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+ GRADO D’INTEGRAZIONE CON LE IMPRESE COMPLEMENTARI

RISPETTO ALLA DOMANDA FINALE

La redditività e al’attratività del settore dipendono molto dalla struttura del

settore e dall’intensità delle forze competitive.

Spesso dalla conflittualità possono invece nascere collaborazioni

I RAGGRUPPAMENTI STRATEGICI  Gruppo d’imprese all’interno di un

determinato settore,che adottano strategie simili,disponendo di un simile

patrimonio.

MODELLO DI ABELL approccio alla descrizione del business basato su 5

variabili:

Clienti: a chi è indirizzata l’offerta

1. Funzioni d’uso : benefici

2. Tecnologie utilizzate

3. Estensione geografica

4. Ampiezza verticale delle attività svolte

5. clienti

ampiezza verticale attività funzioni d'uso

svolte

estensione geografica tecnologie utilizzate

RISORSE E COMPETENZE DISTINTIVE NEL SISTEMA IMPRESA

LE RISORSE NEL SISTEMA AZIENDALE :

 approccio resource based : le risorse sono la base del successo o meno

dell’impresa,infatti essa viene considerata un sistema che attiva meccanismi di

generazione.

Le risorse possono essere :

Tangibili : hanno un riscontro quantitativo nella situazione patrimoniale

 dell’impresa

Intangibili :

 Sedimentabili,all’interno dell’organizzazione

 Deperibili,a causa dei cambiamenti ambientali

 Flessibili,trasferibili e utilizzabili in contesti diversi da quello

 d’origine

Si manifestano :

Nel mercato (immagine,identità percepita..)

1. Nel sistema aziendale (capitale organizzativo..)

2.

 RISORSA FIDUCIA : rappresenta un valore fondamentale per l’impresa poiché

riduce i costi di comunicazione e aumenta la fedeltà del cliente.

Risorse -Capacità organizzative

-Combinazione delle

Competenze distintive

Strategie/performance - Scarsità:poco diffuse

nell’ambiente

competitivo

- Rilevanza: decisa per

realizzazio raggiungere un

ne successo

- Appropriabilità:

VANTAGGIO COMPETITIVO acquisire il controllo

- Non replicabilità: la

risorsa possiede fattori

unici (brevetto)

durabilità - Non trasferibilità

Condizioni intrinseche delle risorse

1. Comportamento dell’impresa

2. Evoluzione dell’ambiente competitivo

3. Comportamento dei concorrenti

4.

Competenze dinamiche  innovare la propria offerta e attuare i cambiamenti

strategici e organizzativi :

Integrare risorse e competenze

1. Riconfigurare le risorse all’interno del sistema aziendale

2.

 “Distruzione creatrice” – Shumpeter (economista) : riorganizzare al meglio le

risorse

 “Path dependance” : sentiero evolutivo a cui l’impresa è naturalmente

vincolata

LA GESTIONE STRATEGICA

L’impresa delinea un percorso evolutivo per gestire le interdipendenze con gli

altri soggetti nel modo più efficace possibile.

L’elaborazione di una strategia è ispirata da:

L’ambiente in cui l’impresa opera

1. Le sue condizioni interne

2. Il sistema di valori degli attori che ne fanno parte

3. La vision (concetto guida),la mission (cosa si fa,per chi e perché) e gli

4. obiettivi

VANTAGGIO COMPETITIVO  è una strategia che conduce l’impresa ad

occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato,quindi maggiore

redditività.

Difesa vantaggio competitivo:

Identificazione : l’impresa cerca di nascondere la sua potenza occultando

 i risultati

Incentivo : sicurezza di un profitto superiore rispetto all’impresa da

 imitare

Diagnosi : creare “causal ambiguity” che rendono difficile la

 comprensione all’esterno delle strategie

Acquisizione risorse distintive :creare risorse e capacità non

 trasferibili(es.brevetti)

Rinnovare le fonti del vantaggio competitivo

 Evitare “lock in” : investimenti non recuperabili in altri contesti

 Evitare “lock out”: impossibilità di seguire certi percorsi strategici perché

 in passato si è scelto di non fare investimenti

Evitare l’inerzia che rallenta il rapido cambiamento

 Fattori critici di successo : variabili sulle quali il manager può agire con le sue

decisioni.

“What’s the strategy?” – Porter 1996 

scegliere deliberatamente un insieme differente di attività per

 consegnare un mix unico di valore

è compiere trade-of : scegliere dove non competere e cosa non fare

Efficienza operativa= svolgere meglio le stesse attività svolte anche dai

concorrenti,ma facilmente imitabile

=

Posizionamento strategico= svolgere attività differenti dai concorrenti o per

lo meno con modalità diverse.

Sun Tzu  sconfiggere il nemico senza combattere,attaccarlo dove è

impreparato e quando meno se l’aspetta.

LA CATENA DEL VALORE : può essere riferita a tutta l’azienda o a una singola

area di business.

Attività primarie:

logistica in entrata

 logistica in uscita processo di produzione e di vendita

 attività operative in senso stretto

 marketing e vendite

 servizi

Attività secondarie:

approvvigionamenti

 sviluppo tecnologia necessarie per rendere possibile il miglior

 gestione risorse umane svolgimento delle attività primarie

 attività infrastrutturali

Il vantaggio competitivo può nascere non dalle singole attività,ma anche dai

legami orizzontali tra di esse.

LA CATENA DELLE RELAZIONI : racchiude l’insieme di relazioni attivate

dall’impresa con diversi soggetti per acquisire le risorse di cui necessita; offre

un’ulteriore prospettiva per spiegare come l’impresa arriva alla creazione del

valore tenendo conto delle relazioni tra soggetti esterni e interni che tendono a

coesistere ed influenzarsi,sono:

i flussi di beni

 il flusso d’informazioni

 il flusso di competenze

 il flusso monetario

 le relazioni d’influenza

LE STRATEGIE COMPETITIVE

LEADERSHIP DI COSTO  la capacità di commercializzare un prodotto o

1. un servizio analogo a quello dei concorrenti,ma a un prezzo più basso.

Vantaggi :

 L’impresa controlla la leva operativa competitiva del mercato

 Aumento della domanda

 Incremento del livello di produzione dell’impresa

 Maggiore sfruttamento delle economie di scala* e accumulo

 di esperienza

*Economie di scala = derivano dalla produzione di un solo prodotto e

all’aumentare della q.tà prodotta il costo medio diminuisce.

*Economie di scopo = l’impresa riesce a dividere/condividere i costi poiché

non c’è solo un prodotto e all’aumentare della q.tà prodotta il costo medio

dimunuisce Rischi :

 Mutamenti tecnologici (es.macchine da scriverepc)

 Ridotti costi d’apprendimento  limitabilità dei concorrenti

 alta

Rischio incrementi costi (es.compagnie low-cost aumento

 costo petrolio e quindi il prezzo deve aumentare x forza dopo

tempo)

Troppa attenzione sul prezzo e poca sull’innovazione

Fonti :

 Economie di scala e di scopo* perché all’aumentare della q.tà

 di produzione diminuisce il costo medio

Economie di apprendimento perché lo svolgimento continuo

 di una determinata attività determina la progressiva

maturazione d’esperienza e quindi diminuiranno i costi medi

Tecnologie di processo

 Progettazione del prodotto

 Localizzazione delle attività produttive (“distanza” dalle

 materie prime)

Modalità d’approvvigionamento (posizione verso i fornitori)

 Modalità di distribuzione

 Efficienza interna complessiva

Strategie per acquisire il vantaggio di costo :

 Esternalizzazione di alcune attività - ”outsourcing” (es.far

 produrre in Cina per ridurre i costi)

Modificazione processi produttivi : l’impresa si concentra solo

 sulle attività che creano un valore maggiore dei costi che

originano (es. cassiere cassa self service)

Razionalizzazione dell’attività produttiva (es.concentrare le

 attività in un solo impianto)

Riposizionamento nella filiera produttiva (es.acquisire un

 fornitore per eliminare i costi aggiuntivi del suo potere

contrattuale).

LA DIFFERENZIAZIONE  capacità di offrire un prodotto con

2. determinate caratteristiche che lo distinguono da quelli rivali.

Condizioni necessarie :

 Unicità

 Valore dell’unicità,meno costi o soddisfazione superiore

 Percezione del valore dell’unicità da parte del cliente 

 consapevolezza

Sostenibilità economica,i costi devono essere minori al prezzo

 che il cliente è disposto a riconoscere al prodotto

differenziato

Vantaggi :

 Disponibilità dei clienti a pagare prezzi superiori

 Aumento della domanda

 Fidelizzazione del cliente (es.benzina prezzo + premi/punti)

Modalità di attuazione :

 Componenti tangibili,ossia attributi concreti del prodotto

 contenuto tecnologico,performance,affidabilità...

Componenti intangibili,ossia elementi che influenzano la

 percezione che il cliente ha del valore del prodotto

reputazione,marchio e immagine percepiti…

>> maggiore differenziazione :

Comodità d’acquisto e d’impiego

 Possibilità di scelta

 Contesto d’acquisto

 Rapporto col venditore

(es. trasporto gratuito)

LA FOCALIZZAZIONE  si riferisce a un’area piccola di business; tende

3. a essere adottata dalla piccole imprese che hanno maggiore convenienza

e maggiore necessità di operare nelle nicchie di mercato (es. alimenti per

celiaci)

Vantaggi :

 Concentrazione risorse in un’aera circoscritta

 Specializzazione risorse e conoscenze

 Minore pressione delle grandi imprese

Rischi :

 Investire in un’area economicamente non sostenibile

 Investire in un’aera facilmente aggredibile

 Non sapere la durata del ciclo di vita di quell’area

LE STRATEGIE DI COLLABORAZIONE

Tipi di cooperazione:

Orizzontale,tra imprese impegnate in una stessa area di business

1. (innovazione,sviluppo…)

Verticale,tra impresa e fornitori o clienti (superare le conflittualità e

2. generare maggior valore…)

Laterale,tra imprese operanti in settori diversi od

3. organizzazioni(universit

Dettagli
A.A. 2011-2012
20 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher theshowmustgoon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Cassia Fabio.