istituti. Un giudice, la prima cosa che fa è prendere il cc. Il codice civile non perde realmente la sua importanza e centralità però sicuramente deve tener conto delle leggi speciali.

Costituzione è rigida, perché per essere modificata ha bisogno di un procedimento particolare complesso (legge costituzionale, non è ordinaria – ha bisogno di un doppio passaggio, ha dei quorum diversi dalla prima alla seconda votazione). La forma repubblicana non è soggetta a revisione costituzionale. Camera e Senato devono votare entrambe due volte. L'art 139 dice che la forma repubblica non è soggetta a revisione costituzionale.

LE FONTI INTERNAZIONALI

La prof. sposa la tesi dei costituzionalisti, al vertice mettiamo la Costituzione e leggi costituzionali, poi trattati e atti normativi dell'UE. Galgano mette al primo posto i trattati e le fonti.

Si è cominciato a parlare di Europa nel 1957 con l'adesione al trattato che ha dato vita alla comunità economica europea, esso è stato sostituito con quello del 92, col quale siamo entrati nell'UE e poi altri trattati regolano il funzionamento dell'UE. I trattati

Stipulati dai vari stati membri devono essere recepiti con legge del parlamento italiano. Gli atti normativi dell'UE sono i regolamenti comunitari. Gli atti normativi dell'UE hanno un'efficacia immediata e diretta nel territorio dello stato membro (non hanno bisogno quindi di una legge di recepimento, come al contrario i trattati). Gli atti normativi sono emanati dal Consiglio europeo che hanno efficacia diretta. Il Consiglio europeo approva un regolamento ha efficacia immediatamente (anche nei rapporti tra privati). Hanno efficacia sia orizzontale che verticale, perché vincola i rapporti tra stato e cittadino (verticale), sia i rapporti tra privati (efficacia orizzontale). La direttiva può essere destinata ad un singolo Stato membro e ha bisogno di una legge interna dello Stato al quale è diretto, perché possa avere effetti. Il regolamento comunitario invece vale allo stesso modo. È una legge piena a tutti gli effetti (dopo da pubblicazione).

sulla GUCE (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea) servono 20 giorni. Il Parlamento europeo può emanare solo pareri e raccomandazioni, le leggi le fa il Consiglio europeo. Il regolamento non ha bisogno di una legge del Parlamento italiano, a differenza dalla direttiva. La direttiva ha un'efficacia solo verticale. Ci sono però in alcune materie direttive che non hanno bisogno di leggi di recepimento. Galgano dice che i regolamenti comunitari sono atti, leggi che hanno, una volta approvate, efficacia. Fa riferimento all'art. 11 - l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale riconosciuto, l'Italia acconsente a ridurre la propria sovranità, ad una limitazione di poteri, a condizione di parità e che serva ad avere pace tra le Nazioni. Il regolamento comunitario è una legge che nel momento in cui produce i suoi effetti in Italia, è legge nel nostro Stato, deve essere sottoposta al vaglio.

dilegittimità costituzionale (’art. 134). Il regolamento comunitario sta dopo laCostituzione, perché essa non può essere disattesa neanche dalla Cortecomunitaria. Ogni legge che produce effetto nello Stato italiano c’è bisogno uncontrollo di costituzionalità. Art 138 si disciplina la modificazione dellaCostituzione con leggi costituzionali.Il regolamento comunitario è anch’esso una legge, che al pari della altre, deveessere sottoposto ad un controllo di legittimità ed è di grado inferiore rispettoalla Costituzione.Quindi se dicessimo che il regolamento comunitario fosse al si sopra dellaCostituzione, esso potrebbe essere in contrasto con essa e si modificherebbe laCostituzione, ma avverrebbe con il tramite di una fonte comunitaria.Principio di sussidiarietà: nelle materie di competenza (politica monetaria). C’èl’obiettivo (dell&rsq

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
9 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marikac21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di istituzioni di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Marucci Barbara.