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L
quindi W = 0
f ∗ ∗
Sia inoltre x il valore che minimizza V ; allora (x, ẋ) = (x , 0) è il valore che minimizza W ,
poiché è quadratica in ẋ
∗
Sia che quindi (x , 0) è un punto stabile per Lyapunov.
Nota.
Il teorema di Lyapunov assicura alcune proprietà nel caso si riesca a trovare tale funzione, però
non dice come trovarla. In generale non è semplice, spesso occorre cambiare sistema di coordinate
per poter trovare una funzione semplice.
Teorema 2.29. (di Hartman-Grobman)
2
kv(x)k ≤ ∈
Dato ẋ = Ax + v(x) con ckxk per x < R con R se A è definita negativa, allora il
R,
~
punto x = 0 è asintoticamente stabile. 2
x
Dimostrazione. Si considera come funzione di Lyapunov W (x) = , si ha allora
2
2
L ·
W = x f (x) = xAx + o(kxk )
f
2
kxk
per < R (in un opportuno intorno dell’origine quindi) tale quantità è negativa.
18
2.3 Modello di stabilità per in mercati competitivi
Vogliamo introdurre un sistema di equazioni differenziali che modellizza la dinamica dei prezzi
sotto la legge della domanda e dell’offerta. Si avrà che, sotto opportune ipotesi, esiste un unico
punto d’equilibrio stabile per il sistema, i prezzi tendono quindi all’equilibrio.
Si suppone che il sistema sia composto da m di individui, indicati con j = 1 . . . m, ognuno dei
quali offre o desidera n beni, indicati con i = 1 . . . n.
Indicheremo anche con x la domanda, ossia la quantità del bene i-esimo che il j-esimo operatore
i,j
vuole comprare, e con w l’offerta, ossia a quantità del bene offerto dall’operatore; il prezzo dei
i,j
beni saranno indicati con p .
i
Definizione 2.30.
Si definiscono domanda totale e offerta totale di un bene i-esimo come
X X
x (p) = x e w (p) = w
i ij i ij
j j
Chiamiamo invece la variazione del prezzo ṗ, e la funzione di eccesso di domanda del bene i–esimo,
−
come f (p) := x (p) w (p) e si assume che i prezzi siano governati dal sistema di equazioni
i i i
differenziali.
Esempio 2.31.
Consideriamo il caso n = 1:
Si devono precedentemente fare delle osservazioni nel caso monodimensionale delle componenti
− ≥
della funzione eccesso di domanda (che in questo caso è f (p) = x(p) w(p)): x(p) 0 monotona
≥
decrescente (infatti al crescere del prezzo diminuisce la domanda) e w(p) 0 monotona crescente.
Assumiamo anche che x(0) > 0, w(0) = 0 e che esista un punto p̂ in cui la f (p̂) = 0. Allora f (p̂)
è positiva quando la domanda supera l’offerta e negativa quando l’offerta supera la domanda,
dunque è monotona decrescente e il punto p̂ è il suo unico zero.
Tale punto è asintoticamente stabile (attrattivo), grazie al teorema di Lyapunov, infatti la derivata
in tale punto è negativa, se si considera quindi il sistema linearizzato si ottiene che tale punto è
asintoticamente stabile.
Esempio 2.32.
Passiamo ora al caso n > 1:
Prima di analizzare il sistema vogliamo assumere 3 ipotesi:
1. Legge di Walras
2. Omogeneità
3. Sostituibilità grezza
Legge di Walras
La legge di Walras spiega la seguente situazione:
Dato un certo vettore dei prezzi, il singolo individuo ha a disposizione un certo budget b =
j
P p w (p) che ha valore pari ai beni che è in grado di offrire pesati con il loro prezzo. Da cui
i ij
i P
segue il vincolo che la domanda totale d = p x (p) del singolo individuo deve soddisfare è
j i ij
i
≤
d b chiamato vincolo di budget.
j j
Si definisce poi l’ipotesi di massima soddisfazione secondo cui vale d = b .
j j
Allora
" #
m n n n m n n
X X X X X X X X
− − − −w ⇔
p x (p) p w (p) = p (x w ) = p [x w )] = p [x ] = 0 p f (p) = 0
i i i i i ij ij i i i i i i i i
j=1 i=1 i=1 i=1 j=1 i=1 i=1
19
Omogeneità
L’ipotesi di omogeneità descrive come i prezzi dei beni siano convenzionali, contano solo i prezzi
relativi, non cambia infatti nulla se il prezzo di tutti i beni vengono moltiplicati per un qualsiasi
valore positivo, che in tal caso cambiano i prezzi ma anche la ricchezza di tutti gli individui, si
ha quindi che vale: f (λp) = f (p)
Sostituibilità grezza
L’ipotesi di sostituibilità grezza afferma che l’incrementa del prezzo del bene j-esimo, tenendo
fissati tutti gli altri prezzi, aumenta la richiesta di tutti gli altri beni, e quindi si ha
∂ f
i ∀i 6
(p) > 0 = k
∂p
k
Considerando queste ipotesi è possibile dimostrare che se esiste un solo punto p̂ : f (p̂) = 0 di
equilibrio, che è anche stabile.
Proposizione 2.33.
Supponendo che il sistema di equazioni differenziali f (p) soddisfi le proprietà di omogeneità e di
i
sostituibilità grezza e che esista p̂ punto di equilibrio
Allora p̂ è l’unico punto di equilibrio a meno di multipli scalari, ossia se p̄ è un altro punto di
∃
equilibrio λ > 0 tale che λp̄ = p̂ (si noti che p è un vettore).
Dimostrazione. (Per assurdo) 6 ∀λ
Siano p̂ e p̄ due equilibri t.c. p̂ = λp̄ > 0. Sia I l’indice tale che
p̂ p̂
I i
= min
p̄ p̄
i=1,...,n
I i
allora si ha p̂ p̂
I i
≤ ∀i
µ := = 1, ..., n
p̄ p̄
I i
p̂
p̂
∃k <
ed inoltre : .
I k
p̄ p̄
I k
Si definisca allora p̃ := µp̄; si ha p̃ = p̂ , p̃ > p̂ . Dalla proprietà di sostituibilità grezza segue
I I k k
allora f (p̃) > f (p̂), e quindi
I I f (p̄) = f (µp̄) = f (p̃) > f (p̂) = 0
I I I I
contro l’ipotesi che p̄ sia un equilibrio.
Prima di enunciare il teorema che ci permette di considerare il punto p̂ di equilibrio stabile
dobbiamo dare delle preposizioni e lemmi che ci serviranno nella dimostrazione del teorema.
Proposizione 2.34. n 2
P P p è una costante
Se vale al legge di Walras (cioè si ha p f (p) = 0 ), allora la quantità
i i i
i i=1
n
p 2
P
kpk
del moto, ossia la norma del prezzo = p è costante.
i
i=1
Dimostrazione.
Tramite la derivata di Lie: !
n n n
X X X
2
L p = 2 ṗ (t)p (t) = 2 f (p(t))p (t) = 0
f i i i i
i
i=1 i=1 i=1
20 n
In conclusione la dinamica avviene sulla superficie di una sfera in di raggio uguale alla norma
R
del dato iniziale. La proposizione precedente garantisce che su ogni sfera l’equilibrio se esiste è
unico. Rimane da dimostrare che tale punto di equilibrio sia stabile.
Proposizione 2.35. n
P
∀p
Se p̂ è di equilibrio, allora non di equilibrio si ha p̂f (p) > 0.
i
i=1
Dimostrazione. (Solo per il caso a due beni)
∗ ∗ 6
Si fissi p che non sia di equilibrio, allora si ha p = λp̂, o equivalentemente
∗
p p̂
1
1 6 =
∗
p p̂
2
2
Consideriamo dapprima il caso ∗
p p̂
1
1 <
∗
p p̂
2
2 ∗ ∗ ∗ ∗
Rappresentando in un piano cartesiano il punto di coordinate y = f (p ) e y = f (p ) la legge
1 2
1 2
∗ ∗
di Walras dice che il punto (y , y ) sta sulla retta r passante per l’origine e ortogonale al vettore
1 2
∗ ∗ ∗ ∗ ∗
p = (p , p ). Mostriamo che in questo caso il punto (y , y ) sta nel quarto quadrante e come da
1 2 1 2
ciò segua la tesi del lemma. Procedendo in modo simile a quanto fatto nella dimostrazione della
proposizione sull’unicità definiamo p̂ 2 ∗
µ := , p̃ = µp
∗
p
2
∗
e allora segue p̃ = p̂ e µp = p̃ < p̂ . Quindi utilizzando l’ipotesi di sostituibilità grezza si
2 2 1 1
1
trova ∗ ∗
y = f (p ) = f (p̃) < f (p̂) = 0
2 2 2
2 ∗ ∗
dove l’ultima uguaglianza segue dal fatto che p̂ è equilibrio. Poiché (y , y ) deve stare su r segue
1 2 ∗ ∗
che sta necessariamente nel quarto quadrante. Consideriamo ora la retta passante per (y , y ) e
1 2
ortogonale a p̂. Essa ha equazione 2
X p̂ y = α
i i
i=1
∗
p p̂
Da segue che tale retta ha coefficiente angolare inferiore (più negativo) di r, e quindi
< 1
1
∗
p p̂ 2
2 ∗ ∗
interseca il primo quadrante. Segue che α è positivo. D’altra parte anche (y , y ) sta sulla retta
1 2
e quindi si ha 2 2
X X
∗ ∗
p̂ y = p̂ f (p )
0 <α = i i i
i
i=1 i=1
Teorema 2.36. ∀p(t) −−−→
Se p̂ è un punto di equilibrio, allora soluzione del sistema si ha p(t) p̂.
t→∞
Dimostrazione. {p kpk kp k}.
Sia p il dato iniziale; l’insieme invariante C è definito come la superficie C := : =
0 0
21 n 2
P −
Data la funzione di Lyapunov W come segue W (p) = (p p̂ ) allora è ovvio che W abbia
i i
i=1
un minimo stretto in c. Sia dunque p(t) una soluzione di f (p) con dato iniziale in C, allora
i
n n n n
X X X X
L − − −2
= 2 (p p̂ ) f (p) = 2 p f (p) 2 p̂ f (p(t)) = p̂ f (p) < 0
f i i i i i i i i i
i=1 i=1 i=1 i=1
n
P
poiché p f (p) = 0 per la legge di Walras e la seconda quantità è maggiore di 0 per la
i i
i=1
proposizione precedente. 22
3 Sistemi dinamici Monodimensionali discreti
Definizione 3.1. (Sistema deterministico)
Un sistema deterministico è un sistema, il cui comportamento è determinato senza ambiguità
attraverso i dati iniziali.
Il problema di Cauchy è un esempio di sistema deterministico, ma esistono altri sistemi determi-
nistici di natura differente. n n
→
Un modo per rappresentare questi sistemi è utilizzando una mappa Ψ : .
R R
Esempio 3.2.
Si può ad esempio costruire una mappa che conoscendo i prezzi di oggi sia in grado di rivelare
quelli del giorno successivo, sia Ψ tale mappa e x i prezzi odierni. Per sapere i prezzi del
0
giorno successivo basta allora applicare la mappa: x = Ψ(x ). E per il giorno dopo ancora:
1 0
2
x = Ψ(x ) = Ψ(Ψ(x )) = Ψ (x ) e via dicendo.
2 1 0 0
Definizione 3.3. (Orbita)
La successione ( x = x
0 0
x =
k x = Ψ(x )
k+1 k
viene definita orbita e diciamo che Ψ definisce un sistema dinamico a tempo discreto.
0
Spesso scriviamo anche x = Φ(x)
Nel caso di equazioni differenziali indipendenti dal tempo, come ad esempio ẋ = f (x), è possibile
definire una mappa attraverso il flusso φ.
1 k
Basta infat