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Metodo correlazionale e analisi fattoriale
Attraverso il metodo correlazionale si possono studiare le associazioni tra variabili, ossia la loro co-variazione (all'aumentare dei valori di una, aumentano i valori dell'altra ecc.). Si possono mettere in correlazione delle variabili "strutturali" (età, sesso, ecc.), oppure i punteggi delle risposte rilevate attraverso uno strumento tipo test o questionario.
Per analizzare le relazioni tra le variabili si può ricorrere all'ispezione di una matrice di correlazione che presenta l'intensità del legame (coefficiente di correlazione) tra tutte le coppie possibili che le variabili osservate possono formare. I coefficienti esprimono la direzione e l'intensità della correlazione tra le variabili.
L'ispezione di una matrice di correlazione può risultare difficoltosa e poco efficace per recuperare tutta l'informazione contenuta nella matrice nel caso di un elevato numero di variabili. L'analisi fattoriale consente...
sperimentatore, mentre le seconde rappresentano la risposta misurata o osservata. Il metodo sperimentale prevede l'utilizzo di un gruppo di controllo, che non viene sottoposto alla manipolazione delle variabili, al fine di confrontare i risultati ottenuti con il gruppo sperimentale. In questo modo è possibile stabilire se la manipolazione delle variabili ha effettivamente causato un cambiamento nella risposta misurata.Lo sperimentatore è colui che assegna valori diversi alla variabile causale per misurare gli effetti sulla variabile dipendente. Quest'ultima rappresenta l'aspetto misurabile del comportamento del soggetto (risposta). In un esperimento si misurano alcuni valori della variabile indipendente per capire se valori diversi provocano effetti diversi sul comportamento dei soggetti (variabile dipendente).
La condizione fondamentale perché si possa rilevare il rapporto tra variabile indipendente e dipendente è che tutte le altre variabili siano mantenute costanti (ceteris paribus). In caso contrario, le eventuali variazioni rilevate nella variabile dipendente potrebbero essere attribuibili anche ad altre variabili intervenienti. Emerge quindi la necessità di un controllo. Per questo ci sono due possibilità:
- Il medesimo gruppo di soggetti è sottoposto a diverse condizioni. Si verifica che ciò che accade nelle varie condizioni sia diverso. Si tratta di disegni sperimentali entro
- Luogo
- Metodo
- Raccolta dei dati
- Formulazione dell'ipotesi (leggi e teorie)
- Definizioni operative
- Definizione della
- Manipolazione delle condizioni: le situazioni sperimentali sono (per quanto possibile) controllate dallo sperimentatore.
- Scelta e assegnazione casuali dei soggetti
- Presenza di un gruppo di controllo
- Pre-test, test e post-test: le variabili in studio sono misurate prima di somministrare alcun trattamento, al fine di determinare quale sia la situazione di partenza, e dopo la somministrazione, per controllare gli effetti dopo l'interruzione del trattamento.
popolazione
Scelta del tipo di indagine
Scelta del campione
Esecuzione della ricerca
Interpretazione
Leggi e teorie
Si può definire legge una asserzione secondo la quale certi eventi sono regolarmente associati.
Una teoria è genericamente definibile come un insieme di varie leggi, ovvero come un insieme di concetti con capacità esplicativa e previsionale.
Disegni di ricerca
Disegni sperimentali
Esperimenti "veri": hanno le seguenti caratteristiche:
Quasi-esperimenti: hanno solo una parte delle caratteristiche
precedenti. Di solito, in un esperimento, si distinguono: Una ipotesi nulla (H0): gli effetti della variabile indipendente sono nulli o 0. Una ipotesi alternativa (H1): si osserva una differenza tra il gruppo di controllo e quello sperimentale. Disegni non sperimentali Ricerche osservazionali - Osservazione naturalistica - Osservazione partecipante - Inchieste demoscopiche - Ricerche di archivio - Studi di casi singoli Le variabili Classificazione secondo il livello di misurazione: - Variabili discrete - Scala nominale (divisione semplice in categorie) - Scala ordinale (primo, secondo, ecc.) - Variabili continue - A intervalli equivalenti (senza uno zero fisicamente vero, ad esempio la temperatura, che ha un punto zero convenzionale al punto di passaggio dell'acqua allo stato solido) - A rapporti equivalenti (le più complete; per esempio l'altezza e il peso) Tipi di validità La Validità Interna di una ricerca è definibile come il grado in cui le conclusioni di una ricerca sono effettivamente riferibili alleRelazioni tra le variabili considerate. E' concettualmente molto vicina alla Validità di Costrutto che però è determinata dalle definizioni operative delle variabili. Minacce alla validità interna.