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Fondamenti di storia dell'arte moderna II - Appunti Pag. 1
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La Chiesa di S. Maria della Vittoria

29/3/2010 siamo in pieno 1600, questa Chiesa fa da tres d’union con SANTA MARIA DELLA VITTORIA: la precedente di S. Maria del Popolo, in cui è visibile l’intervento del Bernini, regista del granteatro del mondo: barocco romano. Bernini ha avuto la fortuna di incrociarsi con più di unpontificato nel corso del XVII secolo. Siamo già in medias res, quando negli anni ’40 del Seicentolo troviamo in questa chiesa, tra le più rappresentative del barocco. Chiesa che Carlo Maderno hadall’inizio del secolo. 1620, viene intitolata a S. Maria della Vittoria, curato in architettura, a partire un’icona della Vergine guidò allaal posto di San Pietro, perché nella battaglia della montagnavittoria l’esercito cristiano. Impianto ad aula, navata unica, che collega l’altare con l’entrata, con aperture laterali. La facciata: 1624 Giovan Battista Sorìa la realizza su ispirazione della vicinachiesa di Santa Susanna.

La seconda cappella dedicata a San Francesco, fondamentale per la presenza dell'ultimo Domenichino (Domenico Zampieri, carraccesco) romano: 1630.

CAPPELLA CORNARO: il cui patrocinio fu affidato, nel 1644, a Federico Cornaro, ex patriarca di Venezia, si data al 1652 il completamento del lavoro: gioiello del barocco, che unisce l'architettura del braccio sinistro del transetto, la scultura: orchestrazione centrale, la scenografia, difficilmente si trova un maggiore senso di teatralità, ostentata e voluta.

Opera di immediato impatto emotivo, anche se non mancarono commenti più terra terra, rispetto a quelli dei figli del Bernini. Rappresentazione dell'estasi di Santa Teresa, che Bernini ha trasformato attraverso un punto d'incontro tra sacro e profano. L'iconografia è quella del dardo d'amore, simbologia pagana, e cristiana = l'Amore divino penetra in lei, facendole sentire delle emozioni intense, languide, che vengono rappresentate.

nella realtà, dardo = presenza di Gesù in lei. L'autobiografia della santa ha sicuramente ispirato Bernini. Sensualità, spiritualità e trascendenza in opere come questa, che si prestano a diventare opere prettamente teatrali. Bernini trasforma il braccio sinistro del transetto in un vero e proprio palcoscenico, la cappella non è molto profonda, però l'apertura interna, con policromia e preziosità marmorea, si ergono le colonne, prosegue in alto, lo spazio creato è valorizzato da un uso della luce doppio, la luce reale arriva ad accarezzare il marmo, i raggi sono una materializzazione divina: doppio binario naturalità/trascendenza. I due protagonisti sono colti in l'apice teatrale di un dramma: il pathos, momento in cui l'angelo sta per un momento cruciale, che è penetrarla, per la seconda volta, con il dardo, si vede dall'espressione della santa. Veste opulenta, disposizione a tutto tondo. L'angelo.

giovane, efebico, asessuato, sorriso: cristiana letizia. La“Verità svelatapenetrazione di questo amore è la percezione di Cristo che invade tutta la santa. Ladal Tempo” (Bernini, Galleria Borghese) è una sorella/cugina della Santa Teresa nella cappellabarocco in chiave di allegoria sensuale. L’estasiCornaro, ultima opere, incompiuta, del Bernini,viene osservata, lateralmente, dai membri ecclesiastici della famiglia Cornaro, il Bernini riesce al’illusionismo prospettico,trasformare lo spazio, attraverso in una percezione di profonditàlo stiacciato e l’effetto prospettico nellamaggiore rispetto al reale. Basti pensare a Donatello,scultura, che moltiplicavano la percezione della profondità nel rilievo stesso. Alla corrispondenzaplastica- tridimensionale i protagonisti si affacciano, il soffitto risulta cassetto nato, ogni elementoclassico è ben visibile. La grande decorazione barocca, che possiamo datare alla grande

Le decorazioni a Sant'Ignazio sono dovute alla famiglia Barberini di Pietro da Cortona, Baciccio al Gesù, Pozzo al secolo. C'è un cambiamento assoluto, un concetto di apertura mentale che si riveste nelle creazioni artistiche. La barriera (semplice parete) della nicchia della balconata degli spettatori è resa da un trucco dell'artista, in questo periodo Borromini, a Palazzo Spada sta realizzando la Galleria prospettica. Secolo di grandi trasformazioni, sconvolgimenti.

SANT'ANDREA AL QUIRINALE: "canto del cigno" della carriera del Bernini, egli ne è completamente consapevole e compiaciuto. Tre chiese che egli ha progettato e realizzato durante la sua carriera, tre chiese storiche, che i gesuiti possiedono e gestiscono nel cuore pulsante dellacinquecentesca per quanto riguarda la costruzione, seicentesca per la decorazione interna.

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A.A. 2009-2010
2 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di Storia dell'arte moderna II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Macioce Stefania.