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Estratto del documento

LA NASCITA DELL’IMPRESA

La nascita dell’impresa è formata da un percorso di 5 fasi strettamente collegate tra di loro:

1. Sogno

2. Idea

3. Progetto

4. Relazione

5. Implementazione del progetto

SOGNO

Sognare è la capacità di intravedere un proprio ruolo nella società, indipendentemente da ciò che

la relata sembra suggerire e oltre l’evidenza.

Il sogno è proprio l’elemento che spinge l’imprenditore ad essere un imprenditore: è il sogno che

lo spinge a creare una sua impresa per portare avanti il proprio sogno.

Solo sognando cose apparentemente impossibili si arriva a produrre qualcosa di e ettivamente

originale e innovativo.

Quando de nisce il proprio sogno, l’imprenditore delinea la sua missione nel contesto in cui

decide di operare. risorse,

Ovviamente il sogno non basta; bisogna come minimo avere delle altre tra cui

CONOSCENZA TECNICA CREATIVITÀ FANTASIA.

dell’ambito in cui si opera, e

IDEA

Dopo aver de nito il sogno, si deve e ettivamente trasformarlo in qualcosa di realizzabile e meno

IDEA.

astratto, ossia un’

La caratteristica indispensabile è la tenacia unita alla creatività.

La creatività si sviluppa attraverso un percorso di 4 fasi:

Preparazione: raccolta di materiali ed informazioni sul problema in questione

Incubazione: è uno stato di confusione, che può perdurare per un determinato periodo di tempo.

Si tratta di cercare di dare un senso a tutte le informazioni trovate.

Si può provare un senso di confusione.

In questo momento è consigliabile abbandonare il campo e spostare l’attenzione su altro per

consentire alla mente di operare senza il controllo.

Illuminazione: momento in cui, quando stiamo facendo altro, improvvisamente arriva l’idea.

Il sogno si trasforma in un possibile prodotto.

Veri ca: fase in cui si valuta la fattibilità dell’idea nel concreto.

È una fase critica perché più sarà il prodotto sarà lontano dalla realtà, più sembrerà irrealizzabile.

Risorse: CREATIVITÀ E TENACIA 45

fi fi fi ff ff

Fondamenti di Management

PROGETTO

Si tratta di valutare la fattibilità dell’idea dal punto di vista economico.

Non c’entra nulla con la veri ca; in questa fase si valuta l’idea solo economicamente.

BUSINESS PLAN

É la fase in cui si realizza il

-> il business plan è un documento strutturato in un certo modo che mostra la fattibilità dal punto

di vista economico e tecnico dell’idea.

Per realizzare un business plan è necessaria la conoscenza professionale (relative al marketing,

all’ambito economico- nanziario…)

Se non si hanno queste conoscenze, ci si rivolge a collaboratori esterni che abbiano queste

capacità.

Risorse: CONOSCENZA PROFESSIONALE

ATTIVARE LE RELAZIONI

É il momento in cui viene u cialmente presentata l’idea in società, in modo tale che venga

accettata.

Dovrebbe ispirare ducia nei collaboratori e nei creditori.

É una fase particolarmente critica, specialmente per i neoimprenditori, che non hanno esperienze

imprenditoriali passate e non hanno molto capitale disponibile per nanziare il loro progetto.

Risorse: FIDUCIA E OTTIMISMO

IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO

Momento in cui si completa l’allestimento della struttura e si avvia il processo produttivo assieme

al gruppo di persone che accettano di iniziare questo nuovo percorso.

In questa fase si procede a:

Scegliere i propri collaboratori e guidare un gruppo di persone per farle diventare una squadra.

Programmare l’attività d’impresa.

Risorse: CAPACITÀ DI SCELTA DEI COLLABORATORI

46

fi fi ffi fi fi

Fondamenti di Management BUSINESS PLAN

-> è un importante strumento di valutazione economico- nanziaria.

È il documento con cui l’imprenditore potrà valutare in modo approfondito la fattibilità economico-

tecnica della propria idea di business.

È un documento che può essere mostrato anche ai terzi che nanzieranno l’iniziativa e che mette

in luce la convenienza economica e la solidità nanziaria dell’idea.

Si concretizza in uno studio che da una parte include l’analisi di mercato del settore e della

concorrenza e dall’altra un piano sviluppato dall’azienda che include la presentazione dell’impresa

e del prodotto che si intende realizzare, assieme alle strategie e l’organizzazione di tale impresa.

breve periodo,

-> si proietta una visione d’insieme nel attraverso la quanti cazione dei diversi

elementi che consentono di determinare il grado di attrattività economica e di fattibilità nanziaria

dell’iniziativa. lungo periodo

-> si fornisce una visione nel attraverso l’ esplicitazione di una visione

imprenditoriale chiara e coerente.

RACCONTO DEL FUTURO DI UN’IDEA

Si può de nire come il

Questo “racconto” deve risultare coinvolgente e attirare colui che andrà a leggerlo.

Ci vogliono 3 elementi chiave:

L’IDEA IMPRENDITORIALE:

1. punti di forza e di debolezza e i valori che sono intrinsechi

nell’impresa.

TEMPO:

2. l’idea deve essere analizzata in ottica prospettica, puntando anche verso il futuro

RACCONTO:

3. servono delle buone capacità espressive e delle tecniche particolari che fanno

si che il testo appaia vivo e coinvolgente.

ESTERNA INTERNA

Il business plan assolve a due funzioni: una e una

Funzione interna :

Il business plan è:

uno strumento di piani cazione e di gestione dell’impresa

Un mezzo di di usione e di condivisione delle informazioni e delle scelte all’interno dell’impresa.

-> è uno strumento a cui tutti possono accedere

La condizione di e cacia è:

Costante veri ca e aggiornamento del business plan, essenziale per valutare se ci sono di erenze

tra i risultai raggiunti e quelli che erano attesi.

Funzione esterna:

Il business plan ha due compiti:

- illustrare il progetto ai terzi ( nanziatori e collaboratori)

- generare ducia da parte di questi soggetti.

Ci devono essere delle condizioni di e cacia: le proiezioni che vengono formulate devono essere

realistiche, per evitare di creare aspettative che non si riescono a realizzare.

Si deve ricorrere a professionisti che sappiano organizzare il business plan e deve essere coerente

alla business idea. 47

fi fi fi ff ffi fi fi ffi fi fi fi fi fi ff

Fondamenti di Management

Il business plan deve contenere precisi punti:

idea imprenditoriale

• struttura organizzativa della azienda

• analisi di mercato di riferimento

• piano delle vendite e di produzione del prodotto

• piano degli investimenti

• piano economico e nanziario

• valutazione del possibile impatto del progetto sul mercato economico, nanziario e

• occupazionale valutazione della sostenibilità dell’iniziativa

Non esiste un modello preciso da seguire di business plan, ma deve contenere i precedenti punti.

48

fi fi

Fondamenti di Management S.W.O.T ANALYSIS :

Strenghts

Weaknesses

Opportunities

Threaths

È una analisi dei punti di forza, debolezza, minacce e opportunità dell’idea.

Si e ettua una doppia analisi dell’impresa o del prodotto.

Si considera l’impresa o il prodotto internamente oppure dal punto di vista esterno.

ottica interna

In si ri ette ad esempio sull’organizzazione interna dell’impresa, brevetti…,

mancanze di competenze, presenza di competitor, scarsa reputazione dell’azienda, scarsa qualità

del prodotto…

ottica esterna

In non si parla di punti di forza o debolezza ma di opportunità e minacce, ad

esempio internazionalizzazione del mercato, alleanze strategiche, competitor debole, presenza di

un nuovo competitor, guerra dei prezzi (competere con altre imprese sul prezzo; o rire un prezzo

sempre più basso).

L’analisi swot aiuta a migliorare i processi e a piani care la crescita di un impresa.

Di erenza tra analisi competitiva e analisi swot:

ANALISI COMPETITIVA: analisi esterna dell’impresa, principalmente orientata a riconoscere i

possibili competitor.

ANALISI SWOT: invece è una analisi esterna ed interna.

Può essere fatta anche individualmente, da chiunque e va a mettere in luce i vari punti di forza e

debolezza dell’individuo.

Ci sono 3 motivi per cui è importante fare l’analisi swot:

1. Identi ca le aree che possono essere migliorate.

Individua cosa si potrebbe fare meglio o imparare dagli errori.

Per migliorare questi punti si cercherà di puntare sugli aspetti forti dell’impresa.

2. Identi ca le aree di opportunità:

È utile farla soprattutto per le aziende giovani e le start up, che devono imparare ad orientarsi.

Le opportunità possono essere la classi cazione.

3. Identi ca le aree che potrebbero essere a rischio.

Si identi cano i rischi prima che si concretizzino. PEST,

L’analisi swot può essere accompagnata dall’analisi che esamina soluzioni esterne come

fattori politici, sociali e tecnologici che possono identi care in anticipo i rischi

Si devono attivare le giuste strategie

S-o si sfruttano i punti di forza per cogliere le opportunità d mercato

W-o eliminare i punti deboli per riuscire a cogliere le opportunità di mercato, impossibili da

cogliere con i punti deboli.

S-t si sfruttano i punti di forza per difendersi dalle minacce che provengono dal mercato

W-t individuare di piani di difesa per evitare che i punti di debolezza, associati alle minacce

esterne, facciano soccombere l’azienda. 49

ff ff fi

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Fondamenti di Management

Le caratteristiche dell’imprenditore

L’imprenditore non si attiene sono alla dimensione di imprenditorialità ma anche alla leadership e

alla managerialità.

IMPRENDITORIALITÀ -> dimensione mentale

Capacità di innamorarsi di un sogno con tenacia ed energia.

LEADERSHIP -> dimensione relazionale

Capacità di guidare il cambiamento e motivare le persone, trasferendo il proprio sogno.

MANAGERIALITÀ -> dimensione organizzativa

Capacita di gestire l’impresa nella complessità dell’ambiente e reperire le risorse necessarie.

La dimensione di managerialità può essere anche a data alla gura dell’imprenditore ma le altre

sono caratteristiche che solo l’imprenditore può trasferire nell’ambiente in cui lavora e ai suoi

collaboratori.

Il leader è colui che conosce la strada e allena gli altri a seguirla

Essere leader vuol dire:

- Creare uno spirito di condivisione

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Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
77 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnnaLipomani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di Management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Rossato Chiara.