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SANT' IVO ALLA SAPIENZA: Borromini
12/4/2010 Sant' Ivo alla Sapienza: Borromini, nasce nel 1599, diammetralmente opposto a Bernini, pervaso di una fede cattolica tale da permeare una tipologia di vita esistenziale, non un forte "idealismo", cosa accetta compromessi rispetto al collega, in una Roma che non permetteva che lo portò a scontrarsi con i suoi committenti. Morì suicida, sepolto a San Giovanni dei Fiorentini.
21, iniziatore dell'architettura barocca. Questo è un punto nevralgico, 1620- collabora con Carlo Maderno. Prima di incontrare Borromini a Roma è attivo al Duomo di Milano, che risulta allievo di uno scultore. Rielabora un patrimonio importantissimo a servizio dell'umanità. L'opera della vita è San Carlino. Capace di dare allo spazio una valenza simbolica, spazio che esisteva in quanto percepito dall'intelletto umano. Francesco Castelli, detto Borromini, pseudonimo, religiosità molto forte, inclinazione filo-spagnola, che
Vestiva in foggia spagnola, certo rigorismo; area di provenienza era di ambito borromaico: Carlo Borromeo, pauperismo religioso, figura emblematica dell'area lombarda, a cui Borromini si ispirerà. Qui ci troviamo all'interno dello studium urbis cioè dell'università dedicata alla Sapienza, fondata da Bonifacio VIII, che nella sua prima ubicazione era realizzata in quest'opera un livello altissimo culturale di citazioni, architettura e arte qui. Borromini dal punto di vista del simbolo, citazioni del ricchissimo universo culturale: libri di astronomia, Villa Adriana, a studiare l'antico egittologia, matematica, classicità (a Tivoli prende le misure di come Brunelleschi e Donatello). Athanasius Kircher, gesuita, tuttologo, uno degli egittologi più importanti prima della scoperta della stele di Rosetta. Cortile realizzato da Giacomo Della Porta, il fondale fu strutturato in maniera tale da dilatare attraverso la combinazione di linee.
concave e convesse: capacità di respirare delle architetture borrominiane. Trionfo della geometria applicata alla fede, solida formazione matematica, possiede le regole fino ad infrangerle, livello intellettivo: fede - anima - cervello, decorazione luministica: bianco = metamorfizzarsi del divino (in bianco di S. Carlino dilata l'approccio stesso del soggetto). La pianta è costituita da due triangoli equilateri incastonati, come una stella di David (6 punte), che racchiude una serie di significati. Nella stella a sei punte si cela una simbologia che va oltre il semplice fare artistico, quattro elementi: punta in su all'aria. La elemento del fuoco, punta in giù acqua, linea mediana terra, taglio opposto equivale cupola interna genera la forma a fiore, completamente rivestita di stelle: 111 stelle, 3 = richiamo alla Trinità, regni della Natura, livelli di iniziazione della fede. 3 x 4 = 12 collegamento culturale: Sant'Ivo. Quest'architetturaÈ un unicum in questo momento di astronomia, alzate della cupola in storico romano, in seguito verrà citata. Quattro Papi: stemmi papali. Opera iniziata a fine 1500, terminata a metà 1600. Citazione che ricorda le ziggurat antiche. Al termine della cupola si innesta la lanterna: c'è ancora un'architettura mistilinea, colonnine binate applicate alla lanterna, la lanterna funge da basamento alla spirale (iterare la forma del cerchio). Il ritmo della spirale è ascensionale da una parte, in discesa dall'altra, risalita dell'uomo a Dio dopo la creazione, perenne movimento ascensionale, accompagnato da delle torce infuocate (ardore della fede); San Filippo Neri = cuore infuocato, Vallicella. Chiocciola = parte alla fine della spirale, sotto il globo. Conchiglie, da Borromini; dietro la presunta chiocciola si nasconde un'ape, stemma dei papi collezionate Barberini: '42-'43 = Papa Urbano VIII. Innocenzo X Pamphili, colomba con.Il ramoscello d'ulivo, simbolo della famiglia Pamphili, è visibile a Sant'Agnese. Alessandro VII (Fabio Chigi) dedica della facciata, stemmi Chigi: monti e stella. Il tutto termina con la croce, analogia croce-chiocciola è l'assoluta predominanza del vuoto sul pieno. Linguaggio iniziatico del Borromini, trionfo in quest'opera. La pala d'altare di Pietro da Cortona e/o scuola punto sbilanciato rispetto a Borromini. Equilibrio tra intelletto e fede, più rivoluzionario di Bernini.
SANT'AGNESE IN AGONE: per Borromini fu uno smacco significativo il fatto che da curatore dei condotti sotterranei di Roma la commissione passò a Bernini, perché la cognata del Papa era rimasta stupefatta dal modellino argenteo fatto dal Bernini della fontana, che le parve di poca spesa l'opera del Borromini, passaggio di consegna nel 1650. Quartier generale della famiglia Pamphili.