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PRINCIPI GENERALI PER IL CARDIOFITNESS
Selezionare i partecipanti al programma
Incoraggiare ad una partecipazione regolare al programma -> devo sapere
quel’è l’obiettivo, ma devo valutare se il soggetto può raggiungere quell’obiettivo
in tempi brevi o lunghi, quindi capire il suo livello di efficienza fisica. Così posso
stilare una programmazione adatta a lui. (Programma deve essere semplice,
concerto e ripetibile)
Proporre diversi tipi di attività ->
Programmare una progressione
Rispettare lo schema organizzativo di una seduta di condizionamento
fisico -> 10 minuti di condizionamento, attività e defaticamento.
Fasce allenanti
Possiamo parlare di fasce allenanti che vanno:
<50% -> intensità troppo blanda, scarso interesse condizionante. (Mi serve solo
come condizionamento, sono praticamente le linee guida date dall’OMS. Ma non
posso pensare di lavorare al di sotto del 50% per avere dei miglioramenti dal punto
di vista fisiologico)
50-65% -> capillarizzazione
65-75% -> lipolisi: zona di massimo utilizzo dei grassi
75-85% -> modificazioni cardiorespiratorie importanti: aumento gittata
sistolica, diminuzione frequenza cardia, aumento capacità polmonari
Capillarizzazione
La capillarizzazione è uno degli elementi che determinato la disponibilità di ossigeno
alle cellule muscolari, quindi è un fattore che influenza il massimo consumo di
ossigeno
Propongo questo esercizio a persone anziane, o chi è iperteso. Quindi serve per
migliorare le resistenza periferiche così da permettere una migliore circolazione del
sangue
Lipolisi
Rappresenta quella gamma di intensità, riconoscibile con i parametri della percentuale
della frequenza cardiaca massima (% FCmax o HRmax), o della percentuale del % VO
2 max, in cui avviene un maggiore tasso di ossidazione di lipidi durante l'allenamento
aerobico.
Holloszy et al. (1998) riconoscono una zona lipolitica approssimativamente tra il 55
e il 75% del VO 2 max
Turcotte (1999) riconosce la massima zona lipolitica tra il 60 e 65% del VO 2 max
Achten e Jeukendrup (2004) riconoscono una differenza tra gli individui allenati e
non, con una zona tra il 59 e il 64% per gli allenati, e tra 47 e 52% per la media della
popolazione
Capostagno e Bosch (2011) riconoscono la massima combustione di lipidi al 75%
del VO 2 max
Modificazioni cardiorespiratorie importanti
La genetica riveste un ruolo importante nel VO 2max di una persona e l'ereditarietà,
può rappresentare fino al 25-50% della varianza riscontrata tra gli individui. Il più alto
VO 2max registrato è stato pari a 94 ml/kg/min negli uomini e 77ml/kg/min nelle
donne. Entrambi erano fondisti.
Ragazze e donne non allenate in genere hanno un assorbimento massimo di ossigeno
inferiore del 20-25% rispetto agli uomini non allenati. Tuttavia, quando si confrontano
gli atleti d'elite, il divario tende a diminuire a circa il 10%. Cureton e Collins
(1980)suggeriscono che le riserve di grasso essenziali sesso-specifiche rappresentano
la maggior parte delle differenze metaboliche nella corsa tra uomini e donne.
Allenamento e VO2max
Nelle persone in precedenza sedentarie, l’allenamento al 75% della potenza aerobica,
per 30 minuti, 3 volte a settimana per 6 mesi aumenta il VO 2max in media del 15-
20% . Tuttavia, questa è una media, ci sono grandi variazioni individuali con aumenti
molto diversi compresi tra il 4% ed il 93%.
TIPO DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA AEROBICA E
DURATA
Steady state: Lo Steady State Training, detto anche Continuous training , traducibile
in italiano come Allenamento in stato costante o Allenamento continuo, è quel metodo
di allenamento aerobico che prevede di mantenere la frequenza cardiaca costante, in
genere entro range tra le moderata e la medio-alta intensità, cioè tra circa il 60 e
l'80% della frequenza cardiaca massima (FCmax), o tra il 50 e il 75% del massimo
consumo di ossigeno (VO2max). Tale strategia rappresenta la classica modalità con cui
viene svolta l'attività di endurance, pertanto viene spesso etichettato anche come
Endurance training.
Lo Steady State Training si contrappone all'altra grande categoria di allenamenti
cardiovascolari aerobici/anaerobici rappresentata dall' Interval training, in cui l'attività
fisica viene intervallata o alternata da periodi di riposo o di recupero attivo.
LSD (long slow distance)
Una volta raggiunta l’intensità, l’esercizio può continuare fino a quando il cliente
riesce a mantenere la Fc entro la zona prescritta e ha energie disponibili. <
principiante (15-20 minuti); > allenato (+20 minuti)
L’attività aerobica di lunga durata può essere divisa in base al tempo
da 10 ai 35 minuti circa. L'intensità del lavoro muscolare è media e supera la soglia
anaerobica. Di conseguenza l'acido lattico prodotto condiziona l’intensità e la
durata del lavoro. L'energia è fornita essenzialmente dal glicogeno muscolare
mentre il consumo dei grassi è molto limitato.
da 35 a 90 minuti circa. L'intensità del lavoro muscolare è mediobassa e prossima
alla soglia anaerobica. Viene utilizzata una miscela di grassi e glicidi
da 90 a 360 minuti circa. L'intensità del lavoro muscolare è bassa e distante dalla
soglia anaerobica e le caratteristiche psicologiche e motivazionali assumono un
ruolo importante nella prosecuzione dell’attività. L'utilizzo dei grassi è prevalente
Supera i 360 minuti circa. L'intensità del lavoro muscolare è molto bassa e le
caratteristiche psicologiche e motivazionali assumono un ruolo predominante.
L’energia viene fornita quasi esclusivamente dai grassi
L’alta intesità:
Per i clienti che desiderano migliorare la resistenza aerobica e che sono in grado di
allenarsi a percentuali maggiori del loro range di Fc
Le sessioni di questi tipo di allenamento durano dai 20 ai 30 minuti circa e richiede
una intensità al livello della soglia del lattato
Più precisamente le intensità inferiori del SST indicate per gli atleti sarebbero tra il 70
e l'80% del VO2max, mentre per le persone che intendono migliorare o mantenere lo
stato di benessere vengono indicati livelli tra il 50 e il 60%-75% del VO2max, o tra il 50
e il 75% della FCmax. L'SST a basse intensità può essere sfruttato per diverse finalità,
tra cui migliorare lo stato di fitness da parte degli adulti e anziani, oppure durante le
prime fasi di un allenamento aerobico in diversi sport. L'LSD, o SST a bassa intensità, è
probabilmente la forma di allenamento aerobico più popolare e sicura, e proprio per
questo è indicata per i non atleti
High Intensity Endurance Training
L'SST ad alte intensità, attorno all'85% del VO2max per gli atleti, e attorno al 60% del
VO2max per i non atleti, viene generalmente raccomandato per coloro che sono già
fisicamente atletici. Viene ritenuto un allenamento utile per migliorare la capacità
cardiovascolare e cardiorespiratoria, e la potenza aerobica. Alcuni autori
definiscono l’High Intensity Endurance Training come uno Steady State eseguito tra
l'85 e il 95% della FCmax. Per diversi atleti questa intensità potrebbe sottostare o
superare la soglia anaerobica. Evidenze scientifiche hanno dimostrato chiaramente
che i maratoneti corrono ad un livello che si mantiene sulla soglia anaerobica o molto
vicino ad essa.
Ricerche hanno rivelato che nel contesto dell'attività aerobica, l'intensità in cui
l'energia derivata dai carboidrati prevale su quella derivata dai grassi (definito
crossover point) avviene a circa il 70-75% del VO2max. Ad ogni modo, recenti
evidenze riconoscono i vantaggi delle esercizio aerobica ad alta intensità (non
intensità anaerobiche), suggerendo che questi livelli siano maggiormente adatti
all'aumento del fitness aerobico rispetto all'esercizio a moderata intensità.
Interval Training
L'Interval training (in italiano: Allenamento con intervallo), conosciuto anche come
Aerobic Interval Training (AIT), è un genere di esercizio fisico discontinuo che
solitamente viene caratterizzato da una successione di esercizi alternando bassa e alta
intensità intervallati. I periodi di alta intensità sono in genere in corrispondenza o vicini
all'esercizio anaerobico, mentre i tempi di recupero possono coinvolgere sia completo
riposo o attività di minore intensità.
L'interval training può essere descritto come un breve periodo di lavoro seguito da
riposo. L'obiettivo principale è quello di migliorare la velocità e la forma fisica
cardiovascolare. L'interval training può riferirsi a qualsiasi organizzazione di esercizio
cardiovascolare (ad esempio, ciclismo, corsa, canottaggio, ecc), ed è importante nella
routine di allenamento per molti sport. Si tratta di una tecnica particolarmente
utilizzata dai corridori, ma anche atleti provenienti da diversi ambiti utilizzano questo
tipo di formazione. (Ovviamente non posso somministrare questa attività ad un
sedentario).
High Intensity Interval
Training (HIIT)
L’High Intensity Interval
Training (HIIT) , chiamato
anche High-Intensity
Intermittent Exercise (HIIE), è
un metodo di allenamento
cardiofitness. Si tratta di una
forma avanzata di Interval
training (IT), che prevede
l'alternanza tra periodi di
esercizio anaerobico breve e
intenso a periodi di recupero
attivo mediante attività
aerobica meno intensa in
maniera consecutiva sullo
stesso esercizio. L'HIIT è una
forma di allenamento
cardiovascolare misto in
contrapposizione al più popolare allenamento aerobico a moderata intensità e a
frequenza cardiaca costante, ovvero lo Steady State Training (SST), come strategia per
il dimagrimento e il miglioramento della capacità cardiovascolare.
Caratteristiche HIIT
L’High Intensity Interval Training (HIIT) è un allenamento cardiovascolare che si basa
sull'alternanza tra lavoro ad alta e bassa intensità, cioè sulla variazione della
frequenza cardiaca tramite un passaggio continuo da frequenze moderate a frequenze
elevate e viceversa durante lo stesso esercizio. Il metodo HIIT è solitamente svolto con
macchinari cardiofitness comunemente in dotazione nelle palestre, tra cui tapis
roulant, cyclette, vogatore, stepper, o elliptical trainer. L'esercizio prevede di
impostare lo sforzo (legato al parametro intensità) in base alla risposta cardiaca
dell'utente