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(Scriviamo il laplaciano di θ):
∇²θ = div (∇θ)
d²θ = (d²θ/dx²) i + (d²θ/dy²) j + (d²θ/dz²) k
∫S v → • n̂ ds = ∫v div v → dv
S superficie chiusa e presente un campo vettoriale v → (x, y, z)
Vuol dire che S è chiusa
Teorema divergenza o di teorema di Stokes
Vi in questo caso è uscente
n̂ normale alla superficie può essere entrante o uscente
Esempio: v → = x i
Densità di flusso di (x) grandezza
∫S x i n̂ ds
= Φ outx (i verso l'esterno) = Φ inx (i verso l'interno)
Per teorema divergenza = Φ outx = ∫v div x i dv
- Trasmissione del calore
- Meccanismi di scambio termico (o di trasporto)
- Il trasporto nella materia → può avvenire in due modi
- Il trasporto nel vuoto (che vedremo più avanti) in più modi
- Meccanismi di trasporto nella materia:
- Io modo: collisione molecolare → Livello microscopico → Conduzione termica
- Avviene per propagazione di vibrazioni tra le molecole che costituiscono il mezzo materiale
- Non c'è spostamento di porzioni macroscopiche del mezzo
- Diffusione di un liquido all'interno di un altro liquido
- L'inchiostro nell'acqua
- IIo modo: collisione turbolenta → Livello macroscópico → Convezione termica
- C'è spostamento di porzioni macroscopiche del mezzo
- Stesso esperimento dell'inchiostro nell'acqua ma usando un cucchiaino per velocizzare il processo
- Continuo materiale → porzione dello spazio in cui la materia è presente in continuità
- (Solido o liquido in quiete) (Non puntuale)
- Principio dell'equilibrio locale:
- Isoliamo idealmente un volumetto infinitesimo all'interno del continuo
- Ad ogni istante della trasformazione il volumetto avrà valori ben definiti delle grandezze termodinamiche
- Il principio dell'equilibrio locale postula che per ogni δV il tempo proprio di rilassamento è molto più piccolo rispetto alle interazioni tra il volumetto e il continuo
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Per spiegare meglio come avviene la conduzione termica ovvero il passaggio di calore (temperatura) mettendo a contatto due volumetti compiendo trasformazioni quasi statiche.
Conduzione termica:
Prendiamo un cilindro di materiale solido rivestito con isolante ⇒ no dispersioni/guadagni.
Si verrà a formare un campo di temperature.
Manteniamo sulla faccia di sinistra una temperatura uniforme T1 e sulla faccia di destra T2.
T = T(x)
Ipott. T1 ≥ T2 quindi noi mi aspetto: ∂T/∂x < 0 perché il profilo decrescente.
- Postulato di Fourier:
Densità di flusso di calore
q̇ = -λ ∂T/∂x
↓ segno che segue il crescere o il decrescere della temperatura
Caso monodimensionale
Fourier: |q̇| = λ ⋅ grad T
- λ: conducibilità termica
- Se λ = cost ⇒ il mezzo è omogeneo, ovvero isotropo
- Se il mezzo è omogeneo con isotropo ⇒ λ = cost
- λ = f.1(x,y,z)
q̇ = -λ ∂T/∂x = -λ ( ∂T/∂y ∂T/∂z )
↝ nel mezzo non isotropo oppure anistropo ↝ caso tridimensionale
- Dimensione conduttività termica [λ]
[λ] = [S ̇q] / [grad T]
↓ ↓
[W/m²] / [K/m] = ↓↓ = W/m² · m/K = ↓ = [W/mK]
- [λ]
- Dipende dalla sostanza e dalla temperatura
Sostanza: λ → gas → λ ∝ √T/Mm (∝ proposizionale)
Si usa nei vetricamera
Più un gas ha T alta più conduce, più T bassa meno conduce.
Aria secca, Mm = 29 g/mole ⇒ λ ≅ 0.026 W/m⋅K
Arfon↑, Mm ≅ 40 g/mole ⇒ λ ≅ 0.03 ÷ 0.05 W/m⋅K
- Fluidi ↔ valori intermedi ↔ ordine tra 0.1 e 5/10 W/m⋅K
- Solidi:
- Metalli ↔ la conduzione ha sia componente reticolare che elettronica ↔ λ ≅ 100/300 W/m⋅K
- Non metallici ↔ la conduzione ha solo componente reticolare
Materiali porosi o non omogenei → λ equivalente
- λ di una composizione di materiali
- Matone forato: matone + aria poro
Analogie:
Q/A (T₁-T₂) ⇔ ΔV
I = ΔV/Rq Legge di Ohm
Corrente (Flusso o corrente elettrica)
RQ = ρ ⋅ l/A
RQ = V₁/I
Resistività elettrica
Φ̇ ⇔ ΔT ⇔ ΔV
RQ ⇔ RQ
Flusso termico Φ̇ = λ ⋅ A (T₁-T₂)/l = ΔT/R
Resistenza termica
RQ = dn/A
Flusso corrente I = ΔV/RQ
Resistenza termica unitaria
R = ΔT/Q̇ = l/W
RQ = ρ ⋅ l/A
Resistenze in serie:
λ1 λ2
Φ̇₁ ⇔ Φ̇₂
(T₁) (T₂)
X=0 T=T₁ π=0
X=λ₁ T=T₂
dT/dt=0
Ci sono due mezzi solidi ⇒
Ci sono due problemi di Fourier
Devo trovare T: Σl q̇i Φ̇̇
0 λ1 λ2 x=0 T=T₁
X=λ1
(1) d²T/dx²=0 ⇒
X=λ1 dT/dx|x=λ1
T(x) = A1x+B1 Φ(x) = -λ1A1
(2) d²T/dx²=0
⇒ T(x)=A2x+B2
Queste due condizioni sono intercambiabili tra il problema (1) e (2)
Prendo un volume a cavallo di λ₁ ⇒ bilancio energetico per questo volume:
dE/dt = Σi Φ̇in + Σi Φ̇out
- sorgenti assenti ⇒ π̇=0
- I flussi Φ̇₁ e Φ̇₂ non dipendono da x
Problema (1) + Problema (2)
4 incognite (A1, B1, A2, B2)
4 equazioni c.c. 2 per problema
Bilancio diventa: dE/dt = Φ̇₁ - Φ̇₂ Regime stazionario
dE/dt = 0 ⇒ Φ̇₁ = Φ̇₂
Osservazione:
Se sono in regime stazionario e in assenza di generazioni
avrò sempre un unico flusso per tutti i mezzi e quindi del sistema: Φ̇ = Φ̇₁ = Φ̇₂ = 0
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x = l/z φ(l/z)
Dim.21
ND = Fattore di ripartizione verso destra
0 < ND < 1
N.B. → NS + ND = 1
tanto più RS è grande tanto più grande sarà ϑ0 e tanto più grande è RD e tanto più grande sarà ϑS, ad una resistenza maggiore corrisponde un flusso maggiore
il segno di ϑ0 dipende dalle C.C.
visto che siamo in regime stazionario la potenza ϑP deve uscire e si ripartisce sulle due superfici ma non 50/50; dipenderà da RD e RS
φD ϑ0 + φV NV + φS ϑS = φ0 + φD ND
voglio ottenere lo stesso risultato a partire da un altro sistema
Rete termica
Rcd/2
Partiamo da α
Convenzione: flusso positivo se entrante nel nodo
del sistema α0, non αα
Bilancio energetico del nodo centrale della rete α → Σ ϑN = 0
φϑ(sup>α) + φi0 + φϑ(0 = 0
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