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LUOGHI DI CONSERVAZIONE
- ARCHIVI, rappresentano le sedi istituzionali in cui il materiale documentario è confluito a
seguito di una legislazione che, dall’Ottocento in poi, ha provveduto a concentrare larga parte delle
raccolte documentarie storiche prodotte da enti pubblici e privati all’interno degli archivi di Stato
- BIBLIOTECHE, luoghi di conservazione non solo di libri ma anche di manoscritti e collezioni di
libri a stampa antichi
- MUSEI, luoghi di raccolta di epigrafi
Si tenga inoltre in considerazione un ulteriore metodo di reperimento delle fonti:
- EDIZIONI A STAMPA DI ATTI E DOCUMENTI consentono di disporre di molte fonti,
spesso difficilmente accessibili, in una versione assai più fruibile e criticamente analizzata.
Nell’età contemporanea troviamo ad esempio RACCOLTE DI GIORNALI A STAMPA messi in
digitali come “THE
rete in appositi contenitori EUROPEAN LIBRARY” con la quale è possibile
accedere a 48 biblioteche europee e alle loro collezioni di giornali e riviste.
Come risulta chiaro non ci si può improvvisare studiosi. Sono necessarie delle conoscenze di base
riguardanti diverse discipline come ad esempio archivistica, diplomatica, paleontologia, epigrafia,
storia del diritto.
Particolarmente importante la FILOLOGIA
utilizzata dall’umanista Lorenzo Valla per dimostrare la falsità
della Donazione di Costantino, atto sul quale si fondava il potere
della Chiesa in Occidente
Dietro a ogni documento si nascondono varie insidie: basti pensare al problema dei FALSI e le
recenti FAKE NEWS: nulla di nuovo per lo storico che è consapevole della presenza di falsi da
sempre.
Tuttavia è giusto, per uno storico attento, non scartare ogni fonte “non totalmente vera” in quanto
quest’ultima ci può dare molte informazioni sulla ragione per cui sono stati contraffatti i
anche
documenti o sui motivi per cui sono stati definiti autentici.
MEDIOEVO
l’ALTO MEDIOEVO detengono l’egemonia nell’elaborazione
Durante gli enti ecclesiastici delle
scritture e nella conservazione e trasmissione dei testi tant’è che ne diventa un simbolo la figura del
monaco amanuense, custode e trasmettitore di opere dell’antichità.
All’interno della produzione ridotta di fonti scritte dell’alto medioevo possiamo individuare alcune
categorie di documenti ai quali rivolgerci:
- diplomi imperiali
- bolle pontificie
- storie/annali di ambiente ecclesiastico.
Tutte le fonti erano redatte in latino.
Durante invece il BASSO MEDIOEVO abbiamo dei cambiamenti epocali riguardo alle fonti. Pian
piano infatti si attua un’erosione del monopolio chiericale e monastico della scrittura e la ripresa
della tradizione laica. L’uso della scrittura in volgare.
Durante il Basso medioevo si definiscono nuove realtà come i comuni, le signorie e gli stati
regionali ed esse si dotarono di uffici pubblici e cancellerie dando luogo a processi di
elaborazione/registrazione/conservazione dei dati attinenti alle varie sfere di vita cittadina.
Ovviamente sono da tenere in considerazione le differenze esistenti tra Nord e Sud.
Tra il XII e il XIII gli archivi cittadini iniziarono ad arricchirsi di documenti.
- Libri iurium, attestavano i diritti dei comuni
- Testi degli statuti, le norme che regolamentavano la vita dei comuni