Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 220
Fondamenti di Automatica Pag. 1 Fondamenti di Automatica Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 220.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fondamenti di Automatica Pag. 41
1 su 220
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Problema di controllo

Un processo si deve comportare in modo prevedibile agendo opportunamente sulle variabili a disposizione che ne influenzano il comportamento.

L'andamento viene determinato da un "controllore o regolatore".

Più formalmente: il problema di controllo è imporre che l'andamento nel tempo di alcune variabili di processo (controllate sono funzioni del tempo) sia il più possibile simile a quella di alcune variabili assegnate (riferimento o set-point) agendo su altre variabili (manipolabili o di controllo).

Esempio: auto in piano: controllo di velocità e traiettoria.

  • Traiettoria: si impone posizione agendo su velocità
  • Velocità: si impone velocità agendo su acceleratore

Disturbo: è una variabile non manipolabile che agisce sul processo dall'esterno e che non può essere misurata. Esempio: pendenze stradali.

Il controllo deve essere efficace in presenza di disturbi.

Classificazione controller

  • Naturali: il processo è dotato di un meccanismo di auto-regolazione
  • Artificiali: il processo è inserito in sistema di processo
    • Manuali: esercizio dell'uomo
    • Automatici

Controlli Automatici, esempi:

  • CLIMATIZZAZIONE
    • temperatura ambiente - variabile controllata
    • temperatura desiderata - variabile di riferimento
    • splitter - variabili di controllo
    • temperature esterne, isolazione - disturbi

Automatico: sviluppo di metodi quanto più possibile indipendenti del contesto applicativo

SISTEMA REALE → leggi costitutive

MODELLO MATEMATICO (+problema dinamico) → teoria dei sistemi

PROGETTARE CONTROLLER → controlli automatici

REALIZZAZIONE CONTROLLER E INTERFACCIA

Classificazione controller

  • Amello aperto (feedforward): il controller usa solo il set point ed, eventualmente, il disturbo
  • Amello chiuso (retroazione) (feedback): utilizza il set point e le variabili di controllo

Confronto

  • A.A
  • A.C.
    • Riserva variabili controller: NON RICHIESTA, NECESSARIA
    • Robustezza: bassa, alta
    • Reiezione disturbi: bassa, alta

Esempio: Controllo testa di un braccio robot

τ = coppia

Ogni giunto ha 2 g.d.l.

L'end effector si può muovere in 3D

Obiettivo: movimento con (Xd(t), Yd(t), Zd(t)) set-point

Variabili controllate: x, y, z non sono misurabili. Problema

Di controllo: τ1, τ2, τ3

Misurate: θ1, θ2, θ3 uso gli encoders

Per risolvere il problema passo da xd, yd, zd con la cinematica inversa

Sistemi dinamici

le delle variabili di ingresso e di uscita

  • ingressi u1(t) ∈ ℝ ... um(t) ∈ ℝ, m n° di ingressi
  • uscite y1 ∈ ℝ ... yp ∈ ℝ, p n° di uscite

Osservazioni

  • Ingressi/uscite = interfaccia con il mondo
  • Ingressi = cause, uscite = effetti ; possono essere
  • Ingressi Afflussi, uscite efflussi (non necessariamente)

Basta conoscere gli ingressi in un intervallo per calcolare le uscite? In generale NO, es.

condensatore

i = c dv/dc

x1 = v

Variabili di Stato (o stati)

variabili del processo la cui conoscenza all’istante t, unita a quella degli ingressi tra t0 e t, permette di calcolare y1 ... yp

  • stati : x1(t) ∈ ℝ ... xn(t) ∈ ℝ, n n° di stati

Equazioni di Stato

Insieme di equazioni differenziali del primo ordine

1(t) = f1( x1(t), ... xn(t), u1(t), ... um(t), t)

  • insieme stati
  • dati t0 e assegnare gli stati in x0 per avere gli stati per t > t0

LTI SISO 2o ordine strettamente proprio

ẋ = Ax + Bu Y = Cx + Du A = -1/RC   B = 1/RC D = 0   C = 1

Sistemi meccanici M.A.S.A.

u = F   ingresso Y = x   uscita Stato: x1 = x, x2 = v ẋ1 = x22 = -K/M x1 - d/M x2

Sistemi dinamico

1 = x22 = -K/M x1 - 0/M x2 + u/M Y = x1

LTI SISO 2o ordine strettamente proprio

ẋ = Ax + Bu Y = Cx + Bu D = 0   C = [A = [0 1][-K/M -d/M] B = u [0 1/M]

ẋ = 0 perché x̄ è costante

Sviluppiamo f e g nelle loro approssimazioni di Taylor del 1° ordine attorno a (x̄, ū)

δx(t) = f(x̄, ū) + ∂f/∂x |(x̄, ū) δx(t) + ∂f/∂u |(x̄, ū) δu(t)

δy(t) = g(x̄, ū) + ∂g/∂x |(x̄, ū) δx(t) + ∂g/∂u |(x̄, ū) δu(t)

Notazione Jacobiana:

se f(x, u): ℝm→ℝn , ∂f/∂x |(x̄, ū)

[ ∂f₁/∂x₁ ... ∂f₁/∂xₘ ]

[ ... ... ]

[ ∂fₙ/∂x₁ ... ∂fₙ/∂xₘ ]

Analogamente per gli altri Jacobiani

∂f/∂u |(x̄, ū) [ ∂f₁/∂u₁ ... ∂f₁/∂uₘ ]

[ ... ... ]

[ ∂fₙ/∂u₁ ... ∂fₙ/∂uₘ ]

poniamo A = ∂f/∂x |(x̄, ū) B = ∂f/∂u |(x̄, ū)

C = ∂g/∂x |(x̄, ū) D = ∂g/∂u |(x̄, ū)

Ricordando che f(x̄, ū) = 0 e ȳ = g(x̄, ū) si ottiene

  • δx(t) = A δx(t) + B δu(t)
  • δy(t) = C δx(t) + D δu(t)
  • δg(t) = δx₀

Def ȳL : ȳL è il sistema linearizzato da NL e NLZ

ottenuto dell'equilibrio (x̄, ū)

a: ε δ esiste anche δ = ε

  • a e asintoticamente stabile

b: ε b

  • b is instabile; ∀ x ∈ (b, c) e stabile

c: c ε

  • c e stabile ⟹ ∀ x ∈ (b, c] e stable

d: d ε

  • d e instabile

Esempio

λi semplice.

  • λi ∈ ℝ ← eλit

λ = ξi + jω

Im λi

Forte dell'inviluppo

Frequenza della pulsazione

Lemma

  • Se Re(λi) < 0, tutti i modi associati a λ sono infinitesimi per t→∞
  • Se Re(λi) > 0, tutti i modi associati a λ sono illimitati.
  • Se Re(λi) = 0 e ni = ∀i, tutti i modi associati a λi sono limitati.
  • Se Re(λi) = 0 e ni > ∀i esiste un modo illimitato associato a λi.

Esempio calcolo modi

A = [2 0] [0 2]
  • λi = 2 ni = ∀i = 2 → modo : e2t

Verifica:

eAt = [e2t 0] [0 e2t]

Rappresentazione di sist. lineari LTI 12/3/15

.

\(\dot{x} = Ax + Bu\)

\(y = Cx + Du\)

.

Sia \(T \in \mathbb{R}^{n \times n}\) non singolare

\[ \hat{x}(t) = T \, x(t) \]

Vogliamo equazioni sistema dinamico con stato \(\hat{x}(t)\)

\(\dot{\hat{x}} = T \dot{x} = T Ax + T Bu = \underline{TA} \, \hat{x} + \underline{TB} u \)

= \( A \hat{x} + B u \)

\[ y = CT^{-1}\hat{x} + Du = \hat{C} \hat{x} + \hat{D}u \]

.

Il sistema \((A, B ,C, D)\) è equivalente a \(( \hat{A}, \hat{B}, \hat{C}, \hat{D}) \) nel senso che se

\(x(t) = \Phi(t,t_0,x_0,u)\)

\(\Rightarrow \hat{x}(t) = \hat{\Phi}(t,t_0,\hat{x}_0,u)\) Allora

\(\boxed{\text{la funzione di trasformazione di} \, ( \hat{A}, \hat{B}, \hat{C}, \hat{D}) }\)

\(\hat{x}(t) = Tx(t)\), \(\hat{x}(t_0) = T x_0\), e le uscite sono identiche

.

Osservazione

• A e \(\hat{A}\) sono simili ⇒ uguali autovalori

• La scelta dello stato di un sistema non è unica

.

esempio:

\(x = \begin{bmatrix} x_1 \\ x_2 \end{bmatrix} \, , \, T = \begin{bmatrix} 0 & 1 \\ 1 & 0 \end{bmatrix} \, \Rightarrow \, \hat{x} = \begin{bmatrix} x_2 \\ x_1 \end{bmatrix} \, = \, T\begin{bmatrix} x_1 \\ x_2 \end{bmatrix} = \begin{bmatrix} x_2 \\ x_1 \end{bmatrix}\)

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
220 pagine
6 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lociano94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di automatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Martino Raimondo Davide.