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Le abilità dei soggetti iperdotati e l'ADHD
Secondo alcuni autori le abilità dei soggetti iperdotati possono mascherare l'ADHD, così che il deficit di attenzione o iperattività faranno diminuire sia i punteggi dei test sia il rendimento scolastico, solitamente considerato un elemento importante per riconoscere l'iperdotazione.
I bambini iperdotati e quelli con ADHD presentano molte caratteristiche in comune: entrambi tendono a mettere in discussione le autorità e sia soggetti normodotati che iperdotati affetti dal deficit tendono ad avanzare con fatica e sono due o tre anni indietro rispetto ai loro pari di età sia per la maturità scolastica che emotiva.
Le differenze solitamente invece stanno nel fatto che i bambini iperdotati solitamente prestano più attenzione quando vengono proposti nuovi programmi. Inoltre i bambini iperdotati con ADHD e bambini iperdotati normali a volte fanno fatica a stare insieme e collaborare.
Le caratteristiche specifiche di bambini iperdotati possono a volte...
essere erroneamente considerate come indicatori di patologia quando l'osservatore non ha familiarità con le differenze dello sviluppo dei bambini iperdotati e questa difficoltà si incentiva quando il bambino iperdotato trascorre una quantità di tempo considerevole in una classe dove non sono offerte opportunità educative appropriate. Inoltre, l'intensità e l'impazienza che a volte caratterizzano i bambini iperdotati a volte potrebbero essere scambiati come indicatori di ADHD e a volte i bambini dotati di creatività possono a volte sembrare polemici oppositivi mentre quelli iperdotati con disturbo dell'apprendimento possono essere disorganizzati o disordinati quindi una diagnosi adeguata è essenziale. Il trattamento è multimodale e può includere farmaci, programmi e terapie comportamentali. I bambini iperdotati solitamente non esibiscono problemi in tutte le situazioni ed è possibile riconoscerli.per sé positivo. Per quanto riguarda i bambini con ADHD, è importante comprendere che i loro comportamenti problematici non sono limitati a un ambiente specifico, ma si manifestano in tutte le situazioni, compresa la casa. Questi bambini spesso hanno difficoltà a rimanere concentrati su un compito perché si annoiano facilmente, dato che il loro livello di apprendimento è molto più avanzato rispetto alla classe che frequentano. Di conseguenza, possono mostrare disinteresse e demotivazione. Il termine "iperattività" viene spesso utilizzato per descrivere i bambini con ADHD e quelli con iperdotazione. Tuttavia, mentre i primi sono attivi in base alla situazione e hanno un'attenzione molto breve, i secondi sono in grado di concentrarsi su un'attività specifica per lunghi periodi di tempo. I programmi per ottenere risultati positivi nei bambini iperdotati con sottorendimento dovrebbero concentrarsi su tre aree principali: 1. Affrontare i problemi specifici legati all'essere iperdotato. 2. Sviluppare modi costruttivi di adattamento alle sfide che incontrano. 3. Promuovere un concetto di sé positivo.sé più realistico e un'autostima più elevata. I programmi possono essere anche condotti in classi normali e vi sono 5 componenti costanti di programmazione dell'intervento che dovrebbero essere tenuti in considerazione: - l'insegnante deve accettare che l'allievo è iperdotato e che non vuole fallire; - il curriculum dovrebbe essere adattato in modo individualizzato; - le istruzioni dovrebbero richiedere pochi compiti di memorizzazione e molte attività pratiche e dovrebbe essere incoraggiato l'apprendimento auto-diretto e l'autodisciplina; - il gruppo dei pari dovrebbe prevedere altri studenti iperdotati; - bisognerebbe strutturare servizi appositi; Emerick ha indagato sei fattori che hanno influenzato l'inversione nelle basse prestazioni scolastiche per ottenere il successo: - identificare i punti di forza e gli interessi dei soggetti con sottorendimento; - integrare i punti di forza e gli interessi del bambino conle prestazioni scolastiche;
fornire un'educazione speciale attraverso programmi educativi appositi;
coinvolgere i genitori per capire i bisogni dei figli;
incoraggiare gli insegnanti a difendere i soggetti iperdotati con sottorendimento;
essere pazienti.
Per ciò che riguarda gli interventi adeguati per gli iperdotati con ADHD, una strategia generale consiste nell'attuare interventi focalizzati sullo sviluppo del talento piuttosto che sul disturbo, rendendo più positivi i risultati minimizzando i problemi di adeguamento sociale ed emotivo.
Inoltre gli interventi attuati per i bambini normodotati con ADHD non posso essere uguali per gli iperdotati con lo stesso problema, in quanto potrebbero aumentare la frustrazione e non produrrebbero risultati positivi.
Capitolo 5
La realizzazione del Potenziale: Il concetto di potenziamento affonda le radici in ciò che indaga il potenziale delle persone o l'intelligenza potenziale. Esso ha due aspetti
distintivi: il primo stabilisce che i processi cognitivi e le strategie che possiede una persona nel suo repertorio cognitivo non sempre vengono utilizzate e in questo senso evidenziare il potenziale significa scoprire la capacità interna fornendo al soggetto mediazioni tra risorse interne ed esterne. Il secondo aspetto dell'apprendimento potenziale è il fenomeno della modificabilità: infatti attraverso le condizioni esterne si evidenziano capacità che prima erano inesistenti nel repertorio comportamentale dell'apprendimento. In realtà con il termine potenziamento ci si riferisce ad un range semantico ancora più ampio e tale termine può significare: la capacità di automotivarsi anche dopo l'insuccesso, sviluppare la conoscenza, possedere convinzioni e percezioni di sé adeguate che possono servire dopo il fallimento. Questo termine nel tempo ha anche assunto significato di allenamento cognitivo e in questo senso diventa.centrale il ruolo del "potenziatore" o educatore nel ruolo educativo. Un programma di potenziamento è utile per imparare ad esprimere le potenzialità che il ragazzo possiede e svilupparne delle nuove. In generale, il termine potenziamento indica il miglioramento delle abilità di base e acquisizione di altre abilità. Un programma di potenziamento deve essere pensato, costruito, favorito e avere alla base un modello teorico. Ed è proprio nel modello teorico che avviene il passaggio dalla logica di base ai processi più complessi, grazie al processo d'interiorizzazione progressiva che consente di liberare risorse per accedere a livelli più complessi. Esempio: Un bambino di 8 anni normodotato che frequenta la scuola primaria sta imparando a fare le addizioni e quindi si trova al livello A. Inizialmente apprendendo il concetto A (addizione), richiederà un dispendio molto alto di energie ma una volta che il concetto verràappreso e quindi automatizzato, il bambino può concentrarsi sul livello B (moltiplicazioni) e una volta appreso e automatizzato anche questo concetto può passare al livello C, il successivo e così via.. Si tratta dunque di un processo che non ha mai fine, volto al cambiamento continuo e all'apprendimento sempre di nuove abilità e in questo è importante che l'allievo automatizzi bene la base, così che il compito successivo risulti più semplice. Questa evoluzione avviene similmente nelle emozioni e nella cognizione e inoltre emozione, cognizione e comportamento non possono essere vissuti come eventi separati, anzi spesso si sovrappongono ed è possibile modificare uno solo di questi aspetti per portare modifiche agli altri due.
Ritornando in ambito scolastico, è importante una relazione significativa docente-studente, laddove al docente è richiesto di essere più empatico possibile; nello specifico con i soggetti
iperdotati, l'insegnante dovrebbe incoraggiare e dovrebbe rivolgersi all'individuo per sviluppare al meglio le sue potenzialità. Inoltre, il soggetto dovrebbe essere incoraggiato all'autonomia nelle prestazioni stimolandolo facendogli affrontare sfide sempre maggiori.
Le abilità di pensiero, le capacità e il talento mostrati dagli iperdotati inducono a credere che siano già dei buoni pensatori e compito dell'educatore consiste appunto nel fornire loro esperienze educative e di sviluppo che li sollecitino ad un maggiore apprendimento. Le ricerche sul cervello e l'intelligenza indicano che l'uomo possiede sia aree di forza di abilità naturali e si aree in cui le abilità vanno sviluppate e anche le prestazioni dei soggetti iperdotati devono passare attraverso un certo numero di livelli di sviluppo affinché possano essere eccellenti. Il processo di apprendimento non dovrebbe solo limitarsi a fornire conoscenze relative a materie
di studio ma dovrebbe favorire lo sviluppo delle capacità di pensiero dei tratti e delle disposizioni personali. L'idea di genio spesso viene associata a pensiero creativo e creatività: il pensiero creativo è il pensiero orientato alla produzione di idee e nuovi prodotti significativi. Un po' meno invece si parla di pensiero critico: si è pensatori critici quando si valuta si è in grado di dare un giudizio e si aiuta i bambini nello sviluppo del pensiero critico quando gli si insegna ad esprimere valutazioni in modo indipendente. Per i bambini più dotati dunque non devono essere sottovalutati né il pensiero critico né quello creativo. I bambini iperdotati necessitano di integrare le loro conoscenze e di applicarle al mondo. Nel progettare attività che implicano l'utilizzo del pensiero critico occorre individuare compiti che richiedono le analisi di situazioni e contenuti complessi, così da fornire ai soggetti iperdotatiLa possibilità di trasformare progressivamente in talento le proprie attitudini le quali altrimenti rimarrebbero soltanto un potenziale inespresso. È importante a questo punto sollecitare la curiosità di tali soggetti impegnandoli in attività che richiedono lo sviluppo di pensiero critico.
Capitolo 6
È possibile sviluppare buona parte del potenziale cognitivo attraverso sei condizioni che possono essere raggruppati in due livelli: quello emotivo e quello metodologico.
Al livello emotivo troviamo:
- La motivazione: gioca un ruolo centrale e spesso nei soggetti iperdotati con sottorendimento è assente. Quando la motivazione è spontanea si può approfittare per creare attività che assumano valenza educativa. Quando la motivazione non è spontanea è importante mettere in pratica attività che suscitino attenzione nell'allievo.
- Accettazione incondizionata: è importante che il bambino si senta accettato
- Empatia: l'insegnante deve riflettere le emozioni del bambino.
- Il rinforzo: evento che modifica piacevolmente un comportamento e può